-
.
Premessa: Dopo la più piccola della gloriosa serie HPB (qui la sua descrizione dell’altro thread https://surfcasting.forumfree.it/?t=76649778), continuiamo con una altro attrezzo che mi è rimasto nel cuore e che sicuramente in tanti avranno conosciuto, di certo visto, ne sono più che sicuro.
Appresso si capirà il perché di ciò che ho scritto.
La canna che vado a descrivere questa volta non è un due pezzi bensì una telescopica
Cenni storici: Il modello di cui si parlerà, è sempre a firma di Paul Kerry e questa, insieme ad altre telescopiche e due pezzi della serie Supercast, riporta la dicitura “For italian beach fishing”. La collocazione esatta è alquanto complessa per questi modelli. Tuttavia la fine degli anni ‘80 è il periodo di probabile commercializzazione. In premessa scrivevo che tanti la conosceranno perché è la canna che Sandro Meloni utilizza, accoppiata con il mitico Daiwa Millionmax SS-9000, nel video De Agostini della collana “L’arte della Pesca” dedicata al Surfcasting. La usa sia nella parte iniziale dove spiega le canne a “leva lunga” sia nella battuta di pesca dove cattura il sarago pizzuto.
Qui un estratto presente su Youtube del video suddetto:
Daiwa Supercast PKCS 425
L’oggetto del presente review è l’unica telescopica “pura” prodotta da Daiwa per la variegata serie "Supercast" dedicata al Surfcasting.
Piccola parentesi, ho usato il termine unica perché l’altra presente ovvero la Supercast PKCS 364T è telescopica sì, ma ha la caratteristica di avere la cima (anzi le cime che sono due e di diversa azione) che si innesta nella seconda sezione.
Chiusa parentesi e torniamo alla canna oggetto del 3d.
Canna d’altri tempi, spessori importanti come pure il suo peso. È un “cannone”. Mi ricorda le canne in fenolico che utilizzava mio zio quando da piccolino mi ha fatto scoprire la pesca dalla spiaggia.
Il suo casting weight dichiarato di 80 – 200 grammi.
L'ho destinata a battute veloci di qualche ora dopolavoro, dove mi serviva una canna che insieme al resto dell'attrezzatura rimaneva bella al sicuro chiusa nel bagagliaio.
Le sue mire erano il sottoriva e la corta distanza. Il buon vecchio Aerlex Titanos GT montato con 0,40 diretto i suoi compagni.
La canna nel complesso rimane bilanciata. Ovviamente un pò pesantuccia ma non è una canna da tenere in mano. Nel lancio è facile, vuole un gesto progressivo. Potenza ne ha ma la sua azione è molto parabolica. Non sono mai andato oltre i 150 grammi di piombo più esca anche se l’impressione è che qualcosa in più regge. Questo solo a titolo di informazione, dato che andava bene così e in questo modo la utilizzo. Non voglio rischiare non se ne trovano più ormai sono davvero rarissime. Tuttavia le insidie che accompagnava in mare erano tranci di muggine, sardine o seppioline spesso intere.
La sua cima, anche se un pelino spessa, asseconda bene il moto ondoso anche sostenuto.
È la tipica concezione Daiwa d'altronde.
Tanto per dare un’idea di come può essere l’attrezzo e per fare un esempio concreto la Futura 250 potrebbe essere vicina come concetto anche se rimane più secca e meno pastosa della Daiwa.
Dati tecnici
Canna telescopica in cinque sezioni di lunghezza totale di 423,6 cm.
La serigrafia porta come lunghezza 4,2 metri. Molto accentuata la sua conicità, cinque sono le sezioni che la compongono. Scelta probabilmente strutturale ma che la rende molto comoda nell'ingombro essendo, chiusa, soli 132,4 cm.
La placca porta mulinello è a baionetta, modello Fuji Fs-7.
E' posizionata a 84,6 cm dal tappo. Il riferimento è stato preso dal punto alto dove si infila il piede del mulinello.
