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già "spirographus", pescatore e rodbuilder per passione
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Uno dei vantaggi del fatto che “io resto a casa” è innegabilmente il potere ritrovare oggetti e sensazioni smarriti nel tempo.
E’ tanto che volevo fare un post del genere (se non erro 4 anni), anche grazie al fatto di avere gli “attrezzi” sottomano, ma vuoi il lavoro, vuoi la famiglia, c’è voluto più del previsto.
Quando iniziai a leggere ( e poi contribuire con qualche foto) alla guida di Alex sui mulinelli da surf “vero” mi incuriosì approfondire la storia di alcuni dei modelli di cui sono col tempo entrato in possesso.
Questa piccola guida verrà man mano completata (le foto le caricherò man mano) anche grazie al vostro aiuto, e spero servirà da orientamento se si vuole acquistare e usare per la pesca o il lancio tecnico, un mulinello senza frizione datato ma comunque ancora oggi valido, oltre che, come nel caso del Kisu, bello anche a vedersi.
Shimano Aerocast 9000 EX
Iniziamo da questo mulinello da casting dei primi anni 80, il primo della serie Aero che poi è diventata sinonimo di lancio a lunga distanza.
Mulinello con corpo in lega di alluminio e bobina conica con corsa da 39mm, unita al sistema a doppia velocità di oscillazione che Shimano manterrà per oltre 20 anni e che viene introdotto per primo su questo modello. La serie comprendeva 5 diversi esemplari: 4000 (corsa da 28mm), 5000 (corsa da 28mm, a doppia oscillazione nelle serie EX più tarde), 7000, e 7000EX (corsa da 35 mm, angolo 5 gradi) oltre appunto al 9000 EX, che era il modello di punta, con un costo, all’epoca, di 26.500 Yen. Nonostante il corpo e il rotore in metallo, il mulinello è particolarmente leggero (475 grammi, imbobinato poco sopra i 500 grammi) e la bobina conica (angolo 6 gradi) mantiene una buona capienza di filo (300m di filo PE#2). Due cuscinetti a sfera, manovella non reversibile con pomello in legno (uguale in 7000EX), guidafilo in SiC (anche in 7000EX). Rapporto di recupero 3.8:1. Un mulinello per molti versi straordinario per l’epoca, considerato che la concorrenza Daiwa era il modello 8000SS con una corsa di “soli” 28 mm.
Un po’ di foto:
Una lezione di balistica direttamente da Shimano:
Il movimento a doppia oscillazione inciso direttamente sull'alberino
Shimano Titanos Aero GT 8000 (1985)
I modelli Aero GT venivano commercializzati a partire dal 1985. La serie comprendeva diversi modelli, che differivano fortemente per le caratteristiche tecniche: 5000ES e 5000EX con corsa da 24mm, 6000ES (versione più economica) e 6000 GT (versione con specifiche migliori) con corsa da 28mm e infine il modello 8000 GT, con corsa di 35 mm, che era il fiore all’occhiello della serie. Il modello 8000 veniva via a un prezzo di vendita di 24000 Yen IVA esclusa, rappresentava il primo mulinello da casting in cui Shimano introduceva alcune significative migliorie, a partire da un corpo più leggero dell’Aerocast, che abbandonava la lega di alluminio in favore di una resina plastica rinforzata, per la prima volta, da fibre di titanato di potassio, da cui deriva il nome TITANOS. Il mulinello aveva anche, rispetto al predecessore, una manovella più leggera, che poi verrà ripresa nel Kisu, la bobina con bordo in SiC (in una delle varianti), guidafilo in SiC. Il peso del mulinello a catalogo è di 440 grammi (476 imbobinato), e nasceva con manovella non reversibile, quindi il cuscinetto di supporto era su un solo lato, così come nell’Aerocast.
Un mulinello con cui ho pescato, e che si fa perdonare la mancanza di frizione grazie alla leggerezza, aerodinamica ancora attuale, e rapporto di recupero 3.8:1.
