E se domani uno tsunami?

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  1. marcodm88
     
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    CITAZIONE (sea_fanatic,18/4/2015, 22:05 ?t=70668863&st=0#entry5728245OTE=futura190 @ 18/4/2015, 20:48) 
    pensi che in piena estate al momento dell'allarme in 30 mn si possopuò avvisare tuttii lidi o peggio tutti i bagnanti? per me no, l'italia non è organizzata per questi eventi.una città come terracina verrebbe inghiottita in poco tempo, se gli abitanti sono 30 mila in estate ne sono 200.000.

    Non credo che in 30 min di preavviso si possano salvare tutti , ma nemmeno far nulla di niente e fperché mergere villaggi, campeggi, lidi e compagnia cantante senza dare la minima possibilità di salvezza. Qua si parla di passare dal 100% di morte a un X indefinibile almeno per noi , che se anche fosse 99% a rigor di logica sarebbe piu' opportuno.
    [/QUOTE]
    Ma sicuramente in casi del genere si cerca di salvare il salvabile, però sono catastrofi inimmaginabili o almeno solo al pensiero danno terrore... io credo che contro la forza della natura si puo poco, pensa che catastrofe simile può essere paragonata all'esplosione di un vulcano e noi in Italia abbiamo due mostri come l'Etna ed il Vesuvio e ci sono scienziati che continuano a studiarlo per capire e prevenire le prossime mega eruzioni... c'è la NASA che cerca di individuare asteroidi nello spazio ddirette sulla terra, perche si sono accorti che un asteroide di grandi dimensioni lo si individua a milioni di chilometri mente i piccoli asteroidi riescono ad individuali solo al contatto con la nostra atmosfera quindi se sono diretti su un centro abitato (quindi una catastrofe) sarebbe troppo tardi per un imminente allarme... il discorso e molto ampio e la prevenzione è utopia, almeno per il momento siamo in balia delle forze naturali
     
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    Kurzio,A 'sto punto visto il tema, ti faccio una domanda: se il Marsili, con le sue coste "in bilico" dovesse franare a seguito di una eruzione?
    Secondo geologi e vulcanologi l'area interessata va dal sud lazio fino alla sicilia....

    Ragà, non c'è niente da fare quando la natura decide che è il momento....

    P.S. ho parenti a Messina, da lunga data... ho visto dove sono le case che hanno resistito al terremoto del 1906.... lo tsunami le ha quasi sfiorate e stanno diverse centinaia di metri dal mare, a ridosso di una collina... in pratica, per chi crede, c'è solo la fede.

    P.P.S. nel tirreno ci sono diversi vulcani sottomarini attivi... se volete andate sul sito dell'INGV.... ;)
     
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  3. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (wkt12 @ 18/4/2015, 22:50) 
    Kurzio,A 'sto punto visto il tema, ti faccio una domanda: se il Marsili, con le sue coste "in bilico" dovesse franare a seguito di una eruzione?
    Secondo geologi e vulcanologi l'area interessata va dal sud lazio fino alla sicilia....

    Ragà, non c'è niente da fare quando la natura decide che è il momento....

    P.S. ho parenti a Messina, da lunga data... ho visto dove sono le case che hanno resistito al terremoto del 1906.... lo tsunami le ha quasi sfiorate e stanno diverse centinaia di metri dal mare, a ridosso di una collina... in pratica, per chi crede, c'è solo la fede.

    P.P.S. nel tirreno ci sono diversi vulcani sottomarini attivi... se volete andate sul sito dell'INGV.... ;)

    Se frana il Marsili sò cazzi nostri. O dei nostri figli. Avremmo dai 15 ai 30 minuti per allertare ed evacuare.

    Cmq non è che c'è tanto da scherzarci.

