Esiste una misura minima "ETICA" ed universalmente condivisibile per le prede del Surfcasting?

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    So che molti storceranno il naso al sentir parlare, per l'ennesima volta, di misure minime "ETICHE" per la disciplina del Surfcasting ma, visto che ancora non si è stabilito quali siano io rilancio il sasso nello stagno e chiedo il supporto di quanti, tra gli utenti di S&D, abbiano le conoscenze per poterMi aiutare nello stabilire quanto sopra.
    Partendo dal principio imprescindibile che le prede dello SCER, al fine di non estinguere la risorsa ittica, devono aver compiuto almeno un ciclo riproduttivo, possiamo provare a stabilire le misure minime al di sotto delle quali, pur essendo ipoteticamente legale in quanto rientranti nelle misure minime stabilite per legge, NON si debbono trattenere le specie ittiche catturate?
    Inserisco di seguito la tabella (puramente indicativa) delle misure minime di legge della regione Sarda, a voi la palla.
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    caro Antonello, mi tocchi il cuore con questo argomento ma anche un dente dolente.
    Per quello che riguarda "almeno un ciclo riproduttivo" mi trovi pienamente d'accordo ma come tu ben sai e come è noto a tutti, le limitazioni degli SCER non cambieranno di una virgola il destino dei nostri mari.
    La quantità e il modo di pescare di un singolo peschereccio in un solo giorno sarà sempre più significativo che noi tutti assieme in un anno solare.
    Ho deciso tempo addietro, di non trattenere quasi nulla (salvo belle prede, muggini e cefalopodi).
    Tutto il resto torna nel blu. sempre.
    La mia visione di "almeno un ciclo riproduttivo" è più su almeno 3-4-5...
    Ho scelto di non mangiare pesce salvo in occasioni speciali o in compagnia ecc.
    di norma non mangio più manco carne, salvo quando ne ho proprio voglia o se non c'è altro.
    io godo più della ricerca e della cattura della preda.
    al suo sapore posso anche rinunciare ogni tanto.
    comunque per tornare in tema io mi regolo cosi:
    non tengo nulla di cui non farei la foto da mandare agli amici. tutto il resto nel blu.

    ps dopo le feste organizziamo una pescata a mezzavia che ho voglia di rivedervi :)


    ps2: anche la mia scelta è mera opera di sega mentale, totalmente inutile nel mondo reale.
     
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    A tutti dovrebbe toccare quest'argomento io nel mio piccolo ho fatto e faro' anche il discorso al contrario soprattutto con le spigole over size catturate con pance gonfie di uova fotografate e rimesse in acqua, e' vero il discorso tocca di gran lunga i professionisti che al grido "agg campa' " fanno scempio in mare senza limiti e rispetto ma e' pur vero che anche noi pur di mettere qualcosa nel secchio mettiamo da parte ogni regola morale ed etica, quasi a voler ammortizzare con qualche pescetto i soldi spesi per le esche o portare a casa qualcosa per vanto con gli amici o giustificare con mogli e fidanzate il tempo che non gli abbiamo semmai dedicato, tralasciando il discorso commerciale che a mio avviso fomenta ma non educa. Per me il tutto un e' discorso che non va' non condivido e non approvo, rispetto,educazione e passione questi ingredienti non mancheranno mai nel mio cassone.

    p.s. provate a mettere sulla bilancia una spigoletta, un sarago, un orata che hanno le misure minime riportate nelle tabelle poi................riflettete
     
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    La misura più etica è sicuramente in catch e release. Le misure minime consentite sono da disastro ambientale. Poi c'è da considerare una cosa: bisogna conoscere un minimo i pesci, e la loro età riproduttiva. Molti non sanno che ad esempio l' orata, la maggiorparte degli esemplari nasce ermafrodita e si sviluppa solo dopo 2 anni, più o meno 35 cm. di lunghezza, in pratica la maggiorparte non si riproduce. Se parliamo di Surf le specie insidiabili sono poche e abbastanza presenti, ma la taglia si è abbassata proprio per colpa di quelle catture chiamate "da porzione". Se uno libera tutto o quasi stà bene con se stesso e sa di non aver recato danni a nessuna specie e soprattutto sa di non essere un ipocrita.
     
