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martorex.
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ma a te che te frega ? la tua distanza di lancio e pesca è tra i 20 ed i 25 metri , mica ti disturbano l'azione di pesca
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.
Lo uso solo io, pesa ma frulla e non molla, quindi lo tengo
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.Scusate ma prima di passare a maniere drastiche perchè non chiarire una cosa?? Si possono calare le reti a quella distanza sì o no????
Se la risposta è, come penso, sì, resta l'amaro in bocca, ma se non c'è un illecito non si può far nulla di nulla nè noi nè gli organi competenti.
Che io sappia ,con le nuove leggi comunitarie sulla pesca ,vedi maglia da 4 cm per le reti , le reti da posta devono essere piazzate a 600mt dalla battigia.
Se sbaglio correggetemi.. -
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leggete un po' qui. -
ponente49.
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scusate la mia ingnioransa ma io l artilo 4 al punto 1 non riesco a decifrarlo bene perche se per corsi di acqua si intende anche quelle valli che buttano solo nel periodo invernale ma che in estate seccano allora almeno dalle mie parti nessuna rete puo essere calata entro i 200 mt di qualsiasi spiaggia comunque grazie submarcos perche quella legge non la conoscievo. Appena trovo un po di tempo libero me la stampo e chiedo maggiori informazione presso un amico in capitaneria salute a tutti valter elba . -
.leggete un po' qui
be qui non parla di 600 mt,proprio non cita limiti se non per le foci......
DECRETO 10 Giugno 2004
Disciplina delle reti da posta fissa.
(GU n. 151 del 30-6-2004 )
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
Vista la legge 14 luglio 1965, n. 963, e successive modificazioni, recante la disciplina della pesca
marittima;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, e successive
modificazioni, con il quale e' stato approvato il regolamento di esecuzione della legge n. 963/1965;
Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 41, recante il piano per la razionalizzazione e lo sviluppo
della pesca marittima;
Visto il regolamento (CE) 1626 del 27 giugno 1994, che istituisce misure tecniche per la
conservazione delle risorse della pesca nel Mediterraneo;
Visto il decreto ministeriale 5 novembre 2001, con il quale sono state delegate al
Sottosegretario di Stato on. Paolo Scarpa Bonazza Buora le funzioni istituzionali concernenti la
disciplina generale ed il coordinamento in materia di pesca, acquicoltura e gestione delle risorse
idriche marine;
Ritenuto opportuno, nelle more della redazione del piano d'azione della pesca mediterranea e
della revisione del decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, procedere ad
una piu' precisa definizione delle caratteristiche tecniche del sistema «attrezzi da posta»;
Decreta:
Art. 1.
1. Le reti da posta fissa sono quelle reti, ancorate al fondo marino, destinate a recingere o
sbarrare spazi acquei, allo scopo di ammagliare pesci, crostacei e molluschi che vi incappano.
Art. 2.
1. E' consentito l'impiego delle reti da posta fisse purche' la superficie complessiva non sia
superiore a 20.000 mq ciascuna.
Art. 3.
1. Le reti da posta fissa devono essere munite di segnali costituiti da galleggianti di colore
giallo, distanziati fra loro non piu' di 200 metri.
2. Le estremita' dell'attrezzo debbono essere muniti di galleggianti di colore giallo con
bandiere di giorno, e fanali di notte, dello stesso colore; tali segnali debbono essere visibili a
distanza non inferiore a mezzo miglio.
Art. 4.
1. E' vietato collocare reti da posta ad una distanza inferiore a 200 metri dalla congiungente i
punti piu' foranei, naturali o artificiali, delimitanti le foci e gli altri sbocchi in mare dei fiumi o
di altri corsi di acqua o bacini.
Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed
entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.
Roma, 10 giugno 2004
Il Sottosegretario di Stato: Scarpa Bonazza Buora. -
.leggete un po' qui
be qui non parla di 600 mt,proprio non cita limiti se non per le foci......
DECRETO 10 Giugno 2004
Disciplina delle reti da posta fissa.
(GU n. 151 del 30-6-2004 )
IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO
Vista la legge 14 luglio 1965, n. 963, e successive modificazioni, recante la disciplina della pesca
marittima;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, e successive
modificazioni, con il quale e' stato approvato il regolamento di esecuzione della legge n. 963/1965;
Vista la legge 17 febbraio 1982, n. 41, recante il piano per la razionalizzazione e lo sviluppo
della pesca marittima;
Visto il regolamento (CE) 1626 del 27 giugno 1994, che istituisce misure tecniche per la
conservazione delle risorse della pesca nel Mediterraneo;
Visto il decreto ministeriale 5 novembre 2001, con il quale sono state delegate al
Sottosegretario di Stato on. Paolo Scarpa Bonazza Buora le funzioni istituzionali concernenti la
disciplina generale ed il coordinamento in materia di pesca, acquicoltura e gestione delle risorse
idriche marine;
Ritenuto opportuno, nelle more della redazione del piano d'azione della pesca mediterranea e
della revisione del decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, procedere ad
una piu' precisa definizione delle caratteristiche tecniche del sistema «attrezzi da posta»;
Decreta:
Art. 1.