Foto in arrivo
Shimano Titanos Super Aero GT 7000 (SA007, 1988)
L’Aero di terza generazione presenta una serie di miglioramenti rispetto alla serie precedente. La forma del corpo diventa caratteristica di diverse serie Titanos coeve, Super Aero, Power Aero, Biomaster, Aerlex, le cui taglie differivano in base alla dimensione del corpo (uguale dalla 6000 in su) e per la capienza delle bobine. Il corpo in resina rinforzata con fibre di titanio conteneva ingranaggi in duralluminio, e una corsa di 39mm che rimanda al vecchio aerocast. Il mulinello pesa a catalogo 510g, imbobinato oltre i 540g. La bobina è conica, realizzata in alluminio, con un angolo di conicità di 5 gradi, più larga delle serie precedenti, e con un bordo superiore dotato di caratteristico anello in duralluminio che ha un angolo di 45 gradi col corpo bobina. Pur avendo una corsa di 39mm come il capostipite Aerocast, il rapporto tra movimento avanti e indietro aumenta, infatti ai 5 giri del rotore per raggiungere la massima estensione, corrispondono circa 7 giri nel movimento di ritorno (erano 10 nell’Aerocast, 7,5 nel GT8000). Questo aumento del rapporto continuerà nelle serie successive fino al 2004, anno in cui la doppia oscillazione verrà abbandonata da Shimano. Il mulinello presenta ora tre cuscinetti, dati dalla presenza di una manovella reversibile che ha quindi uguale supporto in entrambi i lati del mulinello. La manovella ha un pomello in plastica di maggiori dimensioni pur richiamando i colori del GT8000, e il corpo cambia completamente forma, portandosi nello stesso stile di Biomaster e Aerlex. Ad un prezzo di vendita di 16000 Yen rappresentava un mulinello abbastanza economico per lanciare a buoni livelli. Altro mulinello con cui ho pescato sia da spiaggia che da molo confidando nella robustezza e nel basso rapporto di recupero.
Nel modello successivo (SA127, 1996) si è avuto un restyling che implicava un cambio di colore (tutto bianco) con variazioni della grafica, il guidafilo in SiC scompare e viene sostituito da un guidafilo dorato con cuscinetto a sfere (detto power roller). Inoltre, a partire da questo modello (che ho visto chiamare “ultimate” qui in Italia, ma non ho conferme che sia un nome ufficiale) si abbandona la denominazione Titanos venendo meno le fibre di rinforzo in titanio nella plastica del corpo. Le bobine mantengono le stesse caratteristiche costruttive della versione precedente; la manovella, verniciata in bianco, presenta ora pomello in legno.
Foto del SA127 reperite online:
Tappo bianco e scomparsa della dicitura Titanos dalla bobina, come nel SA129
Shimano Titanos Super Aero Kisu Special (SA010, 1990)
Evoluzione del modello Super Aero GT 7000 del 1988, questo mulinello da casting esce nel 1990 e viene poi riedito nel 1996. Del Super Aero GT mutua l’archetto con il guidafilo in SiC con supporto che passa dall’alto, e la forma generale del corpo, nonché la retrocompatibilità delle bobine con anello in duralluminio ad angolo fisso, già descritte sopra.
Le novità includono una manovella notevolmente più leggera (uguale a quella dell’Aero GT,nella versione “long” da 85 mm), una bobina ridisegnata in cui fa bella mostra l’anello in SiC (anche questo già presente nell’Aero GT), ma stavolta modellato secondo precisi angoli variabili in base anche alla conicità della bobina, in modo da dare origini a diverse varianti sia nella dotazione “standard” che “aftermarket”. Il rapporto di recupero rimane identico, mentre il peso si riduce di circa 35 grammi.
Le bobine sono di 5 tipi diversi, tutte con bordo in SIC. La numerazione è quella della PE line giapponese.
