Surfcasting e Dintorni

Votes given by Centurion Custom Rods

  1. .
    CITAZIONE (Centurion Custom Rods @ 18/6/2021, 11:52) 
    :lol:
    Dino, per ora mi sto godendo le foto degli inneschi, ce ne sono molti per me inediti e che invogliano a sperimentare.
    Mi ha incuriosito molto l'innesco del bibone a 3 ami, io tendo a fare sempre monoamo e ben nascosto all'interno, ma a volte è capitato, in condizioni di forte corrente e scaduta non ancora stabilizzata, che i pesci (credo saraghi dall'impronta del morso) attaccassero il bibi lungo il filo piuttosto che dove era l'amo.
    Stessa cosa col cannolicchio nostrano, dove forse sarebbe il caso di passare a biamo?

    Allora ragazzi,premetto che non sono l'inventore di questo innesco e inizialmente l'ho provato proprio per le mangiate a vuoto.Per spigole ed ombrine (che ingoiano) resta cmq valido ma mi ha permesso di fare coppiole di saraghi e prendere orate sul kg.Usandolo mi sono reso conto che la qualità migliore di questo innesco è di presentare un esca il più naturale possibile(per esempio il filo elastico va solo sul 3 amo che è quello che sopporterà lo stress del lancio) e selettiva possibile rimanendo cmq con un piede sui pesciotti di 600 700 gr che possono venirne attirati.Uso cmq 3 ami del 1/0 su Bibi dai 20 cm in su mentre su quelli più piccoli 2 sempre zerati.E' un esca e un innesco che mi hanno dato molte soddisfazioni(quello in foto non è fatto ad arte ma avevo solo quelle foto sul cellulare).
  2. .
    setup


    Questi video valgono piu' di cento cerchi nella sabbia fatti dal venditore di fumo




















    Edited by Ale7x8 - 28/10/2020, 11:13
  3. .
    CITAZIONE (Centurion Custom Rods @ 1/5/2020, 15:55) 
    CITAZIONE (Baraccola @ 1/5/2020, 15:52) 
    Con lo 0.60 di shock utilizzo il competition con nodo piano (composite?) . Con lo 0.50 di shock utilizzo invece sempre l'albright.
    Il madre che uso per entrambi i parastrappi è dallo 0.26 allo 0.28.
    Ricordo che scelsi per lo 0.60 (a salire) il competition perché calcolando la sezione trasversale teorica veniva minore della teorica dell'albright.
    Magari posto i conti in serata se interessa.

    Si certo che interessa. Quindi puoi calcolare la sezione prima di fare il nodo?

    Parliamoci chiaro, niente di trascendentale: analizzo la sezione laterale del nodo e sommo i contributi. Approssimazioni al massimo proprio (non considero se un nodo schiaccia di più o meno il filo) . Ricordo che scelsi il competition perché il corpo risultava più snello per quella scelta dei diametri. La testa forse poteva risultare più grandina? Non ricordo. Ma ricordo bene che nella scelta del compromesso migliore, il competition vinceva. Anche nella valutazione di orientazione nell'impatto con gli anelli.
  4. .
    Il file lo trovi qui: https://drive.google.com/drive/folders/1RQ...WnJ?usp=sharing


    Ciao a tutti,

    girando per la rete ho trovato questo video dove un bravissimo angler americano, Rick troxler, spiega come riconoscere barre, truogoli e finestre e come sfruttare questi spot per pescare. Essendo relativamente libero in questi giorni ed avendo trovato il video molto istruttivo ho deciso di condividerlo con gli altri utenti del forum traducendone le parti principali. I concetti esposti non sono sicuramente nuovi agli esperti, ne si è più volte discusso sul forum, ma per chi esperto non lo è un video del genere dà sicuramente una grossa mano. Le cose sono spiegate in stile semplice ma efficace e soprattutto sono fatte vedere.
    L autore pesca evidentemente in Oceano, dove come si vede impressionanti (per noi) escursioni di marea lasciano addirittura scoperte le strutture, con l acqua bassa (oltre ad “accompagnare” i pesci a riva). Alcuni dei concetti che espone non sono purtroppo applicabili ai nostri mari quindi, ma tuttavia a mio avviso quanto dice resta interessante e soprattutto utile anche per noi, fatte le dovute proporzioni.
    A parte le differenze coi nostri mari, guardare questo filmato è stato per me davvero affascinante. Si tratta di autentico surfcasting, la ricerca del pesce più grosso, praticato nei suoi luoghi di nascita. Le bestie che si vedono nella prima parte del video parlano da sole.
    Un paio di cose prima di lasciare la parola al bravo Rick. In parentesi quadre, ho riportato il minutaggio, utile quando si tratta di guardare il video e confrontarlo con quello che dice. Inoltre, questo video è il secondo di una trilogia, il primo parla genericamente delle onde e della loro azione sulle spiagge, mentre l ultimo tratta delle punte e dei canaloni. Ho lavorato su questo video perché mi è parso il più significativo ed utile. E stato un lavoro abbastanza lungo per cui io ho dovuto sceglierne uno, ma a chi capisce bene l inglese consiglio sicuramente di guardare anche gli altri due. Se ho tempo, e dopo aver sentito anche il parere degli altri utenti, potrei provare a tradurre anche l ultimo.
    Una precisazione sulla terminologia. I canaloni in America li chiamano “hole”, mentre le nostre buche corrispondono a “lip”. Lo chiarisco perché a me questo dettaglio ha generato un po’ di confusione, all inizio. Per truogolo invece intendo la depressione dietro la barra, cioè il c.d. canalone parallelo, mentre per canalone quello perpendicolare al bagnasciuga.