    CITAZIONE (marcodm88 @ 18/4/2015, 22:30) 
    Ma sicuramente in casi del genere si cerca di salvare il salvabile, però sono catastrofi inimmaginabili o almeno solo al pensiero danno terrore... io credo che contro la forza della natura si puo poco, pensa che catastrofe simile può essere paragonata all'esplosione di un vulcano e noi in Italia abbiamo due mostri come l'Etna ed il Vesuvio e ci sono scienziati che continuano a studiarlo per capire e prevenire le prossime mega eruzioni... c'è la NASA che cerca di individuare asteroidi nello spazio ddirette sulla terra, perche si sono accorti che un asteroide di grandi dimensioni lo si individua a milioni di chilometri mente i piccoli asteroidi riescono ad individuali solo al contatto con la nostra atmosfera quindi se sono diretti su un centro abitato (quindi una catastrofe) sarebbe troppo tardi per un imminente allarme... il discorso e molto ampio e la prevenzione è utopia, almeno per il momento siamo in balia delle forze naturali

    E quindi che famo, se damo nà grattata mentre aspettamo l'INEVITABBILE?
     
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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 19/4/2015, 00:48) 
    CITAZIONE (wkt12 @ 18/4/2015, 22:50) 
    Kurzio,A 'sto punto visto il tema, ti faccio una domanda: se il Marsili, con le sue coste "in bilico" dovesse franare a seguito di una eruzione?
    Secondo geologi e vulcanologi l'area interessata va dal sud lazio fino alla sicilia....

    Ragà, non c'è niente da fare quando la natura decide che è il momento....

    P.S. ho parenti a Messina, da lunga data... ho visto dove sono le case che hanno resistito al terremoto del 1906.... lo tsunami le ha quasi sfiorate e stanno diverse centinaia di metri dal mare, a ridosso di una collina... in pratica, per chi crede, c'è solo la fede.

    P.P.S. nel tirreno ci sono diversi vulcani sottomarini attivi... se volete andate sul sito dell'INGV.... ;)

    Se frana il Marsili sò cazzi nostri. O dei nostri figli. Avremmo dai 15 ai 30 minuti per allertare ed evacuare.

    Cmq non è che c'è tanto da scherzarci.

    CITAZIONE (marcodm88 @ 18/4/2015, 22:30) 
    Ma sicuramente in casi del genere si cerca di salvare il salvabile, però sono catastrofi inimmaginabili o almeno solo al pensiero danno terrore... io credo che contro la forza della natura si puo poco, pensa che catastrofe simile può essere paragonata all'esplosione di un vulcano e noi in Italia abbiamo due mostri come l'Etna ed il Vesuvio e ci sono scienziati che continuano a studiarlo per capire e prevenire le prossime mega eruzioni... c'è la NASA che cerca di individuare asteroidi nello spazio ddirette sulla terra, perche si sono accorti che un asteroide di grandi dimensioni lo si individua a milioni di chilometri mente i piccoli asteroidi riescono ad individuali solo al contatto con la nostra atmosfera quindi se sono diretti su un centro abitato (quindi una catastrofe) sarebbe troppo tardi per un imminente allarme... il discorso e molto ampio e la prevenzione è utopia, almeno per il momento siamo in balia delle forze naturali

    E quindi che famo, se damo nà grattata mentre aspettamo l'INEVITABBILE?

    No, non c'è niente da scherzarci.... solo che il tutto è fuori dall'umana gestione. Sono d'accordo sulla prevenzione in tema di evacuazione però, purtroppo, in casi simili credo che si potrà fare ben poco, soprattutto considerati i tempi di percorrenza dell'onda di tsunami e della scarsa preparazione a tutti i livelli nell'affrontare simili eventi... in fin dei conti di tsunami "importanti" ed estesi nel mediterraneo non se ne verificano dai tempi della civiltà nuragica, quando la stessa venne spazzata via, fino a Barumini.. al riguardo c'è un interessante libro di Sergio Frau "le colonne d'ercole". Non ci resta altro che incrociare le dita e sperare che non accada di nuovo.
     
