Gli studi di Conover ed il C&R di prede over size

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    Sindagu de Scraffingiu

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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 23/12/2010, 16:38) 
    CITAZIONE (gu! @ 23/12/2010, 15:53) 
    Il tema iniziale e le osservazioni sul tema proposto erano diverse, mi pare

    Io ho invitato Nostromo a postare i riferimenti dell'articolo, per procurarmelo, uploadarlo e discuterlo.

    Dubito molto che l'articolo, che a quanto ho capito tratta di UNA specie e in UNA determinata area possa fornire dati universalmente validi. E se è uno scienziato serio, dubito che gli sia anche passato per la testa di arrivatre a simili conclusioni.

    Infatti Andrea, ho letto e aspetto anche io.

    Dubbi più che legittimi -_-
     
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  2. nostrano
     
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    Ciao a tutti, non mi sono dimenticato di voi, ma oltre al fatto di iniziare prestissimo a lavorare e finire ad orari disumani mi si è aggiunto un problema al server ripristinato pochi minuti fa.
    Per il momento ho trovato solo questo: sono due link sul quale si puo' leggere un articolo dol corriere della sera ed un altro.

    http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologi...44f02aabc.shtml

    www.sciencedaily.com/releases/2009/03/090303193950.htm

    Provo ad andare avanti con la ricerca.


    non so se posso lasciare link, non ricordo se è permesso nel forum, comunque se cio' non fosse possibile chiedo gia in anticipo scusa.
    Ve ne lascio un altro dove sono riportate le tabelle di altri pesci per peso-dimensione-età :

    http://webstar.cusi.fr/1575160415811610160...6157515782.html

     
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  3. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (nostrano @ 24/12/2010, 14:50) 
    Ciao a tutti, non mi sono dimenticato di voi, ma oltre al fatto di iniziare prestissimo a lavorare e finire ad orari disumani mi si è aggiunto un problema al server ripristinato pochi minuti fa.
    Per il momento ho trovato solo questo: sono due link sul quale si puo' leggere un articolo dol corriere della sera ed un altro.

    www.corriere.it/scienze_e_tecnologi...44f02aabc.shtml

    www.sciencedaily.com/releases/2009/03/090303193950.htm

    Provo ad andare avanti con la ricerca.


    non so se posso lasciare link, non ricordo se è permesso nel forum, comunque se cio' non fosse possibile chiedo gia in anticipo scusa.
    Ve ne lascio un altro dove sono riportate le tabelle di altri pesci per peso-dimensione-età :

    http://webstar.cusi.fr/1575160415811610160...6157515782.html

    Avevo già trovato l'articolo originale:

    Conover O.D., Munch S.D., Arnott S.A., (2009), "Reversal of evolutionary downsizing caused by selective harvest of large fish" in Proceeding of Royal Society of Biology, Vol. 276, pp. 2015-2020


    Reversal of evolutionary downsizing caused by
    selective harvest of large fish
    David O. Conover1,*, Stephan B. Munch1 and Stephen A. Arnott1,2
    1School of Marine and Atmospheric Sciences, Marine Sciences Research Center,
    Stony Brook University, Stony Brook, New York, NY 11794-5000, USA
    2South Carolina Department of Natural Resources, Marine Resources Research Institute,
    PO Box 12559, Charleston, SC 29422, USA

    ABSTRACT

    Evolutionary responses to the long-termexploitation of individuals from a population may include reduced
    growth rate, age at maturation, body size and productivity. Theoretical models suggest that these genetic
    changes may be slow or impossible to reverse but rigorous empirical evidence is lacking. Here, we provide
    the first empirical demonstration of a genetically based reversal of fishing-induced evolution.We subjected
    six populations of silverside fish (Menidia menidia) to three forms of size-selective fishing for five
    generations, thereby generating twofold differences among populations in mean weight and yield
    (biomass) at harvest. This was followed by an additional five generations during which size-selective
    harvest was halted.We found that evolutionary changes were reversible. Populations evolving smaller body
    size when subjected to size-selective fishing displayed a slow but significant increase in size when fishing
    ceased. Neither phenotypic variance in size nor juvenile survival was reduced by the initial period of
    selective fishing, suggesting that sufficient genetic variation remained to allow recovery. By linear
    extrapolation, we predict full recovery in about 12 generations, although the rate of recovery may taper off
    near convergence. The recovery rate in any given wild population will also depend on other agents of
    selection determined by the specifics of life history and environment. By contrast, populations that in the
    first five generations evolved larger size and yield showed little evidence of reversal. These results show that
    populations have an intrinsic capacity to recover genetically from harmful evolutionary changes caused by
    fishing, even without extrinsic factors that reverse the selection gradient. However, harvested species
    typically have generation times of 3–7 years, so recovery may take decades. Hence, the need to account for
    evolution in managing fisheries remains.