    PS Resto a disposizione dei moderatori se ho violato qualche norma del regolamento del forum a proposito della condivisione dei video. Ci può anche essere piccolo qualche errore e/o svista nella traduzione (ben accette segnalazioni in merito) in quanto a volte ho fatto fatica a capire cosa dice, anche se il senso delle frasi è quasi sempre chiaro. ;)


    Riconoscere barre, truogoli e finestre




    [omissis]
    La più evidente struttura formata dalle onde è la barra (sandbar) [1:37], che rivela la propria presenza perché le onde rompono su di essa. Ciò avviene perché appena l onda si avvicina alla barra, il fondale si alza e questo a sua volta causa la crescita in altezza dell onda finché non riesce più a sostenersi e frange. La restante energia dell onda dà luogo a onde più piccole con poca o nessuna frangenza. La ragione per cui non frangono è che c’è tipicamente un truogolo (trough) [1:59] , o area più profonda tra la barra e la spiaggia, e la restante energia dell onda non è sufficiente a interagire col fondale più alto. Le onde minori di solito rompono poi sul bagnasciuga. Un tipico sistema a barre e truogoli consiste di 3 elementi: il primo è la barra vera e propria [2:15], che può avere forma e dimensioni variabili. Il secondo componente è il truogolo [2:20], ossia un area più profonda tra la barra e la spiaggia. Questi ultimi sono riconoscibili dalle onde più piccole prive di cresta riformantesi a partire da quelle che hanno rotto sulla barra. Infine c’è la finestra (cut) [2:31], un area più profonda tra le barre. Anche queste possono essere identificate dalla mancanza di frangenza delle onde. Ed ora ecco questi componenti spiegati in dettaglio.
    [2:49] Barra. Spieghiamo ora come identificare le barre [2:49], e capire quali sono quelle più utili per pescare, e perché. Ecco le strutture più utili per pescare [2:55]: pur essendo questo ben noto, molti non portano mai queste conoscenze alle logiche conclusioni. In modo abbastanza ovvio, non tutte le strutture si formano allo stesso modo, e spesso per avere presenza di pesci è richiesta la combinazione di struttura e condizioni adatte, altre volte no.
    [3:15]Eccoci sulla spiaggia, si vede questo: cosa ci dicono l acqua e l azione delle onde? Ecco quello che vedo io: primo, l onda che frange appena lontano (just offshore) mi dice che c’è una barra. Ok, non è molto, ma quello che conta è che la barra (cioè la parte di dietro o più vicina alla riva della barra) è a distanza di lancio. Queste sono le barre dove preferisco pescare, perché l’interfaccia tra barra e truogolo è una zona primaria di mangianza per i pesci. Questo perché l onda che rotola nella parte superiore della barra trascina pescetti, molluschi ecc nel truogolo, direttamente nella bocca dei pesci più grossi che sono lì in attesa.
    L altra cosa che le onde mi dicono è che c’è una buca (lip) [4:00] poco profonda proprio di fronte al bagnasciuga. Questa si identifica dal modo in cui le onde perdono la cresta che hanno proprio prima di rompere all improvviso (plunging breaker). Le buche sottocosta sono un altro eccellente punto in cui pescare, visto che molte volte il pesce nuota in circolo tra la buca e il lato sottoriva della barra. Su spiagge come questa è davvero usuale, specialmente di notte, trovare i pesci proprio nella buca, praticamente un po’ più in là della punta della canna.
    [4:27 ]Ecco un altro scenario che apparentemente è simile al precedente, ma che in realtà è piuttosto diverso. Ancora le onde che rompono al largo rivelano la presenza della barra, e ancora questa appare essere a tiro di lancio, o comunque abbastanza vicina. Quindi, dove sono le differenze? Primo, l altezza delle onde è generalmente minore rispetto all’esempio precedente, quindi esse non partono con molta energia. Appena sorpassano la barra, continuano a frangere per un bel pezzo continuando il loro percorso verso la costa. Questo significa che la loro energia residua è ancora interagente col fondo. Sebbene il truogolo riveli la sua presenza, esso non è molto profondo, o comunque abbastanza profondo da attirare i predatori. Infatti mentre i predatori tendono ad essere aggressivi di notte anche nell acqua bassa, generalmente preferiscono una certa quantità di acqua sopra la testa, quindi un altro aspetto importante da considerare è la profondità del truogolo dietro di esse: in generale, più profondo è, meglio è.
    Uno dei migliori metodi per localizzare e valutare il rendimento delle barre, è cercarle durante l’ acme di bassa marea. Le barre possono spostarsi da una mareggiata all’altra, quindi è sempre una buona idea segnare la loro posizione con la bassa marea. [omissis] Mentre molte barre possono stare molto lontano dalla spiaggia, molto al di là della portata del nostro lancio, a volte le si trova nei pressi del bagnasciuga. Possono avere magari solo un modesto truogolo, profondo pochi piedi, ma non dovrebbero mai essere trascurate.

