[SICILIA] [02-11-2013]

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    già "spirographus", pescatore e rodbuilder per passione

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    LUOGO

    Regione*: Sicilia
    Provincia: Palermo
    Spiaggia: la solita


    DATA E DURATA

    dalle ore*: 17:15 del 02/11/2013
    alle ore*: 19.15 del 02/11/2013


    PARTECIPANTI

    1* - Io


    DESCRIZIONE

    Vento Generante*: O poi girato a NNE
    Stato Acqua*: Velata
    Presenza Alghe*: No


    FASI ASTRONOMICHE

    Acme Alta Marea: 20.10
    Acme Bassa Marea: 14.00

    Fase Lunare*: Luna nuova

    Luna Sorge: 5:13 - Luna Tramonta: 16:26
    Sole Sorge: 6:34 - Sole Tramonta: 17.06


    SPIAGGIA

    Morfologia*: Aperta
    Granulometria*: Media
    Profondità*: Medio-bassa
    Esposizione*: NNW





    CATTURE

    1° Preda*: Orata
    Peso*: sottomodo chilare
    Tipologia Calamento*: Long Arm
    Trave: Lungh 200 cm – Diam. 0.40 – Colore blu
    Finale*: Lungh. 200 cm. - Diam. 0.20 - Colore grey
    Amo*: Trabucco 910N - N° 6 (tipo Gamakatsu)
    Esca*: coda di gamberetto
    Piombo*: Sporteen da 125 grammi
    Ora strike*: 18:45
    Zona cattura*: Intorno ai 50 metri
    Meteo*: Sereno
    Vento*: Prima NW, poi in rotazione da SE (vento di terra)
    Stato Acqua*: Velata
    Corrente*: Da destra verso sinistra