    In allegato l'articolo originale

    File Allegato

     
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    Ragazzi, se mi posso permettere vorrei dire la mia. Il pescatore sportivo che per diletto si fa una pescatina prende un po' di pesce e se lo porta a casa non danneggia niente e nessuno.... (a meno che non infranga la legge portandosi più di 5 kg di pescato ma questo è un altro discorso).
    Durante le gare ci sono centinaia di pescatori che pescano contemporaneamente con l'unico scopo di fare punteggio e che in gara si comportano diversamente da come avrebbero fatto in una pescata dilettantistica, trattenendo anche quei pescetti che in altre situazioni avrebbero rilasciato. Per risolvere questo problema basterebbe imporre il catch and release a fine gara. Lo fanno già in molte gare di acque interne.

    Veniamo al dunque:
    Il rilascio dei pesci da parte dei pescatori sportivi è sicuramente segno di maturità e rispetto per il mare ma ciò non toglie che portare a casa, di tanto in tanto, qualche preda non è sicuramente nocivo nei confronti del mare. Il surfcasting è sicuramente una di quelle discipline alieutiche un po' avara di prede (tranne qualche eccezione) per cui se dopo tanti sacrifici e nottate al freddo si prende un bel pesce direi che è sacrosanto diritto di un pescatore stabilire se trattenere o meno la preda. Per quanto riguarda i pesci sottomisura e ancora non in età adulta, sono abbastanza intransigente: VANNO RILASCIATI.

    Da qualche tempo mi dedico allo spinning e sto avendo buone e belle soddisfazioni catturando con una certa assiduità e frequenza. Essendo questo tipo di tecnica meno avara rispetto al surf o al rock, posso perttermi di rilasciare un gran quantitativo di pescato. In questo tipo di condizioni è più facile rilasciare il pesce e direi che diventa quasi doveroso. In quest'ultimo anno coi miei due compagni di pesca posso affermare di aver rilasciato più di 100 kg di pesce fra barracuda in primis e pesci sottomisura di svariate specie.
    Non mi permetterei mai di criticare il surfista che dopo dieci cappotti porti a casa le sue prede.

    La morale della favola è che non tutto è bianco o nero. Bisogna saper discernere e capire se sia il caso o meno di rilasciare una preda.

    Edited by salvod - 25/12/2010, 23:52
     
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    CITAZIONE (salvod @ 25/12/2010, 08:58) 
    che in gara si comportano diversamente da come avrebbero fatto in una pescata dilettantistica, trattenendo anche quei pescetti che in altre situazioni avrebbero rilasciato.

    io ne conosco tanti che prendono le pescate per i cazzi loro come gare...e trattengono tutto.....giustificandosi con la tipica cazzata "mi sto allenando"....
     
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    CITAZIONE (lucante @ 25/12/2010, 20:01) 
    CITAZIONE (salvod @ 25/12/2010, 08:58) 
    che in gara si comportano diversamente da come avrebbero fatto in una pescata dilettantistica, trattenendo anche quei pescetti che in altre situazioni avrebbero rilasciato.

    io ne conosco tanti che prendono le pescate per i cazzi loro come gare...e trattengono tutto.....giustificandosi con la tipica cazzata "mi sto allenando"....

    Purtroppo succede anche questo e anche di peggio e sono proprio questi i comportamenti da evitare, IMHO!!!
     