    [6:26] Truogolo . Il secondo componente di un sistema a barre e truogoli è appunto il truogolo [6:26]. Questi, e quel che più importa la loro profondità, possono essere spesso identificati osservando le onde. Nel mio video precedente sull azione dell onde ho precisato più volte come l altezza dell onde e il modo in cui frangono siano punti chiave per capire l andamento del fondale. Questo è molto importante, specialmente agli stadi più alti della marea. Questa foto [6:51] è perfetta per capire come l azione delle onde rivela il truogolo, perché l acqua fa chiaramente vedere il vero e proprio limite del truogolo (trough edge). Questo ci dà un riferimento per capire dove l azione dell onde cambia. Quindi, si hanno delle onde abbastanza grandi (large waves, plenty of energy) che rompono sulla barra. L altezza delle onde significa che c’è un sacco di energia da spendere, e questo è importante perché la potenza delle onde è legata alla profondità del truogolo. L’energia delle onde è come un righello per stimare la profondità del truogolo. Appena le onde passano sopra il bordo posteriore della barra, nel truogolo, la frangenza cessa, insieme alla maggior parte dell’onda (little wave action and no cresting). Questo ci indica che la parte posteriore della barra, dove questa incontra il truogolo, ha una pendenza ripida ed è abbastanza profondo. Non solo è profondo abbastanza da impedire che le onde frangano, ma anche da far sì che la rimanente energia delle onde interagisca appena col fondale, cosicché l’acqua nel truogolo è relativamente calma. Ma le onde hanno ancora dell energia da spendere, infatti esse rompono con tutta la loro energia appena raggiungono la battigia (waves breaking on shore) . All opposto, se le onde che frangono sopra la barra perdono lentamente le loro creste su una distanza relativamente breve, questo potrebbe indicare che la barra discende dolcemente nel truogolo, e se continuano a rompere fino alla spiaggia, questo potrebbe significare che il truogolo è basso, con solo una modesta differenza in profondità rispetto alla barra. Come ho detto prima, osservare l acqua durante la bassa marea può essere estremamente istruttivo: in questa foto [8:10] si vede chiaramente come sia ripido il bordo del truogolo: le 2 persone sulla destra sono sopra la barra, mentre le 2 sulla sinistra sono nel truogolo. Con l altra marea, questi truogoli sono i migliori per pescare, visto che il pesce tende a perlustrare questi settori alla ricerca di cibo.
    [omissis]
    [8:52] Ecco un altro videoclip preso durante l alta marea, che infatti non è evidente come gli esempi precedenti. Guardiamo la prima onda [9:27] appena inizia a frangere. Nota come a un certo punto l onda cessa completamente di rompere; inoltre, nota la zona di acqua calma (flat water) da dove l onda smette di frangere alla spiaggia. Questo significa che qualcosa sta succedendo col fondale. Ora osserva come l onda dietro si forma. Frange, e appena sta correndo di nuovo verso la spiaggia, la frangenza di nuovo cessa, lasciando di nuovo una zona relativamente piatta di acqua tra la frangenza e la spiaggia. Anche se il video è troppo breve per mostrarlo, la stessa cosa succede per tutte le onde in sequenza. Tutto questo mi dice che c’è un truogolo relativamente profondo che corre abbastanza vicino alla spiaggia. Basandosi sull altezza delle onde che rompono sulla barra, insieme col fatto che l energia residua non interagisce col fondo del truogolo, posso supporre che la profondità del truogolo sia intorno ai 2 piedi, forse un po’ di più. La sua vicinanza alla spiaggia lo rende un ottimo spot dove piazzare le esche. Tutto quello di cui si ha bisogno per rendere davvero tutto perfetto, è una bella finestra nei dintorni.
    Finestra . l ultimo componente di un tipico sistema a barre e truogoli è la finestra (cut). Una finestra è un area, o canale, tra barre adiacenti. Essa consente all acqua che scorre dalla barra al truogolo di tornare indietro verso il mare. Questo accade perché l acqua segue sempre il percorso di minima resistenza. Questa foto [10:55] scattata durante l alta marea, mostra una barra, con relativo truogolo e finestra, che anche se di piccole dimensioni è sufficiente a dare un idea di cosa sia una finestra. Queste piccole strutture sono difficili da individuare soprattutto con l alta marea, ma con le condizioni adatte, è sicuramente possibile farlo.
    Molte finestre sono piuttosto piccole, e crescono col passare del tempo man mano che una corrente costante d acqua che passa dal truogolo verso il mare scava la sabbia dentro di essi. Una finestra può essere larga da poche iarde a centinaia di piedi. Le finestre più redditizie per pescare sono quelle profonde abbastanza in modo che i pesci possano comodamente nuotarci dentro, e strette abbastanza da concentrare il pesce invece di disperderlo su una vasta area. Le finestre si riconoscono allo stesso modo dei truogoli, cioè dalla modesta o dall assenza di frangenza delle onde sopra di loro. Visto che l acqua in corrispondenza della finestra è più profonda, l energia dell onda ha meno fondale con cui interagire, e l onda non modifica la sua altezza come sulle vicine barre. Così a volte quello che si vede sono delle onde rompere sulle barre a fianco delle finestre, ed altre attraversare intatte la finestra fino a rompere sulla spiaggia.
    In questo videoclip [12:05] che ho già mostrato prima, c’è una finestra all inizio del video. Si può osservare come mentre le onde che passano sopra la barra rompono, quelle in corrispondenza della finestra continuano ad avanzare intatte fino alla spiaggia, dove finalmente frangono (waves rolling into shore). Questo tipo di comportamento è quello che ci si aspetta quando c’è una finestra.
    [12:23]Ma molte cose possono succedere in una finestra. Come detto prima, le finestre frequentemente facilitano il ritorno dell acqua dal truogolo al mare. Questo spesso prende la forma di una rip current, la famigerata corrente che risucchia i nuotatori in mare. Le rip current interagiscono con le onde, facendole rompere come se si trovassero sopra la barra. Questo succede perché la pressione del flusso d acqua che torna indietro agisce sull energia dell onda, come fa un fondale che risale. Così, spesso capita che non si possa identificare una finestra solo dall’ azione delle onde. La finestra in questo videoclip ha una forte rip che la attraversa. Quando una rip è presente in una finestra, vedrai spesso delle increspature (ripples) sulla superficie dell acqua, a volte vedi la schiuma bianca lasciata dalle onde che rompono che fluisce indietro verso il mare (white sea foam moving backward out to sea) [13:08] , molte volte sono visibili entrambe.
    [13:14] Quando si pesca di notte, si può facilmente localizzare una finestra in un sistema a barre e truogoli, se c’è una rip che corre all’interno.Quando lanci un plug, dovresti poter sapere in che direzione la corrente lo trascina. Se continui a farlo andare in direzione della corrente, arriverai a un punto in cui non si sposta più di lato, ma invece incomincia a ballare, senza quasi nemmeno toccare la manovella del mulinello. Il plug starà più o meno in fronte a te, e sentirai la spinta della corrente che tende a trascinarlo fuori. Queste sono eccellenti aree per pescare, perché sei proprio nella zona dove i pescetti e i grossi predatori entrano ed escono dal truogolo.
    Le finestre sono spesso confuse coi canaloni (hole) [13:50] a causa del modo simile in cui le onde interagiscono con loro. Entrambe sono zone più profonde perpendicolari alla spiaggia, ma le buche non hanno dei truogoli che li alimentano, come fa una finestra in un sistema a barre e truogoli. Riassumendo, non tutti i sistemi si formano allo stesso modo, ci sono sicuramente quelli che sono più proficui in termini di pesca. Anche se ogni struttura è meglio di niente, le barre che sono molto lontane dalla costa (outer bar system) hanno piccola influenza sulle chance di prendere pesci.
    Ecco poche regole da considerare quando si valuta una spiaggia.
    1) Le barre a tiro di lancio o abbastanza vicino tendono ad attirare il pesce nei loro pressi, e aumentano le possibilità di cattura.
    2) Le barre non lontane dalla spiaggia con truogoli profondi a pareti ripide sono ancora meglio.
    3) … e se riesci a localizzare una finestra in una di queste barre, e stare nei dintorni, ecco la situazione migliore di tutte.

