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LUOGO
Regione*: Toscana e Liguria
DATA E DURATA
dalle ore*: 05:00
alle ore*: 13:00
PARTECIPANTI
1* - andryy
2* - Lorenzo (amico non iscritto al forum)
DESCRIZIONE
Picco Mareggiata:
Vento Generante*:
Stato Acqua*: chiara
Presenza Alghe*: no
FASI ASTRONOMICHE
Acme Alta Marea:
Acme Bassa Marea:
Fase Lunare*:
CATTURE
1° Preda*: Orata
Peso*: 2,500 kg.
Tipologia paratura scorrevole
Finale*: Lungh. 150 cm. - Diam. 0.285
Amo*: Doppio amo mr700 n. 4
Esca*: granchio vivo
Piombo*: 70 gr
Ora strike*: 08:00
Zona cattura*: 50-60m
Meteo*: Sereno
DESCRIZIONE BATTUTA
Piccola premessa prima del report: il report lo avevo scritto tempo fa e siccome non pesco solo a PAF, la prima parte del report descrive una sessione di pesca con la bolognese poichè in un weekend abbiamo pescato con ambedue le tecniche. Mi sembrava brutto spezzare un report già scritto che ho deciso di condividere su questo forum per cui per chi proprio non volesse leggere la prima parte, ho scritto "INIZIO PAF" a metà report per indentificare il punto in cui iniziano le sessioni di PAF.
Qualora la parte di bolognese fosse da eliminare, provvederò.
Ognuno di noi quando pesca insegue un sogno, ed io ogni volta che mi veniva posta la domanda anche e spesso da non pescatori “a quale pesce aspiri più di tutti, quale sarebbe per te il pesce della vita?” avevo bene incisa nella mia mente la risposta, che vi darò solo alla fine di questo report ma che identifica un determinato pesce ed un target di peso da raggiungere.
Al momento posso anticiparvi che quello che io avevo definito "pesce della vita" non è arrivato , ma diciamo che ci siamo andati molto vicino, e se non è il pesce della vita, è sicuramente, almeno per me, un pesce da sogno.
Tutto comincia quando sento l’amico Lorenzo di Ravenna, con il quale da tempo ci eravamo ripromessi una pescata assieme sulla costa Toscana o Ligure.
Abbiamo rimandato per un motivo o per l’altro diverse volte, e causa impegni di vario tipo; l’unico weekend in cui potevo riuscire in qualche modo ad esserci era giunto.
Mi ero ripromesso che ad Ottobre, almeno un weekend su quelle magnifiche coste, avrei dovuto farlo e così decisione flash, ci siamo messi in viaggio (la pescata risale a circa 3 settimane fa).
Un grande ringraziamento va anche alla mia bellissima e dolcissima ragazza che mi ha concesso di partire, nonostante avessimo in programma una cenetta per il venerdì sera, anche se come le ho promesso, mi farò sicuramente perdonare.
Basta romanticismi, è venerdì sera, ho finito di lavorare e siamo in macchina, non ho avuto neanche il tempo di preparare l'attrezzatura e pensare a cosa portare, neanche il tempo di una valigia, i vestiti e i cambi li ho letteralmente buttati dentro un grande sacchetto.
Arriviamo a destinazione verso le ore 10 di sera, dobbiamo solo preparare velocemente le canne per l’indomani e correre a letto, la sveglia è puntata per le ore 4 a.m.
Un piccolo imprevisto contribuirà, tra le altre cose, a ridurre notevolmente le poche ore di sonno disponibili.
Ho la grandissima idea di aprire i bigattini o meglio i bachini (visto che siamo in Toscana), chiusi nel nylon e già in frigo, per farli ossigenare prima di riporli; li appoggio alla parete aperti e cominciamo a preparare le bolognesi, quando improvvisamente mi accordo che uno dei due sacchetti si è ribaltato!!!
Momento di panico, per fortuna non sono tantissimi ma quanto bastano a farmi perdere almeno 1 ora di sonno a raccoglierli… le malefiche larve di mosca carnaria si sono infilate sotto il battiscopa! Ho deciso di risparmiarvi la foto...
Rimango a pulire fino a quando grazie al cielo smettono di fuoriuscire, controllo bene in tutto il monolocale perché i sensi di colpa non mi lasciano pace, ed ogni tanto sparso qua e la qualcuno è ancora li che gira…
Penso e spero di avere lasciato tutto pulito, ho controllato ogni singolo angolo, diciamo che però questa due giorni sarebbe potuta cominciare meglio.
A mezzanotte andiamo a letto, punto la sveglia e il cellulare mi fa presente che rimangono 4 ore di sonno; io ne dormirò 1 – 2, prima la luce verde della macchinetta del caffè, poi il frigorifero che a tratti si accendeva facendomi immaginare un decollo, il divano letto non proprio comodo, insomma una serie di cose fanno si che io prenda sonno non prima dell’1 / 1 e mezza.
Alle 2.45 a.m. mi sveglio, pensando alle orate , guardo l’orologio e penso “dai Andrea dormi un’altra oretta c…o”... mi addormento un altro po’ e mi risveglio alle 3.30 a.m., mi giro verso Lorenzo e anche lui sembra sveglio, decidiamo con voto unanime di anticipare la sveglia.
