Sfruttamento ittico del Mediterraneo: quali possibili rimedi?

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  1. Domar
     
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    timore del pabulum

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    CITAZIONE (FabrizioSurf @ 10/7/2019, 21:49) 
    Io dico solo che su questi argomenti bisognerebbe sentire innanzitutto il parere degli scienziati che studiano queste cose, non certo un ambientalista...
    E' un po' come sentire il parere di un petroliere sull'utilità di usare la benzina...

    Nel mio primo post ho scritto: «Dalla lettura dell'articolo (al di là dell'attendibilità dei dati riportati e dell'autorevolezza delle fonti che hanno fornito tali dati) è evidente che il fenomeno dell'Over Fishing non possa essere più ignorato..». Il depauperamento è un dato di fatto evidente, negarlo sarebbe un grave errore.

    CITAZIONE (_submarcos_ @ 11/7/2019, 16:59) 
    servirebbero tanti come questo:
    www.youtube.com/watch?v=oKJSSKL7Ajo

    Il pescatore in apnea è un esempio da imitare.

    CITAZIONE (sandro rau @ 11/7/2019, 09:31) 
    CITAZIONE (Domar @ 10/7/2019, 11:15) 
    Dalla lettura dell'articolo (al di là dell'attendibilità dei dati riportati e dell'autorevolezza delle fonti che hanno fornito tali dati) è evidente che il fenomeno dell'Over Fishing non possa essere più ignorato qualora si voglia impedire che nel mar Mediterraneo si estinguano molte delle specie ittiche che oggi rappresentano le pur rarissime prede che andiamo a pescare. Mi domando: cosa è lecito chiedere a chi ci rappresenta affinché la nostra disciplina non si trasformi in un asettico lanciare esche e piombi in un mare deserto perché privo di specie ittiche? Cosa possiamo fare noi "pescatori dilettanti", pur senza dover essere costretti a rinunciare a praticare il nostro hobby, per contribuire a migliorare lo "stato delle cose"? Cosa dobbiamo attenderci dalle Autorità preposte al controllo del mare? Come possiamo contribuire a segnalare tempestivamente gli eventuali abusi da parte dei pescatori di frodo?

    E' innegabile ed è sotto gli occhi di tutti che tutto il mare nostrum è in sofferenza da anni, e questo a prescindere dall'attendibilità delle percentuali. Che poi queste siano 90%, 80% oppure 70% poco importa perché la situazione è seriamente drammatica, noi tocchiamo con mano i risultati di anni di pesca indiscriminata, condotta senza alcun riguardo verso gli stock ittici e verso il prelievo mirato ad una certa quantità: per anni tutti hanno preso di tutto senza preoccuparsi delle conseguenze. I risultati oggi parlano chiaro, nella mia zona, il nord Sardegna, un tempo queste spiagge erano la meta ambita di surfcaster di tutta Italia, oggi questi stessi luoghi si sono ridotti ad autostrade nel deserto, i fondali privi di quelle forme di vita che un tempo erano la culla degli organismi a base della catena alimentare, la posidonia che caratterizzava questi fondali letteralmente arata per lasciare spazio al nulla. Tutto questo senza una benché minima programmazione a livello nazionale e regionale. Il fermo biologico attuato annualmente in Sardegna si è dimostrato insufficiente rispetto al prelievo.
    E se quanto sopra ha riguardato la pesca professionale, la pesca sportiva (mi riferisco ai pseudo pescatori sportivi che di sportivo non hanno proprio nulla) e il bracconaggio hanno anche loro la propria fetta di responsabilità.
    Rimediare a questi danni non sarà per niente facile, ma è anche vero che se non ci si muove subito sarà pure peggio. Rispondere alle tue domande non è semplice, mi viene da pensare che allo stato attuale, data la gravità del fenomeno ci vuole la collaborazione di tutti, noi compresi. Nel nostro piccolo anche noi possiamo fare tanto, mi viene da pensare per esempio alle stragi di pesci sottomisura, ma anche al fenomeno dell'inquinamento (soprattutto le micro plastiche) giusto per citarne alcune, e quindi diffondere la cultura dell'etica sportiva e ambientale parlandone con amici e conoscenti magari utilizzando strumenti per raggiungere un numero elevato di utenti, come i social ad esempio ma anche il nostro forum, che ha ampia visibilità a livello nazionale.
    Occorrerebbe portare queste problematiche all'attenzione dei nostri parlamentari, e per farlo servirebbe una rappresentanza seria e autorevole (impensabile presentarci a migliaia). Qualcosa vedo che si sta smuovendo, seguo con interesse l'operato della FIOPS e almeno per quanto mi riguarda, le tematiche che stanno portando avanti sull'ambiente, il bracconaggio, il ripopolamento, tanto per citarne qualcuna, mi trovano d'accordo.
    Dal nostro Governo servirebbe una risposta seria, concreta e immediata, cosa che fino ad ora non c'è stata.

    Anch'io seguo con interesse l'operato della Fiops ma credo che ancora non si stia facendo abbastanza.
    Quanto alla risposta del Governo mi auguro che "la cura non sia peggio del male da curare", nel senso che si vada a colpire le cause e gli artefici del depauperamento.

    Edited by Domar - 11/7/2019, 18:17
     
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