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  5. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (wkt12 @ 19/4/2015, 01:39) 
    No, non c'è niente da scherzarci.... solo che il tutto è fuori dall'umana gestione. Sono d'accordo sulla prevenzione in tema di evacuazione però, purtroppo, in casi simili credo che si potrà fare ben poco, soprattutto considerati i tempi di percorrenza dell'onda di tsunami e della scarsa preparazione a tutti i livelli nell'affrontare simili eventi... in fin dei conti di tsunami "importanti" ed estesi nel mediterraneo non se ne verificano dai tempi della civiltà nuragica, quando la stessa venne spazzata via, fino a Barumini.. al riguardo c'è un interessante libro di Sergio Frau "le colonne d'ercole". Non ci resta altro che incrociare le dita e sperare che non accada di nuovo.

    Non esattamente. Gli tsunami non sono del tutto ingestibili. Esistono una serie di reti nazionali e internazionali per il monitoraggio degli tsunami, basati su sismografici, boe mareografiche e satelliti. Schematicamente funzionano così:

    a331

    warning-system-smaller

    Esiste ovviamente una rete simile anche nel Mediterraneo, e l'allarme che ha portato la prefettura corsa a decidere lo sgombero dei ristoranti a Bastia si è basato su una segnalazione proveniente dai greci dopo il 6.1Mw di Creta. In teoria se ci fosse stato uno tsunami avrebbe raggiunto lo stretto di messina in circa 45 minuti e le coste tirreniche in 1h 30 minuti. Insomma, ci sarebbe stato tempo per diramare un allarme e lanciare un'ordine di evacuazione.
    Nel 2010 in Cile c'è stato un fortissimo terremoto a Maule (8,8Mw, in pratica 39.810 volte più grande di quello di Messina - Reggio del 1908) e i rappresentanti della protezione civile cilena sono stati processati per aver revocato l'allarme tsunami, provocando la morte di 150 persone.
    Bisogna pure dire che non tutti gli tsunami comportano onde alte decine di metri come in Giappone. Tutto dipende dalla massa di roccia che si muove e da come si muove.
    In pratica: dobbiamo fare di più.
     
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  6. Deepblue74
     
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    In Toscana si dice che è meglio aver paura che buscarne.
    Detto questo, preferirei di gran lunga un allerta nel caso non si possa escludere nel modo piu assoluto la formazione di onde anomale.
    Credo che ci sia anche da ricordare un altra cosa: abbiamo la fortuna di vivere su di una penisola che non si affaccia sull oceano, dove le onde anomale hanno tutto lo spazio per crescere fino a diventare estremamente devastanti. Anche nel caso di formazione di onde anomale, credo sia possibile calcolare con modelli matematici che tengano conto del punto di origine, dell entità del sisma e dei fondali presenti, l altezza massima delle eventuali onde anomale e l entità dei danni che queste provocherebbero sulle nostre coste. Non molto tempo fa ho avuto modo di vedere un documentario sul tema, nel quale gli scienziati utilizzavano un programma in tal senso.
     
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    ora non trovo la puntata intera.
     
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  8. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (metalsurf @ 20/4/2015, 10:04) 

    E che c'entra questo?
     
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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 20/4/2015, 10:31) 
    CITAZIONE (metalsurf @ 20/4/2015, 10:04) 

    E che c'entra questo?

    E guardalo ,no?

    parla delle correlazioni tra trivellazioni sottomarine su zone ad alto rischio nel sud italia e terremoti , che possono portare ad eruzioni di vulcani sommersi e quindi tsunami devastanti.

    la conclusione al minuto 7,30.
     
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  10. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (metalsurf @ 20/4/2015, 11:11) 
    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 20/4/2015, 10:31) 
    E che c'entra questo?

