Surfcasting e Dintorni

Votes taken by Pivellino

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    CITAZIONE (freshly dead @ 26/6/2017, 13:08) 
    Personalmente se penso a ciò che differenzia il surf dalle altre tipologie di pesca sportiva mi viene in mente un'enorme differenza principale, per me il surf è stile di vita e "disciplina".
    Potrei definirla disciplina nobile, ma si tratterebbe comunque di una concezione soggettiva, probabilmente ed in gran parte.
    Chi pratica le altre tipologie di pesca, per parte sua, avrà buone ragioni e ne vedrà i lati positivi che probabilmente io non sono in grado di percepire in assenza di pratica.

    E' una disciplina, nobile non so ma è sicuramente semplice.
    Non ci sono grandi tecnicismi da imparare lato parature che sono poche ed alla portata di tutti, forse giusto il lancio ha degli aspetti più difficili sempre che non ci si accontenti. Il resto lo fa la voglia e il tempo di andare, perché uscire a surf significa dedicare alla pesca diverse ore di fila, non è esattamente una disciplina da mezz'oretta a passare il tempo.
    Andando si impara ad interpretare il posto, il luogo etc.

    CITAZIONE (freshly dead @ 26/6/2017, 13:08) 
    Lasciando stare il confronto coi dintorni e a maggior ragione con ciò che vi sta evidentemente fuori, visto che si parla per intendimenti soggettivi dico la mia riguardo l'agonismo che premetto di non aver mai praticato.
    Li la differenza la vedo sostanziale..la cattura ad ogni costo!

    Meloni via p.m. mi definì l'agonismo come "l'atteggiamento di avere davanti un settore di mare con l'obiettivo di nettarlo di ogni forma di vita presente". Estremamente semplice, duro e tagliente ma realistico. Allora facevo gare.
    Smisi. :D

    CITAZIONE (freshly dead @ 26/6/2017, 13:08) 
    Cosa che personalmente, quando pratico il surf, rappresenta l'ultimo dei miei pensieri..non anche dei desideri, ovviamente. Rappresenta la ricompensa di passione, dedizione, studio, sacrificio, rispetto.
    Ma quanto si gode poi, ad esempio, nel rigettare al mare un oratella che già ti riempie la mano? O nel ritrovarsi soli su una spiaggia ad ascoltare quei rumori diventati per noi cosi familiari? O nel riuscire ad affrontare quelle condizioni per la prima volta rimanendo in pesca, sorridendo da soli davanti quelle onde, e ringraziandole anche. Questa non è soddisfazione e sensazione di benessere e pienezza? Non si pratica per simili ricompense questa disciplina? per godere di quegli attimi di simbiosi con la natura, con il mare e la sua forza, che almeno a me ridanno il senso della vita e ne alleviano l'angoscia delle brutture.

    Ok ma credimi che anche tra i non agonisti non è prevalente o diffuso questo sentimento.
    Il pescatore è di per se un predatore che si colloca ad un certo livello della catena alimentare, ma in alto.
    Conosco non agonisti molto più "feroci" :D degli agonisti.
    Al pesce che lo si voglia ingulare per mangiare, per godere del tramonto o per sfizio non è che gli freghi molto.
    Io prendo atto della tua nobiltà, ossia che calchi le spiagge per relax e spirito di simbiosi con la natura ma ad es. un fotografo potrebbe dirti che lui lo fa con uno spirito ancora migliore del tuo, ossia esclusivamente edonistico.
    E con questo che voglio dire?
    Voglio dire che alla fine della storia siamo pescatori che pigliano i pesci, in ogni caso.
    Per questo non voglio la gogna per gli agonisti ma allo stesso tempo dichiaro che sono distanti dal concetto di prelievo responsabile che servirebbe oggi.

