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Racconti semiseri di un pescatore distratto.
L’idea mi è venuta oggi mentre rileggevo i vecchi 3D che negli anni ho pubblicato su S&D. In quello dal titolo [CALABRIA][25/03/2011], • (Gli “Scazzupoli” dello Jonio) pubblicato in https://surfcasting.forumfree.it/?t=54767426 ho rivisto l'immagine di un secchio smarrito tanti anni fa e del quale non avevo più traccia neppure nei miei ricordi.
La mia non vuole essere soltanto l’occasione di iniziare un thread al fine di “ammazzare il tempo” in questi giorni di “ordinaria noia” ma anche invitarvi a raccontare che cosa abbiate dimenticato all’inizio o al termine di una battuta di pesca e le circostanze che vi hanno visto protagonisti in quella occasione.
E dunque, tra il serio e il faceto, comincio a raccontare una vicenda che mi vide protagonista ma forse dovrei dire meglio “vittima della mia sbadataggine”.
Accadde tanto tempo fa durante una pescata invernale a PAF in un inverno imprecisato del quale non ricordo l’anno. Ricordo soltanto che era una domenica mattina e che come al solito la sveglia era programmata per suonare prima dell’alba. Dopo una fugace colazione mi trovavo in breve tempo nella mia autovettura in viaggio per la destinazione stabilita la sera precedente.
Quel giorno trovai lo spot occupato per cui fui costretto a spostarmi in direzione di una seconda postazione di pesca e percorsi la distanza che mi separava pieno della speranza di non trovarla già “frequentata”da altri pescatori.
Il secondo tentativo andò meglio e in breve tempo, dopo aver parcheggiato la mia auto in uno slargo sterrato, fui già in spiaggia dove preparai la postazione, piazzai i picchetti ed iniziai a lanciare le esche in mare.
La pescata si concluse poco prima dell’ora di pranzo giusto in tempo per mettere a posto l’attrezzatura e fare rientro a casa. Dunque mi avvicinai alla mia auto e per non sporcare il secchio con il suo prezioso contenuto (vie era una pozzanghera causata dalla pioggia caduta poco prima dell’alba) lo poggiai a terra al lato dello sportello posteriore destro e, aperto il portellone del bagagliaio vi riposi le canne, lo zaino ed i picchetti. Ero in ritardo per cui senza badare al secchio mi diressi verso la portiera per mettermi alla guida, misi in moto l’auto e mi diressi verso la mia abitazione. Arrivato a casa parcheggiai l’auto in garage e mentre mi accingevo a scaricare l’attrezzatura mi accorsi che mancava il secchio con il suo “prezioso” contenuto.
Ovviamente vista l’ora non sarei potuto ritornare indietro, la distanza che mi separava dai luoghi della pescata non mi avrebbe consentito di rientrare in tempo per il pranzo.
Fui costretto non solo a rinunciare al secchio con il prezioso contenuto ma, e questo lo scoprì dopo aver varcato la porta di casa, a subire le prese in giro sempre “copiose” che mi venivano riservate ogni volta rientrassi dalla pesca con un “cappotto” addosso. Dunque al danno di aver dimenticato il secchio con i "pauri" e i saraghi “frutto della pescata”si aggiunse la beffa.
Ovviamente non raccontai nulla un po’ per cercare dimenticare mettendo una pietra sopra all’accaduto e soprattutto per evitare di alimentare ulteriormente le occasioni di minare la mia autostima ogni qual volta si sarebbe fatto cenno all’episodio.
Nel pomeriggio ritornai a cercare il secchio ma non trovai nulla.
Da allora è trascorso tanto tempo, la “ferita” si è rimarginata e, considerato che la mia autostima non verrebbe più scalfita dal ricordare la “dimenticanza”, ho deciso di raccontare l’episodio.
Bene dopo aver fatto il primo passo raccontando la mia storia invito tutti quanti voi a fare altrettanto e dunque:
Cosa avete dimenticato alla partenza o al rientro di una battuta di pesca?
Edited by Domar - 19/3/2020, 18:54
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Al rientro di una battuta non ho mai dimenticato niente,ma alla partenza...una volta, due o tre anni fa in Corsica visto che il mare era piatto dappertutto decidemmo di andare a pescare dallo spiaggione di Calvi in cerca di orate. Avevamo la base a Poggio Mezzana e per arrivare a Calvi sono quasi due ore di macchina,arrivati sullo spot prima del tramonto (dopo una ventina di minuti di cammino) iniziamo a prendere le prime orate anche di discrete dimensioni. Arrivati quasi all'ora di cena (io sono sempre il primo a voler mangiare)inizio a cercare il frigo dove si solito mettiamo il cibo ma con mia sorpresa non c'era...e nemmeno in macchina,per fortuna c'era una bottiglia di acqua!!!(le bestemmie fioccavano) iniziammo a darci la colpa a vicenda su chi avesse dimenticato il tutto!!! Nessuno voleva abbandonare la postazione per andare al supermercato perché le orate continuavano a mangiare!!!morale della favola rientrati a casa verso le 3 di notte c'era il frigo sopra la tavola pieno di leccornie!!! E per placare la fame abbiamo fatto un secchio di spaghetti aglio olio e peperoncino!!! Da allora la borsa con la cena è la prima ed essere caricata!!! . -
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Grazie per il post.
Bello in tuo intervento.
