Riflessioni di Ancos sul moto ondoso e le prede attese

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. cicalone
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Dando per scontato il fatto che il moto ondoso inneschi il processo della mangianza, in condizioni di mare formato senza evidenti canaloni o buche, nessun pesce che non sia attrezzato mangerà nella turbolenza. Le orate, le mormore, le ombine etc. hanno bisogno di relativa calma per poter mangiare, zone in cui non debbano lottare con correnti eccessive. Al contrario i saraghi e le spigole, per una questione strutturale, se ne fregano altamente tanto è vero che li peschiamo sia in buca che nel sottoriva o in mezzo alla frangenza. Al moto ondoso vero è proprio dobbiamo poi aggiungere le conseguenze della corrente secondaria e di quella laterale. Queste due sono il vero spartiacque tra la presenza dei grufolatori e quella delle prede canoniche da surf. Sono lo spartiacque perchè impediscono proprio quella condizione di relativa calma che i grufolatori vanno a cercare.
    Ad esempio su una spiaggia profonda il moto ondoso - se prodotto da venti frontali o quasi - produrrà onde alti e forti non presenterà mai una forte corrente laterale, ma solo quella secondaria.
    L'esatto opposto di una spiaggia bassa in cui si avrà pochissima secondaria ma una fortissima corrente laterale. Sono esempi, ma in via di massima funzionano sempre.
    Molto spesso ci dimentichiamo che il pesce può arrivare solo dal largo - macchie di poseidonie, rocce, franate - o di lato - scogliere, pontili - e che se il mare non è aperto o non presenta via accessibili verso la riva, sarà impossibile che questi raggiungano la zona in cui cascano le nostre esche.

    Allora, assodato che in base alla profondità ed alla esposizione ogni spiaggia ha il suo mare ed il suo vento - mi riferisco alla intesità ed alla direzione - bisogna poi tener conto della pressione atmosferica, della luna e del periodo dell'anno.
    La pressione atmosferica sappiamo tutti che riduce o aumenta appunto la pressione dell'aria sulla superfice del mare, facilitando il gonfiarsi/sgonfiarsi del mare. Stesso discorso per la Luna, a cui però si deve aggiungere l'effetto luce.
    Se vogliamo parlare di esche, di prede e della validità di una tecnica dobbiamo sempre valutare tutti i discriminanti che rendono ogni battuta diversa dall'altra. Considera che a parità di mare, quando diciamo "l'ultima volta con questo mare ho fatto una spigola di 4 chili" non consideriamo che sono cambiati il periodo, la temperatura, la luna, la pressione, le condizioni atmosferiche, e magari la conformazione della spiaggia emersa/immersa.
    Il punto è che ci sono condizioni in cui siamo immediatamente capaci di valutare quali prede irretire, altre in cui possiamo aspettarci di tutto. I cappotti non avvengono mai nei primi casi ma sempre nel secondo caso, perchè nel primo saremo sempre consci del fatto che solo i saraghi e le spigole possono affrontare quel mare. In quelle condizioni quindi, per tornare al punto di partenza, vada pure per i vermi o per le esche leggere, tanto non ci sarà mai nessun grufolatore pronto a sbranarcele. Questo spiega perchè si sente di persone che hanno fatto saraghi o spigole a mare mosso con l'arenicola - sul perchè la si debba preferire alle altre esche non sono in grado di dirlo visto che non la uso mai, neanche d'estate -



    By Ancos

    Edited by cicalone - 2/8/2005, 11:21
     
    Top
    .
0 replies since 2/8/2005, 10:21   2338 views
  Share  
.