Surfcasting e Dintorni

Votes given by fuocomarco

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    Straquoto Dino, Frank e Juri....
    Come già scrissi in un post precedente uso solo il solidale, il 99% delle volte in versione monoamo.
    Pulito ed efficacie :woot:
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    L ordinanza di Caorle 2022 (Bibione brussa Caorle altanea duna verde ed Eraclea) parla chiaro..dalle 8 di sera alle 8 di mattina si può pescare ed e un gran passo avanti considerato che gli anni prima l ordinanza della costiera di Caorle vietava la pesca da riva,il punto da osservare bene è che c e scritto anche che al sopraggiungere di eventuali bagnanti l attività deve essere immediatamente sospesa,cioe se uno all una vuole fare il bagno sotto le tue canne e ha voglia di spaccare i maroni ha ragione lui..ma credo che sia una norma per evitare i pescatori mattutini che alle 9 sono ancora in spiaggia tra i bagnanti ,informo che perlomeno a Bibione un mio amico che ha provato l alba dopo di me sabato già alle 6 mi ha informato che era iniziato un bel via vai di gente ..ragazzi ,già il mare qui fa cagare ed e sempre più avido,le località sono esclusivamente balneari con flussi di decine di milioni di turisti a stagione da Lignano a punta sabbioni e il trend e sempre più negativo per noi pescatori..c e poco da fare bisogna cercare di rispettare le ordinanze delle capitanerie locali..ricordo cosa è successo a cavallino l anno scorso per un deficiente che pescava in mezzo ai bagnanti ,magari anche in orario consentito chissà ,vietata la pesca in tutto il litorale fino all' inverno..idem a Trieste sempre l anno scorso..basta poco e qualche ebete e la spiaggia la vedremo solo dallo sdraio
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    Mi associo pure io ....
    È bello rileggerti Jeek
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    Mi sarebbe piaciuto essere più presente sul forum ma purtroppo non mi è proprio possibile, spero vivamente più in là, ho alcune iniziative in mente per i giovani e per chi è agli inizi, che spero di pubblicare non appena gli impegni lavorativi mi daranno un po'di tregua.

    Quando ho iniziato leggere questo 3D ho notato subito che mancavano alcuni concetti fondamentali e le risposte che si chiedeva ai propri dubbi non l'avrebbero aiutato a capire prima le cause, per questo sono andato leggermente OT ma era fondamentale.
    Ai giovani del forum, cui seguo le loro discussioni con attenzione, li invito ad andare avanti così, le difficoltà sono fisiologiche e fanno parte di un percorso che un domani li porterà a diventare dei bravi scer, se non si faranno scoraggiare dalle difficoltà e se non bruceranno le tappe e soprattutto se avranno l'umiltà di capire i loro limiti e chiedere aiuto, il forum esiste per questo.
    Il surfcasting lo considero l'università delle discipline di pesca dalla spiaggia, purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) non è di facile applicazione, nel senso che non basta lanciare l'esca e aspettare che il pesce abbocchi. Qui entra in gioco la selezione naturale, chi si accontenta del minimo sarà destinato a delusioni cocenti, un pesce tirato fuori dal mare sarà per puro caso e mai dovuto allo studio dei fondamentali.
    Ma il surfcasting è proprio questo, una disciplina per molti, ma non per tutti.

    Forza ragazzi, aiutateci ad aiutarvi ;)
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    CITAZIONE (Rony77 @ 25/3/2021, 13:57) 
    che altro dire sandro. hai evidenziato i passaggi che sono alla base del surfcasting e con una semplicità elementare . di sicuro interesse a quanti sono agli inizi e di sempre utile ripasso a tutti.
    da stampare e incorniciare .

    Troppo buono Rony, grazie per l'apprezzamento.



    CITAZIONE (furbara @ 26/3/2021, 09:25) 
    Grazie Rau. soprattutto quella sui grovigli in fase di lancio ,sul trave è una cosa che mi capita spesso. Ho visto che alcuni mettono il tubicino in silicone per impedirlo , ma ostacola il lancio e nel recupero mi fa un effetto che io chiamo elicottero
    Forse la soluzione migliore può essere clippare?

    Sicuramente, il clippaggio ti aiuterà tantissimo a far arrivare esche e calamenti a distanza senza problemi. Ricorda di lanciare sempre obliquo rispetto alla direzione della corrente, mai frontale, soprattutto quando usi terminali lunghi, così il terminale ha possibilità di distendersi meglio e lavora in condizioni ottimali a favore di corrente, così come ricorda anche che se il fondo è duro è da evitare di usare piombi come la palla, che rotolando aumentano le possibilità di grovigli.

