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| | Si vero, unico appunto, scusami, lo dico perché gioverebbe a tutta l'utenza: si tratta di un TLC (tropical like cyclone) o tempesta mediterranea. Gli uragani sono definiti con venti sopra i 120 km/h e di formazione sull' Atlantico. |
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| Nello zaino metto due piccole sacchettino di stoffa dove in una tengo 2 bobine di filo per terminali e 1 di shock, nell'altra un po di travi avvolti sui supporti rettangolari da palamito.
Una scatola di plastica con aghi, filo elastico, pinze e taglia filo. Una piccola scatolina con scomparti magnetizzati accoglie gli ami, un portapasticche settimanale (7 piccoli scomparti) per la minuteria divisa per genere.
Da un mio amico che fa il tornitore, ho preso i contenitori per le punte delle frese. Li ho aggiustati in lunghezza e ci ripongo i piombi divisi per genere e peso (piramidi/spike-150/170/175/200). A seconda delle previsioni so cosa prendere, in genere non vado con più di 5 piombi per tipo.
Essenziale per me è anche il poncho, piegato e buttato dentro, quando il meteo minaccia pioggia.
Nella tasca principale metto anche uno straccio e un piccolo asciugamano, che d'inverno col vento le dite bagnate non sono poi così raccomandate 
Sulla tasca esterna una bottiglia d'acqua o thermos a cui non posso rinunciare.
Lo zaino, se pur leggero, ha anche una tasca che permette di accomodare e poi fissare con cinghie la sedia, di quelli da campeggio richiudibili, altro must per me.
Nel tascone laterale della sacca delle canne (max 3 all'interno) metto i picchetti e la serbidora,che ho ricominciato a usare da un paio d'anni. La trovo davvero comoda, soprattutto perché da un lato ci ho attaccato un rettangolo di sughero con tanti taglietti che permettono di fissare i travi agevolmente nelle operazioni di innesco. Di solito innesco i travi prima del controllo esche e li lascio comodamente stesi lí, così appena recuperato sostituisco al volo e via, di nuovo in acqua, senza perdere tempo.
Un secchio capiente da 20 L completa l'armamentario.
Di solito mi vesto molto pesante e a strati, metto tutto addosso a inizio battuta, per poi aggiustare il tiro riempiendo lo zaino/secchio/spalliera sedia una volta piantati i picchetti (di solito pesco la mattina ed è sempre più freddo a inizio battuta, di notte, che alla fine) . |
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| CITAZIONE (Oltre l'ultimo frangente @ 17/6/2021, 13:45) [innesco anguilla viva] io personalmente metto un solo amo in coda e senza rompergli la coda,mai avuto garbugli e anche se il serra ogni tanto mi frega mai avuto problemi con le spigole.Ami dal 2/0 in su.
Mi ha incuriosito questo innesco e in queste condimeteo.
Visto l'uso dello spike, ti assicuri in qualche modo che il finale scorra in caso di abboccate? Oppure di solito l'allamata avviene "immediatamente"? |
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| | Però, volessi spendere 150 a singolo mulinello ci esce anche qualcosina di meglio,tipo ualche ultegra o ci4 (usati) in casa shimano. |
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| Direi che sono vere un po' entrambe le cose, tipicamente.
Anch'io mi affaccio sull'Adriatico (sud delle Marche) ma qui il mare da NW è totalmente coperto. Non produce nulla sottocosta. Più giù, verso il tacco dello stivale, qualcosa in effetti produce.
Cmq le mareggiate dai quadranti settentrionali durano poco un po' per la natura delle perturbazioni che le generano, veloci con venti subito in rotazione, un po'la scaduta è breve per il poco fetch su cui il vento agisce nel creare la mareggiata. Il fetch è la porzione di mare su cui il vento generante inizia a smuovere la superficie e creare onda, in adriatico il massimo fetch è per lo scirocco.
Da noi la mareggiata da Scirocco, Scirocco/Levante è infatti quella più lunga (e spesso più produttiva) riuscendo a produrre mareggiate lunghe anche 3 giorni continuativi (escluse le fasi montanti e scaduta). Una volta si diceva 3-6-9, che il mare grosso durava 3,6 o 9 giorni... Na volta magari! 
Edited by Baraccola - 26/5/2020, 23:47 |
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| CITAZIONE (Centurion Custom Rods @ 1/5/2020, 15:55) CITAZIONE (Baraccola @ 1/5/2020, 15:52) Con lo 0.60 di shock utilizzo il competition con nodo piano (composite?) . Con lo 0.50 di shock utilizzo invece sempre l'albright.
Il madre che uso per entrambi i parastrappi è dallo 0.26 allo 0.28.
Ricordo che scelsi per lo 0.60 (a salire) il competition perché calcolando la sezione trasversale teorica veniva minore della teorica dell'albright.
Magari posto i conti in serata se interessa. Si certo che interessa. Quindi puoi calcolare la sezione prima di fare il nodo?
Parliamoci chiaro, niente di trascendentale: analizzo la sezione laterale del nodo e sommo i contributi. Approssimazioni al massimo proprio (non considero se un nodo schiaccia di più o meno il filo) . Ricordo che scelsi il competition perché il corpo risultava più snello per quella scelta dei diametri. La testa forse poteva risultare più grandina? Non ricordo. Ma ricordo bene che nella scelta del compromesso migliore, il competition vinceva. Anche nella valutazione di orientazione nell'impatto con gli anelli. |
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| Sarò un po in controtendenza ma sull'argomento la penso un po' diversamente. Per me c'entrano poco i pasti abituali dei pesci.
Ho formato quest'opinione anche grazie ad una, piuttosto stupida, analogia: l'uomo.
Vi ricordate la prima volta che avete assaggiato la nutella? E la crema pasticcera? Se mangiate la pasta sempre in bianco e un giorno vi venisse presentata una tagliatella al ragú?
Fondamentalmente c'è da distinguere fra il gusto e l'abitudine, e non è detto che il primo derivi interamente dal secondo. Ad esempio, dove lo avrebbe mai trovato del formaggio, pane francese e aglio, un cefalo in natura? Eppure ne è ghiotto e quella appena descritta è la pastura/esca classica.
Nelle spiagge che frequento, le vongole e i cuori rossi riempiono i fondali, ma a pesca il cannolicchio vince sul resto per le spigole a surf.
L'arenicola ha una quantità di muco incredibile rispetto a molti altri vermetti e un sapore sicuramente diverso.
Per me il discorso è che semplicemente è più appetibile per determinate specie. |
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7 replies since 19/10/2017
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