    E guardalo ,no?

    parla delle correlazioni tra trivellazioni sottomarine su zone ad alto rischio nel sud italia e terremoti , che possono portare ad eruzioni di vulcani sommersi e quindi tsunami devastanti.

    la conclusione al minuto 7,30.

    Lavoro tutti i giorni con scienziati nel campo della geofisica (gente che viene chiamata in tutto il mondo a discutere di ricerche sui rischi geologici) e la più benevola opinione sul preteso rapporto di causa ed effetto tra trivellazioni e attività sismica è che si tratti di un mare di cazzate. Preciso anche, a beneficio dei dubbiosi di professione, che non lavorano per compagnie petrolifere, politici pro-trivellazioni o roba del genere. Fanno gli scienziati e basta.

    Tuttavia c'è un problema di fondo, che riguarda la facilità con cui la pseudoscienza riesce ad ottenere visibilità nei media e a diventare uno strumento di potere nelle mani di qualsiasi complottista che agiti lo spauracchio del rischio per ottenere consenso politico. Questo invece è un problema grave, che affonda le radici nella sostanziale ostilità degli italiani nei confronti della ricerca scientifica (peraltro confermata da EuroBarometer e da decine di ricerche analoghe), che rende possibili cose come Stamina, la cura Di Bella, Giuliani che "prevede" i terremoti e molte altre cose che fanno inorridire.

    Spero si sia capito che questo thread era inteso a parlare seriamente di un problema molto serio e assolutamente sottovalutato in Italia, e che noi pescatori per primi non conosciamo. Basta pensare che soltanto nei primi 10 comuni costieri italiani più popolati (su un totale di 646) ci sono più di sei milioni di persone potenzialmente esposte al rischio tsunami.

    Mi dispiace ma sulla strada del dibattito pseudoscientifico non sono disposto a seguire nessuno. E che ci sia la faccia della Gabanelli o meno non mi interessa comunque. Resto sempre in fiduciosa attesa che Gabanelli dimostri che le trivellazioni provochino tsunami, altrimenti è davvero aria fritta.
     
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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 20/4/2015, 11:33) 
    CITAZIONE (metalsurf @ 20/4/2015, 11:11) 
    E guardalo ,no?

    parla delle correlazioni tra trivellazioni sottomarine su zone ad alto rischio nel sud italia e terremoti , che possono portare ad eruzioni di vulcani sommersi e quindi tsunami devastanti.

    la conclusione al minuto 7,30.

    Lavoro tutti i giorni con scienziati nel campo della geofisica (gente che viene chiamata in tutto il mondo a discutere di ricerche sui rischi geologici) e la più benevola opinione sul preteso rapporto di causa ed effetto tra trivellazioni e attività sismica è che si tratti di un mare di cazzate. Preciso anche, a beneficio dei dubbiosi di professione, che non lavorano per compagnie petrolifere, politici pro-trivellazioni o roba del genere. Fanno gli scienziati e basta.

    Tuttavia c'è un problema di fondo, che riguarda la facilità con cui la pseudoscienza riesce ad ottenere visibilità nei media e a diventare uno strumento di potere nelle mani di qualsiasi complottista che agiti lo spauracchio del rischio per ottenere consenso politico. Questo invece è un problema grave, che affonda le radici nella sostanziale ostilità degli italiani nei confronti della ricerca scientifica (peraltro confermata da EuroBarometer e da decine di ricerche analoghe), che rende possibili cose come Stamina, la cura Di Bella, Giuliani che "prevede" i terremoti e molte altre cose che fanno inorridire.

    Spero si sia capito che questo thread era inteso a parlare seriamente di un problema molto serio e assolutamente sottovalutato in Italia, e che noi pescatori per primi non conosciamo. Basta pensare che soltanto nei primi 10 comuni costieri italiani più popolati (su un totale di 646) ci sono più di sei milioni di persone potenzialmente esposte al rischio tsunami.