    CITAZIONE (freshly dead @ 26/6/2017, 13:08) 
    Ognuno di noi ha le sue buone ragioni che non reputo minimamente sindacabili..ma pur senza criticarle, anche io ho le mie e nell'agonismo non riesco a vedere quello spirito che rappresenta, a parer mio, il senso del surf!

    Perché non c'è ma il surf esprime solo una tecnica e non uno spirito, lo spirito lo metti tu.
    Siamo pescatori e non samurai e S&D non è il Bushido.

    Saluti a tutti.

    CITAZIONE (scirocco @ 25/6/2017, 12:21) 
    Felice di rileggerti passerotto :D ............. TORNA STA' CASA ASPETTA A TE

    Amore mio come stai?
    Se semo invecchiati ormai :P
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    Bimbi belli,
    questa roba qua io l'ho già vista insieme a Vance, Cikalone, Facx e compagnia bella.
    Già allora gli incazzamenti ed anche le opinioni diverse e non è che a distanza di anni io abbia maturato un'idea definitiva se qua dentro ci debbano stare gli agonisti o solo i cazzuti.

    Però, giunto ad una venerabile età ho cambiato parecchi lati del mio carattere - non tutti - ed ho (credo) capito che l'abilità in pesca non ci rende persone migliori e che in tutte le categorie ci sono le mele marce.
    Vale per gli agonisti e vale per i pescatori cazzuti.

    Io ad esempio penso che le gare dalla spiaggia siano anacronistiche e sbagliate ma, credetemi, non eliminiamo il problema delle razzie in mare, dello scarso pescato solo cancellandole.
    E' una mia idea ma non sono un vegano che odia i garisti, li rispetto nel limite in cui sono corretti e fanno ciò che la legge gli consente.

    Il mare è grande e potrebbe pure esserci spazio per tutte le persone, basta siano intelligenti ed educate.
  3. .
    Non capisco diverse cose.
    Primo non mi è chiaro se il mare è calmo o è mosso.
    Secondo, ma l'acqua a parte la piena com'è? Stillata stile Sardegna?
    Che pesci stiamo insidiando?

    Poi ulteriormente.
    Se fossi un pesce, non comprendo bene cosa dovrei stare a fare nella zona di mare chiaro dove non arrivano i sedimenti e il nutrimento di una foce che "butta" acqua torbida. Aspetto che un predatore più grosso me s'enculi?
    Se fossi una spigola rimarrei nella zona di taglio delle acque entrando ed uscendo in cerca della predata.
    Se....... mi fermo che non ho elementi per giudicare.
    Non mi sarei messo a sud.
    Meglio una birra al pub.
  4. .
    CITAZIONE (Kasio @ 12/10/2014, 18:14) 
    CITAZIONE (scirocco @ 12/10/2014, 10:31) 
    la spigola è un bredatore che si adatta a fare il grufolatore per nutrirsi

    Scirocco, non sono daccordo :)
    Credo che a forza di leggere e ripetere delle cose rilette e rileggerle e riripeterle si sono create delle convinzioni non supportate da dati scientifici.
    L'esempio della spigola e' calzante: Tu dici che la spigola e' un predatore che "SI ADATTA a fare il grufolatore PER NUTRISRI"...domanda: Su quale testo scientifico sta scritto? Scommetto da nessuna parte, la spigola e' solo un pesce che mangia di tutto.

    E ancora:

    CITAZIONE (scirocco @ 12/10/2014, 10:31) 
    <b>[color=red]Se a paf prendi una spigola con verme , cannolo , granchio ecc.....hai preso un pesce che in quel momento si sta alimentando come un grufolatore se lo prendi con un cefaletto vivo allora è un'altro tipo di pesca...la spigola e' un bredatore....

    Di sicuro non hai mai visto una spigola che da la caccia a gamberetti, granchi, ghiozzi e simili, ti assicuro che PREDA e non grufola, anche qui sono curioso di sapere quali sono i riferimenti scientifici della tua affermazione, che si legge spesso in giro per il web.