    Concludo il mio intervento per aggiungere un ulteriore dato che potrebbe tornare utile a te e a tutti quelli che decideranno di tornare in quella spiaggia per le prossime volte.

    Nonostante la disposizione del vento fosse da sud-sud-est e facesse pensare a venti da mezzogiorno, la vera perturbazione in atto proveniva da nord-ovest, quindi da maestrale.
    Spiego il perché.
    Quel giorno il baricentro della perturbazione era posizionato tra l’Inghilterra e la Germania, più precisamente nel Canale della Manica. La perturbazione da maestrale ha un senso di rotazione antiorario, ed in questo caso dall’Inghilterra è stato incanalato lungo la Francia, nella sua discesa ha investito Corsica e Sardegna per poi rimbalzare sulle coste del nord Africa e sulla Sicilia, ed infine tornare indietro sotto forma di vento proveniente da sse.
    Che non fosse un vero vento da sud-sud-est è dimostrato da diversi motivi:
    1) la direzione della corrente sottomarina (veniva appunto da nord-ovest);
    2) un vero vento da sud-sud-est ha origini lontane, ha un fetch lunghissimo (il fetch è il tratto di mare su cui soffia il vento senza incontrare ostacoli) e nel Tirreno genera movimenti d’acqua importanti con correnti che scavano tantissimo il sottoriva;
    3) sono venti caldi.

    Per far comprendere ancora meglio il concetto allego questa foto che risale al giorno della tua pescata (la foto è stata ridotta volutamente per ragioni di spazio, con la foto dell'intera Europa si perdeva in qualità e nitidezza) .


    anticiclone_maestrale_0


    Come si potrà ben notare è evidente il fenomeno che ho appena descritto sopra. Attenzione però, questo fenomeno del “vento riflesso (o di rimbalzo)”, chiamiamolo così, non si verifica sempre, non è un fenomeno automatico. Ecco perché è di fondamentale importanza consultare sempre il meteo a partire da diversi giorni prima della battuta, per capire come evolverà la situazione.

    Quanto sopra ti potrà tornare utile, visto che è stata fatta una bella pescata, ad inquadrare quel tratto di spiaggia per le uscite successive, in base alle condimeteo simili a quella in esame.
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    CITAZIONE (furbara @ 23/3/2021, 10:57) 
    Le condizioni del mare erano poco più di 1mt di onda ad alta frequenza con qualche picco po' inferiore ai 2 mt. Vento da sse, corrente molto forte da nw. In queste condizioni, che certamente non sono da surf estremo, ma bisogna anche considerare che la spiaggia di Sabaudia è di bassa profondità e fa tante onde magari non alte come un di profondità medio alta. Presenza di alghe, che si raccoglievano più sulle buche che nelle secche. Alla fine la pescata sono riuscito a salvarla su una punta dove l'acqua era più bassa e c'era meno presenza di alghe. Per la cronaca siamo andati via n tardo pomeriggio : finite le alghe e calata la corrente non mangiava più nulla.

    Dunque, vediamo di aiutarti con qualche spunto di riflessione e miglioramento sulla base della disamina che hai fatto.

    Cercherò di essere il più chiaro e corto allo stesso tempo, nel caso tu voglia approfondire il discorso, cerca tra le tante discussioni in merito di cui il forum è pieno zeppo.

    Partiamo dalle condizioni:

    - SPIAGGIA POCO PROFONDA.
    1 metro d’onda ad alta frequenza come dici, per questo tipo di spiaggia significa che la mareggiata ha ancora molta energia, al limite della praticabilità se non anche oltre, con il primo frangente che parte da lontano e poi genera altre serie di onde in successione.
    I frangenti più lontani sono quelli che hanno maggiore energia, quelli più vicini il contrario (ogni rovesciamento d’onda dissipa sempre più energia).
    Una corretta analisi dovrebbe portarti a scegliere il frangente che presenta delle interruzioni, quasi mai il più lontano (perché di energia ne ha tanta, generando una linea di frangenza pressoché costante e parallela alla riva e poi perché di solito è molto distante). Andrai quindi a lanciare le esche ai lati di queste interruzioni a seconda della direzione della corrente.
    Inoltre, anche in questo tipo di spiagge spesso capita che si creano dei canali paralleli vicino a riva, questo è un altro settore dove lanciare le esche.