    Mi dispiace ma sulla strada del dibattito pseudoscientifico non sono disposto a seguire nessuno. E che ci sia la faccia della Gabanelli o meno non mi interessa comunque. Resto sempre in fiduciosa attesa che Gabanelli dimostri che le trivellazioni provochino tsunami, altrimenti è davvero aria fritta.

    Avrai le tue ragioni sul dubitare di notizie riportate da certe fonti.
    Ho postato questo che ho visto di recente. Non certo per sbandierare un simbolo, ma è inerente al tuo 3d. Per me ciò che è documentato è serio , non non posso sapere a priori ciò che lo sia per te .. nel dubbio in futuro eviterò di risponderti in questa sezione. Se chi ha effettuato gli studi dice il falso non lo so, di contro , dovrebbero dimostrare che fare le trivellazioni in zone particolari non crea problemi.. Senza polemica e buon proseguimento.
     
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  12. shadi
     
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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 20/4/2015, 11:33) 
    CITAZIONE (metalsurf @ 20/4/2015, 11:11) 
    E guardalo ,no?

    parla delle correlazioni tra trivellazioni sottomarine su zone ad alto rischio nel sud italia e terremoti , che possono portare ad eruzioni di vulcani sommersi e quindi tsunami devastanti.

    la conclusione al minuto 7,30.

    Lavoro tutti i giorni con scienziati nel campo della geofisica (gente che viene chiamata in tutto il mondo a discutere di ricerche sui rischi geologici) e la più benevola opinione sul preteso rapporto di causa ed effetto tra trivellazioni e attività sismica è che si tratti di un mare di cazzate. Preciso anche, a beneficio dei dubbiosi di professione, che non lavorano per compagnie petrolifere, politici pro-trivellazioni o roba del genere. Fanno gli scienziati e basta.

    Tuttavia c'è un problema di fondo, che riguarda la facilità con cui la pseudoscienza riesce ad ottenere visibilità nei media e a diventare uno strumento di potere nelle mani di qualsiasi complottista che agiti lo spauracchio del rischio per ottenere consenso politico. Questo invece è un problema grave, che affonda le radici nella sostanziale ostilità degli italiani nei confronti della ricerca scientifica (peraltro confermata da EuroBarometer e da decine di ricerche analoghe), che rende possibili cose come Stamina, la cura Di Bella, Giuliani che "prevede" i terremoti e molte altre cose che fanno inorridire.

    Spero si sia capito che questo thread era inteso a parlare seriamente di un problema molto serio e assolutamente sottovalutato in Italia, e che noi pescatori per primi non conosciamo. Basta pensare che soltanto nei primi 10 comuni costieri italiani più popolati (su un totale di 646) ci sono più di sei milioni di persone potenzialmente esposte al rischio tsunami.

    Mi dispiace ma sulla strada del dibattito pseudoscientifico non sono disposto a seguire nessuno. E che ci sia la faccia della Gabanelli o meno non mi interessa comunque. Resto sempre in fiduciosa attesa che Gabanelli dimostri che le trivellazioni provochino tsunami, altrimenti è davvero aria fritta.

    mi spiace Kurtz,non sono d'accordo,se geologi o geofisici di cono che mettere in relazione le attività di trivellazione e l'attività sismica sono un mare di cazzate,c'è da preoccuparsi parecchio sulla loro onestà intellettuale,una cosa è dire che non è ancora dimostrata una correlazione,ma negarla assolutamente...a me pae questa una cazzata....qui da noi ,in emilia su questa cosa si sta discutendo seriamente dopo il sisma avvenuto....guardacaso proprio dopo un annetto di continue trivellazioni.....e a tuttoggi le compagnie petrolifere hanno preferito fermarle per approfondire meglio....
     
