Ipotesi di diametro e lunghezza del terminale in base alle condizioni marine

Vi ritrovate grosso modo con queste ipotesi di lungezza e diametro dei terminali in base a quella che è la situazione del mare che possiamo trovare?

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    Forse è complicato 😊, ma vorrei chiedervi un parere e soprattutto dei consigli.
    Stavo preparando dei terminali, l’idea è di usare in prevalenza vermi come esca (americano, bibi, …) o al massimo cannolicchio o la strisciolina di seppia/ calamaro con mare da mosso in su (quindi cmq esche piccole in prevalenza).
    Secondo voi può essere corretta questa previsione di lunghezza e diametro del filo in base alle condizioni marine?

    Mare calmo:
    • Filo 0,16 da 90 a 120 cm
    • Filo 0,18/ 20 da 120 a 150 cm
    • Filo 0,22/25 oltre 150 cm

    Mare poco mosso:
    • Filo 0,16 da 70 a 100 cm
    • Filo 0,18/20 da 100 a 120 cm
    • Filo 0,22/25 da 120 a 150 cm

    Mare mosso:
    • Filo 0,18/20 da 70 a 100 cm
    • Filo 0,22/25 da 100 a 120 cm
    • Filo 0,26/28 da 120 a 150 cm

    Mare molto mosso:
    • Filo 0,22/25 da 70 a 100 cm
    • Filo 0,26/28 da 100 a 120 cm
    • Filo 0,30/35 da 120 a 150 cm

    Mare agitato:
    • Filo 0,24/25 da 40 a 60 cm
    • Filo 0,26/28 da 60 a 90 cm
    • Filo 0,30/40 da 90 a 110 cm

    So che le variabili possono essere molteplici, tipo esche, tipo di spiaggia, profonda o meno ecc... volevo provare a capire se più o meno come impostazione di logica ci sono vicino o se sono molto lontano :)
     
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    Dopo qualche anno di esperienza ho capito,anche abbastanza velocemente che i terminali vanno preparati rigorosamente in spiaggia,amenoche' non si è agonisti,ma quello è un'altro discorso.
     
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    CITAZIONE (frank serra @ 22/3/2020, 20:30) 
    Dopo qualche anno di esperienza ho capito,anche abbastanza velocemente che i terminali vanno preparati rigorosamente in spiaggia,amenoche' non si è agonisti,ma quello è un'altro discorso.

    Concordo, le variabili sono troppe. Puoi preparare qualche trave gia armato "di emergenza" se conosci molto bene lo spot e le condizioni e sai gia la pesca che andrai a fare, ma specialmente se si parla di mare mosso prevedere turbolenze, sporcizia e colore dell'acqua è molto, molto, molto difficile.

    Però ti posso dire che, quando smisi le gare mi rimase l'abitudine di portarmi dei terminali gia legati (usando le tecnosfere facevo il portoghese a casa) e mi portavo 2 ruzzole con una 15ina di finali da 100 e 150 cm in diversi diametri cosi da sostituire in velocità i terminali e rimanere piu tempo possibile in pesca, tutt'ora lo faccio ma quasi esclusivamente quando vado a mormore. Preferisco di gran lunga prepararmi in spiaggia uno/due travi gia pronti in più rispetto alle canne che ho in acqua e in caso di rotture sostituire il trave, lanciare, e poi sistemare il vecchio trave "ingarbugliato"
     
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    ti rispondo col cuore:
    serve quello che serve.
    spessore e lunghezza quanto basta
     
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    Effettivamente è più facile del previsto la risposta, ossia conviene farli sul momento studiando tutte le variabili possibili 😊
    La mia domanda veniva dal dubbio che potesse essere importante arrivare sul luogo di pesca e perdere meno tempo possibile per la preparazione delle canne... forse perché non sono ancora velocissimo 😊
     
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    CITAZIONE (Costantino ITA @ 22/3/2020, 21:33) 
    Effettivamente è più facile del previsto la risposta, ossia conviene farli sul momento studiando tutte le variabili possibili 😊
    La mia domanda veniva dal dubbio che potesse essere importante arrivare sul luogo di pesca e perdere meno tempo possibile per la preparazione delle canne... forse perché non sono ancora velocissimo 😊