Siamo sulla scogliera che è ancora buio, a dire il vero in largo anticipo per l’albeggio, Lorenzo comincia i preparativi…
Io faccio lo stesso ed entriamo finalmente in pesca.
Decido di partire "cattivo", con una lenza molto morbida ma un finale dello 0.14 ed un super specialist drennan del n.16, voglio evitare sorprese o per lo meno avere una chance anche nel caso di incontri di un "certo tipo".
Purtroppo come spesso accade, le grandi aspettative vengono meno, l’albeggio non sarà per nulla produttivo, solo qualche sugarello ed un pesciotto un pelino più discreto slamato da Lorenzo.
Si fa giorno e non vedendo nulla, decido di scendere con il terminale ad un buon 0.12 fc.
Di giorno il galleggiante resterà comunque immobile, nonostante i numerosi cambi di approccio.
Sfodero la mia Suprema top class 8m, terminale dello 0,10 ma neanche questo non porterà ad alcun risultato.
Oggi finalmente sono riuscito a pescare qualche ora in compagnia dell’amico Maurizio, grande pescatore e ottimo conoscitore della zona.
Ecco Maurito in azione.
Il suo approccio sarà completamente diverso dal mio, bolognese e granchietto vivo.
Per diverso tempo i risultati sembrano essere i medesimi ma da un momento all’altro la sua pallina accenna a sparire fino a che sento e vedo Maurizio ferrare... ma niente.
Mauri mi dice di avere visto una mangiata sul granchio, sale l'adrenalina anche a me, rilancia nel medesimo punto e poco dopo porta a guadino una discreta oratella.
Iniezione di fiducia per tutti, grandissimo!
La mattinata trascorre ma ne io ne Lorenz riusciremo a portare con i bachini alcun pesce a guadino, e così, verso mezzogiorno stanchi e un po’ amareggiati, decidiamo di chiudere tutto, necessitiamo di una pausa in modo da essere nuovamente operativi per il calasole.
INIZIO PAF
Un bel piattone di pasta al tonno, un riposino di 1 ora e mezza e di nuovo in pesca, lo spot è differente ed anche la tecnica perché si pesca a fondo, esche muriddu, americano e granchio, let's go!
Il programma è che pescheremo solo fino al calasole cercando di andare a riposare presto ed essere di nuovo sul medesimo luogo, l’indomani, all’alba, in modo da sfruttare il maggior numero di cambi di luce possibili.
Anche il calasole è sostanzialmente un niente di fatto, un saraghetto io ed una oratella Lorenz, prontamente rilasciata.
Alle 5.30 a.m. siamo nuovamente sul posto, pronti a dare tutto quello che abbiamo per questa ultima mezza giornata di pesca prima del rientro.
Tre canne a testa, una col granchio, una con l’americano e la terza col muriddu.
Alle 6 a.m. abbiamo le canne pronte, non vediamo l'ora di dare il via alle danze.
In questo periodo il cielo di mattina comincia a schiarire tardi, alle 6.30 a.m. è ancora completamente buio, ma ecco che poco prima delle 7 lentamente comincia a schiarire, l’obiettivo in questo momento è solo uno, se non lo avete ancora capito, sua maestà l’Orata.
Il sole è sorto, sono le 8 a.m., l’ora che io consideravo magica è appena trascorsa e di qui in avanti le speranze andranno a scemare.
Preparo un innesco misto Americano e muriddu quando con la coda dell’occhio vedo un movimento strano sulla sinistra... mi giro di colpo e noto che mia italcanna Evo 170 appoggiata al tripode è piegata a metà!
La canna si raddrizza lentamente e nuovamente una botta da PAURA, il fusto piega progressivamente sempre più intensamente, per fortuna l'avevo appoggiata molto bassa e quindi era ben salda sul tripode.
Un nodo alla gola, un insieme di sensazioni difficili da descrivere, ma sapevo che era Lei.
Guardo Lorenzo e gli grido testuali parole: “merda sta mangiando sul GRANCHIO”, mettendomi le mani nei capelli.
Mi precipito il più velocemente possibile sulla canna che rimane piegata, la sfilo dal tripode, due rapidissimi giri di manovella e una doppia ferrata violentissima!!!
Vi anticipo che mi ero attrezzato piuttosto a dovere su quella canna, 0.31 diretto in bobina, paratura scorrevole, terminale seguar ace dello 0,285 e doppio amo mr700 del n.6.
Dopo la ferrata sento immediatamente dall’altra parte una resistenza notevole e qualche poderosa testata, tanto che corro e balzo molto rapidamente su 2 o 3 scogli che ho davanti per cercare di essere il più vicino all’acqua possibile durante la fase di recupero.
La gente accorre alle mie spalle e mi urla le cose più contrastanti e disperate “QUESTO E’ UN BEL PESCE”, “SE LO FORZI TROPPO LO PERDI”, “RECUPERA VELOCEMENTE CHE SE NO SI INTANA”, ricordo queste frasi, ma in quel momento erano solo un sottofondo, un fischio, ero solamente io con il mio pesce e non so come ma sono riuscito a mantenere freddezza e concentrazione comunque alte, nonostante le gambe cominciassero a tremare.