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    CITAZIONE (salvod @ 25/12/2010, 08:58) 
    Ragazzi, se mi posso permettere vorrei dire la mia. Il pescatore sportivo che per diletto si fa una pescatina prende un po' di pesce e se lo porta a casa non danneggia niente e nessuno.... (a meno che non infranga la legge portandosi più di 5 kg di pescato ma questo è un altro discorso).
    Durante le gare ci sono centinaia di pescatori che pescano contemporaneamente con l'unico scopo di fare punteggio e che in gara si comportano diversamente da come avrebbero fatto in una pescata dilettantistica, trattenendo anche quei pescetti che in altre situazioni avrebbero rilasciato. Per risolvere questo problema basterebbe imporre il catch and release a fine gara. Lo fanno già in molte gare di acque interne.

    Veniamo al dunque:
    Il rilascio dei pesci da parte dei pescatori sportivi è sicuramente segno di maturità e rispetto per il mare ma ciò non toglie che portare a casa, di tanto in tanto, qualche preda non è sicuramente nocivo nei confronti del mare. Il surfcasting è sicuramente una di quelle discipline alieutiche un po' avara di prede (tranne qualche eccezione) per cui se dopo tanti sacrifici e nottate al freddo si prende un bel pesce direi che è sacrosanto diritto di un pescatore stabilire se trattenere o meno la preda. Per quanto riguarda i pesci sottomisura e ancora non in età adulta, sono abbastanza intransigente: VANNO RILASCIATI.

    Da qualche tempo mi dedico allo spinning e sto avendo buone e belle soddisfazioni catturando con una certa assiduità e frequenza. Essendo questo tipo di tecnica meno avara rispetto al surf o al rock, posso perttermi di rilasciare un gran quantitativo di pescato. In questo tipo di condizioni è più facile rilasciare il pesce e direi che diventa quasi doveroso. In quest'ultimo anno coi miei due compagni di pesca posso affermare di aver rilasciato più di 100 kg di pesce fra barracuda in primis e pesci sottomisura di svariate specie.
    Non mi permetterei mai di criticare il surfista che dopo dieci cappotti porti a casa le sue prede.

    La morale della favola è che non tutto è bianco o nero. Bisogna saper discernere e capire se sia il caso o meno di rilasciare una preda.

    punto primo: che piacere rileggerti Salvod :D
    punto secondo: perfettamente d'accordo in tutto, la disamina è corretta
     
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    Io parto da un presupposto che l'impatto della pesca sportiva (sub, barca e da terra, quella sportiva ovviamente) sugli stock ittici è stata stimata al di sotto dello 0,5 per cento di tutto il pescato. Quindi siamo su cifre talmente basse che francamente... non so se mi sono spiegato.
    Detto questo il pesce sottomisura va rilasciato tassativamente e chi vuole praticare il catch and release è sicuramente da apprezzare. Ma chi vuole trattenere una bella preda che ha preso dopo tanti cappotti non vada assolutamente criticato o tacciato di essere antisportivo.
    Mi sembra che si stia troppo a guardare la pagliuzza nell'occhio, mentre c'è conficcata una trave e la trave non siamo certo noi.

    Per quanto riguarda il discorso gare di surfcasting purtroppo sono una mattanza di pescettame (non me ne vogliano i garisti) avallata dallo stesso regolamento della FIPSAS che di surfcasting hanno solamente il nome.

    CITAZIONE (salvod @ 25/12/2010, 08:58) 
    Ragazzi, se mi posso permettere vorrei dire la mia. Il pescatore sportivo che per diletto si fa una pescatina prende un po' di pesce e se lo porta a casa non danneggia niente e nessuno.... (a meno che non infranga la legge portandosi più di 5 kg di pescato ma questo è un altro discorso).
    Durante le gare ci sono centinaia di pescatori che pescano contemporaneamente con l'unico scopo di fare punteggio e che in gara si comportano diversamente da come avrebbero fatto in una pescata dilettantistica, trattenendo anche quei pescetti che in altre situazioni avrebbero rilasciato. Per risolvere questo problema basterebbe imporre il catch and release a fine gara. Lo fanno già in molte gare di acque interne.

    Veniamo al dunque:
    Il rilascio dei pesci da parte dei pescatori sportivi è sicuramente segno di maturità e rispetto per il mare ma ciò non toglie che portare a casa, di tanto in tanto, qualche preda non è sicuramente nocivo nei confronti del mare. Il surfcasting è sicuramente una di quelle discipline alieutiche un po' avara di prede (tranne qualche eccezione) per cui se dopo tanti sacrifici e nottate al freddo si prende un bel pesce direi che è sacrosanto diritto di un pescatore stabilire se trattenere o meno la preda. Per quanto riguarda i pesci sottomisura e ancora non in età adulta, sono abbastanza intransigente: VANNO RILASCIATI.

