Gli studi di Conover ed il C&R di prede over size

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    timore del pabulum

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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 22/12/2010, 12:50) 
    L'integralismo del C&R si insinua strisciando nel forum, mascherato da dubbio e professandosi devoto alla scienza.

    Si comincia insinuando il dubbio che trattenere il pesce può essere eticamente non corretto per arrivare alla conclusione, con il passare del tempo, che andare a pesca sempre e comunque un reato (basta vedere quanto sta accadendo per la caccia).
    Ritengo che ognuno debba decidere o meno se trattenere il pesce senza che alcuno debba o possa giudicare.
    Ciascuno di noi deve avere libertà di scelta dettata soltanto dalla propria coscienza.
     
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  2. mistralroma
     
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    CITAZIONE (gu! @ 22/12/2010, 12:20) 
    Certi discorsi sul prelievo indiscriminato dei pesci hanno poco a che fare con la pesca sportiva a meno che uno non vada a pesca tutti i giorni e faccia incetta di pesce. Il prelievo di pescetti fuori taglia non rientra nei canoni della pesca sportiva, quello è un crimine e basta. Poi se uno vuol dare un esempio, vuol sensibilizzare la gente al problema, ritiene sia giusto un tale comportamento niente da dire...

    Gu non ho nulla contro di te, prendo solo spunto dal tuo post per una riflessione.
    Io credo che anche noi cosiddetti pescatori sportivi dobbiamo fare autocritica quando affrontiamo il tema della penuria di pennuti nei nostri mari. Avrei da dire molto cose, ma mi concentro su un punto: quello delle gare. Ho fatto parte per molti anni di un club, il mio avatar è chiaro in proposito. Sono anche rimasto affezionato, specie ai tanti amici che avevo e ho ancora, anche se li rivedo saltuariamente. Il mio disamoramento per le gare iniziò in un campionato italiano a box che organizzammo sulle spiagge di Montalto in un inizio autunno di diversi anni fa. Fu una strana serata, con un mare in scaduta avanzata. Nel settore di mia competenza come giudice di gara, fu pescato una quantità incredibile di pesci, quasi tutti al di sotto o poco superiore alle misure minime. Per me fu una serata faticosa (i cartellini non mi bastarono per segnare tutte quelle catture) ma anche straziante. Un solo dato: alla fine nel mio settore (5-6 box) riempii 2 sacchi della spazzatura (di quelli neri misura maxi) in gran parte di ombrine, mormore, spigole, saraghi, quasi tutti dai 15 ai 20 cm. Più o meno la stessa quantità e le stesse misure uscì negli altri settori di quella spiaggia (oggi del camping California). In altre zone il numero di catture fu inferiore, ma sempre in misura eccezionale rispetto alla media dei tornei nel Lazio, e comuncue quasi tutti pesci al limite della misurea minima. Ricordo che alla pesa vidi decine e decine di sacchi della spazzatura pieni, tutto pesce che poi fu buttato. A ordinare di trattenere il pescato fu l’allora presidente del surf casting della FIPSAS, Pisacane (non so se lo è ancora e non mi interessa) per timore che i pesci rilasciati potessero spiaggiarsi ed essere ripresi da altri concorrenti. Durante la pesatura (finì quasi all'alba) e la premiazione non ho sentito una sola voce levarsi a protestare per quello scempio. Pensai di intervenire, ma come socio della società organizzatrice non volli creare problemi al presidente e agli altri soci. Ma ancora oggi mi pento per quella vigliaccata.
     