    Imparare a leggere l acqua richiede tempo e pazienza, ma ripaga ampiamente degli sforzi fatti. Molte delle strutture mostrate qui sono davvero ovvie, ma spesso esse non sono molto numerose e gli indizi della loro esistenza non sono così evidenti. Ecco che l occhio allenato entra in gioco: ed il vecchio detto, “in un mondo di ciechi un uomo con un solo occhio è un re” si applica alla struttura della spiaggia. Se hai una spiaggia estesa con strutture molto piccole, trovare una piccola barra, o un truogolo o una finestra poco profondi può fare la differenza tra prendere pesci e infilare un cappotto. Ho visto tante volte comitive di persone sulla spiaggia, con solo due o tre ragazzi catturare pesci, e quando ho domandato a quelli che non prendevano nulla, spesso mi sono sentito rispondere “quelli hanno solo fortuna”. Non è fortuna: può non sembrare qualcosa di ovvio per l occhio non allenato, ma non è sicuramente fortuna. Se i pesci non si sono mossi, allora sono tutti lì per qualche motivo: e 9 volte su 10, questo motivo ha qualcosa a che fare con la struttura del fondale, non importa quanto piccolo e insignificante questa sia. E riuscire a discernere le piccole differenze nel comportamento delle onde può fare di te un pescatore fortunato.