    Da qualche tempo mi dedico allo spinning e sto avendo buone e belle soddisfazioni catturando con una certa assiduità e frequenza. Essendo questo tipo di tecnica meno avara rispetto al surf o al rock, posso perttermi di rilasciare un gran quantitativo di pescato. In questo tipo di condizioni è più facile rilasciare il pesce e direi che diventa quasi doveroso. In quest'ultimo anno coi miei due compagni di pesca posso affermare di aver rilasciato più di 100 kg di pesce fra barracuda in primis e pesci sottomisura di svariate specie.
    Non mi permetterei mai di criticare il surfista che dopo dieci cappotti porti a casa le sue prede.

    La morale della favola è che non tutto è bianco o nero. Bisogna saper discernere e capire se sia il caso o meno di rilasciare una preda.

    Azzo è tornato il terrore delle murene :D :D
     
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    CITAZIONE (beachwalker @ 26/12/2010, 22:56) 
    Io parto da un presupposto che l'impatto della pesca sportiva (sub, barca e da terra, quella sportiva ovviamente) sugli stock ittici è stata stimata al di sotto dello 0,5 per cento di tutto il pescato. Quindi siamo su cifre talmente basse che francamente... non so se mi sono spiegato.
    Detto questo il pesce sottomisura va rilasciato tassativamente e chi vuole praticare il catch and release è sicuramente da apprezzare. Ma chi vuole trattenere una bella preda che ha preso dopo tanti cappotti non vada assolutamente criticato o tacciato di essere antisportivo.
    Mi sembra che si stia troppo a guardare la pagliuzza nell'occhio, mentre c'è conficcata una trave e la trave non siamo certo noi.

    Per quanto riguarda il discorso gare di surfcasting purtroppo sono una mattanza di pescettame (non me ne vogliano i garisti) avallata dallo stesso regolamento della FIPSAS che di surfcasting hanno solamente il nome.

    CITAZIONE (salvod @ 25/12/2010, 08:58) 
    Ragazzi, se mi posso permettere vorrei dire la mia. Il pescatore sportivo che per diletto si fa una pescatina prende un po' di pesce e se lo porta a casa non danneggia niente e nessuno.... (a meno che non infranga la legge portandosi più di 5 kg di pescato ma questo è un altro discorso).
    Durante le gare ci sono centinaia di pescatori che pescano contemporaneamente con l'unico scopo di fare punteggio e che in gara si comportano diversamente da come avrebbero fatto in una pescata dilettantistica, trattenendo anche quei pescetti che in altre situazioni avrebbero rilasciato. Per risolvere questo problema basterebbe imporre il catch and release a fine gara. Lo fanno già in molte gare di acque interne.

    Veniamo al dunque:
    Il rilascio dei pesci da parte dei pescatori sportivi è sicuramente segno di maturità e rispetto per il mare ma ciò non toglie che portare a casa, di tanto in tanto, qualche preda non è sicuramente nocivo nei confronti del mare. Il surfcasting è sicuramente una di quelle discipline alieutiche un po' avara di prede (tranne qualche eccezione) per cui se dopo tanti sacrifici e nottate al freddo si prende un bel pesce direi che è sacrosanto diritto di un pescatore stabilire se trattenere o meno la preda. Per quanto riguarda i pesci sottomisura e ancora non in età adulta, sono abbastanza intransigente: VANNO RILASCIATI.

    Da qualche tempo mi dedico allo spinning e sto avendo buone e belle soddisfazioni catturando con una certa assiduità e frequenza. Essendo questo tipo di tecnica meno avara rispetto al surf o al rock, posso perttermi di rilasciare un gran quantitativo di pescato. In questo tipo di condizioni è più facile rilasciare il pesce e direi che diventa quasi doveroso. In quest'ultimo anno coi miei due compagni di pesca posso affermare di aver rilasciato più di 100 kg di pesce fra barracuda in primis e pesci sottomisura di svariate specie.
    Non mi permetterei mai di criticare il surfista che dopo dieci cappotti porti a casa le sue prede.