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    Hedge

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    CITAZIONE (mistralroma @ 22/12/2010, 17:19) 
    .....Il mio disamoramento per le gare iniziò in un campionato italiano a box che organizzammo sulle spiagge di Montalto in un inizio autunno di diversi anni fa. Fu una strana serata, con un mare in scaduta avanzata. Nel settore di mia competenza come giudice di gara, fu pescato una quantità incredibile di pesci, quasi tutti al di sotto o poco superiore alle misure minime. Per me fu una serata faticosa (i cartellini non mi bastarono per segnare tutte quelle catture) ma anche straziante. Un solo dato: alla fine nel mio settore (5-6 box) riempii 2 sacchi della spazzatura (di quelli neri misura maxi) in gran parte di ombrine, mormore, spigole, saraghi, quasi tutti dai 15 ai 20 cm. Più o meno la stessa quantità e le stesse misure uscì negli altri settori di quella spiaggia (oggi del camping California). In altre zone il numero di catture fu inferiore, ma sempre in misura eccezionale rispetto alla media dei tornei nel Lazio, e comuncue quasi tutti pesci al limite della misurea minima. Ricordo che alla pesa vidi decine e decine di sacchi della spazzatura pieni, tutto pesce che poi fu buttato. A ordinare di trattenere il pescato fu l’allora presidente del surf casting della FIPSAS, Pisacane (non so se lo è ancora e non mi interessa) per timore che i pesci rilasciati potessero spiaggiarsi ed essere ripresi da altri concorrenti. Durante la pesatura (finì quasi all'alba) e la premiazione non ho sentito una sola voce levarsi a protestare per quello scempio. Pensai di intervenire, ma come socio della società organizzatrice non volli creare problemi al presidente e agli altri soci. Ma ancora oggi mi pento per quella vigliaccata.

    e ora si vincono i provinciali con 15 pesci in cinque gare.....
     
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    CITAZIONE (hedge @ 22/12/2010, 17:28) 
    CITAZIONE (mistralroma @ 22/12/2010, 17:19) 
    .....Il mio disamoramento per le gare iniziò in un campionato italiano a box che organizzammo sulle spiagge di Montalto in un inizio autunno di diversi anni fa. Fu una strana serata, con un mare in scaduta avanzata. Nel settore di mia competenza come giudice di gara, fu pescato una quantità incredibile di pesci, quasi tutti al di sotto o poco superiore alle misure minime. Per me fu una serata faticosa (i cartellini non mi bastarono per segnare tutte quelle catture) ma anche straziante. Un solo dato: alla fine nel mio settore (5-6 box) riempii 2 sacchi della spazzatura (di quelli neri misura maxi) in gran parte di ombrine, mormore, spigole, saraghi, quasi tutti dai 15 ai 20 cm. Più o meno la stessa quantità e le stesse misure uscì negli altri settori di quella spiaggia (oggi del camping California). In altre zone il numero di catture fu inferiore, ma sempre in misura eccezionale rispetto alla media dei tornei nel Lazio, e comuncue quasi tutti pesci al limite della misurea minima. Ricordo che alla pesa vidi decine e decine di sacchi della spazzatura pieni, tutto pesce che poi fu buttato. A ordinare di trattenere il pescato fu l’allora presidente del surf casting della FIPSAS, Pisacane (non so se lo è ancora e non mi interessa) per timore che i pesci rilasciati potessero spiaggiarsi ed essere ripresi da altri concorrenti. Durante la pesatura (finì quasi all'alba) e la premiazione non ho sentito una sola voce levarsi a protestare per quello scempio. Pensai di intervenire, ma come socio della società organizzatrice non volli creare problemi al presidente e agli altri soci. Ma ancora oggi mi pento per quella vigliaccata.

    e ora si vincono i provinciali con 15 pesci in cinque gare.....

    ...a Roma co 15 pesci de provinciali ce ne vinci 2.......
     
