Surfcasting e Dintorni

Votes given by Rony77

  1. .
    CITAZIONE (furbara @ 23/3/2021, 10:57) 
    Le condizioni del mare erano poco più di 1mt di onda ad alta frequenza con qualche picco po' inferiore ai 2 mt. Vento da sse, corrente molto forte da nw. In queste condizioni, che certamente non sono da surf estremo, ma bisogna anche considerare che la spiaggia di Sabaudia è di bassa profondità e fa tante onde magari non alte come un di profondità medio alta. Presenza di alghe, che si raccoglievano più sulle buche che nelle secche. Alla fine la pescata sono riuscito a salvarla su una punta dove l'acqua era più bassa e c'era meno presenza di alghe. Per la cronaca siamo andati via n tardo pomeriggio : finite le alghe e calata la corrente non mangiava più nulla.

    Dunque, vediamo di aiutarti con qualche spunto di riflessione e miglioramento sulla base della disamina che hai fatto.

    Cercherò di essere il più chiaro e corto allo stesso tempo, nel caso tu voglia approfondire il discorso, cerca tra le tante discussioni in merito di cui il forum è pieno zeppo.

    Partiamo dalle condizioni:

    - SPIAGGIA POCO PROFONDA.
    1 metro d’onda ad alta frequenza come dici, per questo tipo di spiaggia significa che la mareggiata ha ancora molta energia, al limite della praticabilità se non anche oltre, con il primo frangente che parte da lontano e poi genera altre serie di onde in successione.
    I frangenti più lontani sono quelli che hanno maggiore energia, quelli più vicini il contrario (ogni rovesciamento d’onda dissipa sempre più energia).
    Una corretta analisi dovrebbe portarti a scegliere il frangente che presenta delle interruzioni, quasi mai il più lontano (perché di energia ne ha tanta, generando una linea di frangenza pressoché costante e parallela alla riva e poi perché di solito è molto distante). Andrai quindi a lanciare le esche ai lati di queste interruzioni a seconda della direzione della corrente.
    Inoltre, anche in questo tipo di spiagge spesso capita che si creano dei canali paralleli vicino a riva, questo è un altro settore dove lanciare le esche.

    - CORRENTE.
    nella tua disamina hai scritto che il vento veniva da sse mentre la corrente, che era molto forte, veniva da nw quindi, correggimi se sbaglio, da destra verso sinistra. Non hai indicato dove il tuo amico si è posizionato, è un dato che devi considerare sempre ai fini della scelta della postazione. Perché se si è posizionato alla tua destra significa che la rotta di pascolo è passata prima davanti a te, ma siccome eri fuori pesca te lo sei lasciato sfuggire. Per capire quale ipotetica rotta di pascolo può aver seguito il pesce, prova a pensare a che distanza il tuo amico ha effettuato le catture, così ti renderai conto mentalmente dove avresti dovuto lanciare le tue esche per intercettare per primo la rotta di pascolo.

    Detto sinteticamente delle condizioni, altrettanto brevemente proverò a darti qualche suggerimento riguardo a:

    - GROVIGLI.
    Quelli generati da eccessiva turbolenza si presentano come una matassa di nodi spesso difficili da districare, fanno perdere solamente tempo, meglio tagliare e legare subito un nuovo bracciolo di scorta, anche perché una volta che il nylon ha preso memoria di forma, al lancio successivo tornerà ad aggrovvigliarsi negli stessi punti.
    Ci sono altri tipi di grovigli, come ad esempio quelli che avvengono durante il lancio. In questo caso il bracciolo si aggroviglia intorno al trave risalendo indietro, e la corrente poi darà il suo colpo di grazia finale, oppure quelli derivanti da inneschi di esche voluminose tipo strisce di seppie, gambero curvo sull’amo etc. che creano avvitamenti sia durante la fase in pesca che nel recupero.
    Qui bisogna curare particolarmente gli inneschi e preferire recuperi lenti. Un’accortezza durante il lancio può essere quella di bloccare la lenza sulla bobina prima dello splash, il contraccolpo spinge le esche in avanti evitando che rimangano attorcigliate sul trave.
    Anche l’attacco troppo vicino al piombo è un’altra causa di problemi, soprattutto quando il piombo si infossa, portandosi dietro anche lo snodo. Meglio l’attacco alto, in questo caso.

    Sulla componentistica ed in generale valgono le ottime considerazioni che ti hanno già suggerito gli altri utenti.
  2. .
    La migliore condizione e sicuramente una scaduta di scirocco sul tirreno almeno parlo delle mie esperienze , bassa pressione e sperare che non ci sono alghe. a volte mi hanno reso anche le scadute di ponente . l'importante e che non ci sia vento , e ci siano settori ben delimitati con il mare a lavatrice ormai si collezionano cappotti a volonta' quando non tiene i 200 gr a piramide e meglio chiudere.
  3. .
    CITAZIONE (volsconger @ 3/12/2020, 13:05) 
    Fucecchiese hai fatto bene a scriverglielo pure su fb . IMO

    Io non ho problemi ha dire ciò che penso in ogni modo.
  4. .
    CITAZIONE (domarc @ 18/5/2018, 18:42) 
    CITAZIONE (Gianluca surf @ 18/5/2018, 18:37) 
    Dalle mie parti (provincia di Taranto) spiagge basse le migliori catture si sono verificate ad inizio mareggiata e in scaduta fatta eccezzione qualche spot dove ci sono dei fondali misti che in piena mareggiata regalano qualche bel sarago..
    PS:Durante la mareggiata non ho mai preso nulla.

    Anch'io sono della zona e concordo, come ho scritto, in mareggiata piena saraghi se ci sono ovviamente nel misto, oppure grosse spigole solitarie, per quelle serve tanta tanta fortuna.

    :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:
4 replies since 27/4/2020
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