0.8 conicità 4 gradi angolo bordo bobina 72 gradi
1.2 conicità 4 gradi angolo bordo bobina 72 gradi
1.5 conicità 5 gradi angolo bordo bobina 65 gradi
2 conicità 5 gradi angolo bordo bobina 45 gradi
4 conicità 5 gradi angolo bordo bobina 45 gradi
Il mulinello veniva commercializzato solo per il mercato giapponese ad un prezzo (IVA esclusa) di 30000 Yen. Cifra già ragguardevole oggi, che già facendo un cambio secco corrisponderebbe a 270000 lire nel 1990, anche se probabilmente una stima più attendibile sarebbe sulle 700000 (la paga di un operaio era di 1,1 milioni di lire). Quello che arrivava a casa era una grossa scatola che conteneva il mulinello con tre bobine di ricambio, sacchetto in tela marca Shimano, esploso, come da foto di quello in mio possesso.
Nel 1996 Shimano ne produce una nuova versione (SA129), in parallelo al GT7000 bianco, con la scritta Kisu Special bianca, su placchetta effetto specchio. Questo modello mutua in gran parte l’estetica del Super Aero SA127 bianco: il rotore bianco, un nuovo guidafilo dorato, in generale diverso nella presenza e posizione delle scritte. La manovella ha forma uguale al primo Kisu, ma di colore silver. Anche qui scompare la scritta Titanos, verosimilmente per lo stesso motivo del Super Aero bianco.
Qui un SA129 recuperato su internet:
Edited by Centurion Custom Rods - 11/4/2020, 16:56. -
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Bellissima recensione, Gianpiero.
Curata con particolari e foto che mi/ci fanno apprezzare ancor più da vicino oggetti che altrimenti vedremmo solo sul web. Parlare di Shimano mi sembra superfluo, la sua serietà , la sua ricerca tecnologica si apprezza anche attraverso queste foto. L'Aerocast 9000 EX e il Kisu Special dei capolavori per l'epoca.
Riguardo l'Aerocast 9000 EX ho do chiederti una curiosità: la manovella in alluminio tornito è stata montata successivamente oppure è proprio la sua originale?
Complimenti davvero, queste recensioni su attrezzi vintage mi toccano molto da vicino.. -
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Bellissima recensione, Gianpiero.
Curata con particolari e foto che mi/ci fanno apprezzare ancor più da vicino oggetti che altrimenti vedremmo solo sul web. Parlare di Shimano mi sembra superfluo, la sua serietà , la sua ricerca tecnologica si apprezza anche attraverso queste foto. L'Aerocast 9000 EX e il Kisu Special dei capolavori per l'epoca.
Riguardo l'Aerocast 9000 EX ho do chiederti una curiosità: la manovella in alluminio tornito è stata montata successivamente oppure è proprio la sua originale?
Complimenti davvero, queste recensioni su attrezzi vintage mi toccano molto da vicino.
Grazie Dino, ancora mi mancano un pò di foto ma ci sto lavorando.
La manovella del 9000EX è quella originale, è un disegno che è stato ripreso e migliorato da Shimano sia per il Titanos Aero 8000 GT che per il Kisu Special.
La puoi vedere qui in alto, confrontata con quella del Kisu
Edited by Centurion Custom Rods - 6/5/2020, 19:14. -
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Atleta di "rango" (sigh!) del fu Long Casting Latina VINTAGE ADMIRER [ già ma.si.sa.]
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Fantastico complimenti 👏👏👏👏 . -
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Hai realizzato, per chi volesse cimentarsi nell'acquisto di mulinelli datati della Shimano, una guida davvero dettagliata. Complimenti!