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  5. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (mistralroma @ 22/12/2010, 17:19) 
    Gu non ho nulla contro di te, prendo solo spunto dal tuo post per una riflessione.
    Io credo che anche noi cosiddetti pescatori sportivi dobbiamo fare autocritica quando affrontiamo il tema della penuria di pennuti nei nostri mari. Avrei da dire molto cose, ma mi concentro su un punto: quello delle gare. Ho fatto parte per molti anni di un club, il mio avatar è chiaro in proposito. Sono anche rimasto affezionato, specie ai tanti amici che avevo e ho ancora, anche se li rivedo saltuariamente. Il mio disamoramento per le gare iniziò in un campionato italiano a box che organizzammo sulle spiagge di Montalto in un inizio autunno di diversi anni fa. Fu una strana serata, con un mare in scaduta avanzata. Nel settore di mia competenza come giudice di gara, fu pescato una quantità incredibile di pesci, quasi tutti al di sotto o poco superiore alle misure minime. Per me fu una serata faticosa (i cartellini non mi bastarono per segnare tutte quelle catture) ma anche straziante. Un solo dato: alla fine nel mio settore (5-6 box) riempii 2 sacchi della spazzatura (di quelli neri misura maxi) in gran parte di ombrine, mormore, spigole, saraghi, quasi tutti dai 15 ai 20 cm. Più o meno la stessa quantità e le stesse misure uscì negli altri settori di quella spiaggia (oggi del camping California). In altre zone il numero di catture fu inferiore, ma sempre in misura eccezionale rispetto alla media dei tornei nel Lazio, e comuncue quasi tutti pesci al limite della misurea minima. Ricordo che alla pesa vidi decine e decine di sacchi della spazzatura pieni, tutto pesce che poi fu buttato. A ordinare di trattenere il pescato fu l’allora presidente del surf casting della FIPSAS, Pisacane (non so se lo è ancora e non mi interessa) per timore che i pesci rilasciati potessero spiaggiarsi ed essere ripresi da altri concorrenti. Durante la pesatura (finì quasi all'alba) e la premiazione non ho sentito una sola voce levarsi a protestare per quello scempio. Pensai di intervenire, ma come socio della società organizzatrice non volli creare problemi al presidente e agli altri soci. Ma ancora oggi mi pento per quella vigliaccata.

    Condivido al 100% questa riflessione. Non voglio aprire una polemica con la Fipsas, ma basterebbe una semplice regola da inserire nel RTA: il giudice di gara assegna una decurtazione del punteggio se il concorrente non rilascia viva la preda. Sai quanto ci metterebbero a sparire dai cassoni i terminali con gli ametti del 16? Sai quante scene di bocche strappate per slamature stile trota lago ci risparmieremmo?

    Il problema non è solo per le gare, ma anche negli allenamenti e nella mentalità di chi trattiene sempre e comunque medagliette. Anche in Corsica. Youtube è piena di queste prodezze, ottimi argomenti per chi vuole vietare tutto e basta.
     
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  6. Ltn. Col. Kurtz
     
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    A proposito: l'iniziatore del post potrebbe inserire il titolo completo dell'articolo di Conover?

    E' possibile che riesca a procurarmi il *.pdf così lo posto sul forum e vediamo cosa dice veramente.
     
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    CITAZIONE (mistralroma @ 22/12/2010, 17:19) 
    ..............(cut) in gran parte di ombrine, mormore, spigole, saraghi, quasi tutti dai 15 ai 20 cm. Più o meno la stessa quantità e le stesse misure uscì negli altri settori di quella spiaggia (oggi del camping California). In altre zone il numero di catture fu inferiore, ma sempre in misura eccezionale rispetto alla media dei tornei nel Lazio, e comuncue quasi tutti pesci al limite della misurea minima. Ricordo che alla pesa vidi decine e decine di sacchi della spazzatura pieni, tutto pesce che poi fu buttato. A ordinare di trattenere il pescato fu l’allora presidente del surf casting della FIPSAS, Pisacane (non so se lo è ancora e non mi interessa) per timore che i pesci rilasciati potessero spiaggiarsi ed essere ripresi da altri concorrenti. Durante la pesatura (finì quasi all'alba) e la premiazione non ho sentito una sola voce levarsi a protestare per quello scempio. Pensai di intervenire, ma come socio della società organizzatrice non volli creare problemi al presidente e agli altri soci. Ma ancora oggi mi pento per quella vigliaccata.

    minkasignortenente....
    questa è una bella testimonianza.
     
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  8. sud-est
     
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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 22/12/2010, 22:21) 
    Condivido al 100% questa riflessione. Non voglio aprire una polemica con la Fipsas, ma basterebbe una semplice regola da inserire nel RTA: il giudice di gara assegna una decurtazione del punteggio se il concorrente non rilascia viva la preda. Sai quanto ci metterebbero a sparire dai cassoni i terminali con gli ametti del 16? Sai quante scene di bocche strappate per slamature stile trota lago ci risparmieremmo?

    condivido pure io

    pero' c'e' nell'aria , mi pare dal 2011, l'obbligo del c&r in manifestazioni agonistiche

    staremo a vedere -_-
     
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    CITAZIONE (mistralroma @ 22/12/2010, 17:19) 
    CITAZIONE (gu! @ 22/12/2010, 12:20) 
    Certi discorsi sul prelievo indiscriminato dei pesci hanno poco a che fare con la pesca sportiva a meno che uno non vada a pesca tutti i giorni e faccia incetta di pesce. Il prelievo di pescetti fuori taglia non rientra nei canoni della pesca sportiva, quello è un crimine e basta. Poi se uno vuol dare un esempio, vuol sensibilizzare la gente al problema, ritiene sia giusto un tale comportamento niente da dire...