    - CORRENTE.
    nella tua disamina hai scritto che il vento veniva da sse mentre la corrente, che era molto forte, veniva da nw quindi, correggimi se sbaglio, da destra verso sinistra. Non hai indicato dove il tuo amico si è posizionato, è un dato che devi considerare sempre ai fini della scelta della postazione. Perché se si è posizionato alla tua destra significa che la rotta di pascolo è passata prima davanti a te, ma siccome eri fuori pesca te lo sei lasciato sfuggire. Per capire quale ipotetica rotta di pascolo può aver seguito il pesce, prova a pensare a che distanza il tuo amico ha effettuato le catture, così ti renderai conto mentalmente dove avresti dovuto lanciare le tue esche per intercettare per primo la rotta di pascolo.

    Detto sinteticamente delle condizioni, altrettanto brevemente proverò a darti qualche suggerimento riguardo a:

    - GROVIGLI.
    Quelli generati da eccessiva turbolenza si presentano come una matassa di nodi spesso difficili da districare, fanno perdere solamente tempo, meglio tagliare e legare subito un nuovo bracciolo di scorta, anche perché una volta che il nylon ha preso memoria di forma, al lancio successivo tornerà ad aggrovvigliarsi negli stessi punti.
    Ci sono altri tipi di grovigli, come ad esempio quelli che avvengono durante il lancio. In questo caso il bracciolo si aggroviglia intorno al trave risalendo indietro, e la corrente poi darà il suo colpo di grazia finale, oppure quelli derivanti da inneschi di esche voluminose tipo strisce di seppie, gambero curvo sull’amo etc. che creano avvitamenti sia durante la fase in pesca che nel recupero.
    Qui bisogna curare particolarmente gli inneschi e preferire recuperi lenti. Un’accortezza durante il lancio può essere quella di bloccare la lenza sulla bobina prima dello splash, il contraccolpo spinge le esche in avanti evitando che rimangano attorcigliate sul trave.
    Anche l’attacco troppo vicino al piombo è un’altra causa di problemi, soprattutto quando il piombo si infossa, portandosi dietro anche lo snodo. Meglio l’attacco alto, in questo caso.

    Sulla componentistica ed in generale valgono le ottime considerazioni che ti hanno già suggerito gli altri utenti.
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    CITAZIONE (furbara @ 22/3/2021, 11:12) 
    Se qualcuno mi chiedesse come funziona il SC io gli direi " si tratta di mettere le esche dove c'è il pesce , stare in pesca e aspettare che abboccano"
    Secondo me il punto cruciale è proprio questo stare in pesca. Recentemente andando con un mio amico ,lui tante mormore e qualche sarago ,io poche mormore. Pur usando tutte e due lo 0,28 e anzi lui pescando con quasi 2mt e io con poco meno di un metro e mezzo , il suo filo non era mai impicciato ,il mio si. Sull'argomento si potrebbe scrivere un libro( a meta giornata la buca era piena di alghe e ci siamo spostati sulla secca, e abbiamo ripreso a pescare) scelta della postazione ecc. Volevo sapere un po le vostre strategie , andando un pò più a fondo delle ovvietà ( short arm , aumento il calibro del filo ecc).Per esempio sapere se preferite una girella grande piuttosto che una piccola , insomma qualche piccolo trucco o accorgimento di cui non si parla mai......

    Tanto per fare un esempio: secondo voi la girella tripla ,tipo quelle per le trote nei laghetti può diminuire i grovigli? qualcuno la usa?

    Magari fosse così semplice lanciare le esche dove sta il pesce e aspettare........ In realtà le variabili sono molte di più, bisogna sapere dove lanciare esattamente queste esche, perché se è vero che il pesce gira, è anche vero che non lo si trova dappertutto. I pinnuti hanno una loro logica di spostamento che bisogna conoscere, altrimenti si corre il rischio di lanciare le esche in posti dove il pesce non ci passerà mai.
    Nel tuo caso è palese che lanciando le tue insidie in piena zona turbolenza eri completamente fuori pesca, e prima ancora di consigliarti trucchi e altre cose varie io ti consiglierei di analizzare il perché sei rimasto così tanto tempo in mezzo alla turbolenza, quando avevi vicino il tuo amico che invece aveva trovato le condizioni giuste, indipendentemente dal fatto che il pascolo fosse di mormore o meno, cui concordo solo in parte con l'analisi fatta da altri utenti sulla loro presenza in condisurf (è vero che è un grufolatore ma in diverse zone d'Italia si pescano benissimo in condisurf, anche dalle mie parti).