    L'affermazione che se la prendo con un granchio vivo e' PAF e se la prendo con un cefaletto vivo e' pesca col vivo non la commento neanche, mi sembrano sterili schemi mentali frutto di elugubrazioni da tastiera, se si dovesse credere seriamente a questa cosa dovrebbero essere spostati dalla sezione report surfcasting tutti i report dei sardi che prendono spigole a surf con cefalo e anguilla. Spostati poi dove non si sa, non e' paf non e' surf non e' rockfishing, certo non verra' in mente a nessuno di creare la sezione PESCA COL VIVO IN CONDIZIONI DI SURFCASTING CHE PERO' NON E' SURFCASTING PERCHE' PESCAVO COL VIVO :woot:

    Al di la dei contenuti, ma ti rendi conto dei toni che stai usando?
    Oltretutto scrivere maiuscolo equivale ad urlare.

    ps. elucubrazioni (si scrive) da tastiera sono le tue, le mie, quelle di Scirocco e quelle di pinco Palla che scrive qua dentro. Non vedo la necessità di disprezzare chi scrive su di un forum relativamente ad una attività outdoor. E' chiaro a tutti che una cosa è fare una è discutere. Probabilmente anche a te.
  5. .
    Mi sembra ci sia un po' di confusione.
    La discussione ha un titolo chiaro "Sfatiamo il mito che si prendono più pesci a mare mosso".

    Di casistiche strane la pesca è piena, quella in mare e quella in acque dolci.
    Quelle che leggo sono situazioni in cui le cose sembrano funzionare alla rovescia rispetto ai canoni finora conosciuti.
    Ma per avere una valenza le situazioni devono essere ripetute con frequenza, interessare un campione di pescatori ampio, funzionare tutto l'anno, e non solo in alcune spiagge.
    Inutile che mi si viene a dire che in quel posto si fanno le spigole a mare calmo i primi di ottobre degli anni bisestili, durante la vendemmia.
    Non possono essere le eccezioni a riscrivere le regole.
    Altrimenti spiegatemi di cosa stiamo parlando.

    ps. se e sottolineo se, la casistica riguarda spiagge con presenza di misto, spiagge estremamente profonde, accostamento di orate di rientro primaverile (ossia affamate) o autunnale (ingrifate) o mormore a piatta nei posti canonici....beh.... cose fritte e rifritte.
  6. .
    CITAZIONE (sardignolo @ 7/10/2014, 22:42) 
    CITAZIONE (sea eagle @ 7/10/2014, 21:35) 
    CITAZIONE (sardignolo @ 7/10/2014, 17:33) 
    ahahahhaha :D :sick: :sick: :sick: :sick: :sick:

    Basta!!! Un altro intervento a capocchia e sarà mia cura richiede, ed ottenere, un paio di mesi di ban. Non si può più tollerare.

    esagerato dai , dovresti bannare quasi tutti gli utenti , suvia!!!!!!!

    CITAZIONE (artigliosurf @ 7/10/2014, 22:41) 
    CITAZIONE (shadi @ 7/10/2014, 21:50) 
    scusate,ma il titolo del post era "mare mosso davvero rende di più ?"

    ti rispondo io: no, non sempre, poi le spiagge son tutte diverse quindi anche il moto ondoso.

    bravo artiglio , concordo :B):

    Dunque ci sono spiagge dove posso prendere spigole di due kg o saraghi da kg a mare calmo tra novembre e marzo?
    Vorrei capire meglio, di cosa stiamo parlando? Del fatto che le mormore si prendono solo a mare calmo?
    Dell'accostata primaverile o ottobrina delle orate?
    Cosa prendete a mare calmo in copiose quantità?
  7. .
    ci fu chi pensando alla vacanza annuale nell'ISOLA scrisse...