1. Le reti da posta fissa sono quelle reti, ancorate al fondo marino, destinate a recingere o
sbarrare spazi acquei, allo scopo di ammagliare pesci, crostacei e molluschi che vi incappano.
Art. 2.
1. E' consentito l'impiego delle reti da posta fisse purche' la superficie complessiva non sia
superiore a 20.000 mq ciascuna.
Art. 3.
1. Le reti da posta fissa devono essere munite di segnali costituiti da galleggianti di colore
giallo, distanziati fra loro non piu' di 200 metri.
2. Le estremita' dell'attrezzo debbono essere muniti di galleggianti di colore giallo con
bandiere di giorno, e fanali di notte, dello stesso colore; tali segnali debbono essere visibili a
distanza non inferiore a mezzo miglio.
Art. 4.
1. E' vietato collocare reti da posta ad una distanza inferiore a 200 metri dalla congiungente i
punti piu' foranei, naturali o artificiali, delimitanti le foci e gli altri sbocchi in mare dei fiumi o
di altri corsi di acqua o bacini.
Il presente decreto verra' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed
entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.
Roma, 10 giugno 2004
Il Sottosegretario di Stato: Scarpa Bonazza Buora
E' vero, i limiti esistono soltanto in prossimità delle foci.
Tuttavia, all'art. 3 comma 1 e 2 del DECRETO 10 Giugno 2004, che riporto
1. Le reti da posta fissa devono essere munite di segnali costituiti da galleggianti di coloregiallo, distanziati fra loro non piu' di 200 metri.
2. Le estremita' dell'attrezzo debbono essere muniti di galleggianti di colore giallo con
bandiere di giorno, e fanali di notte, dello stesso colore; tali segnali debbono essere visibili a
distanza non inferiore a mezzo miglio.,
è indicato l'obbligo di segnalare la presenza di reti, e questo immagino sia per ragioni di sicurezza che per evitare che altri pescatori utilizzino i loro attrezzi sopra le reti.
La mancata segnalazione delle reti, con le modalità indicate indicate dalle Norme di Legge, può essere utilizzata per richiedere l'intervento degli organi preposti dalla Legge al controllo delle spiaggie.
Edited by Domar - 22/1/2011, 12:56. -
Alexdoch‚‚‚.
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e uno schifo uno si prepara per una battuta di pesca spendendo dei soldini e poi si ritrova una situazione come questa e veramente uno schifo.............. . -
GOLORITZE.
User deleted
che tristezza....fortunatamente in condisurf le reti le tengono in barca, almeno da queste parti. Non è consigliabile uscire con le meravigliose scadute della costa Occidentale sarda. . -
Deepblue74.
User deleted
Salve ragazzi...
Ieri sera sono uscito a fare una pescatina (PAF) mare bello piatto...nessuna mangianza rilevante, anche se le prime mormorine e sugherelli cominciano timidamente ad avvicinarsi.
Ho visto che stendevano un palamito, ma tutto in regola: erano ad almeno 200mt da riva, niente a che ridire, infatti.
Torno a casa verso le 22 e faccio due chiacchiere con mio padre e, parlando del fatto che non avevo allamato nulla, mi viene a dire che un nostro amico, anche lui pescatore, era andato qualche ora sull'alba nella solita zona: era tornato incazzato nero perchè avevano steso reti a destra e a manca, da riva a mare (perpendicolari) e parallele, anche a meno di venti metri.
L'anno scorso, all'inizio della stagione estiva, qui da noi la CP ha sequestrato 800 metri di rete, ma ciò non è bastato per limitare i veri e propri danni che i pescatori (professionisti o no, questo non è dato sapere) procurano continuamente e senza remora alcuna violando i regolamenti vigenti.
Purtroppo, anche a seguito di alcune segnalazioni fatte alla CP di zona, non sono stati rilevati interventi decisivi.
Mi è anche capitato di ascoltare per caso due persone che si vantavano di aver tirato su con le reti chili e chili di mormore sottomisura ed altri pesci in barba a tutti e vi assicuro che la cosa mi ha fatto ribollire il sangue.
A questo punto cosa si può fare? Oltretutto adesso c'è anche sta benedetta registrazione che, almeno personalmente, ho fatto, ricevendo un azzurro tagliandino numerato che, teoricamente, mi mette in regola (che tristezza...)
