Cosi' iniziai...

Il mare per me e' stata la vita e lo sara' fino all'ultimo respiro, sono nato in casa, come si faceva una volta, con il frangersi delle onde....ho pescato da piccolissimo con le lenze a mano poi come diceva Luca la mia prima canna in resina, a 14 anni ho iniziato con le immersioni con auto respiratore come autodidatta e da li e' diventato negli anni il mio lavoro. Ho fatto il corallaro, lavorato nei bacini con il puntone (6/7 ore al giorno in acqua) poi 7 anni di guida sub per l'italia ed europa dove ho conosciuto mia moglie, ed adesso costruisco barche da 8 anni.

Il mare per me e' stata la vita e lo sara' fino all'ultimo respiro(cit.INDIANRIP)
posso?

madò..però non esse cosi lungaccione...poi ne dimostri di iù!
si sente l'amore per il mare..solo da come scrivi e descrivi!

Hai ragione , se mi conoscessi....sono di poche parole e poco sociale me lo riconosco, ma vedi quando si parla di queste cose non mi fermo.

a proposito di esche..io per prendere due trot l'anno,quando avevo 5-6 anni,scavavo nel mucchio della cacchetta dei conigli a giornate,per trovare due behi di terra...
be mi tempi...
anche se io son giovane..ho qualche ricordo di ventanni indietro..va bhe..voi andate 40 anni indietro..ognuno ha le sue fortune!

A raccontar certe cose si ha sempre il dubbio che nessuno ti creda.......sai...del tipo " Il vecchio ed il bambino"..
Ricordo benissimo nel 68 di una ricciola da oltre 35 chili presa fra i bagnanti in quel di S' Enna S' Arca in un metro d' acqua, delle barche cariche di ricci enormi pescati fra gli scogli, dei grossi saraghi presi con le lenze "rotanti" lanciate da riva, delle murene e dei polpi pescate in mezzo metro d'acqua, ricordo tante cose.......e tanta nostalgia.

io non è che sono cinquantenne,però ho vissuto le stesse cose in quanto in famiglia ci sono stati momenti di vera crisi economica,fortunatamente passata alla grande. ricordo quando ero piccolo,che si andava a trovare mio nonno che abitava in campagna,quando si andava a raccogliere la famosa "cicoria di campagna",quella selvatica:ricordo mia mamma che ci girava la cosa come un gioco,"su dai,chi mi aiuta a cercarla"? e solo dopo anni ne ho capito il motivo... e si,ma anche questi son ricordi che in qualche modo ti segnano la vita e ti fanno apprezzare di più le cose,imho.

beh io ho un anno in più di te.....ma le cose che hai scritto le abbiamo viste almeno in 2....e secondo me ci sono anche altri che hanno vissuto quei tempi. non li rimpiango ma da qualche anno ho capito che forse quei tempi ti facevano apprezzare le cose semplici. cose che oggi non smuovono nessuno ma che in passato erano le gioie di molti!

eh già,ricordo che allora i regali erano sudati,le richieste non venivano quasi mai esaudite,al contrario di oggi che,come chiedono così hanno. eppure se ci pensiamo bene,non ci mancava niente,siamo cresciuti lo stesso belli,forti e sani... ma purtroppo questa è un'altra storia,la nostra.

E' proprio cosi' non si buttava nulla, un paio di scarpe duravano anni e quando si consumava la suola....il calzolaio sotto casa li faceva diventare nuove, tutto aveva un valore.
E' la nostra storia infatti, ognuno e' figlio del proprio istante

Si, si vero....la graziella, l'ho avuta anch'io la n°20 con le frangia nel manubrio, non so tu il carretto costruito con i cuscinetti riciclati, ed il primo arco per pescare i polipi, fatto con le stecche degli ombrelli trovati nelle discariche, si non mi vergogno a dirlo