[Daiwa][WKT][12mf][13mf]

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    paffarolo

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    credo che la AWT era il modo di daiwa di andare contro gli schemi classici dell'epoca . all'epoca si sperimentava tanto e non c'era la moderna tecnologia a supporto. è comunque era una canna destinata solo al longcasting per la pesca c'era la sorella AWB con la vetta completamente diversa .
    resta il fatto che se oggi a 30 anni e più di distanza ancora si parla di WKT HPB AWB HPM c'era tanta roba buona in quelle canne e nonostante la loro anzianità sulle spiagge hanno ancora tanto da dire
     
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    Roberto-

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    C'è qualcuno che possiede la awt?
     
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    CITAZIONE (Nobrake @ 25/10/2020, 13:57) 
    C'è qualcuno che possiede la awt?

    C'è c'è :woot:
     
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    Atleta di "rango" (sigh!) del fu Long Casting Latina VINTAGE ADMIRER [ già ma.si.sa.]

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    CITAZIONE (Rony77 @ 25/10/2020, 13:21) 
    credo che la AWT era il modo di daiwa di andare contro gli schemi classici dell'epoca . all'epoca si sperimentava tanto e non c'era la moderna tecnologia a supporto. è comunque era una canna destinata solo al longcasting per la pesca c'era la sorella AWB con la vetta completamente diversa .

    A riguardo vorrei fare una precisazione, quando anni possedevo la WKT 13 ft ebbi la possibilità di compararla con una AWT 13 FT : la cima di quest'ultima era veramente più morbida, mi aveva impressionato anzi di quanto lo fosse rispetto alla WKT, tanto che avevo desistito a proporre uno scambio.
    Oggi che posseggo AWT ed una AWB posso dire che in piega le cime hanno praticamente la stessa curva.
    La differenza sostanziale è nella costituzione della stessa: la AWT parte da un modulo di carbonio, ne prosegue un altro intermedio sul quale si innesta la punta in vetro.
    La AWB invece conserva una costruzione più tradizionale con la classica cravatta che lega la parte in carbonio con il vetro.
    Ma allora perché avevo visto la AWT così mostruosamente bananosa? Molto probabilmente perché era una canna molto usata che aveva avuto più proprietari che magari l'avevano anche maltrattata.
    L'ammorbidimento delle canne - per esempio nelle canne attuali - è un fenomeno meno evidente grazie ad una serie di accorgimenti e sviluppo dei materiali ( a livello di resine soprattutto).
    La AWT ha la cima moscia? Forse ma è una affermazione che va sempre contestualizzata.
    Appena posso mi organizzo con delle foto di cima AWT -AWB appaiate.
     
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    CITAZIONE (RaiS® @ 25/10/2020, 14:07) 
    La AWT ha la cima moscia? Forse ma è una affermazione che va sempre contestualizzata.
    Appena posso mi organizzo con delle foto di cima AWT -AWB appaiate.

    Eh no Simò!
    Adesso vogliamo una recensione completa!!! :B):
     
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    Roberto-

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    CITAZIONE (RaiS® @ 25/10/2020, 14:07) 
    CITAZIONE (Rony77 @ 25/10/2020, 13:21) 
    credo che la AWT era il modo di daiwa di andare contro gli schemi classici dell'epoca . all'epoca si sperimentava tanto e non c'era la moderna tecnologia a supporto. è comunque era una canna destinata solo al longcasting per la pesca c'era la sorella AWB con la vetta completamente diversa .

