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SCHEDA BATTUTA [Calabria][02/12/2012]
LUOGO
Regione*: Calabria Provincia: Reggio Calabria Spiaggia:
DATA E DURATA
dalle ore*: 09:30 del 02/12/2012 alle ore*: *: 13:00 del 02/12/2012
PARTECIPANTI
1* - Io
DESCRIZIONE
Picco Mareggiata: Nessuna mareggiata Vento Generante*: Stato Acqua*: Limpida Presenza Alghe*: no
FASI ASTRONOMICHE
Domenica 2012-12-02 Sole sorge 6:56 - Sole tramonta 16:37 Luna tramonta 9:37 - Luna sorge 20:07 Alta marea: 5:16 mt 0.25 Bassa marea: 11:04 mt 0.08 Alta marea: 17:24 mt 0.24 Bassa marea: 23:23 mt 0.09
Fase Lunare: 4 giorni dopo della fase denominata ”luna piena”
SPIAGGIA
Morfologia*: Spiaggia tra barriera soffolta e scogliera artificiale - Misto Granulometria*: Altro Profondità*: Molto profonda Esposizione*: Sud Ovest Immagine da Google Earth: Foto:
CATTURE 1° Preda*: sciarrano Peso*: Rilasciato Tipologia Calamento*: Long arm Finale*: Lungh. 200 cm. - Diam. 0.28 - clear Amo*: Beak - N° 3 Esca*: Murici in tandem Piombo*: Beack bomb da 5 Oz. Ora strike*: 11:10 Zona cattura*: Al largo Meteo*: Limpido Vento*: leggero da N-O Intensità Vento: bassa Pressione Atmosferica: Stato Acqua : Velata Onde Minuto: Corrente*: Leggera da destra verso sinistra
2° Preda*: Sarago Pizzuto Peso*: 0,700 kg. Tipologia Calamento*: Long arm Finale*: Lungh. 200 cm. - Diam. 0.25 - clear Amo*: Aberdeen - N° 6 Esca*: coreano Piombo*: Beack bomb da 5 Oz. Ora strike*: 11:30 Zona cattura*: Al largo Meteo*: Limpido Vento*: leggero da N-O Intensità Vento: bassa Pressione Atmosferica: Stato Acqua : Velata Onde Minuto: Corrente*: Leggera da destra verso sinistra
3° Preda*: Sarago testa nera Peso*: Tipologia Calamento*: Long arm Finale*: Lungh. 200 cm. - Diam. 0.28 - clear Amo*: Beak - N° 3 Esca*: Piombo*: Beack bomb da 5 Oz. Ora strike*: 11:50 Zona cattura*: Al largo Meteo*: Limpido Vento*: leggero da N-O Intensità Vento: bassa Pressione Atmosferica: Stato Acqua : Velata Onde Minuto: Corrente*: Leggera da destra verso sinistra
4° Preda*: sciarrano Peso*: Tipologia Calamento*: Long arm Finale*: Lungh. 200 cm. - Diam. 0.28 - clear Amo*: Beak - N° 3 Esca*: americano Piombo*: Beack bomb da 5 Oz. Ora strike*: 12:00 Zona cattura*: Al largo Meteo*: Limpido Vento*: leggero da N-O Intensità Vento: bassa Pressione Atmosferica: Stato Acqua : Velata Onde Minuto: Corrente*: Leggera da destra verso sinistra
5° Preda*: Sarago Spraglione Peso*: Rilasciato Tipologia Calamento*: Long arm Finale*: Lungh. 170 cm. - Diam. 0.28 Amo*: Aberdeen - N° 6 Esca*: Coreano maxi Piombo*: Beack bomb da 5 Oz. Ora strike*: 12:25 Zona cattura*: Al largo Meteo*: Limpido Vento*: leggero da N-O Intensità Vento: bassa Pressione Atmosferica: Stato Acqua : Limpida Onde Minuto: Corrente*: Leggera da destra verso sinistra
6° Preda*: Cernia Dorata Peso*: Rilasciata Tipologia Calamento*: Long arm Finale*: Lungh. 200 cm. - Diam. 0.35 – Nylon clear Amo*: Beak - N° 3 Esca*: Americano Piombo*: Beack bomb da 5 Oz. Ora strike*: 12:45 Zona cattura*: Al largo Meteo*: Limpido Vento*: leggero da N-O Intensità Vento: bassa Pressione Atmosferica: Stato Acqua*: Velata Onde Minuto: Corrente*: Leggera da destra verso sinistra
Alcune immagini:
Lo stato del mare:
Il sarago pizzuto:
Le altre prede:
Ho seguito l’evolversi della mareggiata sia “de visu” che osservandone i grafici sui siti meteo. Ieri sera passo a prendere USA e ne trovo una sola confezione per cui prendo anche una confezione di “Coreano”. In mattinata nelle pescherie non ho trovato esca. So che oggi potrò scendere in spiaggia solo dopo le ore 9:00 e dunque o acquisto il verme o sono costretto a rimanere a casa. Opto per il verme. So che la scaduta c’è già stata e l’ho persa, mio malgrado. Cerco, tuttavia, di approfittare dell’unico giorno in cui riesco d essere libero per provare a ritornare in un tratto di costa che non frequento da parecchio tempo. Nei giorni scorsi, durante un sopralluogo, ho avuto modo di verificare che la spiaggia si è riformata e lo spot presenta delle similitudini con una spiaggia, adesso scomparsa, che in passato aveva elargito abbondanti carnieri. Il mare si presenta di un colore smeraldo, è presente un’unica onda che si infrange ed è alta circa venti centimetri. Sulla mia sinistra c’è una barriera soffolta che impedisce di poter pescare nelle immediate vicinanze ma so per certo che offre riparo a molte specie. Sulla mia destra una scogliera artificiale. Il fondo presenta qualche roccia, non visibile dalla mia posizione. Spero che sia stato parzialmente coperto dai sedimenti depositatasi nelle ultime mareggiate durante il lento fenomeno del ripascimento. In altre zone l’erosione ha lasciato scoperte delle formazioni rocciose qui invece si è verificato il fenomeno opposto: il mare ha depositato sedimenti rubati in altri luoghi. So di correre il rischio di perdere qualche montatura ma so anche che posso avere qualche gradita sorpresa. Inoltre sono convinto, per aver fatto in passato delle immersioni in questo tratto di mare, che dopo una scogliera ci sono banchi di sabbia. Non può essere tutto completamente diverso dallo scenario di fronte al quale spero di trovarmi. Almeno spero che sia così, deve essere così. Dunque potrei tentare, nel caso non riuscissi ad effettuare una corretta azione di pesca sulla media e corta distanza, di giocare la carta della lunga per cercare qualche Pagro. In ogni caso mi conforta la presenza del misto perché ho la possibilità di incontrare i saraghi. Preparo l’attrezzatura e la carico nella mia autovettura. Il percorso per giungere allo spot è breve, spero soltanto di non trovarlo occupato. Arrivato dopo circa dieci minuti, parcheggio e scendo a vedere la spiaggia. Bene! Non c’è nessuno e posso scegliere dove mettere le lenze in pesca. Preparo in breve tempo la mia postazione, una canna la monto con un solo bracciolo con minitrave e finale in nylon dello 0,28 su amo beak Reflex modello 4444BLNR del numero 3, piombo besck bomb da 5 once ed esca americano. La seconda invece la lancio sulla media distanza. La montatura prevede un bi-amo realizzato su trave lungo un metro e ottanta da 0,60 millimetri e due snodi, agli estremi dello stesso, realizzati con perlina - girella – perlina, quest’ultima bloccata con stopper in gomma, e terminali, di cui quello alto con un piccolo flotter posizionato a cinque centimetri dall’amo, lunghi 170 centimetri ed entrambi realizzati con monofilo del diametro da 0,25 millimetri. Il piombo è uguale a quello del primo complesso pescante. Come esca opto per coreano nell’amo alto e USA in quello basso. Gli ami sono entrambi Aberdeen Bad Bass 913 numero 6. La prima “quasi” cattura avviene sull’amo singolo e il sarago, di dimensioni piccole, raggiunge