Riporto le misure rilevate::
Quinta sezione (pedone) la lunghezza dal tappo a fine sezione è di 107,9 cm;
Il suo diametro è 34 mm preso alla base del pedone in corrispondenza del tappo
30 mm nel punto più estremo verso la cima
Quarta sezione la lunghezza dal punto di innesto a fine sezione è di 80,6 cm; è presente un anello fisso del Ø 32; il diametro di questa sezione è di 27,5 mm preso alla base
24,5 mm nel punto più estremo verso la cima
Terza sezione la lunghezza dal punto di innesto alla fine della sezione è pari a 78,7 cm; è presente un anello fisso del Ø 25; il suo diametro è di 22 mm preso alla base della sezione
19 mm nel punto più estremo verso la cima;
Seconda sezione la lunghezza dal punto di innesto a fine sezione è di 74,4 cm; è presente un anello scorrevole del Ø 21 più un anello fisso del Ø17; il suo diametro è di 16 mm preso alla base della sezione
12 mm nel punto più estremo verso la cima;
Prima (cima) lunghezza dal punto di innesto alla fine sezione 71,4 cm; sono presenti due anelli scorrevoli del Ø 13 ed infine l’apicale sempre del Ø 13; il suo diametro è di 9,5 mm preso alla base del punto di innesto
termina a 4 mm poco prima dell’apicale.
Qualche altra immagine
Spero che anche questo thread su un tassello della storia delle Daiwa, a firma del mitico Paul Kerry, sempre in tema vintage, sia stata cosa gradita. A breve, il prossimo
Buon Forum a tutti
Alessio
Edited by Volpin0 - 15/6/2019, 09:49. -
.
che bel lavoro alessio. complimenti vivissimi. e si legge tutto di fiato. senti una curiosità: hai detto che è rarissima. quanto costa quando si trova? un altra cosa: si trovano foto di riviste o cataloghi dell'epoca che la ritraggono? . -
.che bel lavoro alessio. complimenti vivissimi. e si legge tutto di fiato. senti una curiosità: hai detto che è rarissima. quanto costa quando si trova? un altra cosa: si trovano foto di riviste o cataloghi dell'epoca che la ritraggono?
Grazie amico mio mi fa piacere che ti sia piaciuta. State facendo molto e voglio dare il mio contributo per quello che posso
La trovai per caso da un privato ed era accoppiata al Titanos su in foto, mi pare la pagai 100 euro abbinata. Quindi 50/60 euro il suo valore oggettivo. Sono rari ma rimangono attrezzi per amatori del genere o come me del marchio. Quindi zero ricambi.
L'unica foto di catalogo che ho è questa che postò credo un utente del forum che ringrazio ma di cui non ricordo il nome
. -
.
Grande Alessio.
Un'altro bel lavoro e una bella recensione, così come si meritano questi capolavori che anche oggi fanno bella mostra al cospetto dell'attrezzatura odierna.
Complimenti e continua così, il tuo contributo al Forum è molto apprezzato.. -
.
Grande correggi mm coi cm alla fine report . -
.CITAZIONE (sandro rau @ 14/6/2019, 20:46)Grande Alessio.
Un'altro bel lavoro e una bella recensione, così come si meritano questi capolavori che anche oggi fanno bella mostra al cospetto dell'attrezzatura odierna.
Complimenti e continua così, il tuo contributo al Forum è molto apprezzato.
Grazie fratello, cercheremo di riportarle alla luce. Conoscere un pò di storia fa sempre bene
Grazie Daniè appena corretto. -
.
Bello ed interessante...la placca a baionetta è originale? . -
.
Grande Alessio ma una curiosità è rianellata o originale? . -
.
Mi fa piacere che lo hai trovato interessante
Credo di si. Purtroppo mai viste altre ma sembra che le legature della placca siano come quelle degli anelli.