    Racconto di pesca


    Nel lungo weekend dei morti, approfittando di trovarmi a casa dei miei (a 3km dal mio solito spot), che per ora ospitano anche le mie canne e il resto dell’attrezzatura, decido di farmi se possibile una pescatine: breve, avendo la famiglia al seguito, ma necessaria, perché il mare non lo vedo da un mese almeno.
    L’idea era nata la settimana scorsa, e seguendo i siti meteo, speravo che sabato ci sarebbe stata una piccola perturbazione di maestrale, che avrebbe generato un po di onda, nel pomeriggio, che magari avrebbe invogliato i saraghi, che sono comparsi già a settembre in quella spiaggia. Fino a giovedì, 3b meteo mi dava qualche speranza, ma il lamma, che poi ci ha preso, no.
    Ma veniamo a sabato: visto il poco tempo, e che ero partito da Palermo senza esche, prendo in pescheria un muggine per provare a insidiare i serra. Arrivato a casa, sfiletto il pesce, mezzo lo congelo e con l’altro mezzo preparo due mini tranci e due più grossi. Il tutto finisce in freezer, non sapendo ancora bene se sarei potuto andare a pesca lo stesso sabato o la domenica a farmi l’alba.
    Per una mano, comincio a preparare l’attrezzatura, per la gioia di mio figlio Andrea, 3 anni e mezzo, che frugando tra fili e ami dice “papà, ti voglio aiutare”, “papà, ti voglio accompagnare”. In sua compagnia constato quello che temevo: le ultime pescate estive avevano assottigliato tremendamente la mia riserva di travi pronti, lasciandomene un paio per serra e un paio tra long arm e short. Le montature con le tecnosfere erano integre, ma le uso solo come ultima ratio quando il pesce latita. Comunque, sistemo lo zaino, tolgo un po’ di piombi pesanti, visto che il mare era assolutamente tranquillo e con tutto pronto da caricare in auto, mi dedico alla famiglia.
    Dopo pranzo, comunico che scendo a mare, un paio d’ore, nel pomeriggio. Dopo ampia trattativa, ottengo la bolla papale per stare fuori fino alle 20, ma a condizione di addormentare il pargolo “va be, tanto alle 4 scendo”. Alle 17, mi sveglia mia moglie: ovviamente mi ero addormentato col pargolo. Indeciso se andare o no, al terzo “Giampiero, alzati!”, decido per il si. Ovviamente mi ero già giocato il tramonto: prendo i tranci e un sacchettino di gamberetti che erano in congelatore da un paio di mesi, e mi metto in auto. Vista la serata tranquilla, decido di passare prima dallo spacciatore di esche del paese, vediamo se trovo una confezione di americano o bibi, non si sa mai giri qualche orata… Ma nulla, solo coreano, è destino, dico: mi faccio un paio d’ore a mare almeno mi rilasso.
    Arrivato sullo spot, trovo la parte sinistra già occupata da 3 pescatori con quattro canne: mi restano la parte centrale o la destra. Scelgo la destra, qui il mare accumula uno strato di sabbia più profondo sui ciottoli, almeno i picchetti li posso piantare tranquillo. Il mare è come lo avevo immaginato, un po’ vivacizzato dal vento pomeridiano, ancora piuttosto intenso, ma senza frangente omogenee.
    Approfittando di un tripode improvvisato realizzato con legna e canne da un pescatore che mi ha preceduto, appoggio la mia roba e apro la sacca. OK, sono le 5.20, ho un paio d’ore, non aprirò più di tre canne. La prima è la MB2, visto il mare tranquillo almeno mi garantisce un po’ di metri in più. Allo stesso modo, prendo il mulinello 6000, tolgo la bobina con lo 0.28 e metto quella con lo 0.18, oggi possiamo fare i biccerelli. Prendo la montatura col long arm, piombo sporteen da 125 e mi accingo a innescare il gambero. Aprendo il sacchettino, vedo che sono tutti piccoli, massimo 5-6 cm testa compresa. Penso ad un innesco multiplo, quando mi accorgo di essere senza aghi da innesco… mi saranno caduti prima mentre sistemavo la roba, diamine oggi non ne va dritta una…
    Fortunatamente l’amo è molto sottile e allungato, quindi anche senza ago riesco a innescare decentemente una coda di gambero non sgusciata, privata solo del telson in modo da creare una appendice mobile. Il filo elastico completa l’opera. Lancio e mi dedico alle altre due canne, che monto con LA rovesciato, finale 0.50 e cavetto terminale, con un trancio a testa. La Albarossa la piazzo col minitrancio alla destra della MB2, mentre la Trial va a sinistra col trancio grosso.
    Col buio sopraggiunto nel frattempo, il vento comincia a calare, mi sposto sulla destra a conoscere gli altri pescatori, che pescano a serra con inneschi di sarda, facciamo quattro chiacchere e poi vado a controllare le mie canne. Il gambero ovviamente è stato molto gradito dalla minutaglia, non è rimasto neanche il filo elastico. Reinnesco, lancio e aspetto. Altri 10 minuti, nel mentre il vento sembra volere girare da terra, il mare scende ancora: l’amo è nuovamente pulito. Reinnesto, lancio, stavolta mollo tardi il filo, il lancio è più corto, metto in tensione e aspetto. Altri 10 minuti e torno a controllare l’esca: ferro per disseppellire il piombo e comincio a recuperare, ma quasi subito dall’altra parte avverto un peso notevole. Penso di avere beccato la solita matassa di fili e montature, magari arrichhita da un misto di alghe, non sarebbe la prima volta. All’inizio del recupero il peso è costante, poi avvicinandomi cominciano le fughe laterali, e allora penso che forse oltre alle alghe c’è pure un pesce, anche in questo caso non sarebbe la prima volta. Poi appena mi viene a portata di lampada la vedo: non ho dubbi, è lei, l’orata. Ci sono gli ultimi metri, lo shock è già dentro, recupero a tutta velocità, non aspetto l’onda, la voglio e basta. Sulla battigia, la sollevo e si spezza il terminale, lei atterra sulla sabbia asciutta, è bellissima, allamata sulla punta del labbro inferiore, la prima che prendo in vita mia: subito nel secchio e a farla vedere ai vicini, che oltre a prodigarsi in complimenti mi hanno scattato una foto. Le stime a occhio la classificavano come sottomodo chilare, e effettivamente la bilancia a casa si fermerà a 860 grammi.
    Incredibile la piega che ha preso la serata, ho smontato con calma le canne, prima quelle a serra, poi dopo un altro cambio esca anche la MB2, con mille pensieri che mi frullavano in testa: su quella spiaggia, quest’estate, avevo già perso un’orata, che aveva spezzato il bracciolo dello 0.20, e dopo un minuto alla mia destra ne avevano uscita una chilare… che dire, nello stesso spot, sulla stessa canna, stavolta il mare mi ha regalato questo bel pesce, inatteso anche perché non pensavo di avere un’esca adeguata alla regina. Ero anche contento per la prova dell’attrezzatura: la MB2, canna molto morbida, ha assecondato bene le sfuriate del pesce, anche il mulinello, uno Shakespeare FDX che ho preso in UK, ha superato bene la prova, senza soffrire nel recupero.
    Arrivato a casa, la cosa più bella è stato vedere Andrea, che diceva “papà ha preso un pesce grandissimo” e “lo posso toccare?”.
    L’esame delle interiora ha rivelato che si tratta di un maschio, con due belle sacche piene di “lattume”, e che era a stomaco vuoto.
    Ecco alcune foto, fatte col telefonino in spiaggia, non ho foto del mare, mi spiace, ma come ho detto sono arrivato tardi sullo spot e volevo iniziare a montare con un po’ di luce.

    Foto-0314-1

    Foto-0313

    DSCN3970

    In ultimo, un ringraziamento agli amici del forum, divido virtualmente con voi questa preda, che con i vostri consigli mi avete aiutato a prendere.
     
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    spero che tu possa prendere il vizio! bella prova ;-)
     
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  3. Ltn. Col. Kurtz
     
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    Complimenti.


    Prendere nota: approfondire questione gamberetti
     
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    Grazie Alex e colonnello.