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  13. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (metalsurf @ 20/4/2015, 12:33) 
    Avrai le tue ragioni sul dubitare di notizie riportate da certe fonti.
    Ho postato questo che ho visto di recente. Non certo per sbandierare un simbolo, ma è inerente al tuo 3d. Per me ciò che è documentato è serio , non non posso sapere a priori ciò che lo sia per te .. nel dubbio in futuro eviterò di risponderti in questa sezione. Se chi ha effettuato gli studi dice il falso non lo so, di contro , dovrebbero dimostrare che fare le trivellazioni in zone particolari non crea problemi.. Senza polemica e buon proseguimento.

    Avremmo TUTTI delle ottime ragioni per dubitarne, ma continuiamo a dargli spazio, accreditando tesi che non stanno né in cielo né in terra e che quasi sempre nascondono interessi politici nascosti.

    Il problema è molto semplice e riguarda il metodo scientifico e quello dei complottari.

    Per gli scienziati fare un'affermazione significa essere in grado di dimostrarla: si chiama onere della prova e questo significa farsi un culo così con ricerche bibliografiche, rilevazioni, raccolta dati, elaborazione, pubblicazione dei risultati e discussione tra pari dopo la pubblicazione.

    Per i complottari fare un'affermazione, non importa quanto sia bizzarra, assurda, infondata, significa che sono gli altri che dovrebbero dimostrare il contrario. L'onere della prova è invertito, e per fare tutto questo basta avere un account su un social, un divano e un sacco di tempo da perdere.

    E' chiaro che se ci si mette a correre appresso ad ogni stronzata non si approda a nulla, perché non c'è alcuna evidenza scientifica di un rapporto tra trivellazioni e sismicità e tsunami, nonostante ci siano decine di studi a riguardo.

    La stessa cosa la potremmo dire dei vaccini, delle miracolose cure anticancro che solo in Italia diventano oggetto di dibattiti tra i politici, di quelli che raccolgono firme per levare i wi-fi dalle scuole e di tutta la processione di chi usa il rischio e la paura come spaventapasseri.

    Se poi vogliamo proprio buttarla in politica (come fa, tra i tanti anche la Gabanelli) potremmo introdurre il tema della politica energetica in Italia, con i NoTutto che nell'ordine si sono mobilitati contro: centrali eoliche, centrali solari, sfruttamento dell'energia geotermica, estrazioni di metano, estrazioni di petrolio, nucleare, biocompost e qualsiasi altra tecnologia per produrre autonomamente l'energia di cui piaccia o meno la cosa abbiamo bisogno.

    Nel frattempo continuiamo ad importare combustibili fossili soprattutto da Iran, Irak, Siria, Libia e Arabia Saudita. E il gas lo compriamo quasi tutto dalla Russia.

    Quando Putin (o qualsiasi altro stato produttore di energia) vorrà farci la guerra, non dovrà usare i carri armati, gli basterà chiudere i rubinetti del gas prodotto in Russia e aspettare che con l'inverno i nostri anziani inizino a morire di freddo come mosche.

    Ricordatevene allora delle belle manifestazioni contro questo e contro quell'altro.

    CITAZIONE (shadi @ 20/4/2015, 13:09) 
    mi spiace Kurtz,non sono d'accordo,se geologi o geofisici di cono che mettere in relazione le attività di trivellazione e l'attività sismica sono un mare di cazzate,c'è da preoccuparsi parecchio sulla loro onestà intellettuale,una cosa è dire che non è ancora dimostrata una correlazione,ma negarla assolutamente...a me pae questa una cazzata....qui da noi ,in emilia su questa cosa si sta discutendo seriamente dopo il sisma avvenuto....guardacaso proprio dopo un annetto di continue trivellazioni.....e a tuttoggi le compagnie petrolifere hanno preferito fermarle per approfondire meglio....

    Mi dispiace, ma questa storia l'ho già sentita. Ora però mi porti qualche articolo pubblicato su riviste scientifiche di sismologia o geofisica che provino che esiste una relazione tra le trivellazioni e le attività sismiche (ce ne sono decine), altrimenti sono io che devo preoccuparmi dell'onestà intellettuale di chi manipola le paure della gente per biechi scopi di propaganda politica.
     