    Edited by sandro rau - 9/4/2019, 09:06
  5. .
    https://youtu.be/ijAy1CmvdmQ
    Per me fai benissimo a chiedere ad un forum come questo che è pieno di persone disposte ad aiutare chi ha bisogno.
    Se vuoi, puoi cominciare a vedere questo video.
    A me ha aiutato molto poi, come ti hanno consigliato, prova ad affiancarti a qualcuno.
    Serve comunque tanto allenamento e voglia di riuscire.
  6. .
    :D :D :D
    Guarda questo video...
    www.youtube.com/watch?v=9AX7H56_zH8
    Gianni
    E' molto esplicativo ed è un tutorial fatto bene ;)
  7. .
    non ho nulla da eccepire sul desiderio di riaprire le sedi di surf casting italia,di fare corsi o di cercare scer interessati a fare gare di alto profilo,ci mancherebbe tutto questo è più che lecito anche se più o meno condivisibile a seconda delle convinzioni di ogni utente del forum ; trovo però molto poco elegante ,anzi scusami ma secondo me è proprio scorretto ,aprire un post con un argomento molto diverso e solo dopo tanti interventi di iscritti che hanno cercato di darti buoni consigli ,rivelare che in realtà quello che cerchi è altra roba....
    sinceramente ti faccio tantissimi auguri per la tua iniziativa,ma cerca se possibile di essere un po' più "trasparente " e sincero . :D :D
  8. .
    Scusami!! Che centra questo con la richiesta di comprare un libro di surfcasting? :huh: ? Quello che ci proponi è similare al forum stesso, dato che durante l'anno si organizzano dei raduni di pesca in spiaggia, dove ci si confronta,ci si consiglia e soprattutto si passano bei momenti in compagnia. Il libro è una cosa, il club mi sembra sia una cosa diversa :)
  9. .
    CITAZIONE (mormorina1kg @ 11/1/2015, 01:52) 
    Be a dir la verità qualche cappotto l'ho fatto,diciamo che son 30 anni che faccio minimo 30 nottate l'anno!Io volevo portarvi a leggere questo e prender contatto che potrebbe essere interessante:
    http://web.tiscali.it/masterfishing/index.htm

    se so trentanni che peschi fallo te un libro. continuo a non capire che stai a fa da sponsor?
  10. .
    scusa eh ma se metti un 26 o un 28 o un 30 ed incagli spesso come pensi che vada a finire?
    ti consiglio vivamente di leggere molti argomenti che fanno al caso tuo nella sezione rig corner ad esempio uno caso: https://surfcasting.forumfree.it/?t=59240191
  11. .
    Il file lo trovi qui: https://drive.google.com/drive/folders/1fb...hhi?usp=sharing


    Molti di noi , chi più chi meno , sia per abitudine o per la conoscenza effettiva del posto , sa dove andare a pescare ^_^

    Però , molti chiedono in quale spot è meglio per prendere la spigola, quale sia meglio per insidiare la mormora....quale invece per fare un pò di paf e ci ritroviamo sempre a "sviare " le basi del surfcasting....... :wacko:

    quindi sia per un fattore nevrotico visto che si parla sempre di "quale canna , che azione ,che mulo mi consigliate" sia per un fattore di CONDIVISIONE, proviamo a fare un ripassino della scelta dello spot.......

    E' di fondamentale importanza iniziare dalla tipologia di spiaggia......
    Per prima cosa è importante notare la granulometria...ovvero la grandezza della singola pietruzza :lol:
    passeremo quindi dal granello microscopico della sabbia fine ,indice di spot solitamente bassi ai ciottoli grossi quanti un pugno chiuso di una mano di spiagge esageratamente energiche.......
    Quindi per comodità divideremo le spiagge in :

    -ALTA energia
    -MEDIA energia
    -BASSA energia

    l'esperienza fa tanto all'immediata conoscenza della spiaggia ma proveremo a rendere facile simile operazione anche ai meno esperti....




    ALTA ENERGIA



    Le spiagge ad alta energia si riconoscono subito.......
    hanno una granulometria accentuata e la sabbia è mista a ciottoli e pietre.......



    hanno solitamente una pendenza accentuata verso il mare che continua verso il largo presentando grosse profondità ....talvolta tali da avere anche 80 mt a tiro di canna :blink:
    in condisurf abbiamo una situzione del tutto unica......
    unico frangente di risacca alto diversi metri, il più delle volte non affrontabile se non leggermente in scaduta......

    non è assolutamente possibile individuare settori come buche e canaloni........non serve....... la turbolenza è prossima al gradino di risacca ,zona di pascolo di saraghi chilari :lol:

    io personalmente posso dare due consigli in primis.........
    -picchetti molto alti
    - lenza di diametro generoso........

    il resto è una cosa soggettiva...... personalmente ritengo inutile l'utilizzo di grosse grammature e sconsiglio l'uso di piramidi e coni.....