    A riguardo vorrei fare una precisazione, quando anni possedevo la WKT 13 ft ebbi la possibilità di compararla con una AWT 13 FT : la cima di quest'ultima era veramente più morbida, mi aveva impressionato anzi di quanto lo fosse rispetto alla WKT, tanto che avevo desistito a proporre uno scambio.
    Oggi che posseggo AWT ed una AWB posso dire che in piega le cime hanno praticamente la stessa curva.
    La differenza sostanziale è nella costituzione della stessa: la AWT parte da un modulo di carbonio, ne prosegue un altro intermedio sul quale si innesta la punta in vetro.
    La AWB invece conserva una costruzione più tradizionale con la classica cravatta che lega la parte in carbonio con il vetro.
    Ma allora perché avevo visto la AWT così mostruosamente bananosa? Molto probabilmente perché era una canna molto usata che aveva avuto più proprietari che magari l'avevano anche maltrattata.
    L'ammorbidimento delle canne - per esempio nelle canne attuali - è un fenomeno meno evidente grazie ad una serie di accorgimenti e sviluppo dei materiali ( a livello di resine soprattutto).
    La AWT ha la cima moscia? Forse ma è una affermazione che va sempre contestualizzata.
    Appena posso mi organizzo con delle foto di cima AWT -AWB appaiate.

    Simone perché dici.. Contestualizzata?
    Una cima morbida e é rimane morbida.
    E comunque le cime morbide si diceva che agevolavano e assecondando la pendolata. O no?
     
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    Atleta di "rango" (sigh!) del fu Long Casting Latina VINTAGE ADMIRER [ già ma.si.sa.]

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    CITAZIONE (MarcoNuoro @ 25/10/2020, 14:26) 
    CITAZIONE (RaiS® @ 25/10/2020, 14:07) 
    La AWT ha la cima moscia? Forse ma è una affermazione che va sempre contestualizzata.
    Appena posso mi organizzo con delle foto di cima AWT -AWB appaiate.

    Eh no Simò!
    Adesso vogliamo una recensione completa!!! :B):

    Appena ce ne sarà occasione sicuramente, qualcosa già avevo preparato.

    CITAZIONE (Nobrake @ 25/10/2020, 18:13) 
    CITAZIONE (RaiS® @ 25/10/2020, 14:07) 
    La AWT ha la cima moscia? Forse ma è una affermazione che va sempre contestualizzata.
    Appena posso mi organizzo con delle foto di cima AWT -AWB appaiate.

    Simone perché dici.. Contestualizzata?
    Una cima morbida e é rimane morbida.
    E comunque le cime morbide si diceva che agevolavano e assecondando la pendolata. O no?

    Io ho utilizzato il termine moscia, per questo dico che va contestualizzato.
    Potremo anche dire che lo sono anche la AWB o un'Oltremare o una All Cast etc...
    Sono azioni figlie di quel tempo in cui si aggiungeva potenza nelle sezioni di base lasciando una certa godibilità di cima che permetteva l'uso anche in pesca.
    Dal punto di vista del lancio, quel genere di cime permettono di avere sempre al guinzaglio il piombo, ma necessitano di abilità del lanciatore sia nella fase di pendolata che in chiusura, perché se le strozzi le puoi anche rompere.
     
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    biccerello

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    CITAZIONE (Volpin0 @ 9/10/2020, 14:50) 
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/prima_1.jpg)

    Eccoci ad un altro appuntamento con la storia.

    E che appuntamento..anzi appuntamenti visto che è un lavoro fatto a quattro mani..o meglio ancora a sei mani perché due erano di chi lanciava :B):

    Siamo, come mio solito, in tema Daiwa e sempre in tema vintage, sezione “Attrezzi del Cuore”

    Mi preme innanzitutto ringraziare di cuore mio fratello Sandro Rau (Dino) e l'amico Nobrake (Roberto) per il lavoro svolto.
    Lavoro che da parte loro era stato completato un po’ di tempo fa ed in modo rapidissimo ma che per mea culpa arrivo solo ad oggi a pubblicare. Per giunta senza foto dei lanci. Ma tanto nemmeno sono bravo come Roberto.

    Questo penso sia il racconto di uno degli attrezzi più sognati dell’epoca; per qualcuno ancora oggi. Di certo per me un sogno realizzato.
    Un attrezzo che mi ha affascinato e portato a quella che è la branchia della pesca che preferisco: Il Surfcasting.