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  14. shadi
     
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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 20/4/2015, 13:16) 
    CITAZIONE (metalsurf @ 20/4/2015, 12:33) 
    Avrai le tue ragioni sul dubitare di notizie riportate da certe fonti.
    Ho postato questo che ho visto di recente. Non certo per sbandierare un simbolo, ma è inerente al tuo 3d. Per me ciò che è documentato è serio , non non posso sapere a priori ciò che lo sia per te .. nel dubbio in futuro eviterò di risponderti in questa sezione. Se chi ha effettuato gli studi dice il falso non lo so, di contro , dovrebbero dimostrare che fare le trivellazioni in zone particolari non crea problemi.. Senza polemica e buon proseguimento.

    Avremmo TUTTI delle ottime ragioni per dubitarne, ma continuiamo a dargli spazio, accreditando tesi che non stanno né in cielo né in terra e che quasi sempre nascondono interessi politici nascosti.

    Il problema è molto semplice e riguarda il metodo scientifico e quello dei complottari.

    Per gli scienziati fare un'affermazione significa essere in grado di dimostrarla: si chiama onere della prova e questo significa farsi un culo così con ricerche bibliografiche, rilevazioni, raccolta dati, elaborazione, pubblicazione dei risultati e discussione tra pari dopo la pubblicazione.

    Per i complottari fare un'affermazione, non importa quanto sia bizzarra, assurda, infondata, significa che sono gli altri che dovrebbero dimostrare il contrario. L'onere della prova è invertito, e per fare tutto questo basta avere un account su un social, un divano e un sacco di tempo da perdere.

    E' chiaro che se ci si mette a correre appresso ad ogni stronzata non si approda a nulla, perché non c'è alcuna evidenza scientifica di un rapporto tra trivellazioni e sismicità e tsunami, nonostante ci siano decine di studi a riguardo.

    La stessa cosa la potremmo dire dei vaccini, delle miracolose cure anticancro che solo in Italia diventano oggetto di dibattiti tra i politici, di quelli che raccolgono firme per levare i wi-fi dalle scuole e di tutta la processione di chi usa il rischio e la paura come spaventapasseri.

    Se poi vogliamo proprio buttarla in politica (come fa, tra i tanti anche la Gabanelli) potremmo introdurre il tema della politica energetica in Italia, con i NoTutto che nell'ordine si sono mobilitati contro: centrali eoliche, centrali solari, sfruttamento dell'energia geotermica, estrazioni di metano, estrazioni di petrolio, nucleare, biocompost e qualsiasi altra tecnologia per produrre autonomamente l'energia di cui piaccia o meno la cosa abbiamo bisogno.

    Nel frattempo continuiamo ad importare combustibili fossili soprattutto da Iran, Irak, Siria, Libia e Arabia Saudita. E il gas lo compriamo quasi tutto dalla Russia.

    Quando Putin (o qualsiasi altro stato produttore di energia) vorrà farci la guerra, non dovrà usare i carri armati, gli basterà chiudere i rubinetti del gas prodotto in Russia e aspettare che con l'inverno i nostri anziani inizino a morire di freddo come mosche.

    Ricordatevene allora delle belle manifestazioni contro questo e contro quell'altro.

    CITAZIONE (shadi @ 20/4/2015, 13:09) 
    mi spiace Kurtz,non sono d'accordo,se geologi o geofisici di cono che mettere in relazione le attività di trivellazione e l'attività sismica sono un mare di cazzate,c'è da preoccuparsi parecchio sulla loro onestà intellettuale,una cosa è dire che non è ancora dimostrata una correlazione,ma negarla assolutamente...a me pae questa una cazzata....qui da noi ,in emilia su questa cosa si sta discutendo seriamente dopo il sisma avvenuto....guardacaso proprio dopo un annetto di continue trivellazioni.....e a tuttoggi le compagnie petrolifere hanno preferito fermarle per approfondire meglio....