    Gu non ho nulla contro di te, prendo solo spunto dal tuo post per una riflessione.
    Io credo che anche noi cosiddetti pescatori sportivi dobbiamo fare autocritica quando affrontiamo il tema della penuria di pennuti nei nostri mari. Avrei da dire molto cose, ma mi concentro su un punto: quello delle gare. Ho fatto parte per molti anni di un club, il mio avatar è chiaro in proposito. Sono anche rimasto affezionato, specie ai tanti amici che avevo e ho ancora, anche se li rivedo saltuariamente. Il mio disamoramento per le gare iniziò in un campionato italiano a box che organizzammo sulle spiagge di Montalto in un inizio autunno di diversi anni fa. Fu una strana serata, con un mare in scaduta avanzata. Nel settore di mia competenza come giudice di gara, fu pescato una quantità incredibile di pesci, quasi tutti al di sotto o poco superiore alle misure minime. Per me fu una serata faticosa (i cartellini non mi bastarono per segnare tutte quelle catture) ma anche straziante. Un solo dato: alla fine nel mio settore (5-6 box) riempii 2 sacchi della spazzatura (di quelli neri misura maxi) in gran parte di ombrine, mormore, spigole, saraghi, quasi tutti dai 15 ai 20 cm. Più o meno la stessa quantità e le stesse misure uscì negli altri settori di quella spiaggia (oggi del camping California). In altre zone il numero di catture fu inferiore, ma sempre in misura eccezionale rispetto alla media dei tornei nel Lazio, e comuncue quasi tutti pesci al limite della misurea minima. Ricordo che alla pesa vidi decine e decine di sacchi della spazzatura pieni, tutto pesce che poi fu buttato. A ordinare di trattenere il pescato fu l’allora presidente del surf casting della FIPSAS, Pisacane (non so se lo è ancora e non mi interessa) per timore che i pesci rilasciati potessero spiaggiarsi ed essere ripresi da altri concorrenti. Durante la pesatura (finì quasi all'alba) e la premiazione non ho sentito una sola voce levarsi a protestare per quello scempio. Pensai di intervenire, ma come socio della società organizzatrice non volli creare problemi al presidente e agli altri soci. Ma ancora oggi mi pento per quella vigliaccata.

    Premesso che dire la propria non è una questione personale, quindi sò che non ce l'hai con me, certo che queste cose non vanno bene.
    Conosci sicuramente benissimo le dispute decennali sulla misura minima dei pesci da trattenere in gara, della necessità del rilascio degli stessi etc etc.
    Se ne discute da una vita in federazione e, come tu sai, sono parecchi gli agonisti che vogliono il reintegro della preda tecnica quest'anno giustamente, accantonata nelle gare regionali. Per lo meno qui in sardegna.
    Spesso come garisti non ci rendiamo conto di quel che facciamo.

    Ti faccio un esempio personale.
    Parliamo del 1990 o forse prima, campionato interno HCC.
    In una gara pescai sette o otto ombrine del peso che oscillava tra i trecento grammi, la più piccola, e i seicento la più grande.
    Allora non conoscevo quel pesce, era la prima volta che mi capitava di pescarlo.
    Alla pesa, Marco Sitzia come vide quei pesci (per le dimensioni legali e per il peso tutti validi) si lasciò sfuggire un commento del tipo "ceeee" e a giudicare dall'espressione della faccia non era un commento di ammirazione ma come a dire "tallastima" (che peccato).
    Cmq non mi disse nulla, neanche un rimprovero, ma ovviamente mi informai sui pesci e capii.