    Amo dopo amo, filo dopo filo, avanti e indietro ripetutamente tra mare e duna per tutta la giornata, il tramonto stava arrivando.
    I colori al tramonto virano al rosso e rendono tutto magicamente intenso, la carnagione, un’esca, un pesce salpato.
    Sulla sinistra una distesa di mare si riversava verso riva con frangenti ormai allungati, davanti a noi, o meglio, leggermente a destra, la barriere di scogli ove l’acqua frangeva impetuosamente da ore, come una pentola in ebollizione.
    E oltre quello sguardo rocce affioranti, e poi isolette fino al confine di ciò che era visibile, laddove il sole si stava andando a posare cambiando lo spettro di colori possibili, invertendoli in modo quasi casuale.
    Così il cielo diventava arancio e poi rosso, le nubi parevano canali scavati e il mare, sempre più scuro, quasi nero.

    E guardando quell’ebollizione, quel cielo intenso su cui il mare agitato sembrava provare ad aggrapparsi con i suoi lapilli verticali, quei colori, e il rombo dei cavalloni … fui costretto a fermarmi a guardare. Cessare questo avanti e indietro senza posa che durava da ore mi sembrò inevitabile. Fu così che mi trasformai da attore in spettatore.
    Era come se ad un certo punto la natura mi volesse dimostrare quanto ero piccolo e inadeguato, e che tutto ciò che raccoglievo fosse una sorta di lascito benevolo, non qualcosa che strappavo a fatica potendomene poi beare tronfiamente davanti ad una birra.

    Quel momento esiste in ogni memorabile uscita a pesca.
    Si crea per merito di tanti fattori.
    Amici che condividono sensazioni, una natura incontaminata, una giornata che volge alla fine, o magari un’intera vacanza, e ancora … la lontananza dei problemi quotidiani,un pugno di speranze e di risultati disattesi. Come al solito potremmo dire.

    In quel preciso momento, quando stai per perdere tutto questo… ancora una volta, ed inizi a tornare ad essere ciò che eri prima di partire, in quel momento vedi cose mai viste e capisci cose che non pensavi di comprendere.
    E’ allora che vedi tutta la bellezza del mondo che ti circonda e di quello che stai facendo, del luogo dove ti trovi.
    E’ un privilegio rivelato, per un breve attimo.

    In quel sospiro diventi cosciente che stai per perdere tutto questo e lo apprezzi a pieni polmoni.
    E’ allora che ti fai due respironi lunghi ed inali quanto basta a resistere fino alla prossima volta.
    Come una lunga apnea nel quotidiano che ti attende nell’altra vita parallela.

    E poi via immerso per 12 lunghi mesi nelle cure quotidiane, nella bruma umana, nel traffico caotico.
    Tutti in fila per la dannazione.
    Dodici mesi in cui cerchi di mantenere viva la fiammella della speranza di poter fare ritorno e rivivere le stesse medesime sensazioni.
  8. .
    CITAZIONE (Kasio @ 6/10/2014, 09:17) 
    Pero' al di la' del romanticismo ci sta PURE la preda, e quindi... ^_^ Pero' sono i miei limiti di certo, in piaggia sono novizio e a surf vedo uscire poco pesce...

    Il pesce in spiaggia non ci sta fisso, ci viene quando gli è utile, riproduzione o cibo che sia.
    Nel porto ci sta fisso, tra le rocce idem, se peschi con la barca il pesce lo vai a cercare.
    Questo che significa?

    Significa che pescare dalla spiaggia può essere produttivo se hai una frequenza di uscita elevata, ecco perché i "fenomeni" sono sempre soggetti con molto tempo disponibile (solitamente), oppure se hai una capacità di scegliere spot ed uscite oltre la media.
    Di questi ultimi ce ne sono veramente pochi.

    Poi ci possono essere le dritte....i posti migliori etc. Ma devi andare a pesca spesso per essere al posto giusto nel momento giusto.