L'unica vista un po più nel dettaglio è quella del video de Agostini con Meloni. Difatti nella battuta di pesca dove ne utilizza la coppia si vede abbastanza bene la placca e sembra quella. Nel video che si trova su Youtube, quello che dura circa 30 minuti, al minuto 23 circa parte con l'innesco del fasolare, la battuta anzidetta.. -
.
Marcooo
Dalle legature e il filo dorato sulle stesse (lo stesso filo dorato di tante sue sorelle dell'epoca) sembrerebbe tutto originale.
Ho solo un dubbio su uno scorrevole.
L'apicale l'ho sostituito io perché era molto ossidato e rovinato nonché se non ricordo male da 10. -
.
Grazie Alessio, grazie per questa ennesima chicca (l’altra, quella sulla “piccoletta”, mi era sfuggita, e sono andato di corsa a gustarmela. Ti ringrazio qui anche per quella). Recensioni coi fiocchi, raramente, se non mai, mi è capitato di leggerne di così belle e dettagliate, soprattutto considerando che si tratta di tesori ormai rari. Così come raramente mi è capitato di leggerne di fatte con il cuore, così come le hai fatte tu... emozionante. Grazie davvero.
Fratellanza è Amicizia à tutti
pak. -
.
Mi fa piacere che lo hai trovato interessante
Credo di si. Purtroppo mai viste altre ma sembra che le legature della placca siano come quelle degli anelli.
L'unica vista un po più nel dettaglio è quella del video de Agostini con Meloni. Difatti nella battuta di pesca dove ne utilizza la coppia si vede abbastanza bene la placca e sembra quella. Nel video che si trova su Youtube, quello che dura circa 30 minuti, al minuto 23 circa parte con l'innesco del fasolare, la battuta anzidetta.
...ok...me lo chiedevo perché ho la 2 pezzi 12' 4-8 Oz che monta la placca a vite Daiwa.... -
.
Affrettati a spegnere le passioni prima che ti brucino. Il mare e la pesca sono la mia passione
- Group
- Member
- Posts
- 3,923
- Location
- Bologna
- Status
- Offline
Grande Alessio, non sapevo nulla dell'esistenza di questa telescopica è stata una vera sorpresa.
Una curiosità, dato il diametro di 4mm, anche questa come per le due pezzi ha il caratteristico filo che riveste la cima?. -
.CITAZIONE (pakoff @ 15/6/2019, 13:03)Grazie Alessio, grazie per questa ennesima chicca (l’altra, quella sulla “piccoletta”, mi era sfuggita, e sono andato di corsa a gustarmela. Ti ringrazio qui anche per quella). Recensioni coi fiocchi, raramente, se non mai, mi è capitato di leggerne di così belle e dettagliate, soprattutto considerando che si tratta di tesori ormai rari. Così come raramente mi è capitato di leggerne di fatte con il cuore, così come le hai fatte tu... emozionante. Grazie davvero.
Fratellanza è Amicizia à tutti
pak
Sono davvero onorato Paolè di quanto hai scrittoGrande Alessio, non sapevo nulla dell'esistenza di questa telescopica è stata una vera sorpresa.
Una curiosità, dato il diametro di 4mm, anche questa come per le due pezzi ha il caratteristico filo che riveste la cima?
Si Pietro in effetti solo nel video su indicato praticamente si è vista. Ha si quel filo arancione per una miglior visione della cima che la ingrossa un pelino. Qualcuno del forum la possiede e presto risponderà perché l'apprezza
Edited by Volpin0 - 15/6/2019, 20:24. -
.
La canna più grossa della serie, una serie spettacolare. Non la possiedo ma ho avuto il piacere di provarla da un amico.
Sicuramente si trova qualche immagine nelle vecchie riviste appena ho tempo la cerco. Le legature son sicuramente originali, e la legatura arancione
lo conferma.
Quando si comprano le Daiwa di quell' epoca è la prima cosa da guardare per assicurarsi che la cima non sia stata accorciata, cosa che al tempo andava
molto di moda.
Se descrivi la 364T potrei integrare qualche immagine.
Grazie e Ottimo lavoro!.