Premetto che ho la massima cura per tutti i miei attrezzi da pesca sia perché li ho accumulati nel tempo sia soprattutto perché ho dovuto fare delle rinunce per poter disporre del denaro necessario al loro acquisto. Nonostante ciò utilizzo sia le mie canne che i miei mulinelli senza timore di poterli danneggiare né l'assillo di doverli conservare e custodire intonsi. Vorrei, pertanto, fare una domanda che potrebbe sembrare "benevolmente provocatoria" giusto per alimentare una riflessione (giammai una polemica): il Titanos Super Aero GT 7000 (SA007, 1988) non lo usi a pesca? Ma soprattutto ( e questa è la seconda domanda): lo Shimano Titanos Super Aero Kisu Special (SA010, 1990) lo hai mai utilizzato?
Ha senso disporre di simili "gioielli" che in pesca farebbero probabilmente (a mio avviso sicuramente) "mangiare la polvere" in termini di piacevolezza e prestazioni a molti "plasticoni" oggi in commercio la cui "obsolescenza programmata" li farebbe diventare, se utilizzati con una certa regolarità, nel giro di pochi anni dei rottami utili soltanto come ferma carta e non utilizzarli per lo scopo per cui sono stati realizzati? Non sarebbe il caso di goderteli a pesca?
Grazie!. -
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Grazie a entrambi
Dei 4 mulinelli che ho postato, ho usato a pesca sia il GT 8000 che il Super Aero 7000 (il primo solo in spiaggia, il secondo spiaggia e molo). Con entrambi mi sono trovato bene, e li alterno con quelli dotati di frizione (Biomaster e Power aero) coevi.
Non ho ancora pescato con l'Aerocast, ma in questi giorni mi è venuta voglia di imbobinarlo per il futuro.
Non ho pescato, e non ho in programma di farlo, col Kisu Special. Nelle condizioni in cui è, preferisco guardarmelo ogni tanto, tenuto conto che è molto difficile reperirlo in questo stato. Negli ultimi 5 anni ne ho visto due scatolati, e uno ce l'ho io. Non escludo di prendergli un fratellino "da battaglia" se mi venisse la voglia di portarlo in spiaggia, ma in realtà sarebbe più semplice provare sul 7000GT delle soluzioni alternative come il cambio manovella e utilizzo di bobine del Kisu che alleggeriranno l'assetto avvicinandolo a quello del top di gamma. Il tutto ovviamente IMHO.. -
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che spettacolo, che belli. l'adesivo sulla bobina "balistico" è bellissimo.
mi son letto tutto con piacere, complimenti. grandissimo. -
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Se posso Gianpiero la stima monetaria del Kisu è un po' bassa: stiamo più sulle 700000 lire dell'epoca.
Nel 1989 il Biomaster GT 7000 stava di listino 270000 lire (con un corrispettivo in Yen al di sotto dei 10000).. -
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A mio giudizio fai bene ad utilizzare sia il GT 8000 che il Super Aero 7000. Come ti ho detto fossi in te utilizzerei anche il Kisu Special anche se mi rendo conto che poi, una volta portato a pesca, non lo ritroveresti più come è adesso. Il fatto che ti senta soddisfatto comunque anche solo a guardarlo e non utilizzarlo è, seppur non condivisibile, una ragione sufficiente per perseverare.
Ti rinnovo i complimenti per la guida.
P.S. Il Titanos Super Aero Kisu Special è magnifico.. -
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CITAZIONE (Ale7x8 @ 25/3/2020, 21:56)che spettacolo, che belli. l'adesivo sulla bobina "balistico" è bellissimo.
mi son letto tutto con piacere, complimenti. grandissimo
Grazie mille Alex, la tua guida mi è stata maestraCITAZIONE (RaiS® @ 25/3/2020, 22:11)Se posso Gianpiero la stima monetaria del Kisu è un po' bassa: stiamo più sulle 700000 lire dell'epoca.
Nel 1989 il Biomaster GT 7000 stava di listino 270000 lire (con un corrispettivo in Yen al di sotto dei 10000).