    La canna la conobbi nel già citato video “de Agostini” dove Sandro Meloni, nella versione 13’, la utilizzava - spiegandone inizialmente le caratteristiche (nelle cosiddette C.A.R.D.S.) - e poi impiegandola nel lancio pendolare. Era accompagnata da un altro pezzo di storia il Daiwa Millionaire 7ht
    Non so quante volte l’ho visto quel video appena scoperto. Mi prestò la videocassetta un mio amico, era del padre, non la ricevette più indietro. A pensarci è tutto così attuale. Che bella questa disciplina. Ci fa entrare in sintonia con il mare e la natura. Ed è emozionante sapere che tutto sta per iniziare nuovamente con le mareggiate già arrivate, quelle della nostra stagione. Dannato tempo che non c’è mai come uno vorrebbe.

    Torniamo al Review di questa comparativa-descrittiva di un simbolo dell’epoca: la Daiwa WKT
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/2...27_113014_0.jpg)

    Nelle due versioni prodotte: da 12’ feet (mia) e 13’ feet (Dino).
    Sarebbe stato davvero bello affidare nelle sapienti braccia del Gigante Sardo©, entrambe le versioni così da spremerle e carpirne le differenze. Sì che era una comparativa completa.
    Accontentiamoci intanto di ciò che segue, così da poter rendere altro onore a questi affascinanti attrezzi. Sono certo che, anche in questo caso, porteranno interventi da chi li ha posseduti e da chi li possiede. Pure da chi ci si “chiama” così :woot:

    Buona lettura :)

    Come di consueto, per chi è appassionato del marchio o di questi storici attrezzi, riporto i link dei precedenti review così da trovarli agevolmente nel caso in cui fossero sfuggiti:

    Daiwa PKCS 364t https://surfcasting.forumfree.it/?t=76964779
    Daiwa PKCS 425 https://surfcasting.forumfree.it/?t=76743199
    Daiwa Sea Bass https://surfcasting.forumfree.it/?t=76649778




    DAIWA WKT 12” MF (mia descrizione)
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/20201008_134411.jpg)

    Identificazione: La canna oggetto di questa rew-comparativa, fa parte sempre della linea di Daiwa a firma di Paul Kerry.
    Nacque inizialmente come versione da 12 piedi, venne affiancata poi dalla 13 piedi adatta a fisici più potenti. C’è un articolo presente e disponibile dove il Meloni descrive l’azione e le caratteristiche di quest’ultima.
    Un progetto che ha sulle spalle i suoi anni ma che rimane in qualche modo ancora attuale. Probabilmente interrotto nella sua produzione, come tanti attrezzi dell’epoca, per gli alti costi produttivi. Facile anche perché non sono attrezzi “immediati” e facili e gestirli non è per tutti.
    Una canna concepita per l’uso agonistico nel long casting dell’epoca. Tale progetto, sempre a capo dell’ingegner Nobuo Nodera, raccoglieva un insieme di idee e tecniche, unite ad un sapiente utilizzo di materiali avveniristici in campo aulietico, “rubati” dal campo aereonautico.
    La parte in vetro della cima è unita ad un arco elastico e potente, a sua volta congiunto ad un pedone durissimo. Il grezzo sfrutta inoltre la grande elasticità e resistenza della fibra di Kevlar in sinergia con il Whisker che migliora le caratteristiche meccaniche della resina, aumentando le performance globali dell'attezzo.
    Quello che ne è venuto fuori è un capolavoro ancora oggi ricercato ed utilizzato dagli appassionati.
    La sua cima, morbida ed elastica, non deve trarre in inganno; non rivela la sua vera indole.

    La canna è potente, entrarle nel pedone vuol dire avere una buona potenza unita ad una buona tecnica di lancio. O un’ottima tecnica di lancio. Il casting weight dichiarato è reale ed è, come gran parte delle canne inglesi, da considerarsi più esca. L’arco è potente ed è la parte che più mi piace di questo attrezzo. Elastico e reattivo, disegna una J in compressione, restituisce una sensazione di elevato accumulo di potenza.
    Al tempo la presi più che altro per una semplice questione di gusto personale e curiosità, oltre ad essere veramente in perfette condizioni ed un pezzo che non poteva mancare alla mia “collezione”.

