capotti a go-go zona versilia 13/12/2016

chi stà pescando?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    paffarolo

    Group
    Member
    Posts
    342
    Location
    Massa (MS)

    Status
    Offline
    Buongiorno,
    spero di essere nella sezione giusta. Per esperienza personale e per sentito dire, risulterebbe che nella zona tra Marina di Carrara-Marina di Massa-Cinquale-Marina di Pietrasanta e Viareggio, non si riesca a pescare più nulla a surf. Avete notizie in merito?. Ultime uscite con americano, coreano, cannolicchio, sarda, seppioline e fasolari, neanche una tocca. Poco anche a bolo da spiaggia con vivo. Attendo news.
     
    Top
    .
  2. tiziborto
     
    .

    User deleted


    Io ho smesso di andare a Vecchiano da 2 mesi perchè anche lì capotti a non finire.................
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    paffarolo

    Group
    Member
    Posts
    342
    Location
    Massa (MS)

    Status
    Offline
    Buogiorno,
    mi riallaccio alla mia discussione per evidenziare un fatto che ho appena saputo tramite un giornalista locale che stà indagando sulla cosa.
    Nel 2016 la zona di Massa e Carrara è stata indicata fra le zone a "bandiera blu". Per raggiungere questo obbiettivo, tra i parametri da rispettare, si sà, c'è la famosa "pulizia del mare" . Sembrerebbe che per abbattere la percentuale di colibatteri ed altre schifezze, si proceda a versare nei fiumi delle sostanze chimiche atte a questo scopo ( Forte dei Marmi lo fà già da anni...).
    Questo provocherebbe la moria anche di organismi che sono anche il cibo dei pesci, oltre al probabile avvelenamento delle uova degli stessi. Per questo motivo, negli ultimi anni, si è manifestata una notevole riduzione della loro presenza nelle vicinanze della costa. Spero che sia la solita polemica per far vendere i giornali, ma vorrei anche i vostri commenti in proposito....
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Alessandro Nardi

    Group
    SC Senior
    Posts
    9,625
    Location
    Fucecchio (FI)

    Status
    Anonymous
    non penso che riversino di proposito sostanza in mare , ne servirebbero quantità impressionanti per avere un effetto.
    certo è che tutta l'acqua degli acquedotti e il 99% delle acque chiare industriali , vengono trattate con antibatterici , cloro e altre sostanze per l'utilizzo umano , e tutte queste finiscono in mare , ma non solo in versilia .
     
    Top
    .
  5. Ltn. Col. Kurtz
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Pralex @ 21/1/2017, 09:27) 
    Buogiorno,
    mi riallaccio alla mia discussione per evidenziare un fatto che ho appena saputo tramite un giornalista locale che stà indagando sulla cosa.

    Puoi pubblicare i link agli articoli?
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Poco ma bono!

    Group
    Member
    Posts
    2,843
    Location
    Chianti

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Pralex @ 21/1/2017, 09:27) 
    Buogiorno,
    mi riallaccio alla mia discussione per evidenziare un fatto che ho appena saputo tramite un giornalista locale che stà indagando sulla cosa.
    Nel 2016 la zona di Massa e Carrara è stata indicata fra le zone a "bandiera blu". Per raggiungere questo obbiettivo, tra i parametri da rispettare, si sà, c'è la famosa "pulizia del mare" . Sembrerebbe che per abbattere la percentuale di colibatteri ed altre schifezze, si proceda a versare nei fiumi delle sostanze chimiche atte a questo scopo ( Forte dei Marmi lo fà già da anni...).
    Questo provocherebbe la moria anche di organismi che sono anche il cibo dei pesci, oltre al probabile avvelenamento delle uova degli stessi. Per questo motivo, negli ultimi anni, si è manifestata una notevole riduzione della loro presenza nelle vicinanze della costa. Spero che sia la solita polemica per far vendere i giornali, ma vorrei anche i vostri commenti in proposito....

    Da paura!
    Sarebbe da approfondire!
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    paffarolo

    Group
    Member
    Posts
    342
    Location
    Massa (MS)

    Status
    Offline
    Versilia, 26 gennaio 2017 - In un mese e mezzo saranno pronti i tanto attesi impianti dell’acido peracetico: ieri la firma della ditta e la seduta del Collegio di Vigilanza sull’Accordo di programma per la tutela delle foci fluviali e delle acque marino-costiere della riviera apuo-versiliese. Sul tavolo l’avanzamento dei lavori di realizzazione degli impianti per l’abbattimento della giustamente temuta carica batterica delle acque tramite l’acido peracetico. Dovremmo quindi essere vicini assd una soluzione, sperimentale, ma fattiva.

    Dopo la firma del contratto, la ditta Calgeco ha iniziato ad assemblare gli impianti e, da lunedì prossimo, procederà con i lavori edili e impiantistici nei territori di Camaiore, Pietrasanta, Viareggio e Forte dei Marmi. La durata stimata è di circa 45 giorni compresa l’installazione. La Regione Toscana si è proposta di coordinare la raccolta dei vari nulla osta dagli enti strumentali così da essere pronti nel momento dell’apertura del cantiere. Nella prima fase della sperimentazione, che inizierà solo all’interno della rete fognaria bianca e per la precisione nelle idrovore, vi sarà un doppio livello di controllo rappresentato dalla ditta e dall’Arpat.

    L’obiettivo è quello di ricercare l’algoritmo che esprima la quantità di peracetico necessaria ad abbattere la carica a seconda di fattori ovvero la portata o la temperatura dell’acqua e dell’aria. Tutta la fase sarà legata al monitoraggio degli effetti sull’ambiente da parte dell’Università di Pisa e di Arpat. I primi risultati sono attesi tra fine marzo e inizio aprile per la messa a regime entro l’estate. Contestualmente Gaia prosegue la videoispezione alla ricerca di eventuali commistioni tra fognatura bianca e nera o di scarichi abusivi. L’azienda opererà in collaborazione con i vari Comuni durante l’estate, momento in cui si potranno evidenziare in modo più chiaro gli effetti di situazioni non conformi.

    “Siamo vicini all’obiettivo del cosiddetto “fazzoletto al naso” - assicura il sindaco Alessandro Del Dotto - il peracetico deve avere l’obiettivo di mitigare il rischio di inquinamento biologico nelle foci fluviali, ma non si deve abbassare la guardia consci che solo i lavori strutturali alla rete fognaria e ai depuratori potranno dare una soluzione definitiva a questo problema”.
    Questo è un articolo che è apparso su"La Nazione ed.Versilia". Il nocciolo dell'inchiesta del giornalista ( che non ha ancora pubblicato nulla prima di avere fonti certe e risultati attendibili) è sull'impatto dell'acido paracetico sull'ambiente ( quindi l'uso di quantitativi forse esagerati e per periodi lunghi). Secondo il suo parere, e di altri analisti chimici, l'acido paracetico è si indicato per la disinfestazione dei batteri nell'acqua ( esempio è usato nelle piscine) e degli alimenti, ma. a lungo andare e disperso in grossi quantitativi nei fiumi ( e quindi poi nel mare) causerebbe quello che ho postato precedentemente. Ritorno al commento che ho fatto " speriamo che non sia tutto per far vendere i giornali", ma ci vorrebbe un approfondimento di qualche chimico o esperto del settore....
     
    Top
    .
6 replies since 13/12/2016, 15:06   161 views
  Share  
.