    Il gamberetto lo sto usando da poco, è un'esca delicatissima, specialmente quello che prendo io a 3 euro/chilo nei mercatini popolari, abbisogna sempre di un generoso sostegno di filo elastico, e cerco di non sgusciarlo mai. Finora tra innescato intero e solo coda, ha pagato la coda. Vediamo più avanti nell'inverno. Ogni suggerimento è benvenuto.
     
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  5. scivu
     
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    Ottimo!
     
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    La cosa strana, almeno per me, è che col gambero dalla barca prendo qualsiasi cosa, dai saraghi in primis alle orate ai pagelli, scorfani, sciarrani ecc., praticamente manda in frenesia tutto quello che gira, dalla spiaggia invece mi pare che i pinnuti, a parte la minutaglia, si facciano pregare, finora solo catture sporadiche.
    Comunque complimenti, tre canne per due ore di pesca sono da crisi di astinenza acuta, io tra montaggio e smontaggio avrei perso almeno un'ora, ma sei stato ripagato alla grande e questo è quello che conta ;)
     
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  7. Deepblue74
     
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    Intanto, complimenti per la cattura.

    Stuzzica anche a me l'idea del gamberetto, oltretutto non erano freschi, ma congelati ed hanno comunque ripagato.

    Solo una cosa: quando parli della spiaggia descrivi ciottoli sotto la sabbia, quindi il fondale prospicente è misto? Cioè, ciottoli e sabbia o scogli sommersi qua e là con presenza di alghe?

    Enrico.
     
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    Grazie a tutti ragazzi dei commenti

    CITAZIONE (Surfin Bird @ 4/11/2013, 09:59)
    La cosa strana, almeno per me, è che col gambero dalla barca prendo qualsiasi cosa, dai saraghi in primis alle orate ai pagelli, scorfani, sciarrani ecc., praticamente manda in frenesia tutto quello che gira, dalla spiaggia invece mi pare che i pinnuti, a parte la minutaglia, si facciano pregare, finora solo catture sporadiche.
    Comunque complimenti, tre canne per due ore di pesca sono da crisi di astinenza acuta, io tra montaggio e smontaggio avrei perso almeno un'ora, ma sei stato ripagato alla grande e questo è quello che conta ;)

    Hai ragione, ma davvero avevo troppa voglia di scendere a mare, poi considera che due canne (quelle a serra) le ho ritirate solo una volta, quindi mi sono dedicato di più a quella col gamberetto. Finora dallo stesso spot, col gambero avevo preso un sarago e uno sparaglione, entrambi con un pò più di mare, poi la norma è che il gambero è la prima esca a essere sbranata dalla minutaglia. Vediamo, sono curioso di provarlo in inverno, a gennaio-febbraio l'avevo usato su un'altra spiaggia, ma non mi aveva dato risultati.

    CITAZIONE (Deepblue74 @ 4/11/2013, 10:08)
    Intanto, complimenti per la cattura.

    Stuzzica anche a me l'idea del gamberetto, oltretutto non erano freschi, ma congelati ed hanno comunque ripagato.

    Solo una cosa: quando parli della spiaggia descrivi ciottoli sotto la sabbia, quindi il fondale prospicente è misto? Cioè, ciottoli e sabbia o scogli sommersi qua e là con presenza di alghe?

    Enrico.

    I gamberi erano odorosissimi, forse per noi un pò puzzolenti, ma immagino che per i pinnuti sia diverso. La spiaggia, soprattutto in quel tratto, è caratterizzata da zone clean alternate a misto (di più sulla parte sinistra, di fronte a me era più libera), ciottoli nella parte iniziale, poi sulla battigia alternanza di zone coperte da ciottoli e zone di sabbia, comunque quando pianti il picchetto, dopo i primi centimetri ci sono ciottoli. Dove pescavo, io, accanto a una casa di quelle costruite "sul mare ", scempio della nostra terra, il mare accumula sempre un pò più di sabbia, ma credo che sia anche un gioco di correnti dovuto, appunto, a quell'obbrobrio edilizio che crea una sorta di "scogliera di cemento". In estate capita di vedere una canna che spunta dal muro, lì c'è qualcuno che pesca (con scarso successo) in poltrona!
     
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  9. kupolo
     
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    Bella Orata!!! :D
    In sole 3h scarse hai ottenuto un ottimo risultato! :) Complimenti!! :)
     
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    Grazie kupolo!
     
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    Quando a pollastrelli e quando a grilli...

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    Notavo dalle foto la pancia gonfia sulla bilancia che poi leggendo hai spiegato prontamente... Bel report e bel pesce!!!
     
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    Grazie Andrea, ho sperato che non fosse ovata, ala fine è uscito il maschio.
     
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    SCer cazzuto..terrore delle aguglie..

    ..cavalcatore folle!!

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    bravo giampiero
     
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    Grazie Peppe!
     
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    Il Sodomita®

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    bella cattura, bravo ;)
     
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