    La riflessione potrebbe continuare con tante facce diverse.
    Ma la sostanza è "fai quello che ti piace" e trovati del tempo libero.
  9. .
    CITAZIONE (sardignolo @ 5/10/2014, 19:13) 
    quello che scrivono è verissimo , vuoi mettere il fascino e il carisma di un surfcaster , abituato ad affontare mareggiate , fulmini , grandine che pesca solo in inverno o in autunno in posti dove manco il telefono prende con quello di un bigattinaro che pesca al porto da dentro la macchina con il finestrino abbassato e la radio accesa?

    Quando avevo dieci anni non dormivo la notte sapendo che sarei andato al laghetto o al fiume con lo zio.
    Un uomo (o bambino) una canna, l'acqua e i pesci.
    L'acqua è mistero, fantasia.
    Cosa si nasconde in quell'ansa di fiume, in quel lago alpino, in quel mare immenso?
    La canna da pesca è un sistema di comunicazione con l'altro mondo, quello dei pesci.
    Quell'eccitazione di bambino torna sempre, anche nell'uomo adulto.
    E a noi piace sentirci bambini.
    Detto questo è logico che mi viene da ridere a disquisire se prendo più pesci in quel modo o in quell'altro, se faccio surf, par o che altro.
    Io devo comunicare con l'altro mondo e sentirmi bambino.
    Accade sempre più raramente, vuoi i problemi, il tempo, le perdite.
    E' una cosa che mi fa stare bene, dunque la faccio.
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    CITAZIONE (sardignolo @ 5/10/2014, 12:31) 
    CITAZIONE (Pivellino @ 5/10/2014, 11:44) 
    Il mare è un libro aperto, e ognuno legge la verità che preferisce.

    la verità è che esistono altre tecniche molto più redditizie , in termini di catture rispetto al surfcasting

    a si? :D

    C'è chi guarda al fine, chi al mezzo e chi ad altre cose.
    Se dalla pesca dovessi trarre sostentamento userei altre tecniche sicuramente.

    CITAZIONE (Kasio @ 5/10/2014, 14:02) 
    CITAZIONE (Pivellino @ 5/10/2014, 11:44)
    Il mare è un libro aperto, e ognuno legge la verità che preferisce.

    Poetico :D Pivellino, tu che verita' leggi nel libro?

    Ovviamente la MIA :D
  11. .
    Il mare è un libro aperto, e ognuno legge la verità che preferisce.
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    CITAZIONE (fabionuraghe @ 17/9/2013, 09:33) 
    Perché non possiamo parlare di scaduta o mareggiata col mare da fuori?
    Per capire eh. :)

    io intendo mareggiata solo quando questa è prodotta dal vento.
    per fare surf per me è indispensabile anche la bassa pressione abbinata alla mareggiata se no manco esco di casa
    [/QUOTE]

    Non conosco mareggiate non prodotte dal vento, salvo la mareggiata da passaggio traghetto del maurone o l'onda tsunamica.
    La questione è che (perdonami se mi permetto, ma solo perché sono anziano ) sei un pelo troppo rigido nella relazione tra mareggiata e vento IMHO.
    L'onda è generata dal vento, il fatto che vada ad infrangersi in zone molto distanti è un dato di fatto e molto dipende dal tipo di fenomeni atmosferici che si producono. Allora, quando lo spazio marino che il moto ondoso percorre è molto ampio è probabile che la dissociazione tra onde e vento (in un dato luogo della costa) si compia.
    Dunque, a volte abbiamo passaggi di perturbazioni intense con fenomeni meteo che investono anche il litorale, altri no. Ma è sicuro che un fenomeno di onde si è generato la o qua per un motivo assai simile.
    Allora, io penso, invece di negare che siano mareggiate proviamo a concentrarci sui fenomeni che producono.
    Non esiste il corano della pesca cui attenersi rigidamente e di conseguenza la negazione di ciò che se ne discosta.
    E' sempre importante rinnovare il proprio pensiero di fronte a fenomeni nuovi e ripetitivi.

