Surfcasting e Dintorni

Votes taken by Centurion Custom Rods

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    Non ho parole.
    Mi sovviene il ricordo di quando spiegai a mio figlio l'importanza di un gesto fondamentale per il nostro mare: il RILASCIO.
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    CITAZIONE (Ocean Atlantic @ 13/11/2020, 18:40) 
    CITAZIONE (silversurf71 @ 13/11/2020, 17:46) 
    io uso nodo di sangue. é semplice é veloce. lo fai tranquillamente anche di notte senza perderci troppo tempo.

    ma il nodo del sangue non va bene per due diametri cosi diversi o sbaglio ?

    Per me sangue o doppio uni non vanno bene, troppo diversi come diametri.
    Anche io consiglio il composite, che uso dalla PAF a Surf, ovviamente nei vari diametri di madre, con lo 0.60.

    Qui vedi anche che viene un nodo piccolo e scorre bene tra gli anelli. In questa foto 0.32 e 0.60

    IMG_20200501_141301
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    CITAZIONE (Bullet gt @ 27/4/2020, 10:30) 
    mah ...io sinceramente uso entrambi e non ho avuto mai problemi ..se parliamo dell’utilizzo a surf preferisco il nodo perché più sicuro della pallina e avendo anelli abbastanza maggiorati non ho problema di attrito anche perché non esce eccessivamente grande ,la pallina la si utilizza molto in pedana per ridurre l’attrito nella fuoriuscita dello shok ma è un altro discorso non è esposto a sollecitazioni dove rischia di spaccare ma a pesca non mi fido andrebbe controllata più spesso

    Quoto totalmente. Nodo piuttosto che pallina e un buon 0.60 sono la mia scelta usuale.
    Quando lo ho disponibile, uso il conico sia su fissi che rotanti.
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    CITAZIONE (puntazzo @ 11/4/2020, 14:08) 
    Io credo che seppur in misura minima, l'arenicola sia presente più o meno in tutte le spiagge italiane. Il potere adescante secondo me è dato da fattori olfattivi, che a noi esseri umani in acqua sfuggono totalmente, al colore rosso acceso e ai suoi riflessi, tutte cose che condivide con altri anellidi con cui secondo me condivide il primo posto tra le esche di questo tipo, rimini e muriddu, se ci pensi sono tutti di quel colore e con quei riflessi, solo dimensioni differenti a grandi linee, un motivo ci sarà..

    Concordo. E anche secondo me è più diffusa di quanto si pensi, "farla" non è facile e i posti non sono così tanti.
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    CITAZIONE (mormorina1kg @ 11/1/2015, 01:52) 
    Be a dir la verità qualche cappotto l'ho fatto,diciamo che son 30 anni che faccio minimo 30 nottate l'anno!Io volevo portarvi a leggere questo e prender contatto che potrebbe essere interessante:
    http://web.tiscali.it/masterfishing/index.htm

    OK, allora anche io ero intervenuto in questo thread senza capire cosa volessi, ora mi è più chiaro.

    Ti faccio una domanda diretta e mi aspetto una risposta altrettanto diretta:

    Da utente "medio" del nostro forum, mi puoi dire quali contenuti NUOVI potrei trovare nel sito che hai linkato?

    Ho visto non più di 1000 parole sparse in diverse pagine, tradotte in un inglese amatoriale;

    Ho visto non più di 4 dico QUATTRO foto con pesci catturati in notturna, senza report;

    Ho visto un elenco di trofei e master fishers, su cui non commento non facendo gare.

    Tralasciando i rapporti tra siti diversi che sono affare degli amministratori del nostro forum, ti ringrazio della segnalazione che hai fatto, ma non capisco a chi gioverebbe consultare il sito da te proposto. ;)
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    CITAZIONE (futura190 @ 5/1/2015, 14:45) 
    certo si puo discutere. ma a surf vero se non sbaglio siamo in molti ad usare il0,40 diretto e di certo non lanciamo 100gr ma a volte il doppio. che ne dite?