    L'attesa del piacere è essa stessa il piacere
     
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    Giusto :)
     
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    A paf a volte qualche finale me lo preparo prima .ma in generale preferisco farli in spiaggia
     
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    Vi racconto un aneddoto: mi reco in spiaggia (con commodo) ed apro una futura con la montatura della volta prima (che poteva essere anche quella della volta prima ancora, ndr), un long arm di 2 metri,mare in scaduta all'apparenza niente di particolarmente impegnativo, obiettivo dichiarato orate.
    Lancio ed al primo controllo nodo Gordiano a circa metà bracciolo, impossibile scioglierlo opto per taglio e rilego l'amo.
    Altro controllo e nuovamente nodo a metà 🤬🤬🤬, accetto la sfida taglio e rilego l'amo con circa 60 cm di bracciolo, ma do una metrata fra gli stop dello snodo.
    Nei lanci successivi vedo che lavora finalmente bene ed infatti di lì a poco un paio di orate vengono a farmi compagnia.
    Ognuno è libero di trarre la propria morale 😅😅
     
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    La morale è che a prescindere dalla lunghezza e dal diametro del bracciolo la cosa fondamentale è stare perfettamente in pesca ;)
     
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    CITAZIONE (frank serra @ 23/3/2020, 01:02) 
    La morale è che a prescindere dalla lunghezza e dal diametro del bracciolo la cosa fondamentale è stare perfettamente in pesca ;)

    esattamente. una canna ingarbugliata non pesca.
     
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    Ok direi che il messaggio è recepito :)
    Meglio perdere quei 20 minuti in più per preparare al momento le cose e stare il miglior possibile in pesca
     
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    Vabbè ma puoi anche prepararti tante cose prima, l’importante è che le usi o le adatti a seconda dell’occasione, come da qualcuno é stato detto sopra.
    Con mare mosso io eviterei in ogni caso sicuramente lo 0,18 (0,20) perché sarà quasi impossibile stare in pesca con quello ;-)
    Sul resto l’esperienza ti suggerirà poi quasi in automatico cosa dover fare a seconda dello spot e della situazione: mai come in questi casi provare (avendo dei concetti chiari) è fondamentale
     
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    Si tra l'altro la cosa che sto facendo è ripensare ad alcune situazioni di pesca in cui mi sono trovato totalmente inesperto e sto ripensando agli errori che ho fatto.
    Tipo la prima volta che sono andato in Corsica molte cose le ho sbagliate e tornando indietro avrei saputo sicuramente ricavare molto di più dalle situazioni. Tipo ricordo distintamente una mareggiata veramente fantastica in cui non sono riuscito a stare in pesca e oggi ritornandoci saprei (un po' meglio) cosa fare.
    Tra l'altro ricordo che in quella occasione il pesce c'era... vi dico solo che feci il primo lancio, il vento mi fece tornare il piombo indietro quasi fino al sottoriva, recupero subito e attaccato ci stava un sarago da mezzo chilo... dopo mi incaponii cercando cose improbabili non capendo e non leggendo bene una situazione che mi avrebbe probabilmente dato buoni risultati
     
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    Vabbè ma puoi anche prepararti tante cose prima...

    Ma mica tanto sai...la raba dopo un po si inizia a deteriorare,girelle e moschettoni si ossidano,gli ami stanno meglio se restano nelle bustine ben sigillate,i terminali spesso vengono avvolti su ruzzole troppo piccole e tendono a viziarsi,insomma è tanto bello arrivare in spiaggia guardare il mare e con tutta calma prepararsi l'impostazione che si ritiene consona alla situazione.Nell'agonismo invece è diverso,ma io non so nemmeno come riescono a godersi le pescate,2 mesi a legare ami e 4 ore di pesca frenetica per un trofeo di pesci di galla,piu' che andare a pesca legano ami,vince chi ne lega di piu'...bhoo de gustibus :D
     
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