    CITAZIONE (topoloide @ 17/9/2013, 09:45) 
    Scusate forse non ho capito nulla io e quindi chiedo chiarimenti.
    Quando parlo di mareggiata, parlo di mare mosso con onde delineano canaloni e buche.
    Quando parlo di scaduta intendo la fase in cui il mare da mosso va, via via, a tornare calmo

    L'origine delle mareggiata potrebbe essere vento sotto costa oppure una mareggiata, molto fuori, che si riperquote sottocosta, senza vento. Il risultato per me non cambia. Mare mosso-------> mareggiata di vento o da fuori!

    In adriatico la mareggiata senza vento, specie nella stagione autunnale non è un evento remoto. il vantaggio, almeno per noi, è che nel corso di queste mareggiate pare che il mare si "sporochi" meno. Nel senso che tendezialmente si muove meno lo strato fangoso che caratterizza le coste adriatiche romagnola.

    Sono tre anni che il Nord Toscana è interessato da questo tipo di mareggiate.
    Treni di onde molto alte a frequenze ora più rarefatte altre meno. Il mare pare calmarsi e poi riparte.
    La violenza delle onde è notevole, sono molto alte.
    Dalla mia osservazione il grosso problema è che il pascolo si allontana parecchio. Fuori tiro proprio.
    Una frangenza sottoriva e un primo canale enorme, dispersivo, sembra quasi un lago.
    Il secondo frangente è a distanza siderale (la cd seconda), mentre con frequenza variabile vengono interessate le secche esterne sui 200 o 300 metri.
    Sono mareggiate molto lunghe, durano un sacco.
    Vanno affrontate senza troppa fretta.
  13. .
    CITAZIONE (fabionuraghe @ 16/9/2013, 17:00) 
    come fai a decidere dove lanciare le esche guardando una sola foto? permettimi di puntualizzare che se il vento cessa inizia la scaduta , nella fase costante il vento tira sempre in maniera costante successivamente alla montata.
    dalle foto sembrerebbe una scaduta avanzata e se dovessi scegliere un punto guardando cosi dalle foto lancerei le esche ai confini schiumosi , ripeto guardando dalle foto

    Non volermene ma non è pienamente corretto quanto dici.
    Il giù di vento significa solo che il vento ha cessato di soffiare, non che siamo automaticamente in scaduta.
    Così come, non è che appena il vento soffia siamo in mareggiata.

    CITAZIONE (Stefano Surf @ 16/9/2013, 17:16) 
    CITAZIONE (fabionuraghe @ 16/9/2013, 17:11) 
    scusami , guardando le foto mi sembrava una scaduta avanzata anzi molto avanzata.
    questa non è una mareggiata , quindi non c'è ne fase costante e ne scaduta

    Quindi non esistono mareggiate generate da mare da fuori?

    esistono si eh :)
  14. .
    Una situazione di perfetta ortogonalità probabilmente non esiste.
    Non esiste perché i venti solitamente ruotano, perché la spiaggia più è lunga e più è probabile che vari di esposizione un tot di gradi ogni km. (e dunque questa variazione può incidere in qualche modo sulle dinamiche del mare), perché se non è abbastanza lunga è probabile che promontori rocciosi ai lati ne influenzino le dinamiche. E poi tanti altri fenomeni possono incidere sul perché percome su certe spiagge si abbiano situazioni favorevoli in certe condizioni.
    L'unica via di uscita è ricorrere all'esperienza, verificare come funziona un posto in una certa situazione.
    Chi si accontenta è già soddisfatto di portare a casa pesci, altri cercano di fare un ragionamento inverso per capire il motivo. Spesso si rischia di creare una legge falsa o una legge che vale solo per un posto. E' veramente difficile, troppi ingredienti in gioco.

