Surfcasting e Dintorni

Votes taken by Rony77

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    CITAZIONE (furbara @ 22/3/2021, 11:12) 
    Se qualcuno mi chiedesse come funziona il SC io gli direi " si tratta di mettere le esche dove c'è il pesce , stare in pesca e aspettare che abboccano"
    Secondo me il punto cruciale è proprio questo stare in pesca. Recentemente andando con un mio amico ,lui tante mormore e qualche sarago ,io poche mormore. Pur usando tutte e due lo 0,28 e anzi lui pescando con quasi 2mt e io con poco meno di un metro e mezzo , il suo filo non era mai impicciato ,il mio si. Sull'argomento si potrebbe scrivere un libro( a meta giornata la buca era piena di alghe e ci siamo spostati sulla secca, e abbiamo ripreso a pescare) scelta della postazione ecc. Volevo sapere un po le vostre strategie , andando un pò più a fondo delle ovvietà ( short arm , aumento il calibro del filo ecc).Per esempio sapere se preferite una girella grande piuttosto che una piccola , insomma qualche piccolo trucco o accorgimento di cui non si parla mai......

    Tanto per fare un esempio: secondo voi la girella tripla ,tipo quelle per le trote nei laghetti può diminuire i grovigli? qualcuno la usa?

    diciamo che la prima cosa da analizzare sono proprio le condisurf . a mio avviso un carniere fatto di tante mormore analizzando la catena alimentare è segno che le condisurf sono belle che andate .
    per quanto riguarda i grovigli i colpevoli possono essere tanti dal mulinello al filo al modo di recuperare alla forte turbolenza ecc.ecc. quindi come puoi bem capire prima di cercare la soluzione bisogna trovare il colpevole. la questione alghe secondo me è più semplice da risolvere . se la quantità di alghe è tale da farti rimanere in pesca almeno una ventina di minuti e poi quando sei in secca riesci in pochi secondi a toglierle da trave e braccioli allora va bene e magari si può discutere su come prenderne ancora meno magari con un trave solidale con girelle di dimensioni più contenute ecc. ecc. nel caso contrario se la quantità di alghe è troppo massiccia l'unica soluzione è cominciare a spostarsi di qualche metro alla volta fino a trovate il punto giusto .
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    CITAZIONE (Ocean Atlantic @ 30/12/2020, 16:44) 
    CITAZIONE (Rony77 @ 29/12/2020, 20:07) 
    certo . il solidale è utilizzabile tranquillamente in tutte le situazioni al pari di un trave classico .
    il mio era un esempio di condizioni dove il solidale ha una marcia in più.

    è vero, ma volendo pescare con un solo long arm, ed in presenza di alghe, lo snodo che sta sopra credo possa essere un ostacolo.

    in presenza di alghe qualunque sia la scelta del trave realizzandolo solidale si ha un appiglio in meno per le alghe . la cosa migliore sarebbe usare il filo conico con trave solidale in modo da avere il primo appiglio alghe sullo snodo del bracciolo più alto in questo modo in fase di recupero si riesce a portare tutto il sistema pescate in secca prima di avere il "blocco alghe " all'apicale
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    esatto il paternoster nelle condizioni giuste fa la differenza. il tutto sta a capire in base a quello che abbiamo difronte cosa possa funzionare meglio anche e soprattutto in base al punto dove decidiamo di lanciare le nostre esche .
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    infatti ho scritto a mare mosso rientra in gioco anche il longarm . travi è terminali vanno scelti in base prima alle condizioni meteomarine e poi alla specie ittica . non è scritto che per la spigola bisogna usare lo short .
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    la spigola è un pesce onnivoro la sua alimentazione è talmente varia che stilare un elenco "dell'esca preferita" é pressoché impossibile anche perché per quanto ho potuto notare negli anni è che ci sono zone e zone periodi e periodi e addirittura orari e orari.mi spiego l'esca che funziona su uno spot può essere poco valida su un altro spot oppure l'esca che in diurna ci sta facendo divertire può non essere valida in notturna e così via . l'unica soluzione a mio avviso è procedere per tentativi specie se si é su uno spot nuovo e prendere appunti .comunque avere a disposizione una buona varietà di esche é consigliabile senza disdegnare la vermaglia sia fresca che congelata
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    ieri in spiaggia ho provato a seguire un po i consigli di Roberto Perugini cosa non semplice per chi come me ha cominciato da autodidatta e che sicuramente da anni si porta dietro errori di tecnica . che dire . quando ti accorgi che i tempi di volo si allungano poi guardi i rotantini e vedi che esce sempre più lenza nuova ( e non è che prima ne uscisse poca) e soprattutto se dopo 5 ore di pesca con tre canne non ti senti spalle e schiena distrutte allora capisci e capisci che un gesto tecnico eseguito bene in maniera pulita ti da tanta distanza più di un lancio fatto di fisico e forza bruta e senza distruggerti. ora a parte i ringraziamenti a Roberto Perugini il consiglio che mi sento di dare a chi è all'inizio prima di cominciare da soli imparando piu errori che cose buone (difficili poi da correggere) seguite sempre i consigli di persone esperte ed affermate e diffidate di corsi a pagamento o a fini pubblicitari. ragazzi quelli bravi ma bravi sul serio i consigli li danno gratis e senza nessun fine e qui sul forum ne abbiamo validi esempi
6 replies since 27/4/2020
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