    MEDIA ENERGIA



    Sono le spiagge che preferisco..... di natura sabbiosa mista a qualche pietruzza qua e la :lol:
    Hanno un inclinazione variabile non troppo accentuata ma presente , profondità che varia dai 5 mt ai 15mt e poco più ...

    la granulometria è variabile comunque molto contenuta ......prettamente sabbiosa ma non esageratamente fine :


    in condisurf si presentano con un generoso gradino di risacca e con due o tre frangenze esterne...... è possibile riconoscere i canaloni ,finestre e quant'altro , anche se risulta più difficile per via della profondità.... <_<
    solo che in questo caso ritengo oppurtuno organizzarsi in questo modo.....

    la frangenza esterna (l'ultimo o il primo come dir si voglia) è facilmente raggiungibile ed è sempre un buon settore....... :B):
    la risacca è bella grossa ed è come nelle spiagge ad alta energia terra di saraghi e di grosse spigole che predano i cefalotti in difficoltà..... ;)

    quindi cosa molto soggettiva consiglio di dedicare due canne una alla lunga e una alla corta distanza......


    BASSA ENERGIA



    Sono le spiagge tipiche del Surfcasting dove nulla viene lasciato al caso...

    hanno un'inclinazione poco percettibile e sono poco profonde......
    sono quelle spiagge dove durante il mese estivo entri in acqua e cammini per diversi metri con l'acqua alla vita se non alle ginocchia :woot:

    la granulometria è fine... i granelli sono molto piccoli e la sabbia è molto soffice.....

    in condisurf abbiamo molto da studiare:
    è strettamente necessario avere una buona lettura del mare.....
    a causa della scarsa profondità avremo settori molto turbolenti e poco profondi..........delle vere e proprie lavatrici.....

    è importante quindi saper riconoscere un settore come un canalone,una buca,una finestra, riconoscibili dalla minore frangenza dovuta alla maggiore profondità.....

    conosco gente che pesca in 1 mt di acqua...... :ph34r:
    qui è importante avere un buona padronanza del lancio , piombi da tenuta importanti (piramidi da 6-7 oz e spike)

    anche se ribadisco che in queste tipologie di spiagge saper individuare i settori , raggiungerli e infine depositare le esche è alla base del successo....( non sempre !) :P





    fatta dunque un analisi della spiaggia è importante sapere in quale momento possono esserci le condizioni giuste....
    alla base di tutto c'è però da dire che è GIUSTO andare a pesca tutte le volte che si vuole ed è altrettanto corretto fare esperienza andando più volte possibile........

    la costanza aiuta molto a conoscere i propri errori e a diminuire le possibilità di cappotto :rolleyes:

    ma tornando a noi :
    sebbene nell'oceano gioca molto l'importanza delle maree nei "nostri mari " :woot: abbiamo bisogno di una mareggiata per avere l'impianto tipico del surfcasting....

    mareggiata creata dal vento che soffia sul mare e prima increspandolo e poi muovendolo fino a diventare agitato SMUOVE il fondo sabbioso dei nostri spot...... ^_^
    ATTENZIONE:

    il fondo deve essere smosso, morbido , come dicono gli SCer in gergo :"APERTO"......
    immaginate un ristorante:
    mare mosso = apertura del ristorante ^_^
    fondo "aperto" = tavola apparecchiata :woot:
    eh già.... quando il fondo è morbido tutti gli anellidi,i molluschi,i resti dei pesci morti vengono fuori!


    ma quando diventa solitamente morbido il fondo????

    la risposta è al tipo di mareggiata e alla sua intensità.....

    l'intensità dipende appunto dall'energia della spiaggia.......
    provate a immaginare le mie mani in foto con la sabbia e i ciottoli ........
    provate a soffiare......
    nella sabbia fine muoverete un sacco di granelli.........nella mano con i ciottoli ci vuole più forza nel soffiare..... :rolleyes:

    i padri del surf ci insegnano che :

    SPIAGGE A BASSA ENERGIA = MARE FORZA 2-3
    SPIAGGE A MEDIA ENERGIA= MARE FORZA 4
    SPIAGGE AD ALTA ENERGIA = MARE FORZA 5-6

    se l'intensità del mare è forza 4 ci sposteremo su uno spot a media energia (sempre avendo a disposizione svariati tipi di spot)
    facciamo un esempio:




    questa è un immagine del meteo LAMMA.... a destra la scala dei colori che indicano la forza del mare....
    zona tirrenica messinese....spiagge a media energia....
    il valore indica una mareggiata molto violenta (mare forza 5) mare che sarà poco praticabile.....
    meglio attendere la "scesa del mare "



    mentre nello stretto di messina ,spaigge ad alta energia, il mare risulta poco mosso.....
    e se anche fosse mosso ,ci vorrebbe una "soffiata" di scirocco .....colore rosso per indicare un forza 5, mare in grado di smuovere i ciottoli che formano quelle spiagge :woot:
    c'è da dire però , che:
    OGNI SPIAGGIA E' DIVERSA MORFOLOGICAMENTE..... quindi ognuna di essa risponde diversamente al vento a cui è esposta.....

