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Il surfcasting non è un modo di pescare ma una filosofia di vita
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Dino da quando stai in pensione vedo con piacere che oltre a presidiare le "TRANSENNE" trovi anche il tempo per il forum . -
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sicuramente RikiE una buona conoscenza degli spot compresa la loro esposizione è la base per chi vuol praticare il surfcasting ad un certo livello e come ho avuto modo di dire piu volte è buona norma prendere degli appunti su tutto ciò che possiamo rilevare da ogni spot che andiamo a frequentare . questo ci farà guadagnare tempo nella scelta dello spot al primo sussulto di vento e ci eviterà di dover girovagare a vuoto andando per tutte le spiagge da noi conosciute. in base al vento generante sapremo gia quali spot sono da tener in considerazione e quali no. detto questo mi sento di fare una piccola precisazione di carattere "geografico". per chi si trova su un isola tipo la Sardegna è avvantaggiato dal fatto di avere mare a 360° e per quanto il fetch interessato ai venti da N e NE sia inferiore a quello interessato ai venti di SE e SW si riesce comunque a generare un moto ondoso tale da mettere in moto la catena alimentare e creare un impianto da surfcasting. nel caso degli spot che frequento io quelli del litorale salernitano sono per la maggiorparte esposti si quadranti meridionali ed influenzati da mareggiate di scirocco e libeccio tuttavia ce n'è qualcuno esposto a NE e quindi si potrebbe pensare che col grecale si possa generare un impianto da surfcasting fruttuoso .purtroppo non è proprio così perché in questo caso il fetch è talmente breve (per ovvie ragioni)che un vero e proprio moto ondoso non si crea o meglio si crea perlopiù in superficie e le specie ittiche che si mettono in movimento sono quelle stanziali . nonostante ciò non sono degli spot da scartare del tutto basta capire quand'è che sono più fruttuosi.
tutto questo per dire che seppur bisogna conoscere bene le esposizioni dei nostri spot dobbiamo altresì sapere con quali mareggiate rendono meglio .. -
.sicuramente RikiE una buona conoscenza degli spot compresa la loro esposizione è la base per chi vuol praticare il surfcasting ad un certo livello e come ho avuto modo di dire piu volte è buona norma prendere degli appunti su tutto ciò che possiamo rilevare da ogni spot che andiamo a frequentare . questo ci farà guadagnare tempo nella scelta dello spot al primo sussulto di vento e ci eviterà di dover girovagare a vuoto andando per tutte le spiagge da noi conosciute. in base al vento generante sapremo gia quali spot sono da tener in considerazione e quali no. detto questo mi sento di fare una piccola precisazione di carattere "geografico". per chi si trova su un isola tipo la Sardegna è avvantaggiato dal fatto di avere mare a 360° e per quanto il fetch interessato ai venti da N e NE sia inferiore a quello interessato ai venti di SE e SW si riesce comunque a generare un moto ondoso tale da mettere in moto la catena alimentare e creare un impianto da surfcasting. nel caso degli spot che frequento io quelli del litorale salernitano sono per la maggiorparte esposti si quadranti meridionali ed influenzati da mareggiate di scirocco e libeccio tuttavia ce n'è qualcuno esposto a NE e quindi si potrebbe pensare che col grecale si possa generare un impianto da surfcasting fruttuoso .purtroppo non è proprio così perché in questo caso il fetch è talmente breve (per ovvie ragioni)che un vero e proprio moto ondoso non si crea o meglio si crea perlopiù in superficie e le specie ittiche che si mettono in movimento sono quelle stanziali . nonostante ciò non sono degli spot da scartare del tutto basta capire quand'è che sono più fruttuosi.
tutto questo per dire che seppur bisogna conoscere bene le esposizioni dei nostri spot dobbiamo altresì sapere con quali mareggiate rendono meglio .
Beh in effetti per chi pratica il Surfcasting la Sardegna è un paradiso, a patto di potersi spostare.