Il pesce ad un certo punto ha evidentemente cominciato a venire verso di me, tanto che per una frazione brevissima di secondi non capivo se lo avessi perso o se non fosse effettivamente un pesce di taglia come mi era sembrato in un primo momento.
Ma ecco che improvvisamente le cose cambiano, sento una testata e poi vedo, essendo l’acqua molto trasparente una sagoma argentata di grossa dimensione nuotare verso la superficie a circa 15/20m di distanza… è inconfondibilmente Lei, il mio pesce preferito, Lorenzo mi dirà successivamente che in quella fase gli ho detto che non so se ce l’avrei fatta
Sua maestà non è vinta, ed anzi siamo arrivati nella fase più delicata in assoluto, perché questo magnifico esemplare, non appena vede gli scogli sotto la punta della mia canna, decide di puntarli ripetutamente con tutta la forza in suo possesso, ed io cerco di tenere la canna più alta possibile, per evitare che il pesce possa strisciare il terminale sugli scogli sottostanti, accompagnando i 3 o 4 tentativi di fuga con il braccio,ma tenendo sempre e comunque la frizione serrata.
In questa fase il filo della bobina si incaglia con quello di un'altra mia canna, Lorenz ha già il guadino in acqua ed io cerco di condurre il pesce all’interno della rete, fatica ad entrare, sono attimi di grande tensione, il pesce è ora nella testa ma mentre Lorenzo solleva il guadino, troppo morbido in punta, la dorada sembra fuoriuscire per un attimo. Non so cosa mi stia passando per la testa in questo momento ma rimango fermo a guardare, Lorenzo muove il guadino verso sinistra e quando sembra che ormai il pesce sia fuori dal guadino, lo drizza nuovamente e lo mette in sicurezza.
Le gambe tremano ancora, ma posso per lo meno tirare un grosso sospiro di sollievo.
L'orata è al sicuro, mi metto a chinino, la osservo, la ammiro in tutta la sua bellezza, è un pesce meraviglioso.
Guardatelo in tutta la sua maestosità
Mi levo il pail e la tuta di dosso perchè intanto il sole comincia a scaldare e Lorenzo decide di immortalarmi nuovamente, con un pesce che sicuramente non dimenticherò mai.
Spero di non annoiarvi mostrandovi qualche altro scatto.
Quando ormai ero rassegnato, dopo l’ennesimo tentativo mancato di cercare una orata di taglia, dopo un weekend in cui nonostante avessimo dato tutto le soddisfazioni erano state davvero poche, proprio in un momento in cui ormai nulla potevo più aspettarmi, è arrivata Lei.
Ora posso rispondere alla domanda di cui all'inizio report, il pesce della vita, seppur in qualche modo scherzando, l’ho sempre identificato come “una Orata da 3 kg”, non ci sono ancora arrivato, ma direi che ci siamo avvicinati parecchio vicini
Vi lascio anche peso e misura della mia bellissima orata.
E non provate a pensare che questa sia una sorta di traguardo perché non è altro che un nuovo trampolino di lancio per tornare in pesca ancora più motivato di prima!
Never stop believing
Grazie Mare mio.. -
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che figata di report... adesso punta alla Nonna 4XL :* . -
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Grande..posso solo farti dei complimenti. A vedere le foto postate mi sembrano località anche da me conosciute. Se eri al porto di La Spezia nel periodo dei primi di ottobre, magari eravamo anche vicini di posto.. ti posso dire che in quel periodo li sono uscite delle belle bestie.. . -
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Conosco il posto, un mio amico che era a pesca con me ha preso un'orata da 5,6 kg! E la sera prima un branzino da 1,8 kg...
Comunque complimentoni!!!. -
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Affrettati a spegnere le passioni prima che ti brucino. Il mare e la pesca sono la mia passione
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Bel report complimenti!! . -
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Il surfcasting non è un modo di pescare ma una filosofia di vita
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Bel report avvincente complimenti . -
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Tutto molto bello!!! . -
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Alla grande!
Complimenti. -
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molo italia giusto? io personalmente preferisco cercarle da spiaggia anche se queste taglie sono un pò più rare... cmq bel report e bella pescata... . -
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Bravo, per un momento mi hai fatto immaginare di avere la canna in mano.......bravo davvero ‼️ . -
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Stracomplimenti.👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻 . -
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Gran bel report e bellissima cattura complimenti:) . -
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Complimenti bel pesce!!! . -
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Ciao,
nel vedere le foto della pescata a bolognese ( e riconosciuto lo spot...) ti posso dare una dritta?
La prossima volta che scendi in "Toscana", invece di posizionarti a metà o in fondo alla diga foranea, mettiti tra il faro verde e la rotonda con il granchietto.. vedrai che sorprese. Altro spot prolifico è all'interno del faro rosso. Il problema e se trovi posto, di solito nel periodo di Ottobre trovi le canne in acqua 24 ore con le persone che fanno i turni.... -
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grazie a tutti =) .