    Il modello, come su indicato, è la versione 12 ed utilizzandola così inizialmente, la sentivo ostica quasi. Ci ho messo un po’ a capirla. Parlo di sensazioni personali unite alla mia tecnica di lancio che non è proprio da long caster, anzi. Ci voleva un gesto troppo rapido per comprimerla e caricarla a dovere, non restituiva a me quindi, distanze soddisfacenti. Non ho insistito più di tanto così e subito le montai un reducer, come ho fatto anche sulla Hpb 12mf, per renderla più “facile nel caricamento” (sempre per sensazioni mie e di livello di lancio e gusti personali) e la canna, anzi Lei e la Hpb prima citata, sono diventate così le mie compagne nelle mareggiate invernali. Le ho riscoperte. Questo “allungamento” di leva unito ad un drop ad altezza occhi, le fa diventare piacevolissime nel lancio.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/C...0204_090031.jpg)

    Quella lunghezza in più mi consente di caricare meglio le 12 Ft. Specie la WKT, che così è diventata un poco più facile.

    Tra le onde, la sua cima, congiunta splendidamente al sottovetta, è uno spettacolo. Asseconda sempre bene le onde, anche quando il fondo non è perfettamente morbido. La utilizzo sempre nel range tra i 150 gr minimo e i 175 grammi anche con esche corpose. Anzi forse con il 175 gr e il reducer, è la configurazione che meglio mi aiuta a penetrare il vento o ottenere più gittata. Riesco ad ottenere belle distanze in questo assetto, quando ce n’è bisogno. Nell’ultima pescata fatta ad inizio ottobre, avevo proprio questa abbinata (la piega la si vede in foto ma forse lo scatto è partito quando stava “rientrando” di solito è leggermente più piegata).
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/curva_cima.jpg)

    E’ una canna che, se compresa, risponde bene al lancio, credo ancor meglio con il pendolare, e ti può far crescere tecnicamente nel lancio. Del resto veniva utilizzata anche in pedana e da chi con il lancio ci sapeva fare. Queste sono le mie sensazioni. Davvero piacevole e bella. Come del resto le sue riuscite sorelle minori o maggiori.

    Dati tecnici:
    La canna è in due sezioni con innesto spigot; la sua misura montata è di 3,69 m.

    Come la utilizzo ovvero montata con il reducer arriva a 4,005 m.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/L...con_reducer.jpg)

    La serigrafia porta come lunghezza i classici 12 FT. seguti dal C.WT che è 4-6 oz.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/2...08_134041_1.jpg)

    La grafica è davvero bella; il suo nome deriva, come le sue sorelle o gran parte della produzione di quell’epoca, dai materiali impiegati: Whisker Kevlar Tournament ergo WKT Beach perché dedicata anche alla spiaggia presumo. Si parte nella grafica con il marchio originario Daiwa con il sole e sottostante scritta MADE IN GT. BRITAIN; il tutto che inizia o termina che dir si voglia, con la freccia ai cui lati nella parte superiore, spiega la destinazione a firma di Paul Kerry indicando SPECIALLY DEVELOPED WITH Paul Kerry FOR LONG DISTANCE TOURNAMENT CASTING, mentre nella parte inferiore com’è composta ovvero SUPER HIGH MODULUS CARBON REINFORCED WITH WHISKER & KEVLAR DIAMOND BRAIDING. Il tutto ad incorniciare quanto su scritto. Semplici e sobrie ma allo stesso tempo eterne le serigrafie. Di colore dorato si sposa bene con il colore del carbonio con la sua trama a vista e con le legature nere con filo leggero dorato. Il tocco di classe era la W immersa nelle vibrisse della tigre raffigurata.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/20201008_134116.jpg)

    Abbastanza accentuata la conicità della cima, il pedone rimane pressoché cilindrico.