Per noi, non è un plurale maiestatis ma un noi riferito a me e ai miei compagni di pesca, prima di metterci in marcia con l'auto il controllo del cibo è propedeutico al controllo dell'attrezzatura. Prima verifichiamo se è presente l'acqua e il cibo e poi carichiamo gli attrezzi da pesca e le esche.
Addirittura nel caso in cui la battuta dovesse svolgersi e completarsi n mattinata è sempre prevista una sosta in un bar pasticceria che sappiamo di incontrare lungo il percorso per il rifornimento indispensabile di cornetti&co.
N.B. Ho corretto il mio primo post aggiungendo alla partenza o alla frase :Cosa avete dimenticato al rientro di una battuta di pesca?. -
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A me e andata decisamente peggio :
Circa 5 anni fa', la sera prima di partire a pesca , stavo con mi moglie a un conpleanno tra amici .
Ad una cesta ora , spiego a tutti gli amici ( non pescatori )che andavo via a dormire perche da li a breve partivo per andare a pesca , e non vi dicco :
Tutti incazzatti ,me so preso paraculate e vaffanculi vari a piu non posso , e a un certo punto manno salutato tutti in coro " BUONA PESCA ".
Vabbe...... l'indomani mi sveglio presto (02:30 ) partiammo da terni io e mi fratello ( nonostante fosse giugnio e a meta' gionata metesse pioggia ) destinazione montalto di castro .
Primo autogril dopo viterbo , sosta caffe :
Prendiammo il caffe, usciamo fuori , e mentre fumiammo una sigaretta , mi fratello me dice : aprimi il coffano che devo prende una cosa . Io come un coglione , apro solo il coffano e poso le chiavi dentro la macchina , mi fratello pende qualcosa e chiude il coffano .
CAZZO , ce stanno le chiavi dentro , per riprenderle o dovuto spaccare il vetro dello sportello posteriore.
Cristi , madonne ,ci rimettiammo in condizioni di ripartire , e via per montalto.
Arrivviammo a montalto , ci mettiammo a pesca e verso le 14 abbiammo dovutto smontare tutto perche iniziava a piovere forte.
Mentre arriviammo a terni , noto sul cruscotto la custidia dei rayban ( regalati 15 giorni prima da mi moglie ) .
La prendo e "CAZZO E VUOTA " li avevo lasciati poggiati sopra la cappotta della macchina prima di ripartire da montalto .
Incazzatto nero , do' gas alla macchina in quei pochi km che ci separavano da terni e dico a mi fratello , "sbrigammocce a torna' a casa ".
Be . Prima del uscita terni ovest , " autovelox" ,
Ma beccatto a 130kh e il limite era 90.
Morale della favola , quella pescata mi costo' :
- Pesce manco per cazzo
- 150€ al carrozziere tra vetro e manodopera
- 120€ rayban persi
- 170€ di multa per eccesso di velocita
+ 5 punti in meno sulla patente.
Da quel giorno , chiunque mi dice " buona pesca "
, rischia seriamente di morire ammazzatto di botte .. -
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Noto con vero piacere che sia stato colto lo spirito del 3D.
Grazie!. -
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Con il mare ho un rapporto travolgente, quando lo vedo muoversi, impazzire, calmarsi, cambiare colore, rotta, è il mio amante.M.V.
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Alba in solitudine:
la sera prima preparo tutto il necessario tolgo l'esca dal congelatore è la metto in frigo con dei bei cannolicchi nostrani.Sveglia alle tre, un'occhiata fuori dal balcone è noto che il maestrale si è calmato come da previsione, la scimmia anche se ancora assonnata comincia a salire😂..Si parte, giunto sul posto inizio a sentire la musica delle onde con assenza di vento, la scimmia continua a farla da padrona😣5mn a piedi è mi trovo davanti una bella scaduta di 3 giorni di maestrale, monto subito una canna per sondare se ci sono le maledette alghe, ritiro un paio di volte è becco solo qualche ciuffetto d'alghe, benissimo, prendo subito la busta con i miei preziosi cannolicchi ed è qui che trovo la sorpresa che al posto dell'esca mi trovo "un radicchio e una lattuga"🤯!!!
come potete immaginare, non aggiungo altro.... -
.Alba in solitudine:
la sera prima preparo tutto il necessario tolgo l'esca dal congelatore è la metto in frigo con dei bei cannolicchi nostrani.Sveglia alle tre, un'occhiata fuori dal balcone è noto che il maestrale si è calmato come da previsione, la scimmia anche se ancora assonnata comincia a salire😂..Si parte, giunto sul posto inizio a sentire la musica delle onde con assenza di vento, la scimmia continua a farla da padrona😣5mn a piedi è mi trovo davanti una bella scaduta di 3 giorni di maestrale, monto subito una canna per sondare se ci sono le maledette alghe, ritiro un paio di volte è becco solo qualche ciuffetto d'alghe, benissimo, prendo subito la busta con i miei preziosi cannolicchi ed è qui che trovo la sorpresa che al posto dell'esca mi trovo "un radicchio e una lattuga"🤯!!!
come potete immaginare, non aggiungo altro...
In pretica si è concretizzata una delle più spiacevoli situazioni che cisascuno di noi non vorrebbe mai vivere.
Grazie per la testimonianza..
Racconti semiseri di un pescatore distratto. |