    Ecco, secondo me queste sono le prime valutazioni da fare, capire dove si stava sbagliando per non commettere gli stessi errori le volte successive. Perchè tutti gli accorgimenti o trucchetti del caso serviranno poco o nulla se non si è in grado di conoscere la causa, il problema si ripresenterà uguale alla prossima uscita.
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    CITAZIONE (volsconger @ 3/12/2020, 13:05) 
    Fucecchiese hai fatto bene a scriverglielo pure su fb . IMO

    Io non ho problemi ha dire ciò che penso in ogni modo.
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    io penso che la legge dei 5 kg sia più che giusta. stiamo parlando di sport non di pesca proffessionale , ma é logico che uno che preleva 48 kg di orate al colpo non le tiene solo per sé. la licenza non la possono ritirare ma possono dargli un divieto di pesca temporaneamente, ci sarei 5 anni senza pesca! gia la pesca proffessionale sta facendo danni enormi , si vedono in pescheria dei pesci fuori ogni misura .
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    Sta cosa mi fa vomitare non soltanto perchè questo signore ha pescato sul montone di orate in riproduzione e da quello che gira sul web erano piu' giorni che ci pescava ma perchè si è sempre eretto a paladino della legalita' , poi se vedete il video dove spiega la sua versione dei fatti invece di scusarsi e fare soltanto mea culpa tira fuori il fatto che quella dei 5 kili è una legge vecchia e superata , potrebbe essere vecchia come vuoi ma se esiste la devi rispettare ; soprattutto uno come Marco Volpi che per andare a pesca non spende una lira visto che dalla barca all'attrezzatura ha tutto pagato .In questi casi vorrei che ci fosse la licenza di pesca in mare in modo che qualcuno gliela possa ritirare a vita
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    Secondo me, se è il momento che ha fame, qualsiasi esca sia a sua portata se la mangia. Il fondamentale è quando e dove.
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    anch'io vorrei imparare a pendolare con le mie shimano Vengeance .
    intanto mi sto allenando con la canna da casting e con altificiali da luccio.
    allenati con la 6 once poi quando hai imparato a pendolare con quella penso ti verrà bene anche con la più leggera.
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    Avvicina lentamente il capo dello 0.60 alla fiamma, appena si riscalda fai una leggera pressione sulla parte Metallica dell'accendino spento.
    Ti viene fuori come un fermo...col filo madre fai una legatura al contrario in modo che vada a ferrare proprio su quel fermo...il nodo è collaudato anche con bei pesci😉
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    Io ne uso 2 di girelle 1 sull aggancio del trave ..se metto il trave e una sotto con moschettone dove ci attacco il piombo.(2 so sempre meio de una).oppure solidale con girella moschettone e piombo...sono anni che faccio cosi e mi trovo bene.
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    CITAZIONE (giorgiorata @ 30/5/2018, 10:37) 
    quoto tutto...ci sta anche questo riguarda le esche e il suo rendimanto se vogliamo.perche viene il dubbio se l esca e buona o no..

    Visto che a surfcasting non si parla di vermaglia ma di esche da pescheria è importante accertarsi cosa si trova in spiaggia dopo una mareggiata , che è poi quello che i pesci trovano quando le correnti muovono il fondo se c'è una prevalenza di bivalvi saranno quelle le nostre esche principali anche se sempre un po' generiche , poi altra cosa importante i pesci insidiabili in quel settore e da come è composta la spiaggia , foci nelle vicinanze oppure banchi di scogli a poca distanza oppure soltanto sabbia , se ci sono foci la preda che andra per la maggiore sara' la spigola che di solito caccia nelle vicinanze allora potremmo usare seppia , seppioline , calamaretti , tranci ecc.. per farla breve tutte quelle esche che sollecitano l'istinto predatorio , attenzione e qui apro una parentesi ( molto spesso la vicinanza di foci puo' essere controproducente , soprattutto se ci sono state piogge abbondanti per il fatto che la pioggia draga i terreni coltivati che sono pieni pesticidi ecc...che si riversano in mare )
    Riguardo alle escheda pescheria purtroppo spesso ci troviamo davanti a esche decongelate che per farle mantenere gli vengono aggiunte delle sostanze come ammoniaca e non so cos'altro in questi casi tutto diventa piu' difficile soprattutto se siamo in una fase della mareggiata dove i pesci grufolano il fondo seguendo gli odori , qualche possibilita' la potremmo avere nel caso siamo in una fase della mareggiata dove i pesci cacciano sfruttando la linea laterale
    Ps Ho preso spunto dalla domanda per parlare un po' di esche e surfcasting che per chi lo pratica da tempo puo' essere scontato ma per chi si avvicinato da poco a questo tipo di pesca potrebbe schiarirgli le idee
43 replies since 17/1/2017
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