Grazie Simone, ottimo a sapersi. Io mi sono spinto solo a fare un cambio secco, quindi non consideravo ricarichi, costi di importazione e quant'altro. 700000, una cifra enorme all'epoca. Ho aggiornato la stima nel post. Invece ti chiedo, nei cataloghi italiani quindi i super aero non comparivano proprio?CITAZIONE (Domar @ 25/3/2020, 22:35)A mio giudizio fai bene ad utilizzare sia il GT 8000 che il Super Aero 7000. Come ti ho detto fossi in te utilizzerei anche il Kisu Special anche se mi rendo conto che poi, una volta portato a pesca, non lo ritroveresti più come è adesso. Il fatto che ti senta soddisfatto comunque anche solo a guardarlo e non utilizzarlo è, seppur non condivisibile, una ragione sufficiente per perseverare.
Ti rinnovo i complimenti per la guida.
P.S. Il Titanos Super Aero Kisu Special è magnifico.
Ti ringrazio Domenico. E' veramente un bell'oggetto, appartenuto sicuramente ad un appassionato che lo ha ulteriormente accessoriato (acquistando a parte il tappo ed archetto del SA129 ad esempio). Appena riesco a fotografare tutto inserisco nel post iniziale.. -
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Gianpiero anche io mi associo ai complimenti.
Te li meriti tutti
Lavoro davvero bello e molto istruttivo.
Poi quando si tratta di attrezzi di un tempo il fascino è ancora maggiore.
Il Kisu con i suoi trent'anni sulle spalle è ancora, a mio avviso, uno dei più bei mulinelli fissi mai visti. -
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Grazie Alessio . -
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CITAZIONE (RaiS® @ 25/3/2020, 22:11)Se posso Gianpiero la stima monetaria del Kisu è un po' bassa: stiamo più sulle 700000 lire dell'epoca.
Nel 1989 il Biomaster GT 7000 stava di listino 270000 lire (con un corrispettivo in Yen al di sotto dei 10000).
Grazie Simone, ottimo a sapersi. Io mi sono spinto solo a fare un cambio secco, quindi non consideravo ricarichi, costi di importazione e quant'altro. 700000, una cifra enorme all'epoca. Ho aggiornato la stima nel post. Invece ti chiedo, nei cataloghi italiani quindi i super aero non comparivano proprio?
Assolutamente no, puoi immaginare quanti numeri avrebbero fatto visto i costi, senza contare la mancanza di frizione che ne avrebbe limitato ulteriormente il campo d'azione.
Non escludo però che su richiesta qualcuno possa aver avuto dei prodotti fuori catalogo.
Per mia conoscenza la Fassa Daiwa lo faceva.
Ps: potresti gentilmente fotografare meglio la formula della distanza orizzontale sul rotore dello Shimano Aerocast 9000 EX ?
Edited by RaiS® - 26/3/2020, 08:49. -
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Giampiero, come sempre descrizione che ti fa immaginare i mulinelli come li avessi davant.
Complimenti.. -
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CITAZIONE (RaiS® @ 26/3/2020, 08:26)Invece ti chiedo, nei cataloghi italiani quindi i super aero non comparivano proprio?
Assolutamente no, puoi immaginare quanti numeri avrebbero fatto visto i costi, senza contare la mancanza di frizione che ne avrebbe limitato ulteriormente il campo d'azione.
Non escludo però che su richiesta qualcuno possa aver avuto dei prodotti fuori catalogo.
Per mia conoscenza la Fassa Daiwa lo faceva.
Ps: potresti gentilmente fotografare meglio la formula della distanza orizzontale sul rotore dello Shimano Aerocast 9000 EX ?CITAZIONE (Munich94 @ 26/3/2020, 09:40)Giampiero, come sempre descrizione che ti fa immaginare i mulinelli come li avessi davant.
Complimenti.
Grazie a entrambi
Ecco la foto della formula
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