    La morale della favola è che non tutto è bianco o nero. Bisogna saper discernere e capire se sia il caso o meno di rilasciare una preda.

    Azzo è tornato il terrore delle murene :D :D

    Beachwalker..... te lo dico da pseudo-garista: basterebbe che mamma fipsas alzasse le misure minime(e senza tecnica) per alcune specie ittiche che sono numericamente e riproduttivamente in numero inferiore, e soprattutto prevedere l'obbligo del taglio del bracciolo nel caso di allamata profonda.
    Purtroppo se non vengono imposte (come una volta) misure minime degli ami continuerà ad essere così, e chiarisco che la misura minima non impedisce che ad es. la spigola rimanga allamata, ma sicuramente l'amo grosso evita l'ingoio e rende più facile e meno traumatica per il pesce la slamatura.
    Poi capita anche di trovarne una di 2 etti su un 1/0.... pero almeno si cercherebbe di ridurre l'impatto.
    Ricordiamo sempre che però tutta la pesca sportiva incide per meno dell'1%.....
    Leggi e controlli seri ed equi per tutti.
     
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    in bocca al serra.........

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    io mi ritengo una persona ignorante,rispetto agli scenziati americani che anno riportato questi dati,ma stando alla fiducia loro e non pensando che facciano perte a qualche associazione tipo il wwf o simili,credo che il problema piu' grave da quello che leggo in vari libri da pesca,il problema dell'ecosistema marino sia legato al fatto che il mare sia pieno di microorganismi talmente invisibili che l'occhio non puo' vedere e con la mancanza di questi microrganismi che alla fine non ci sono perche' anche loro non riescono a riprodursi perche' l'acqua anche se leggermente inquinata non consente loro di vivere e di consentire ai baby pesci appena usciti dalle uova di alimentarsi.

    lo scorso anno sono passato vicino ad una foce larga una decina di metri,ho dovuto chiudere il finestrino perche' l'aria era irrespirabile tipo (animale morto).
    leggendo un libro da pesca da surfcasting era riportato proprio il tratto di spiaggia interessato dal canale,e dove Mimmo Marfe'si lamentava proprio del fatto che alcuni anni addietro era il posto piu' bello dove poter pescare le orate e che addirittura erano stanziali ,vi era possibile pescarle anche in pieno inverno come in sardegna.

    piu' del fatto che i politici e la gente dovrebbero mostrare della sensibilita' nei confronti dei pesci di taglia,la finanza assieme alla guardia forestale dovrebbe controllare cosa finisce nei nostri canali ogni giorno applicando le leggi che ci sono. :sick:
     
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    CITAZIONE (mormoretta1 @ 28/12/2010, 18:47) 
    io mi ritengo una persona ignorante,rispetto agli scenziati americani che anno riportato questi dati,ma stando alla fiducia loro e non pensando che facciano perte a qualche associazione tipo il wwf o simili,credo che il problema piu' grave da quello che leggo in vari libri da pesca,il problema dell'ecosistema marino sia legato al fatto che il mare sia pieno di microorganismi talmente invisibili che l'occhio non puo' vedere e con la mancanza di questi microrganismi che alla fine non ci sono perche' anche loro non riescono a riprodursi perche' l'acqua anche se leggermente inquinata non consente loro di vivere e di consentire ai baby pesci appena usciti dalle uova di alimentarsi.

    Lo scienziato americano, in poche parole, ha trovato che per UNA specie, la menidia menidia, un parente stretto del nostrano lattarino ma appena più grande (11,5cm), se c'è un prelievo intensivo degli individui più grandi in poche generazioni si adattano e tendono a riprodursi più precocemente, ma ci vogliono almeno 6 generazioni, pari a 35/40 anni per reintegrare gli stock a livello precedente e per riassestare le abitudini riproduttive. Conover e gli altri autori IPOTIZZANO (e lo dicono chiaramente) che un tale meccanismo possa verificarsi anche in altre specie.