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    Molti di noi sono piu' che Etici e rilasciano a coscienza ,ma non dimentichiamo che la pesca professionale non si pone certi limiti anzi ,contesta cio' che viene imposto maglia minima rete 40 mm ovvero 4 cm neanche 2 dita.

    Sui banchi in pescheria si vede di tutto e di piu' ,oltre a cio che ributtano in mare gia' morto.
     
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    catch e release nel 99% dei casi, deve essere veramente un bel pesce per essere portato a casa.
    tanto mi viene facile cappotto sempre!!!!
     
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    CITAZIONE (sampeiroma @ 20/12/2017, 16:39) 
    catch e release nel 99% dei casi, deve essere veramente un bel pesce per essere portato a casa.
    tanto mi viene facile cappotto sempre!!!!

    mi hai letto nel pensiero :P .... capotti vari a parte.... quasi tutto io rilascio solo se gran preda viene a casa generalmente però voglio essere sincero non sò cosa farò quando prenderò il mio primo branzino a surf (sicuramente una bella bevuta) ma apparte gli scherzi dovrò contenere la gioia e riuscire a metterlo in mare e non fare il mona...spero che il primo che prendo sia piccolo piccolo cosi non ci penso due volte a rimmetterlo in acqua perchè non vorrei che se magari lo prendo sul chilo e lo vedo gia in forno con le patate ne vien fuori una baraonda mentale....

    Edited by fuocomarco - 21/12/2017, 17:37
     
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    Trattenere pesci adulti non è mica un reato! Ma è bello anche rilasciarli. L' importante è che vengano rilasciati i piccoli.
     
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    Scusate ma la mia non vuole essere una crociata contro la pesca professionale, che tra l'altro non è in argomento, cercavo di stabilire una "misura minima" che ci permetta di poter continuare a pescare in futuro pur prelevando comunque del pesce dal mare.
    Il puntare il dito sulla pesca professionale non significa che lo "sportivo/ricreativo" non abbia a contribuire al depauperamento della risorsa ittica.
    Mi ricorda molto :- "Il ladro è lui che ha rubato 1000 lire, io ne ho preso solo 500 quindi sono innocente." come se, per fare un parallelismo col penale, il reato fosse caratterizzato dal quantum e non dall'elemento psicologico del dolo.
    E' un discorso molto qualunquistico all'italiana asserire che "i colpevoli sono sempre gli altri", "io che male posso fare?" "Cosa vuoi che sia in confronto a........" scusatemi ma non ha molto senso!
    Non ho idea di quanti pescatori sportivi/ricreativi ci siano in Italia ma, mettiamo per semplicità di calcolo 1 milione, ognuno trattiene 1 pesce "sotto misura" ad uscita.....se sono pescatori assidui e costanti faranno 2 uscite al mese (la butto lì).....2 x 12 = 24 x 1.000.000= 24.000.000 di pescetti che mai si riprodurranno il che significa 24.000.000 ⁿ avannotti che non vedranno mai la luce!!!
    Una quantità enorme solo se calcolata per 1 sola cattura pro capite ma siccome noi tutti sappiamo bene che non è così, ne consegue che il calcolo è molto sottodimensionato.

    Quanto alla questione catch & release....credo che sia necessaria una discussione (ce ne sono altre sul forum) apposita ma una riflessione mi sovviene......personalmente non trovo per niente etico e tanto meno "ecologico" reimmettere in acqua un pesce, sotto misura o meno, dopo averlo trascinato per centinaia di metri, magari in condizioni di mare formato, con lui che si dibatte fino allo stremo nel tentativo di riconquistare la libertà, con un uncino di metallo conficcato nelle interiora. Restituirlo al mare, affinché vi ci possa morire e divenire cibo per altre specie.....mah.....

