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Eccomi qui a raccontare questa settimana appena trascorsa in quella terra meravigliosa che è la Corsica. Dopo quattro mesi conditi di problemi di ogni tipo, riesco con la mia compagna ad organizzare, non senza qualche grattacapo, sette giorni al Perla di Mare per riprenderci da un periodo veramente nefasto. Faccio al volo le prenotazioni e mi metto in attesa del giorno della partenza sperando almeno di trovare bel tempo per non incorrere nelle ire della consorte e ricaricare almeno le pile. In un attimo arriva il 31 maggio e finalmente si parte. Alle dieci del mattino seguente siamo già alla reception del campeggio, accolti da un bel sole. Tempo di fare il ceck in e di fare i bagagli, si parte, direzione spiaggia di Pinia che, alla mia prima gita corsa, mi aveva affascinato ma mi aveva lasciato con l’amaro in bocca in quanto non aveva mantenuto, complice un tempo agostano, le promesse. Premetto che tutte le mie uscite sono avvenute in questa spiaggia sfruttando i vari accessi al mare. Purtroppo non mi sono potuto spingere negli accessi più lontani dal campeggio perché la strada non era nelle migliori condizioni e per la mia C 3 sarebbe stato troppo. Decido quindi di prendere il terzo accesso al mare, quello con la sbarra e la strada che sale e che ha due accessi al mare, opto per quello di sinistra e arrivo sano e salvo in spiaggia. Tempo di montare le canne e sono in pesca. Basta una bella giornata in un posto così per iniziare a lasciare da parte i brutti pensieri. Infatti sono ancora talmente distratto che non mi accorgo di una mangiata e quando inizio il recupero per controllare le esche, mi accorgo che c’è qualcosa che tira. Primo lancio e coppiola di orate, di piccola taglia ma di grande soddisfazione. Se il buongiorno si vede dal mattino, la giornata passa con la cattura di una decina di oratelle, che riprendono tutte la via del mare ma mi danno grande fiducia per il proseguo della vacanza. Il secondo giorno sono di nuovo lì sperando che si presentino accompagnate dai genitori ma la musica non cambia. Catturo altre sei oratine che seguono quelle del giorno precedente. In ogni caso, dopo due giorni di pesca, ho già fatto più catture che in tutta la settimana trascorsa due anni fa con mio fratello e il mio morale è già alle stelle. In più anche la mia compagna è felice come una Pasqua perché l’ho portata in un posto magico. Cosa volere di più? Terzo giorno si ritorna li ma questa volta prendo l’accesso a destra per provare un posto nuovo. Il tempo è sempre bello e il mare inizia a regalare emozioni. Incanno un’orata sui quattro etti che mi fa ben sperare ma poi tutto tace. Intorno alle cinque del pomeriggio parte il segnalatore come un razzo, ferrata e..come se fossi agganciato a uno scoglio. Inizio a cristonare per l’occasione persa ma piano piano sento che viene. Con non poca fatica spiaggio una razza alla quale ne seguirà una più grossa che mi fa divertire non poco. Quarto giorno, stesso posto e stessi protagonisti. Prendo altre due razze. E sono sempre più in botta da Corsica. Quinto giorno si ritorna alla prima spiaggia e la scelta paga. Arrivano due oratine e la prima ombrinetta ma la terza finalmente è di taglia. È una bella orata di circa un chilo che ci farà compagnia a tavola. Sono al settimo cielo . Sesto giorno, seguendo i vostri consigli, cambio.Prendo il secondo accesso e mi ritrovo su una punta con banchi di posidonia sparsi a circa un’ottantina di metri. Il posto non mi ispira ma piace alla signora e quindi ci fermiamo li. Scelta azzeccata perché dopo neanche mezz’ora viene fuori una bellissima ombrina. Anche lei, invitata speciale per la serata. Di li a poco inizia a montare uno scirocco teso che non ha il pregio di far montare un po’ il mare ma in compenso rende le operazioni pesca più difficili e soprattutto inizia a far fresco. Spiaggio ancora una piccola razza e uno sparletto e decidiamo di smontare tutto e ritornare in camping. Sono felicissimo. Mio fratello, pescatore ancora più accanito di me, mi chiama cinque volte al giorno per sapere i particolari delle catture. Non so cosa darebbe per essere con me. Settimo giorno si ritorna nella stessa spiaggia, questa volta con una giacca in più perché il vento, assente nelle prime ore della mattina, arriva puntuale intorno a mezzogiorno e, anche sotto il sole, inizia a dar fastidio. La giornata scivola via senza grosse emozioni quando,intorno alle cinque, parte la canna più lontana. Questa volta sento che il pesce è di quelli belli e il recupero è un’emozione unica. Spiaggio un pesce che non ho mai visto. Credo sia un’ ombrina boccadoro. Ditemi voi se ho preso una cantonata. Questo sarà il pesce più bello della vacanza e ha la fortuna di poter tornare in mare sano e salvo. Il sabato della partenza mi schiero ancora in spiaggia per l’ultimo tentativo ma, a parte una picola ombrina, non uscirà più niente. Nessun problema, è stata veramente una settimana fantastica, io ho pescato, la mia compagna è rimasta incantata dal posto e non vede l’ora di tornare. Cosa desiderare di più?
Un po’ di informazioni tecniche: le battute si sono svolte con una zziplex primo match e una century ttld abbinate ai miei fidi abu e ad un 7htmag. Montature a due ami e monoamo. L’esca che ha fatto la differenza è stata il bibi. Per fortuna, una volta esaurita la scorta portata dall’italia, sono riuscito a procurarmelo di nuovo nel negozio di Aleria. Chiudo, ringraziando tutti i partecipanti del forum che mi hanno fatto scoprire un posto incredibile. Non vedo l’ora di tornare.Attached Image. -
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Gran bel report grazie di averlo condiviso con noi .... Non vedo l'ora anch'io di tornare in Corsica . -
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che invidia Enrico, che bella vacanza. bravissimo . -
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Bel report e bei pesci,spero anch'io di poterci tornare tra qualche mese,ma ogni anno aumentano gli ostacoli!! . -
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Leggendo il tuo racconto mi hai fatto vivere questa esperienza in prima persona.
Grazie per la condivisione.. -
Nutri.Doc.
User deleted
Peccato la foto di quella ombrina era molto coperta da sabbia poiché non mi è riuscito capire se era o non era una bocca d’oro .