    Ragionando a voce alta forse possiamo dire che l'incidenza tra onde e spiaggia crea DIVERSI tipi di dinamiche costiere che possiamo provare a classificare in modo grossolano (senza contare ennemila sfumature) tra
    1) Ortogonale o perpendicolare
    2) A 45 gradi circa
    3) Una via di mezzo tra le due sopra

    Più si viaggia verso la (1) più si trova "ordine" ed "equilibrio" tra forze in gioco, la (2) sbilancia le forze massimizzando il fenomeno correnti parallele e rendendo più difficoltosa l'uscita di correnti RIP o di risucchio o di uscita o secondaria (o come c. si chiama).
    Non condivido l'assunzione per cui la corrente parallela è non presente nel caso 1.
    L'acqua da qualche parte deve uscire per non salire fino alla strada di accesso alla spiaggia, lo farà dunque in modo anche violento percorrendo lateralmente la spiaggia però per tratti più brevi, perché con maggiore frequenza troverà la sua via di uscita rispetto alle situazioni oblique e saranno tutte uscite più ortogonali, spesso anche molto intense e violente. Spesso si assiste al fenomeno di correnti laterali opposte rispetto a settori molto vicini.
    Nel caso (2) le correnti di uscita sono minori e più disperse, più visibili ad occhi allenati.
    Via via che ci si allontana dall'ortogonalità questi fenomeni si massimizzano.
    Queste sono spiagge che vanno capite, dove i punti di accumulo e di equilibrio sono rarefatti, nascosti ma più proficui perché concentrati.

    Nella (1) si pesca meglio anche a mare formato, non c'è accorrentamento eccessivo e se c'è ha una costanza direzionale rispetto al punto di pesca. Ci sono un buon numero di finestre posizionate tra 100 e 400 metri su cui collocarsi fiduciosi. I settori sono ben visibili. La probabilità che i depositi si concentrino e conseguentemente di trovare buona pescosità in punti localizzati è alta ma secondo me l'intensità è inferiore a quella di un punto simile su una spiaggia obliqua.

    Spostandosi dalla condizione (1) alla (2), cioè da 90 gradi vs. 45, aumenta la laterale, le RIP current sono più distanti (spiaggia enorme anche con una sola uscita) più o meno sempre stabile nel tempo. Le RIP tagliano la "barra" sottomarina in modo obliquo vs. l'esterno (più accentuato scendendo vs. 45 gradi) nella stessa direzione laterale in cui abbiamo corrente.
    Raggiunti i 45 gradi si annulla la RIP e rimane una grossa e forte laterale che scava per Km un canale sotto costa. Dove sta la finestra? O non c'è o è estremamente variabile in base alla fase di mareggiata.
    Mentre vento e mare spingono molto si apre qualche RIP, appena calano subentra una corrente laterale della madonna e si assiste al cd. paradosso che il mare scende e il piombo (necessario) aumenta.
    Questa condizione è difficile da affrontare e secondo me si presta ad essere affrontata a mare grosso ed in scaduta avanzata, molto avanzata. Nella fase di mezzo ti spacchi la schiena.
    La fase di marea amplifica le caratteristiche di questa conformazione, nel bene e nel male. Dunque aiuta a migliorare le condizioni di corrente e l'equilibrio per stare in pesca o le peggiora sensibilmente. Per questo è utile conoscere la marea e muoversi conseguentemente.

    Vorrei fosse chiaro che queste idee mi servono a cercare di interpretare il mare ma non a crearne una legge.
    Sinceramente trovo sempre nuovi spunti, elementi che confutano quanto ho scritto e dunque alla fine di tutto serve ogni volta ripartire a ragionare. Non è facile, però per me è interessante.
  15. .
    CITAZIONE (chris.84 @ 9/2/2012, 14:36) 
    Su questo non ce dubbio...!
    Vabbè mi tocchera' fare una trasferta in corsica.... chi mi portaaaaaaaa?????????????????

    Ma tu sapessi quanti cappotti ho fatto in Corsica :cry:
29 replies since 19/6/2003
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