    Tutto questo alla fine per dire che, è una mia personale opinione, nelle gare bisogna arrivare a trovare per quanto possibile un sistema di C&R e a innalzare la misura delle prede valide.
    Ovviamente facendo questo ci sarà un calo dei partecipanti, un calo del "business" legato a queste (passatemi il termine).
    Questo (IMHO) è necessario e doveroso più per una questione di etica, di esempio e di coerenza verso certi valori ma non perchè queste stragi inficiano la fauna marina.
    La pesca a strascico a pochi metri da riva è il vero problema della fauna ittica, il nostro è un problema di coerenza.

    Il mio discorso non comprendava il settore agonistico, mi riferivo alle catture effettuate da pescasportivi in pesca al difuori da gare, Fipsas e quant'altro... insomma parlavo di chi và a pesca per conto suo.
    In ogni argomento che trattiamo ci sono sempre molteplici aspetti da considerare il mio pensiero lo ha sintetizzato molto meglio e in maniera più efficace Kurtz
     
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  10. mistralroma
     
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    A hedge e wkt12 Non c’è da rimpiangere quella serata, furono presi migliaia di pescetti di pochi cm. A questi bisogna aggiungere gli altrettanti fuori misura che morirono anche per la brutta abitudine dei concorrenti di trattenerli fino all’arrivo del giudice sperando che nel frattempo possano crescere di lunghezza…
    A sud est Il c&r non risolve il problema, perché sappiamo tutti che il pesce piccolo (soprattutto le ombrine) hanno pochissime possibilità di riprendersi.
    Ottima la proposta di Kurtz, ma non verrà mai adottata.
    Comunque, il problema sono gli ami. Quando io cominciai le gare non dovevano avere una misura inferiore al 6 o al 4 (non ricordo). Di sicuro i giudici li misuravano con una sigaretta: la loro curvatura doveva permettere l’ingresso del filtro.
    Io ho chiuso con l’agonismo quando sono entrate in vigore le regole delle cosiddette “prede tecniche”, quando ho visto i travi a tre ami, fili del 12/14, ami del 16, piombi da 30 gr, cannette simil-bolognesi. Ho assistito a gare improntate alla cattura di tracinette di 5 cm!!! Li chiamavo “il pulciari”. Ora so che si pesca con un sola canna e la trasformazione è completata, manca solo il nome: dovremo chiamarla “Pesca da riva sulla spiaggia”. Mancano solo i bigattini e la pasturazione, se già non sono stati introdotti...
    Per il resto sono d'accordo con quanto aggiunge gu
     
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  11. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (mistralroma @ 23/12/2010, 13:09) 
    Ottima la proposta di Kurtz, ma non verrà mai adottata.
    Comunque, il problema sono gli ami. Quando io cominciai le gare non dovevano avere una misura inferiore al 6 o al 4 (non ricordo). Di sicuro i giudici li misuravano con una sigaretta: la loro curvatura doveva permettere l’ingresso del filtro.
    Io ho chiuso con l’agonismo quando sono entrate in vigore le regole delle cosiddette “prede tecniche”, quando ho visto i travi a tre ami, fili del 12/14, ami del 16, piombi da 30 gr, cannette simil-bolognesi. Ho assistito a gare improntate alla cattura di tracinette di 5 cm!!! Li chiamavo “il pulciari”. Ora so che si pesca con un sola canna e la trasformazione è completata, manca solo il nome: dovremo chiamarla “Pesca da riva sulla spiaggia”. Mancano solo i bigattini e la pasturazione, se già non sono stati introdotti...

    Ricordo anche io i primi RTA ed erano altra cosa e altra filosofia rispetto ad ora. Quando si è iniziato a pescare tracinette con le 5 metri a 3mt da riva, ami del 16 e 30gr di piombo IMHO si è fatta solo una versione della canna da riva con i piedi sulla sabbia.

    Sulle proposte di modifica del regolamento, concordo con la tua osservazione: con questa Fipsas qui non verrà MAI adottata, si fa prima a cambiare tutto il settore mare e la presidenza.

    Sul discorso del C&R: secondo me c'è davvero un eccesso di aspettative su questo metodo. Ma quello va bene per pesci "seri", che possano essee slamati senza danno e in grado di riprendersi dopo la cattura. Un primo passo sarebbe obbligare l'uso di ami barbless nelle gare in misura fino al 10, di certo il C&R non può essere l'alibi per continuare a catturare prede sottomisura anche se le chiami tecniche: è una cosa che IMHO va scoraggiata e basta.