Le mareggiate da tramontana in Sardegna non son quasi mai fruttuose, questo perché il fetch è troppo corto e perché c'è la Corsica a fare da "barriera, quindi il fetch influisce anche da noi.. -
.sicuramente RikiE una buona conoscenza degli spot compresa la loro esposizione è la base per chi vuol praticare il surfcasting ad un certo livello e come ho avuto modo di dire piu volte è buona norma prendere degli appunti su tutto ciò che possiamo rilevare da ogni spot che andiamo a frequentare . questo ci farà guadagnare tempo nella scelta dello spot al primo sussulto di vento e ci eviterà di dover girovagare a vuoto andando per tutte le spiagge da noi conosciute. in base al vento generante sapremo gia quali spot sono da tener in considerazione e quali no. detto questo mi sento di fare una piccola precisazione di carattere "geografico". per chi si trova su un isola tipo la Sardegna è avvantaggiato dal fatto di avere mare a 360° e per quanto il fetch interessato ai venti da N e NE sia inferiore a quello interessato ai venti di SE e SW si riesce comunque a generare un moto ondoso tale da mettere in moto la catena alimentare e creare un impianto da surfcasting. nel caso degli spot che frequento io quelli del litorale salernitano sono per la maggiorparte esposti si quadranti meridionali ed influenzati da mareggiate di scirocco e libeccio tuttavia ce n'è qualcuno esposto a NE e quindi si potrebbe pensare che col grecale si possa generare un impianto da surfcasting fruttuoso .purtroppo non è proprio così perché in questo caso il fetch è talmente breve (per ovvie ragioni)che un vero e proprio moto ondoso non si crea o meglio si crea perlopiù in superficie e le specie ittiche che si mettono in movimento sono quelle stanziali . nonostante ciò non sono degli spot da scartare del tutto basta capire quand'è che sono più fruttuosi.
tutto questo per dire che seppur bisogna conoscere bene le esposizioni dei nostri spot dobbiamo altresì sapere con quali mareggiate rendono meglio .
Beh in effetti per chi pratica il Surfcasting la Sardegna è un paradiso, a patto di potersi spostare.
Le mareggiate da tramontana in Sardegna non son quasi mai fruttuose, questo perché il fetch è troppo corto e perché c'è la Corsica a fare da "barriera, quindi il fetch influisce anche da noi.
immagina un po da me che col grecale c'ho tutta l'Italia davanti . però io ho notato che quelle poche spiagge dalle mie parti esposte a NE le mareggiate da sw di buona intensità entrano di riflesso e comunque creano una buona situazione di pesca e in scaduta quando il vento poi gira a E NE il mare si mantiene ancora alto e costante per un giorno/un giorno e mezzo dandoti la possibilità di pescare.. -
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complimenti Dino, un lavorone . -
.Dino da quando stai in pensione vedo con piacere che oltre a presidiare le "TRANSENNE" trovi anche il tempo per il forum
Zio ti voglio bene, ma questo giallo sai Anche se non ti sono più vicino come una volta giallo lo sai quanto sono legato al forumme e ai giovani in particolare.
Riguardo gli interventi di RickyE e Rony77 concordo su quanto detto, esposizione e conoscenza della spiaggia sono due dati importanti, vanno di pari passo.
Apro e posito delle modalità di verifica dell'esposizione di una spiaggia, c'è la possibilità di verificare comodamente la sua esposizione attraverso una funzionalità presente su Google Earth.
Per chi non lo sapesse si attiva in due passaggi semplici:
1) dal menù in alto selezionare Visualizza, poi Visualizza navigazione (foto 1)
ora selezionate "Sempre" (foto 2)
Finito.
Ora la bussola apparirà nello schermo in alto a destra, incorporata nel cursore del movimento e viene indicata con la lettera del punto cardinale (foto 3)
In questo caso, prendendo ad esempio la spiaggia di RickyE, la ruotiamo proprio come se fossimo lì, di fronte al mare, e guardando il cursore si noterà che il Nord (lettera N) sta posizionato a sinistra della spiaggia.
Con una semplice consultazione di questo tipo è facile vedere qual è l'esposizione di una spiaggia rispetto al vento, in questo caso specifico la spiaggia è esposta frontalmente ad est, a nord-est e a sud-ovest obliquamente.. -
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Gran lavoro complimenti, un ripasso fa sempre bene. . -
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Mamma mia che spettacolo! Dino sei davvero un maestro, un vero e proprio riferimento di questa disciplina… merce rara oggigiorno.