    Mi dispiace, ma questa storia l'ho già sentita. Ora però mi porti qualche articolo pubblicato su riviste scientifiche di sismologia o geofisica che provino che esiste una relazione tra le trivellazioni e le attività sismiche (ce ne sono decine), altrimenti sono io che devo preoccuparmi dell'onestà intellettuale di chi manipola le paure della gente per biechi scopi di propaganda politica.

    scusa Kurtz,probabilmente non sono riuscito a farti capire quello che volevo dirti,infatti tu mi chiedi giustamente studi scientifici pubblicati sulla correlazione delle due cose...io chiedo a te se ce ne sono che la escludano in modo assoluto;io sono rimasto stupito che nonstante gli interessi in ballo qui da noi gli americani si siano fermati e stiano da 2 anni facendo studi....tutto qui.
    a me spaventano le certezze sbandierate dai politici ( sia di quelli che dicono sì facciamolo che di quelli che cavalcano il no ).
    probabilmente arriveremo ad avere risposte serie,ma finora credo non ce ne siano .
     
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  15. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (shadi @ 20/4/2015, 13:28) 
    scusa Kurtz,probabilmente non sono riuscito a farti capire quello che volevo dirti,infatti tu mi chiedi giustamente studi scientifici pubblicati sulla correlazione delle due cose...io chiedo a te se ce ne sono che la escludano in modo assoluto;io sono rimasto stupito che nonstante gli interessi in ballo qui da noi gli americani si siano fermati e stiano da 2 anni facendo studi....tutto qui.
    a me spaventano le certezze sbandierate dai politici ( sia di quelli che dicono sì facciamolo che di quelli che cavalcano il no ).
    probabilmente arriveremo ad avere risposte serie,ma finora credo non ce ne siano .

    Scusa shadi, penso di aver capito benissimo e di aver già risposto a riguardo.

    "Per i complottari fare un'affermazione, non importa quanto sia bizzarra, assurda, infondata, significa che sono gli altri che dovrebbero dimostrare il contrario. L'onere della prova è invertito, e per fare tutto questo basta avere un account su un social, un divano e un sacco di tempo da perdere."

    Trattandosi di sismologia, che per definizione è una scienza incerta, nulla si può affermare e nulla si può escludere in senso assoluto. Ma una cosa è dire "non si può escludere in linea teorica che" e una cosa è postulare una relazione tra trivellazioni ed attività sismica, della quale, ripeto, non esiste alcuna prova né nulla che dal punto di vista scientifico autorizzi un'ipotesi del genere.

    Per quanto riguarda l'Emilia sappiamo invece che è stata interessata da forti terremoti in epoca storica:

    http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it...tentId=SCT32608

    Detto in altre parole:

    1) sappiamo che l'Italia è un paese ad alta sismicità;
    2) sappiamo che l'Emilia (e ancor di più la vicina Romagna) è storicamente sede di eventi sismici di una certa intensità;
    3) non c'è nulla che autorizzi a supporre nessi di causa effetto tra le attività di trivellazione e il terremoto del 2012.

    Tra i vari terremoti ce n'è uno (non il più grave) a Rimini nel 1672, che ha quasi raso al suolo la città facendo centinaia di morti (e ha generato anche uno tsunami, per tornare al discorso).

    A questo punto, scusate la franchezza ma questi discorsi non mi piacciono per nulla, perché servono solo a costruire un falso problema (le trivellazioni) per nascondere il problema vero (la vulnerabilità sismica degli edifici) su cui nessuno vuole intervenire, perché comporta dei costi economici e soprattutto politici di cui nessuno vuol farsi carico.

    Questo, IMHO è il problema.
     
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32 replies since 18/4/2015, 13:04   372 views
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