    Il bello è che poi si fanno chiamare associazione di tutela ambientale. Ma de che?
     
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    subbaqquo e arrustidori...gazzu..

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    CITAZIONE (mistralroma @ 23/12/2010, 13:09) 
    Io ho chiuso con l’agonismo quando sono entrate in vigore le regole delle cosiddette “prede tecniche”, quando ho visto i travi a tre ami, fili del 12/14, ami del 16, piombi da 30 gr, cannette simil-bolognesi. Ho assistito a gare improntate alla cattura di tracinette di 5 cm!!! Li chiamavo “il pulciari”. Ora so che si pesca con un sola canna e la trasformazione è completata, manca solo il nome: dovremo chiamarla “Pesca da riva sulla spiaggia”. Mancano solo i bigattini e la pasturazione, se già non sono stati introdotti...
    Per il resto sono d'accordo con quanto aggiunge gu

    hai detto tutto......anche io ho smesso (dopo solo un anno di selettive) per queste ragioni....e per il fatto che facevamo le gare di "surfcasting" all'interno del Golfo di Oristano, dove ci vuole un maremoto da libeccio per muovere due onde...
     
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    Lo sapevo...
    stiamo andando OT e rischiando di fare un minestrone
    E' fin troppo facile perdersi sulle gare di "surfcasting" della FIPSAS e il discorso è ampio, abbondantemente già discusso e da discutere ma:

    Il tema iniziale e le osservazioni sul tema proposto erano diverse, mi pare
     
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  14. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (gu! @ 23/12/2010, 15:53) 
    Il tema iniziale e le osservazioni sul tema proposto erano diverse, mi pare

    Io ho invitato Nostromo a postare i riferimenti dell'articolo, per procurarmelo, uploadarlo e discuterlo.

    Dubito molto che l'articolo, che a quanto ho capito tratta di UNA specie e in UNA determinata area possa fornire dati universalmente validi. E se è uno scienziato serio, dubito che gli sia anche passato per la testa di arrivatre a simili conclusioni.
     
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    CITAZIONE (mistralroma @ 23/12/2010, 13:09) 
    A hedge e wkt12 Non c’è da rimpiangere quella serata, furono presi migliaia di pescetti di pochi cm. A questi bisogna aggiungere gli altrettanti fuori misura che morirono anche per la brutta abitudine dei concorrenti di trattenerli fino all’arrivo del giudice sperando che nel frattempo possano crescere di lunghezza…
    A sud est Il c&r non risolve il problema, perché sappiamo tutti che il pesce piccolo (soprattutto le ombrine) hanno pochissime possibilità di riprendersi.
    Ottima la proposta di Kurtz, ma non verrà mai adottata.
    Comunque, il problema sono gli ami. Quando io cominciai le gare non dovevano avere una misura inferiore al 6 o al 4 (non ricordo). Di sicuro i giudici li misuravano con una sigaretta: la loro curvatura doveva permettere l’ingresso del filtro.
    Io ho chiuso con l’agonismo quando sono entrate in vigore le regole delle cosiddette “prede tecniche”, quando ho visto i travi a tre ami, fili del 12/14, ami del 16, piombi da 30 gr, cannette simil-bolognesi. Ho assistito a gare improntate alla cattura di tracinette di 5 cm!!! Li chiamavo “il pulciari”. Ora so che si pesca con un sola canna e la trasformazione è completata, manca solo il nome: dovremo chiamarla “Pesca da riva sulla spiaggia”. Mancano solo i bigattini e la pasturazione, se già non sono stati introdotti...
    Per il resto sono d'accordo con quanto aggiunge gu

    Mi sa che non ci siamo capiti.
    Non rimpiango affatto serate come quella da te descritta, il mio commento è evidentemente riferito al fatto che continuando così le cose vedo un futuro nero, non solo per gli agonisti ma per tutti.

    P.S. ho cominciato a fare le gare in quel periodo... amo minimo 6 filo 0,30 piombo 100 gr. ecc.ecc. e soprattutto si gareggiava anche con il maremoto....

     
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