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già "spirographus", pescatore e rodbuilder per passione
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Altro sito dove potere trovare una serie di prove di carico e diametro reale di parecchi monofili e trecciati:
www.paulusjustfishing.com/4linetesting.htm
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Oblivions13.
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Che sia colpa dei fili?
perché anch'io un po di capotti li rimedio 
Potrebbe essere!!!!! CITAZIONE (futura190 @ 23/11/2014, 19:37)perchè complicazioni? anche io uso monofili non omologati. falcon prestige dallo 0,16 allo 0,35 e vai sicuro ciao.
Ecco questo intendevo per gusti,anche a me il Falcon piace!!!CITAZIONE (spirographus @ 23/11/2014, 23:46)Altro sito dove potere trovare una serie di prove di carico e diametro reale di parecchi monofili e trecciati:
www.paulusjustfishing.com/4linetesting.htm
Ora ci frugo dentro!!!!. -
puzoneddu.
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Grazie a tutti per le risposte,
Edited by puzoneddu - 29/11/2014, 15:05. -
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Vorrei aggiornare questa vecchia discussione. Infatti, ci sono due interessanti link ormai corrotti. Li ripristino qui:
EFTTA: Sito istituzionale della European Fishing Tackle Trade Association dove, al link indicato, sono pubblicati i marchi che sottoscrivono la carta EFTTA, dove cioè i diametri e i carichi di rottura rispecchiano in modo sperimentalmente verificabile (e verificato a campione) quanto scritto in etichetta. Viene tollerato un errore del 10% sul carico di rottura. Lo "sperimentalmente verificabile" ad esempio esclude etichettature che riportino solamente l'inutile (a mio avviso) Fish Test.
PAULUS: recuperato dall' archivio internet, che un giorno cesserà di esistere (credo). Magari qualche admin potrebbe scaricare il contenuto e archiviarlo sempre con opportuna citazione all'autore principale (tale Paulus). E' una raccolta di test eseguiti utilizzando la stessa procedura sia per la misura di diametro che carico di rottura, utilissimo quindi soprattutto nel confronto fra fili diversi. Purtroppo su questo pc ho montato solamente Ubuntu e per colpa di quello che sembrerebbe un bug (occorre un certo AC_RunActiveContent.js) non posso accedere alla pagina dei monofili, mentre visualizzo benissimo quella relativi ai trecciati di varia natura.
Vorrei Inoltre riportare i risultati di alcuni test da me effettuati negli ultimi giorni, ma ho dei problemi nel caricamento delle immagini e spero di riuscire a risolvere questa sera.
Sarebbe bello se usassimo questa discussione per pubblicare tutti i risultati dei test effettuati ognuno per conto suo.. -
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Eccomi di ritorno come promesso.
" L'apparato sperimentale "
è quello ritratto nella foto sotto. Una sagola, dischi da palestra di diverso peso, un moschettone, i fili da testare e un cilindro morbido (il tiragraffi dei miei gatti!)
Inserisco i dischi nella sagola, chiudo con gassa e aggancio il moschettone su cui ho legato il filo da testare con nodo palomar. Avvolgo il filo per un po'di giri sul cilindro che esercita un moderato grip. Sollevo delicatamente il cilindro e, piano piano, porto sotto carico il filo. Se il filo si rompe, apro la sagola e scendo di peso, se regge, aumento il peso. La routine la ripeto circa 3 volte per filo, una volta arrivato all' intorno al carico di rottura. Infatti, il peso minimo dei dischi da applicare è da 1 kg. Avendo una risoluzione cosi bassa, poco importa testare il filo 200 volte. Se ad esempio il carico è al mezzo chilo in piu del testato, sicuramente si romperà nel 100% dei casi quando aggiungo la piastra di un chilo al tentativo di sollevamento successivo. Le 3 volte sono solo un fattore di sicurezza in più. La lunghezza del filo testato è di circa 40 cm. In teoria il carico massimo dipende solo dalla sezione del filo. Capisco che una lunghezza maggiore potrebbe distribuire meglio il carico su eventuali imperfezioni del filo e quindi migliorare l'esito finale.
Prendete il test per quello che è, utile soprattutto nel paragone fra fili diversi. Se la percentuale di diminuzione del carico di rottura del filo x è maggiore di quella del filo y, allora potremmo azzardare come conclusione che il filo y presenta meno imperfezioni oppure semplicemente che la marca del filo x è meno onesta di quella del filo y. Nel caso in cui x e y siano due fili della stessa marca, allora propenderei per la prima conclusione.
Dal mio puto di vista, il test risulta comunque utile anche se un po' grezzo, rispecchiando situazioni reali magari di incaglio o di recupero di prede importanti dietro al gradino. Infatti, durante il test, può capitare che ci siano dei piccoli aggiustamenti del filo sul rullo o dei dischi lungo la sagola, che rendono la trazione un pelo più intermittente. Proprio come magari accade a un piombo incagliato che si disincaglia poco la volta o con testate del pesce consecutive con filo sotto trazione importante nel gradino.
Nei casi in cui ho avvertito tale sensazione di "intermittenza", ho ripetuto il test una volta in più.
I risultati sono da intendersi al netto dell'effetto intermittente, che non apporta differenze misurabili nel limite dell'incertezza di 1 kg indicata. Il risultato è riportato fra parentesi quadre, con due numeri che indicano l'ultimo carico a cui il filo regge senza rompersi e il carico dove stucca. Verosimilmente il carico di rottura è compreso fra questi due numeri. La lettera "F" indica che i tagli, nelle prove consecutive, sono avvenuti sulla lunghezza del monofilo, "N" che sono avvenuti sul nodo. I valori dichiarati dalla casa sono quelli riportati al di fuori delle parentesi.