    infatti sulla spiaggia sicula tirrenica....
    il maestrale apre il fondo.......mentre altre spiagge anch'esse esposte al maestrale possono avere il fondo chiuso......quindi ristorante aperto ma tavola sparecchiata :cry:

    è importante scegliere uno spot, che abbia un esposizione frequente alle mareggiate che aprono il fondo....
    è importante conoscere bene lo spot, come affrontarlo e quando....
    poi la costanza e lo studio porteranno a voi i frutti........

    spero di non essere stato noioso e di aver fatto un buon lavoro............. sperando di non aver fatto confusione e di aprire questo topic come stimolo per chi invece passa molto tempo nella sezione "attrezzatura"...

    un abbraccio Cris ;)

    Edited by sandro rau - 10/4/2019, 10:26
  12. .
    CITAZIONE (Bordan @ 29/9/2013, 12:41) 
    CITAZIONE (Mister Surf @ 29/9/2013, 12:26) 
    Usare un 60 con un 125 grammi con una ripartita in ground fermo restante che non siamo fancazzari che trascurano nodi fili etc etc etc a mio avviso, e non solo il mio di avviso, è PERICOLOSO!

    Purtroppo quello che pensi tu vale solo per te :D :D :D :D :D

    Perchè è pericoloso?

    PS Il mio appunto non vuol essere lana caprina ma cercare di mettere dei punti fermi. Abbiamo avuto già fin troppi GURU o similari che a chiacchere... lasciamo perde... Cerchiamo di argomentare le nostre ragioni... si evitano fraintendimenti e sono di grande aiuto ai novizi.

    vengo e mi spiego!

    L'esteresi che subiste il filo riduce il diametro originario automaticamente se parto da un 60 arrivo dove?

    Se parto da un settanta arrivo sicuramente oltre al caso precedente!

    Nella valutazione del parastrappi al micrometro si rischia di uscire fuori regola per la semplice esteresi di cui accenno.

    Quindi anche secondo la fipsas e non solo secondo me la gestione di un piombo da 125 gr non può essere affidata ad un monofilo di diametro inferiore al 65 al micrometro, di cui sono felice possessore.

    Queste le mie motivazioni e ti ringrazio davvero!

    Così facciamo il forum!

    ora bordan argomenta altrettanto perché per te invece è sicuro!!!!!

    :D
  13. .
    scusami ribadisco e mi prendo un altro pollice in giu!!!! :D

    Sono certo che stiamo cercando di dare una indicazione generica di sicurezza per l'uso di fili atti a fare lo shock leader in relazione al piombo.

    Sottolineo sicurezza.

    Usare un 60 con un 125 grammi con una ripartita in ground fermo restante che non siamo fancazzari che trascurano nodi fili etc etc etc a mio avviso, e non solo il mio di avviso, è PERICOLOSO!

    Se parliamo di cedimendi a nodi non abbiamo spaccato lo shock.
    Se parliamo di abrasioni sono certissimo che se vado a pescare e vedo che esiste il reale rischio di creare abrasione allo shock perché il tratto in cui il piombo struscia a terra o nel lancio o nel recupero e situazioni affini a quel punto quello spaccato sono io non il filo scarso o la mia potenza.

    Continuo a dire come altri e sottoscrivo .... in spiaggia ritengo sicuro l'uso dei diametri più volte riportati meglio sovradimensionare che non farlo!

    Lo scotto quale dovrebbe essere?

    Perdita di metri?

    Mica siamo al campo dove i campioni se la giocano al centimetro e in ogni caso ho sempre fatto riferimento allo standard del long casting dove sono certo che i campioni non rompono figurati uno come me e quindi...

    100 e 125 70

    150 e 175 80

    Che nell'ultima circolare normativa vengono riportati al 0,65 e 0,75.... non credo vogliamo guardare il pelo!

    Sicurezza in spiaggia.... poi come nella vita può succedere di tutto.

    Amici io penso che la cosa più importante sia essere esaustivi nel dare una indicazione delle normocondizioni da tenere presente .... tutto il resto dei ma se e poi è da valutare ma una base certa esiste e per me è quanto sopra detto.

    Zaluti!!
  14. .
    Una situazione di perfetta ortogonalità probabilmente non esiste.
    Non esiste perché i venti solitamente ruotano, perché la spiaggia più è lunga e più è probabile che vari di esposizione un tot di gradi ogni km. (e dunque questa variazione può incidere in qualche modo sulle dinamiche del mare), perché se non è abbastanza lunga è probabile che promontori rocciosi ai lati ne influenzino le dinamiche. E poi tanti altri fenomeni possono incidere sul perché percome su certe spiagge si abbiano situazioni favorevoli in certe condizioni.
    L'unica via di uscita è ricorrere all'esperienza, verificare come funziona un posto in una certa situazione.
    Chi si accontenta è già soddisfatto di portare a casa pesci, altri cercano di fare un ragionamento inverso per capire il motivo. Spesso si rischia di creare una legge falsa o una legge che vale solo per un posto. E' veramente difficile, troppi ingredienti in gioco.