    Riporto le misure rilevate:
    Pedone la lunghezza dalla base a fine sezione è di 1,653 m
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/l...za_pedone_0.jpg)

    il suo diametro è 26,5 mm preso alla base del pedone quasi in corrispondenza del tappo
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/spessore_manico.jpg)

    e di 29 mm sulla guaina.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/s...ulla_guaina.jpg)

    Nel punto più estremo verso l’innesto è di 23 mm
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/s...alto_manico.jpg)


    Cima
    La lunghezza dal punto di innesto all'apicale di 2,141 m
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/l...ezza_cima_0.jpg)


    La misurazione dello spessore parte dalla base della cima, ove presente la parte grip, che è 22 mm
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/s...asso_cima_0.jpg)

    fino ad arrivare a poco sotto il puntale e sopra il classico filo arancio che è pari a 3,5 mm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/spessore_cima_0.jpg)

    Lo spigot è lungo 12,5 cm e l’innesto è perfetto lasciando uno spazio di poco più di 1 cm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/s...o_innesto_0.jpg)

    Sono presenti nella versione 12, a differenza della 13, sette anelli più tip.
    Il montaggio, originale, della 12 prevede, quindi, l’anellatura tutta sulla cima e comprende 7 anelli più il cimino.
    Partendo dalla parte della cima abbiamo quindi questa disposizione e questo diametro Ø: ---25 --- 20 --- 17 --- 14 --- 14 --- 14 --- 14 --- 12

    Aggiungo qualche foto per ammirare la trama e gli intrecci
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/2...27_113208_0.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/20200927_113052.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/20200927_113122.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/20200927_113200.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/20200927_113315.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/20201004_074713.jpg)

    Questa la mia parte, ora segue la descrizione di Dino e la prova di Roberto.

    Buona lettura :)


    DAIWA WKT 13” MF (scritto da Sandro Rau)
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0030.jpg)

    Della stessa serie venne prodotta anche la versione 13”. Come la sorella, anche questo modello è una due pezzi asimmetrica caratterizzata da un pedone tosto, arco potente che raccorda molto bene pedone e vetta. Come consuetudine Daiwa, la vetta è realizzata in fibra di vetro, molto sensibile in pesca.
    Realizzata con carbonio, era rinforzata con spirale di Kevlar e con Whisker disperso nella resina. Ha una bellissima trama a vista e questo modello è dotato di un reducer che porta alla lunghezza totale di mt. 4,30
    Il montaggio della 13” prevede 9 anelli tutti montati sul secondo pezzo, apicale compreso.
    La scalatura degli anelli prevista è: 25-20-16-12-10-10-10-10-10 tip


    Caratteristiche tecniche.

    lunghezza dichiarata: 13 ft (3,96 mt.)
    casting weight: 4 – 6 once (114 grammi – 170 grammi)

    pedone:
    sezione base: mm. 27,99 mm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0025.jpg)

    sezione porta mulinello (compresa guaina): 27,81 mm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0024.jpg)

    sezione alta (vicino allo spigot): 24,00 mm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0020.jpg)

    cima:
    sezione base: 23,30 mm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0026.jpg)

    sezione alta: 3,87 mm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0027.jpg)


    reducer:
    sezione base: 24,42 mm.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0022.jpg)


    lunghezza misurata: 3,98 mt.
    lunghezza totale con reducer: 4.30 mt.

    placca: coaster clips in acciaio;
    anelli: Fuji Bnog a ponte basso;

    numero totale: 9 anelli tutti sulla cima
    1° anello da 25
    2° anello: " 20
    3° anello: " 16
    4° anello: " 12
    5° anello: " 10
    6° anello: " 10
    7° anello: " 10
    8° anello: " 10
    9° anello: “ 10

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0031.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0028.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0029.jpg)

    Test.
    Per eseguire una serie di test attendibili, la canna è stata portata in spiaggia e affidata alle sapienti braccia del Gigante Sardo©, il caro amico Nobrake.
    Di seguito le sue impressioni dopo il test:
    Che dire.
    In primis ringrazio Dino, per avermi dato l’opportunità di provare una canna che ha fatto la storia.
    Che altro si può dire di una canna che appartiene ad una famiglia che ha fatto la storia delle canne a ripartizione di sezione?
    Figlia di un Paul Kerry che ha infiammato in Italia la voglia di scoprire il favoloso mondo delle rip, classica azione Daiwa, but tosto, arco corto e reattivissimo raccordato ad una cima in glass che si annulla durante il lancio. La Storia. Non c'è altro da aggiungere.