Un sentito grazie a te e a tutta la combriccola che ha collaborato a questa bella cosa.
Fratellanza è Amicizia à tutti
pak. -
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Atleta di "rango" (sigh!) del fu Long Casting Latina VINTAGE ADMIRER [ già ma.si.sa.]
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Complimenti ragazzi, grazie a tutti!!👍👍👍 . -
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Una volta il mio cane s'è magnato un beck n4 collesca. Piccolo appunto. Grazie per il 3d veramente fatto bene. . -
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"Maree.
Qui entriamo in un discorso un po' spinoso dove i pareri personali degli scer, concordi o discordanti, si sprecano. Da una parte ci sono quelli favorevoli riguardo l’influenza positiva dell’alta marea (me compreso), dall’altra quelli che non hanno trovato grosse differenze in pesca tra una bassa marea e l’alta"
citando questo passaggio dico la mia riguardo al fatto che alcuni hanno un parere rispetto ad altri:
a mio avviso alta e bassa marea possono influenzare la presenza di pesce in alcune spiagge e in altre no. pertanto essendo noi abituati a frequentare sempre gli stessi litorali, siamo noi che ci facciamo un idea UNICA che vorremmo applicare ad ogni pescata. credo che la realtà sia piu complessa: alcune spiagge coi cicli di marea offrono di più, altre non hanno variazioni.. -
.a mio avviso alta e bassa marea possono influenzare la presenza di pesce in alcune spiagge e in altre no. pertanto essendo noi abituati a frequentare sempre gli stessi litorali, siamo noi che ci facciamo un idea UNICA che vorremmo applicare ad ogni pescata. credo che la realtà sia piu complessa: alcune spiagge coi cicli di marea offrono di più, altre non hanno variazioni.
Sicuramente.
Aggiungo anche che ci sono variazioni sensibili non solo da spiaggia a spiaggia ma anche in tratti diversi della stessa spiaggia, se pensiamo ad un tratto dove la profondità è inferiore i benefici dell'alta marea qui si notano maggiormente rispetto ad altri settori dove la profondità è maggiore. Un esempio su tutti è l'innalzamento del fondale con l'avvicinamento del frangente, oppure ancora una maggiore circolazione della corrente.
E' solo andando in spiaggia che ci rendiamo conto di come funziona il discorso maree.
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Affrettati a spegnere le passioni prima che ti brucino. Il mare e la pesca sono la mia passione
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Anch'io sono dell'idea che i picchi di marea incidono sull'attività dei pesci, non solo l'alta ma anche la bassa marea. Purtroppo però accreditare il successo o meno di una pescata basandosi ( questo lo dico per chi è agli inizi) solo o in parte sulle fasi di marea lo considero un errore perché le variabili sono davvero tante. I fattori in gioco sono molteplici a partire dalle perturbazioni e alle loro evoluzioni, alle correnti e alla loro capacità di "scavare", ai cambi di pressione che spesso non coincidono con la fase della mareggiata che vogliamo affrontare e tanto altro ancora, poi in fine se tutto torna c'è l'individuazione della rotta di pascolo . -
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Per la mia poca esperienza nelle nostre spiagge venete che sono medio basse L'alta marea da più risultati poi come dice pitio74 le variabili sono tante . -
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Si può anche allargare la discussione alle prede che vogliamo insidiare, nella fase precedente alla bassa pressione fino a che il mare lo permette nelle nostre zone girano delle belle orate e saraghi mentre le spigole e mormore inizio scaduta, ombrine poco dopo..questo secondo le mie esperienze.Questo a grandi linee poi dipende dalle spiagge e dai periodi, anche qui il discorso sarebbe impegnativo..
Cmq avete fatto un'ottimo lavoro riuscire a fare coincidere tutte queste cose non è facile e ci vuole anche un po' di culo!!per quanto riguarda la marea dipende dalle spiagge e se ci sono foci vicine, ma anch'io non ho ancora le idee chiare.