Squalo a Muravera

non per niente è chiamato volgarmente "pescecane" proprio perchè morde!

Ma infatti Christian, non mi pare che si stia andando nella direzione dell'allarmismo anzi, tutt'altro! Zio Silvio ha giustamente posto l'accento sul fatto che forse avrebbero dovuto lasciarlo morire in santa pace invece di andare a rompergli le palle mentre esalava l'ultimo respiro....chiaramente lo squalo i reagisce d'istinto con i mezzi che ha altrimenti si sarebbe rivolto a Zara dicendogli:- Senti, fatti una forchettata di cazzi tuoi e lasciami in pace che sto bene dove sto!!! Tagazzzz....

Esattamente!
Un piccolo aneddoto a supporto di quanto sopra:
quando ero un bambino di otto anni (circa 35 anni fà), in quel di Piscinas, era prassi che si pescasse utilizzando scarti di "lavorazione" della miniera......facilmente reperibili in discarica e non solo....l'esplosivo al plastico! Mio nonno (buonanima) assieme ad altri che passavano le loro estati nei casotti a Piscinas, ...anche notabili quali il parroco....il medico condotto....il comandante della locale stazione Carabinieri ed altri.....dilettanti....talvolta usavano tali metodi, non tanto per diletto ma per tirare a campare (con lo stipendio da perforatore non ci campava i suoi 11 figli).
Quando il tempo lo permetteva ( e ce ne era la necessità) nonno chiamava a raccolta i nipoti più grandetti, tra cui io, e ci diceva:- Toccai picciokkeddus ka oi nonnu si portada a piscai!!! (trad:- Andiamo bimbi che oggi nonno vi porta a pescare!!! Evviva....tutti a prendere maschera, pinne, boccagliio e coppo!!!

Tutti sulla battigia ad aspettare la passata dei branchi di spigole, orate, mormoroni giganteschi, muggini, surelli, ricciole....quello che passava il convento insomma......Al segnale convenuto...tutti a debita distanza....il primo botto, talvolta doppiato all'occorrenza e poi....il finimondo, l'acqua cominciava ad agitarsi, ribolliva sotto la frenesia alimentare delle verdesche.....per almeno mezz'ora l'acqua era off-limits....finchè le bastarde non si fossero saziate ed avessero abbandonato il luogo era IMPOSSIBILE anche solo avvicinarsi all'acqua....quante volte ti razziavano il coppo coi pesci....
Ad onor del vero non si è mai registrato un attacco vero e proprio nei confronti dell'uomo (probabilmente c'era talmente tanto cibo che non gli passava per l'anticamera del cervello di assaggiare quegli esseri così grandi e coriacei che si muovevano in piedi su due zampe....) se non qualche "scartavetramento" accidentale da "contatto ravvicinato del terzo tipo"!!!
Talvolta qualcuna cadeva vittima della propria ingordigia ed incontrava un arpione in acciaio inox moby dick style ma, data l'impressione che faceva la carne sulla griglia (tagliata a tranci e messa sulla griglia la carne trema come se fosse viva fino alla completa cottura), incontrava poco favore tra i commensali se non gli estimatori del genere.
I pesci che non venivano venduti, se in quantità sufficente, diventavano oggetto di megagrigliata sulla spiaggia alla quale partecipava tutta la comunità casottiana di Piscinas (un centinaio di persone.....più ospiti e turisti tendaioli....) e, per far fronte a tale esigenza c'era un solo modo....smontare il lettone di nonno ed usarne la brandina matrimoniale a mò di graticola gigante....un festa di piazza insomma.
Ora ovviamente non è più così da decenni, gli scarichi della miniera non generano più mangianza alla foce dei rii, la pesca indiscriminata ha fatto il resto ed anche l'utilizzo degli esplosivi (fortunatamente debellato quasi totalmente se non qualche rarissimo caso sporadico) ha contribuito al depauperamento della risorsa ittica. L'ultima verdesca (viva) la incontrai una 15° d'anni fà a pesca subacquea (Loc. Punta Fenu Struvu) e...già scrissi di reckords di velocità in nuoto pinnato!!!