    Le mie sensazioni da pipa caster...
    Nata per il pendulum cast, con attacco alto, rende il meglio con le 5 once.
    L’ho provata con le 5 e le 6 once, in ground. Non è facile entrare nel manico, ha veramente tanta potenza, nonostante sia un progetto vecchio. Per me il suo piombo ideale sono le 5 once. La canna spinge che è una bellezza, bisogna solo essere bravi a caricarla.
    Con i 175 gr. la musica non cambia, la canna non si siede, ma rispetto ai 150 gr. ci aiuta un po' ad entrare sul manico.
    In chiusura ha una risposta eccellente, non sbacchetta.
    Credo che con 125 grammi, avendo una buona tecnica di lancio possa tranquillamente dire la sua in pedana. Credo, ed è mia opinione, che possa tranquillamente fare i 240 mt. in pedana.
    Rispetto alle canne di oggi è più morbida, ma rimane sempre una canna da non sottovalutare. E’ una rip che necessita di tecnica e padronanza col lancio pendolare, canna che solo così può esprimere tutto il suo meraviglioso potenziale.

    Una considerazione finale: davvero un peccato che canne così oggi non ne costruiscono più, e purtroppo la Daiwa si è persa in politiche commerciali che hanno rovinato tutto quanto di bello ha sempre rappresentato.

    Qualche foto del test:

    150 gr
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0039.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0038.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0037.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0036.jpg)


    175 gr
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0035.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0034.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0033.jpg)

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0032.jpg)


    Impressioni in pesca.
    La WKT è stata portata a pesca svariate volte, in ogni condizione di mare. Il suo pane per i denti sono le belle mareggiate, è in queste situazioni che dà il meglio di se, viene fuori tutta la potenza di cui è capace.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0021.jpg)

    Sul picchetto tiene bene il passaggio dei treni d’onda, che vengono assecondati dalla cima e spiomba difficilmente, ci ho lanciato 200 gr. più esca senza problemi, ha abbastanza schiena per scalzare i piombi infossati e per recuperare kg. di alghe, le tocche vengono avvistate nitidamente (la sera del test 4 orate sui 400 grammi prese sulla lunga tutte segnalate, prontamente rilasciate, la settimana successiva un’orata kilare è stata annunciata con ripetuti inchini del cimino).
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff9777913/I...1008-WA0019.jpg)

    Di più non si può chiedere, non bisogna dimenticare che è pur sempre una canna nata per l’uso in pedana.
    Una signora canna.

    Fine della comparativa descrittiva di questi capolavori della Daiwa.

    Eccoci al tremine di questo ulteriore lavoro..spero che anche questi scritti siano stati di gradimento, ringrazio nuovamente Dino e Roberto che hanno collaborato a questo thread.

    Vediamo prossimamente se ne viene fuori qualche altro.
    Mi piace concludere dicendo che ci affezioniamo alle canne, ai mulinelli, quelli più recenti o a quelli vintage, ad ognuno il suo in base a quel che può spendere e a come gli piace pescare.
    Ciò che conta davvero però, è il comprendere i fenomeni che danno vita alla nostra disciplina e saper leggere il mare con i suoi cambiamenti.
    E rispettarlo sempre, insieme alle creature che lo popolano.
    E’ lì possiamo definirci Surfcaster.

    Buon forum a tutti

    Alessio

    Dove posso trovare l'articolo di Sandro dove descrive questa canna?
     
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22 replies since 9/10/2020, 13:50   1477 views
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