    Quanto alla questione delle catture di femmine gravide o prossime alla deposizione....anche qui bisognerebbe lanciare una campagna di sensibilizzazione "etica" dello Scer in modo che si possa diffondere un pensiero "positivo" di tutela della risorsa ittica, non per fregiarsi della medaglia di "predatore ecologista" ma per poter, egoisticamente, continuare a praticare con risultato la disciplina che ci appassiona.
    Personalmente cerco, quando mi è possibile, di non trattenere mai le femmine con uova spesso dipende dalla profondità dell' allamata.


    Edited by sea eagle - 21/12/2017, 15:01
     
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    quoto quotissimamente sea eagle...io nel mio piccolo per evitare di prendere avanotti uso sempre ami grandi anche se a volte non conta nulla nel senso che pesci mignon mangiano lo stesso ma almeno non ingoiano e spero che nel rilascio rimangano vivi e ripassino a trovarmi fra qualche chilo :P

    Edited by fuocomarco - 25/12/2017, 09:59
     
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    Affrettati a spegnere le passioni prima che ti brucino. Il mare e la pesca sono la mia passione

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    No Antonello! Una misura minima etica che possa essere uguale per tutti non esiste perché al dì la delle leggi che la regolamentano la scelta o condizione che sia, sono e restano soggettive. Almeno questo è il mio pensiero. Concordo pienamente con il tuo discorso (ma nonostante io sia un uno che a pesca ci va per passione e per mangiare ciò che pesco) perché limitarsi al rilascio dei pesci sotto misura o a quelli con le uova? Questo è un discorso che sempre secondo me andrebbe fatto anche per quelle prede over size rare ed eccezionali proprio per la loro unicità
     
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    CITAZIONE (sea eagle @ 21/12/2017, 14:06) 
    Scusate ma la mia non vuole essere una crociata contro la pesca professionale, che tra l'altro non è in argomento, cercavo di stabilire una "misura minima" che ci permetta di poter continuare a pescare in futuro pur prelevando comunque del pesce dal mare.
    Il puntare il dito sulla pesca professionale non significa che lo "sportivo/ricreativo" non abbia a contribuire al depauperamento della risorsa ittica.
    Mi ricorda molto :- "Il ladro è lui che ha rubato 1000 lire, io ne ho preso solo 500 quindi sono innocente." come se, per fare un parallelismo col penale, il reato fosse caratterizzato dal quantum e non dall'elemento psicologico del dolo.
    E' un discorso molto qualunquistico all'italiana asserire che "i colpevoli sono sempre gli altri", "io che male posso fare?" "Cosa vuoi che sia in confronto a........" scusatemi ma non ha molto senso!
    Non ho idea di quanti pescatori sportivi/ricreativi ci siano in Italia ma, mettiamo per semplicità di calcolo 1 milione, ognuno trattiene 1 pesce "sotto misura" ad uscita.....se sono pescatori assidui e costanti faranno 2 uscite al mese (la butto lì).....2 x 12 = 24 x 1.000.000= 24.000.000 di pescetti che mai si riprodurranno il che significa 24.000.000 ⁿ avannotti che non vedranno mai la luce!!!
    Una quantità enorme solo se calcolata per 1 sola cattura pro capite ma siccome noi tutti sappiamo bene che non è così, ne consegue che il calcolo è molto sottodimensionato.

    Quanto alla questione catch & release....credo che sia necessaria una discussione (ce ne sono altre sul forum) apposita ma una riflessione mi sovviene......personalmente non trovo per niente etico e tanto meno "ecologico" reimmettere in acqua un pesce, sotto misura o meno, dopo averlo trascinato per centinaia di metri, magari in condizioni di mare formato, con lui che si dibatte fino allo stremo nel tentativo di riconquistare la libertà, con un uncino di metallo conficcato nelle interiora. Restituirlo al mare, affinché vi ci possa morire e divenire cibo per altre specie.....mah.....

    Quanto alla questione delle catture di femmine gravide o prossime alla deposizione....anche qui bisognerebbe lanciare una campagna di sensibilizzazione "etica" dello Scer in modo che si possa diffondere un pensiero "positivo" di tutela della risorsa ittica, non per fregiarsi della medaglia di "predatore ecologista" ma per poter, egoisticamente, continuare a praticare con risultato la disciplina che ci appassiona.
    Personalmente cerco, quando mi è possibile, di non trattenere mai le femmine con uova spesso dipende dalla profondità dell' allamata.