presto la libertà in quanto si slama un attimo prima che riesca a tirarlo fuori dall’acqua. Bene. Lo sparaglione, almeno mi pare che fosse un “Diplodus Annularis”, mi ha fatto risparmiare del tempo prezioso visto che comunque avrebbe riacquistato la libertà. Recupero la seconda canna e riscontrata una inattività dei pesci sulla media distanza opto per un lancio, se così si può chiamare l’esercizio di posizionare l’esca a circa dieci metri dalla battigia, a brevissima distanza. Intanto sulla lunga distanza recupero uno sciarrano e gli regalo la libertà. Rilancio sulla lunga in complesso con l’amo singolo e decido di controllare le esche della canna lanciata a pochi metri per valutare se insistere sulla corta distanza o provare sulla lunga alla ricerca di qualche preda degna di interesse. Viste le esche danneggiate più dalla lunga permanenza in acqua che dall’attacco dei pesci, rinnovo i bocconi con vermi freschi e arzilli con la soluzione adottata in precedenza, ovvero USA nell’amo basso e coreano in quello alto ed effettuo un lancio cercando di depositare il piombo alla massima distanza a me possibile. Il fondo è molle metto in tiro quanto basta a fare flettere la cima della Vulcano e allento la frizione di qualche scatto. Sono ormai le undici e mezza. Un deciso movimento della cima segnala che dall’altro capo della lenza ci sono visite. Tolta la canna dal picchetto recupero senza dare la ferrata. So che l’amo leggero ed affilato ha già fatto presa. Sento il peso e le testate ma non conosco l’identità del mio gradito ospite. In breve tempo è vicino alla battigia dunque attendo il momento propizio per scoprire a quale specie appartiene. Tirato fuori il “pizzuto” lo deposito nel secchio e corro in macchina a prendere la fotocamera che era rimasta nel bagagliaio della mia autovettura parcheggiata a qualche decina di metri dalla spiaggia. Immortalate le immagini di questa splendida preda e quelle del mare rilancio il complesso pescante insistendo e riproponendo la stessa soluzione adottata in precedenza. Arriva un terzo sarago, questa volta tuttavia è un testa nera da poco meno di diciotto centimetri. Decido di liberarlo. Intanto dopo un controllo dell’altra canna trovo allamato un altro sciarrano che ha ingoiato un il beak. Lo slamo ma mi accorgo che le sue condizioni mi impediscono di rimetterlo in acqua. Di lì a poco catturo il quarto sarago della giornata, ed è, senza ombra di dubbio un Sarago Sparaglione di piccole dimensioni ed anch’esso ritorna subito a nuotare nel mare da cui l’avevo, seppur per un breve periodo, allontanato. Manca ormai mezz’ora al mio rientro. Copro un amo con un grosso americano e lancio sulla lunga. Pochi attimi e la cima si muove e viene quella che sarà l’ultima preda della giornata e l’ultima che rilascerò. E’ una Cernia Dorata e la deposito, prima di slamarla, nel secchio. Immortalo le immagini e dopo aver lasciato le mie mani in acqua per una decina di secondi la slamo delicatamente e la metto in un piccolo secchio per avvicinarmi alla battigia mantenendolo in acqua e cercando di evitare di arrecare danno ad un pesce che spero di incontrare tra qualche anno. La piccola cernia ritorna nelle acque dalle quali è stata prelevata. Intanto è giunto il momento di rientrare. Non posso che essere soddisfatto.
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