    Sul discorso dei microrganismi potremmo andare molto lontano, ma in ogni caso credo che abbia colto una questione importantissima. I fosfati dei detersivi e dei fertilizzanti modificano le caratteristiche dell'acqua e inibiscono la crescita del fitoplancton su cui si basa la catena alimentare, che nutrono lo zooplancton che a loro volta nutre gli invertebrati che a loro volta nutrono i pesci piccoli che a loro volta nutrono quelli più grandi.

    Logico che se dimezzi la proliferazione delle alghe che costituiscono il fitoplancton hai voglia a fà catch and release, non risolvi una beneamata mazza.
     
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    [QUOTE=beachwalker,26/12/2010, 22:56 ?t=52870184&st=30#entry433090946]
    Io parto da un presupposto che l'impatto della pesca sportiva (sub, barca e da terra, quella sportiva ovviamente) sugli stock ittici è stata stimata al di sotto dello 0,5 per cento di tutto il pescato. Quindi siamo su cifre talmente basse che francamente... non so se mi sono spiegato.
    Detto questo il pesce sottomisura va rilasciato tassativamente e chi vuole praticare il catch and release è sicuramente da apprezzare. Ma chi vuole trattenere una bella preda che ha preso dopo tanti cappotti non vada assolutamente criticato o tacciato di essere antisportivo.
    Mi sembra che si stia troppo a guardare la pagliuzza nell'occhio, mentre c'è conficcata una trave e la trave non siamo certo noi.

    Per quanto riguarda il discorso gare di surfcasting purtroppo sono una mattanza di pescettame (non me ne vogliano i garisti) avallata dallo stesso regolamento della FIPSAS che di surfcasting hanno solamente il nome.

    Condivido quanto dici nella prima parte. Stracondivido il discorso sulle gare di surfcasting che si dovrebbero organizzare con un regolamento simile a quello di inizio anni Novanta (con amo la cui misura minima impediva, o comunque limitava fortemente, la cattura di pesci sottomisura, con piombo il cui peso minimo mi pare fosse 100 gr). In pratica in quegli anni si svolgevano vere gare di Surfcasting,con condizioni meteomarine e in periodi più consoni al vero surfcasting, molto diverse da quelle di questi ultimi anni che non sono altro che gare di pesca da riva e che di Surfcasting adesso hanno solo il nome.
     
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    CITAZIONE (nostrano @ 21/12/2010, 12:06) 
    Ciao a tutti vi leggo sempre e con grande interesse.
    E' comunque molto che non scrivo vuoi per il poco tempo e anche perchè di uscite purtroppo non riesco più a farne.
    Scriverò qualcosa di impopolare che probabilmente, questo non so, qualcuno avrà già sollevato.
    Riporto qua di seguito quanto scritto da altre persone ma che condivido.
    Sapendo che voi siete un pò avanti rispetto a molte altre categorie di pescatori sono sicuro che qualcuno capirà:
    SESSANT’ANNI PER RIPRISTINARE LE RISORSE ITTICHE - Il problema delle dimensioni inoltre ricade anche sulla fertilità dei pesci: infatti in questa categoria di animali gli esemplari più grandi sono non solo i più vecchi ma anche quelli con migliori potenzialità riproduttive. “Un pesce grande produce una quantità di uova dieci volte superiore a un suo simile di piccola taglia”, spiega Conover, “ma purtroppo l’attuale sistema di regolamentazione della pesca rende pericoloso essere troppo grandi”. Infatti le leggi, vigenti anche in Italia, obbligano i pescatori a scartare gli esemplari sotto una certa taglia minima per ogni specie, mentre non esiste alcun riferimento per la misura massima da non superare. Gli studi condotti da Conover e colleghi a largo di Long Island su sei popolazioni di pesce atlantico Menidia menidia, hanno dimostrato che eliminando periodicamente gli esemplari più grandi nel corso di cinque generazioni, e lasciando poi loro il tempo di riassestarsi (altre cinque generazioni senza intervento umano), le dimensioni corporee medie sono lentamente incrementate. Anche se un recupero totale, secondo le stime dei ricercatori, richiederebbe almeno dodici generazioni. Considerando che la maggior parte delle specie interessate dalla pesca commerciale hanno generazioni che durano da tre a sette anni, sarebbero necessari almeno sessant’anni di questa attività di controllo per ripristinare completamente le dimensioni medie originali dei pesci. Senza contare il tempo necessario per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema e per convincere i governi a prendere provvedimenti.