    Guarda, io lo 0.40 (carico dichiarato vicino ai 20kg) l'ho usato per i travi estivi e come SL nelle stesse condizioni per i fissi. Lancio above. Piombo max 4 oz. Nessun problema.

    Quest'estate ho provato solo una volta a lanciare un trave siffatto con la mediterranee bass queen 1-4 (uno spadino) in ground: ebbene, la piramide da 100 grammi che c'era attaccata non l'ho mai ritrovata. Da quel momento minimo 0.56 e minimo 25 kg di carico di rottura.
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    CITAZIONE (Carlo Coppola @ 5/11/2014, 10:33) 
    Ciao a tutti!
    Ho la fortuna di avere un amico livornese il quale mi ha invitato a passare da lui una parte delle vacanze natalizie. E, così, mi sto già pregustando una serie di battute a surf/paf in Toscana. Premettendo che sono consapevole che la scelta dei calamenti da mettere in acqua è dettato da molteplici fattori,volevo chiedervi secondo voi quali sono i travi basilari nonchè fondamentali che è giusto prepararsi per affrontare la stragrande maggioranza di situazioni in cui posso imbattermi. Lasciando perdere le eccezioni che mi si possono preparare, voi come andreste via ? per ogni trave mi piacerebbe sapere quanti ne fareste, il diametro dello stesso e se ci abbinereste un bait clip. Sperando di non chiedere troppo e di non aver sbagliato sezione del forum in cui postare la domanda, ringrazio tutti anticipatamente.
    Carlo

    Ciao Carlo,
    La domanda da un milione di dollari... :)
    provo a risponderti, e spero interverranno altri utenti:
    così al buio, non conoscendo gli spot che frequenterai (spiaggia aperta o pocket, tipo di fondale, profondità ed energia) io mi porterei:

    -Pater noster per mare lavatrice

    -Travi ad attacco basso su cui montare bracciolo corto o lungo (che preferisco) di diametro variabile a seconda delle condizioni (in inverno e di notte partirei da un buon 0.28 a salire). Bait clip della stonfo da montare all'occorrenza alto se è necessaria un po più di distanza.

    -Travi ad attacco alto che solitamente uso per lo short, per il diametro vale quanto scritto sopra, se accorci il terminale puoi relativamente assottigliarlo. In questo caso utilizzo un attacco per il piombo già provvisto di bait clip.

    -Per il misto spinto ho sempre un paio di pulley o doppio pulley, che a volte mi hanno salvato la pescata.

    Di travi ne porto con me 15-20 (circa 5 per tipo) già pronti, eventualmente sostituisco solo i braccioli in spiaggia. Da notare che mi porto uno zaino pesantissimo con anche tutto l'occorrente per fare un trave direttamente sul posto, ma finora non è stato mai necessario (per fortuna).
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    Dico la mia su questo topic che è comunque interessante:
    La resa del mare mosso, come detto da altri prima, non è rapportabile ad altre tipologie di pesca. Se si verificano una serie di condizioni e se il pescatore è in grado di sfruttarle, le prede escono.
    Se voglio fare pesce e basta vado al porto, ormai mia moglie mi dice che in spiaggia perdo solo tempo...
    Ma da quando ho ricominciato a pescare, la mia idea è stata sempre quella: spiaggia, mareggiata, io contro gli elementi. Un pesce preso in quelle condizioni mi ha sempre dato più soddisfazione di un secchio di pesci presi a bolognese.
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    CITAZIONE (Oblivions13 @ 30/9/2013, 10:09) 
    Comunque secondo me è molto importante la tenuta espressa in Kg/lb perchè durante la rotazione nella fase di lancio non è tanto la velocita ma la forza impressa sul piombo,stress del nodo e quindi l'accelerazione che si imprime!!!!