Di seguito i risultati:JTM BLUE VELVET 0.235 7 kg [3-4 kg F]
ASSO UNIVERSAL 0.35 7.3 kg [6-7 kg F]
TRABUCCO S FORCE LONG CAST 0.45 27.5 kg* [11-12 kg N]
TRABUCCO T FORCE SPECIAL SEA 0.60 35.5 kg* [15-16 kg N]
MITCHELL MX3 0.50 15.4 kg [12-13 kg N]
MAVER SMART ELITE BLACK 0.61 21.4 kg [18-19 F]
*Si riferisce al famigerato "fish test".
Mi è dispiaciuto molto per il velvet, in cui riponevo molta fiducia. Ancora non l'ho utilizzato, ma l'avevo comprato proprio seguendo i pareri sul forum.
Col senno di poi invece, sono rimasto molto soddisfatto dell'ASSO, che non rientra nemmeno nei firmatari della carta EFTTA (MITCHELL è l'unico nella lista).
Ho ancora molti fili da provare, fra cui l' ARTICO DINAMITE RED SILICON in cui ripongo molta fiducia.
Cosane pensate? Conoscete in pesca qualcuno di questi monofili?
Edited by Baraccola - 30/4/2020, 19:03. -
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Avevo selezionato il trabucco t force special sea per imbobinarlo in un mulo destinato alle amia, ma questo tuo test mi sta facendo sorgere non pochi dubbi.. . -
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Atleta di "rango" (sigh!) del fu Long Casting Latina VINTAGE ADMIRER [ già ma.si.sa.]
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Innanzi tutto bravo, queste iniziative sono sempre lodevoli.
Condivido la scelta di utilizzare il palomar perché è un nodo molto utilizzato nelle nostre tecniche e perché è semplice da fare e non mette eccessivi dubbi sulla corretta esecuzione.
Questo tuo test sarebbe ancora migliore se riuscissi ad indicare anche il diametro misurato del filo.
Io di solito mi affido ad un dianamometro digitale (quello per pesare i pesci, 4 euro dai cinesi) per fare i test di tenuta che è sicuramente più pratico.
Immagino che i gatti si siano sfogati sul divano 😂😂😂. -
.Avevo selezionato il trabucco t force special sea per imbobinarlo in un mulo destinato alle amia, ma questo tuo test mi sta facendo sorgere non pochi dubbi..
Aspettiamo il parere di altri magari. Io l'ho usato come shock sulla Futura 190, lanciando in side 150 g. All'occorenza lanciavo anchei 175 g. Il filo è pastoso e non mi dispiaceva appena comprato. Si irrigidisce un po' dopo 3/4 pescate.
C'è da dire che potrei essere un pippacaster ma cmq cambio spesso gli shock.. -
Rony 77.
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Bella iniziativa e a quanto vedo il filo piu economico asso univesal è anche il piu reale. . -
.Innanzi tutto bravo, queste iniziative sono sempre lodevoli.
Condivido la scelta di utilizzare il palomar perché è un nodo molto utilizzato nelle nostre tecniche e perché è semplice da fare e non mette eccessivi dubbi sulla corretta esecuzione.
Questo tuo test sarebbe ancora migliore se riuscissi ad indicare anche il diametro misurato del filo.
Io di solito mi affido ad un dianamometro digitale (quello per pesare i pesci, 4 euro dai cinesi) per fare i test di tenuta che è sicuramente più pratico.
Immagino che i gatti si siano sfogati sul divano 😂😂😂
Si hai ragione, avevo un pesavaligie ma non l'ho ritrovato
Il divano è ancora intatto per fortuna
Si incredibile risultato per l'Asso! Cmq ci sono rimasto davvero male per il Velvet. Ho forse comprato delle vecchie bobine da magazzino?
Edited by Baraccola - 30/4/2020, 19:15. -
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Grande iniziativa e devo dire qualche sorpresa. Grazie. . -
Rony 77.
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Da malfidato quale sono ho appena misurato col micrometro le mie bobine di asso universal ebbene:
dichiarato 0.,60
Misurato 0,62
Dichiarato 0,70
Misurato 0,71
Quindi anche i diametri sono abbastanza reali
Complimenti alla asso. -
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Molto interessante, buon feedback per la Asso allora. In realtà mi sono sempre trovato bene con loro, nulla da dire. Chissà perché non entrano nella combriccola della EFTTA.
Mi dispiace non avere un micrometro per poter effettuare quelle misurazioni!
Cmq mi piacerebbe avere qualche feedback aggiornato sul blue Velvet a pesca, specialmente nel caso qualcuno di voi l'avesse acquistato di recente come me (ho paura a sto punto che in giro ci possano essere vecchie rimanenze di magazzino). L'avevo scelto proprio grazie ai pareri positivi presenti qui sul forum, stanco di dover pagare sempre almeno 10 euri per 300 m. Penso faccia bene al forum anche un aggiornamento in quel senso. Per rimanere IT, mi riferisco a problemi dovuti a rotture in casi di incaglio/insabbiamento/abboccata/lancio.. -
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Complimenti per l'impegno,se ti capita la prossima volta prova anche un IGFA per curiosita' 
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Proprio quello che cercavo, secondo me però, sarebbe utile testare gli stessi diametri, magari x fasce...
Così da capire non solo le tenute ma anche i migliori.
carico di rottura lenze e fedeltà del diametro dichiarato |