    Ragionando a voce alta forse possiamo dire che l'incidenza tra onde e spiaggia crea DIVERSI tipi di dinamiche costiere che possiamo provare a classificare in modo grossolano (senza contare ennemila sfumature) tra
    1) Ortogonale o perpendicolare
    2) A 45 gradi circa
    3) Una via di mezzo tra le due sopra

    Più si viaggia verso la (1) più si trova "ordine" ed "equilibrio" tra forze in gioco, la (2) sbilancia le forze massimizzando il fenomeno correnti parallele e rendendo più difficoltosa l'uscita di correnti RIP o di risucchio o di uscita o secondaria (o come c. si chiama).
    Non condivido l'assunzione per cui la corrente parallela è non presente nel caso 1.
    L'acqua da qualche parte deve uscire per non salire fino alla strada di accesso alla spiaggia, lo farà dunque in modo anche violento percorrendo lateralmente la spiaggia però per tratti più brevi, perché con maggiore frequenza troverà la sua via di uscita rispetto alle situazioni oblique e saranno tutte uscite più ortogonali, spesso anche molto intense e violente. Spesso si assiste al fenomeno di correnti laterali opposte rispetto a settori molto vicini.
    Nel caso (2) le correnti di uscita sono minori e più disperse, più visibili ad occhi allenati.
    Via via che ci si allontana dall'ortogonalità questi fenomeni si massimizzano.
    Queste sono spiagge che vanno capite, dove i punti di accumulo e di equilibrio sono rarefatti, nascosti ma più proficui perché concentrati.

    Nella (1) si pesca meglio anche a mare formato, non c'è accorrentamento eccessivo e se c'è ha una costanza direzionale rispetto al punto di pesca. Ci sono un buon numero di finestre posizionate tra 100 e 400 metri su cui collocarsi fiduciosi. I settori sono ben visibili. La probabilità che i depositi si concentrino e conseguentemente di trovare buona pescosità in punti localizzati è alta ma secondo me l'intensità è inferiore a quella di un punto simile su una spiaggia obliqua.

    Spostandosi dalla condizione (1) alla (2), cioè da 90 gradi vs. 45, aumenta la laterale, le RIP current sono più distanti (spiaggia enorme anche con una sola uscita) più o meno sempre stabile nel tempo. Le RIP tagliano la "barra" sottomarina in modo obliquo vs. l'esterno (più accentuato scendendo vs. 45 gradi) nella stessa direzione laterale in cui abbiamo corrente.
    Raggiunti i 45 gradi si annulla la RIP e rimane una grossa e forte laterale che scava per Km un canale sotto costa. Dove sta la finestra? O non c'è o è estremamente variabile in base alla fase di mareggiata.
    Mentre vento e mare spingono molto si apre qualche RIP, appena calano subentra una corrente laterale della madonna e si assiste al cd. paradosso che il mare scende e il piombo (necessario) aumenta.
    Questa condizione è difficile da affrontare e secondo me si presta ad essere affrontata a mare grosso ed in scaduta avanzata, molto avanzata. Nella fase di mezzo ti spacchi la schiena.
    La fase di marea amplifica le caratteristiche di questa conformazione, nel bene e nel male. Dunque aiuta a migliorare le condizioni di corrente e l'equilibrio per stare in pesca o le peggiora sensibilmente. Per questo è utile conoscere la marea e muoversi conseguentemente.

    Vorrei fosse chiaro che queste idee mi servono a cercare di interpretare il mare ma non a crearne una legge.
    Sinceramente trovo sempre nuovi spunti, elementi che confutano quanto ho scritto e dunque alla fine di tutto serve ogni volta ripartire a ragionare. Non è facile, però per me è interessante.
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    Molti surfcaster sostengono che il miglior impianto da surf su una spiaggia si forma quando il vento (e quindi le onde che si formano in seguito) è perpendicolare alla linea di battigia. Infatti prima di montare la postazione da pesca si fanno un bel giro dei vari spot alla ricerca di questa condizione.
    Ogni volta che ho trovato questa condizione la sorte della pescata ha avuto vicende alterne. In ogni caso non ho ricordo di tutte ste pescate memorabili. Anzi posso dire che è vero il contrario, ovviamente con vento non troppo obliquo rispetto all'esposizione della spiaggia, ma tale da formare una bella corrente laterale. Ho come l'impressione che soprattutto le spigole si mettano in caccia proprio quando c'è una bella corrente laterale. Senza considerare che una tale situazione ci facilita l'azione di pesca tenendo i braccioli correttamente distesi in pesca.
    Le vostre esperienze come sono? Forse questo fenomeno è dovuto alla tipologia di spiagge che frequento io?
    A voi la parola.
15 replies since 15/9/2012
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