    Pienamente d'accordo, è il carico l'unica variabile "approssimativamente certa" cui possiamo affidarci, più del diametro. Poi ce ne sono tante altre che entrano in gioco e che non possiamo calcolare, conoscere o approssimare:

    1. Prima di potere applicare le leggi della balistica, il piombo si muove per inerzia del lancio, portandosi appresso una "corda elastica" che può allungarsi del 100% (variabile da nylon a nylon) prima della rottura.

    2. Se il lancio è con piombo a terra bisogna aggiungere l'attrito della sabbia.

    3. Più il drop è lungo, maggiore è la quota di forza applicata che viene impiegata nell'allungamento del filo (dal piombo al guidafilo del mulinello).

    4. Mettiamoci poi parametri come la pulizia del gesto tecnico, la diversa prestanza del lanciatore, la diversa risposta elastica da canna a canna

    Alla fine un numero (inteso come diametro minimo di "sicurezza") non uscirà mai da una formula fisica.

    Il buonsenso, ci dice che empiricamente ognuno di noi è in grado di determinare, in base a "come" lancia, la tipologia e qualità del nylon da utilizzare come shock e stare in sicurezza, salvo imprevisti.
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    CITAZIONE (Pivellino @ 2/4/2013, 09:34) 
    Leggendo qua e la parrebbe di dover associare necessariamente alla laterale un vento obliquo.
    E' un'impressione che forse varrebbe la pena di chiarire in un modo o nell'altro.

    Fermo restando che dipende fortemente da spiaggia a spiaggia, per quello che ho potuto percepire anche se il vento generante è perpendicolare e se non ruota neanche in fase calante, la corrente laterale si sviluppa eccome.
    Purchè la mareggiata sia abbastanza intensa e si generi una forte corrente primaria.
    Il tutto rigorosamente IMHO.
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    Allora,
    sono un biologo (non marino).
    Provo a risponderti:

    La clorofilla A è usata come indicatore della biomassa dei produttori primari (le alghe fotosintetiche, dalle unicellulari alle altre) nelle acque.
    I suoi livelli sono naturalmete soggetti a variazioni, alcune stagionali, altre su cicli più lunghi.

    Puoi vedere qui sul sito della NASA: http://earthobservatory.nasa.gov/GlobalMap...1=MY1DMM_CHLORA

    una animazione che mostra in scala di colori la variazione della clorofilla A (misurata dal satellite AQUA) negli ultimi 11 anni. In linea di massima nel mediterraneo i livelli di clorofilla A decrementano alla fine dell'inverno, tra febbraio ed aprile.

    Quindi, una prima risposta alla tua domanda potrebbe essere: è una variazione normale che si presenta stagionalmente.

    Ora, in realtà i livelli di clorofilla A aumentano anche in seguito a fenomeni più complessi e puntiformi quali quelli di eutrofizzazione: la biomassa dei produttori primari cresce a dismisura a causa dell'aumneto dei nutrienti (e questo causerebbe anche un incremento ai livelli successivi della catena alimentare). Se però i nutrienti permangono (ad esempio a causa di apporti da una foce fluviale o altro) la biomassa di alghe aumenta in modo insostenibile ed è destinata al degrado (catena del detrito). Se la concentrazione di ossigeno scende sotto certi livelli, a causa della demolizione della sostanza organica, si instaura una condizione di anossia in cui organismi anaerobi producono sostanze tossiche come sottoprodotto dei processi di demolizione.

    Siccome oltre alle osservazioni satellitari esistono anche stazioni costiere che effettuano queste misurazioni, vorrei chiederti la fonte di questa tua informazione (che presumo si riferisca all'alto adriatico) e soprattutto in riferimento a quale periodo e parametri è stata riscontrata questa misurazione. Queste altre informazioni sono necessarie per fornirti una risposta più completa.

    Infine, e torno alla seconda tua domanda, in linea di massima come ho scritto prima + clorofilla uguale una aumento a catena degli altri organismi della catena alimentare, quindi può essere visto come positivo (e viceversa), ma le variazioni dei livelli ci sono e sono normali.
11 replies since 15/9/2012
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