    Secondo quanto è scritto bisognerebbe rilasciare le grani e tenere le piccole, visto che le prime depongono più uova :blink:

    CITAZIONE (sud-est @ 22/12/2010, 10:32) 
    saro' pure stronzo per alcuni di voi ma oltre a pescarlo mi fa piacere mangiarlo

    piu' che altro ho notato che il sapore e la compattezza delle carni di una spigola da 1-3 kg non e' paragonabile ad una da 6-7 kg... le prime le trovo nettamente superiori.

    Il tuo discorso di sensibilizzazione non fa una piega ,Nostrano... e' che ultimamente c'e' una certa moda nel parlare e predicarre bene su questo famoso c&r...

    .. poi a mare vedo scempi di pescettame e nessuno mai davanti i miei occhi ha liberato un bel pesce

    Qua in Sicilia e' cosi'... si predica bene e si razzola male...

    sono solo realista e gli ipocriti( non il tuo caso..nn ti conosco) mi danno molto fastidio.

    CONCORDO ;)
     
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    CITAZIONE (mistralroma @ 22/12/2010, 17:19) 
    CITAZIONE (gu! @ 22/12/2010, 12:20) 
    Certi discorsi sul prelievo indiscriminato dei pesci hanno poco a che fare con la pesca sportiva a meno che uno non vada a pesca tutti i giorni e faccia incetta di pesce. Il prelievo di pescetti fuori taglia non rientra nei canoni della pesca sportiva, quello è un crimine e basta. Poi se uno vuol dare un esempio, vuol sensibilizzare la gente al problema, ritiene sia giusto un tale comportamento niente da dire...

    Gu non ho nulla contro di te, prendo solo spunto dal tuo post per una riflessione.
    Io credo che anche noi cosiddetti pescatori sportivi dobbiamo fare autocritica quando affrontiamo il tema della penuria di pennuti nei nostri mari. Avrei da dire molto cose, ma mi concentro su un punto: quello delle gare. Ho fatto parte per molti anni di un club, il mio avatar è chiaro in proposito. Sono anche rimasto affezionato, specie ai tanti amici che avevo e ho ancora, anche se li rivedo saltuariamente. Il mio disamoramento per le gare iniziò in un campionato italiano a box che organizzammo sulle spiagge di Montalto in un inizio autunno di diversi anni fa. Fu una strana serata, con un mare in scaduta avanzata. Nel settore di mia competenza come giudice di gara, fu pescato una quantità incredibile di pesci, quasi tutti al di sotto o poco superiore alle misure minime. Per me fu una serata faticosa (i cartellini non mi bastarono per segnare tutte quelle catture) ma anche straziante. Un solo dato: alla fine nel mio settore (5-6 box) riempii 2 sacchi della spazzatura (di quelli neri misura maxi) in gran parte di ombrine, mormore, spigole, saraghi, quasi tutti dai 15 ai 20 cm. Più o meno la stessa quantità e le stesse misure uscì negli altri settori di quella spiaggia (oggi del camping California). In altre zone il numero di catture fu inferiore, ma sempre in misura eccezionale rispetto alla media dei tornei nel Lazio, e comuncue quasi tutti pesci al limite della misurea minima. Ricordo che alla pesa vidi decine e decine di sacchi della spazzatura pieni, tutto pesce che poi fu buttato. A ordinare di trattenere il pescato fu l’allora presidente del surf casting della FIPSAS, Pisacane (non so se lo è ancora e non mi interessa) per timore che i pesci rilasciati potessero spiaggiarsi ed essere ripresi da altri concorrenti. Durante la pesatura (finì quasi all'alba) e la premiazione non ho sentito una sola voce levarsi a protestare per quello scempio. Pensai di intervenire, ma come socio della società organizzatrice non volli creare problemi al presidente e agli altri soci. Ma ancora oggi mi pento per quella vigliaccata.

    ECCO PERCHE' NON MI PIACE L'AGONISMO UNO SCEMPIO DI PICCOLI PESCI MENTRE LO SPIRITO DEL SURF E' PROPIO IL CONTRARIO. :wub:
     
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43 replies since 21/12/2010, 12:06   878 views
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