    Credo che tu stia un poco travisando ed estremizzando quanto detto da me e da altri:
    1) nessuno ha detto gli sportivi non devono seguirde le regole ma è palese che il maggior danno è legato alla professionale. i pescatori sportivi in italia son circa 600.000 e son convinto che la maggior parte sia brava gente. ma gli idioti ci sono sempre. 2) a mio avviso il rilascio è sempre meglio della trattenuta: anche se il pesce morisse, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe cibo per i suoi simili. i miei rilasci al 90% tornano sani e perfetti in acqua e se necessita, li lascio riposare nel secchio prima di rimetterli in mare. i prdci ormai mioiono di fame. noi togliamo tutto dal mare e riversiamo spazzatura. restitiure qualche pesce, vivo o morto è l'unica cosa decente che possiamo fare 3) per le femmine cerco di far come te
     
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    Buongiorno,
    io dico la mia... occhio con la nuova normativa antibracconaggio, credo che le prime multe per chi sarà tenuto al controllo saranno per i pescatori non professionali in riva al mare o sulle scogliere che trattengono pesci non a misura di legge. Poi stà ad ognuno di noi avere un comportamento etico, tipo "nel momento di pesca miracolosa" trattenere più pesci di quanti ne mangeresti solo per far vedere sui vari social come si è bravi...
     
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    CITAZIONE (Pralex @ 22/12/2017, 09:17) 
    Buongiorno,
    io dico la mia... occhio con la nuova normativa antibracconaggio, credo che le prime multe per chi sarà tenuto al controllo saranno per i pescatori non professionali in riva al mare o sulle scogliere che trattengono pesci non a misura di legge. Poi stà ad ognuno di noi avere un comportamento etico, tipo "nel momento di pesca miracolosa" trattenere più pesci di quanti ne mangeresti solo per far vedere sui vari social come si è bravi...

    ben vengano ste multe sul sotto misure e sopra i 5 kg massimi di cattura.... la legge va rispettata...visto con i miei occhi a cavallino treporti una multa (+ che giusta)di 450 euro per 3 oratine sotto misura trattenute ....(non facevano neanche 10cm)....ora non ricordo che utente del forum ha la scritta sul suo avatar MEGLIO UN CAPPOTTO CHE UN AVANATTO ma a mio avviso racchiude tutta la logica di un pesca sportivo che va a pesca per hobby il resto perdonatemi ma E' SPAZZATURA E COMPORTAMENTO VOMITEVOLE non rispettare le leggi e misure minime..... una piccola goccia di acqua assieme a milioni di piccole gocce formano il mare e se ogni piccola goccia è pulita tutto è pulito....

    Edited by fuocomarco - 25/12/2017, 10:01
     
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    CITAZIONE (sea eagle @ 21/12/2017, 14:06) 
    Quanto alla questione catch & release....credo che sia necessaria una discussione (ce ne sono altre sul forum) apposita ma una riflessione mi sovviene......personalmente non trovo per niente etico e tanto meno "ecologico" reimmettere in acqua un pesce, sotto misura o meno, dopo averlo trascinato per centinaia di metri, magari in condizioni di mare formato, con lui che si dibatte fino allo stremo nel tentativo di riconquistare la libertà, con un uncino di metallo conficcato nelle interiora. Restituirlo al mare, affinché vi ci possa morire e divenire cibo per altre specie.....mah.....

    Mi trovi in disaccordo: intanto perché un pesce sotto misura lo porti a riva in un attimo se forzi, se non ingoia o l' amo tocca le branchie e lo liberi sicuramente ha più opportunità di vivere che non tenerlo perché il "combattimento" l' ha sfiancato.
    Il pesce adulto se si vuol trattenere e mangiarlo ben venga, se si riempie il cofano per ingordigia o per i social ben vengano le multe.
    Se poi non trovi etico ne ecologico liberare i pesci sia sottomisura o meno perché hanno subito un combattimento, bisognerebbe trattenere tutto.
     
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