Comunque, stavo pensando seriamente di annotare, di volta in volta, ora e giorno in cui noterò individui pescare in violazione ai regolamenti, prendendo nota anche di eventuali sigle sull'imbarcazione (quando possibile), naturalmente segnalare il tutto in tempo reale alla CP e poi, successivamente, nel caso vengano disattese le richieste d'intervento, presentarmi di persona alla stessa CP per chiedere qualche delucidazione a seguito degli eventi, con la lista in mano...perchè, sicuramente, non posso arrogarmi capacità o conoscenze tali da poter giudicare l'operato della CP, ma avrò il sacrosanto diritto di chiedere, nelle dovute maniere e nel caso sia necessario, di intervenire quando si conclamino in modo effettivo reati inerenti la pesca?
E nel caso in cui le eventuali risposte non soddisfino le mie domande, avrò o no il diritto di informare delle vicende i superiori organi preposti?
Forse farò un "buco nell'acqua", ma da che mondo è mondo, mi hanno insegnato che se c'è un problema c'è anche una soluzione...
Che ne pensate? Esagererei nel farlo o sarebbe una strada percorribile?
Un saluto a tutti!
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non ho letto tutte le risposte e non conosco la zona di pesca del Lazio, ma posso dire che oltre le leggi comunitarie, le leggi italiane, ci sono le ordinanze delle capitanerie di porto che hanno valenza di legge e che cambiano da compartimento in compartimento
per esempio nella mia zona (emilia romangna) d'inverno le reti da posta possono essere calate a qualsiasi distanza dalla riva, previa segnalazione prevista, il discorso cambia radicalmente dal 15 giugno al 15 settembre
e poi non è per spezzare una lancia a favore di qualcuno, ma molto meglio le reti da posta di pescatori in regola, possono essere una gran rottura di scatole per noi che peschiamo dalla riva, ma fanno un gran selezione naturale sul pescato e non distruggono la fauna ittica.....
il vero danno lo fa lo strascico sottocosta, le turbosoffianti e peggio chi pesca con i "rapidi" che sono i più delinquenti di tutti
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Deepblue.
User deleted
a 15 metri da riva è legale mette le reti a seppie?
questa me mancava.
comunque st'estate me ce divertirò a litigacce co questi,come ogni anno non vedo l'ora
Edited by Deepblue - 26/4/2011, 13:10. -
lucarotolante.
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pe dinne una
giovedi abbiamo provato a buttare due tranci,io ,carme e quel ricchione di eddypisa
arriviamo n spiaggia un quarto alle sette quindi ancora un oretta e mezzo di luce.
montiamo,lanciamo e mi siedo come sempre con lo sguardo all'orizzonte per scorgere le cacciate,se ce sò
otto e mezzo recupero una canna per controllare prima del tramonto,a10 -15 metri da riva...sbamm...bloccato ,tira tira..nodo dello shock rotto,sorrido e rifaccio il tutto con il pensiero di un tronco sommerso allamato
rilancio spostandomi 10 metri verso carme alla mia destra,e recupero l'altra canna stava a 30 metri a sinistra e alla solita distanza sbamm...fermo li,tira tira e il nodo dello shock salta ancora.
bestemmio in aramaico e poggio la canna con il pensiero di....dover recuperare la canna lanciata 5 minuti prima....lentamente arrivo alla solita distanza e sbamm..solita cosa,arirotto.
allora li ci sta una rete,non segnalata il primo pensero mio è andato a un qualsiasi bambino che faceva il primo bagno e restava li impigliato...mi vengono i brividi.
volevo buttarmi per toglierla,ma ho lasciato fare,al prossimo giro la tolgo e gli dò fuoco
probabilmente quella rete era li da parecchio,oltre a rompere i maroni a noi che è cosa da poco,queste reti a mio avviso sono MOLTO pericolose ,MOLTO.
alla prossima
. -
martorex.
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qui nella lazial coast stanno aprendo gli stabilimenti balneari ; non c'è bisogno che vi dica che ognuno di essi è dotato di rete e che ogni sera , escono con pattino di salvataggio , la gettano in mare e recuperano la mattina all'alba , vero?
ora a questi chi li controlla ? per me nessuno
secondo voi quel pesce che prendono dove va a finire ? dentro i piatti dei clienti dello stabilemento stesso
ed il ministero : sa queste cose ?ne tiene conto ?. -
Sardinia West.
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noi non abbiamo nessuna possibilità per fermare questo scempio ,per giunta c'è un ministro che vuol sapere quanti siamo per vedere quanto incidiamo noi con le canne nella pesca professionista che abbiamo appena visto ma dai ci vorrebbe un bel tapiro da striscia
mi spiace quotarti ma...questa è disinformazione...
L'intento era proprio di dar voce ai pescasportivi visto che i pescatori professionisti hanno, se non mi ricordo male, 2 rappresentanti mentre noi nessuno...
Lo stesso ministro è un pescatore, se non sbaglio big game quindi....