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SCHEDA BATTUTA
***In rosso e con asterisco i dati obbligatori***
LUOGO
Regione*: Calabria
Provincia: Reggio Calabria
Spiaggia: Basso Jonio
DATA E DURATA
dalle ore*: 20:00 del 16/08/2020
alle ore*: 01:30 del 17/08/2020
PARTECIPANTI
1* - Io
DESCRIZIONE
Picco Mareggiata: nessuna
Vento Generante*: n.a.
Stato Acqua*: Limpida
Presenza Alghe*: No
FASI ASTRONOMICHE
Acme Alta Marea: 20:36
Acme Bassa Marea: 02:46
Fase Lunare*: Ultimo Quarto – Calante (già tramontata durante la battuta)
Luna Sorge: - Luna Tramonta:
Sole Sorge: 06:14 - Sole Tramonta: 19:48
SPIAGGIA
Morfologia*: Pocket
Granulometria*: Grande
Profondità*: Profonda
Esposizione*: S
Immagine da Google Earth:
Foto:
CATTURE
1° Preda*: Sarago maggiore
Peso*: 0,600 kg per 30cm
Tipologia Calamento*: Short basso
Finale*: Lungh. 30 cm. – cavetto 30lb + 100 cm. 0.35
Amo*: O'Shaughnessy - N° 2/0
Esca*: Filetto di Sardina rovesciato sgallato
Piombo*: Ogiva da 125 gr.
Ora strike*: 22:00
Zona cattura*: 40mt circa
Meteo*: Sereno
Vento*: Assente
Intensità Vento: n.a.
Pressione Atmosferica:
Stato Acqua*: Limpida
Onde Minuto: n.a.
Corrente*: Non rilevante
Note: Prossimità rocce a dx circa 100 metri
Foto preda:
Foto innesco:
DESCRIZIONE BATTUTA
Come la scorsa estate, torno in vacanza dai miei genitori e riprovo a dare la caccia al serra, sempre a me sfuggente in questi lidi. Insisto su una comoda spiaggetta che conosco molto bene, a grana grossa e dal fondale abbastanza elevato per i miei standard liguri, ma relativamente basso per quelli jonici (circa 10 mt a 50mt da riva). Circa alle 19 sono sul posto, comincio a sistemarmi ma attendo ligio le ore 20 per mettermi in pesca (anche se la spiaggia era deserta). Porto con me due Shimano Nexave TE 420-170, più una beach per svagarmi canna in mano. Ho in mente un assetto che prevede una canna dedicata al serra e la seconda agli eventuali grufolatori. In genere per questi uso bibi, ma non lo trovo facilmente e comunque lo scorso anno ha avuto scarsissimo gradimento. Quindi opto per un semplice koreano: in fondo l’obiettivo è il serra. La prima canna va via fino a dove arrivo (saranno 60mt…) con long arm e koreano appunto. Anche con la seconda spingo quanto posso, con filetto di sarda rovesciato sgallato su cavetto d’acciaio e amo zerato. Sistemate le due con starlight, preparo la beach con un pater noster, con bracciolo superiore flotterato. La serata appare subito movimentata, con molti attacchi e qualche cattura (boghe, occhiate e pagelli bastardi), tutte con la beach. Intorno alle 22, sto recuperando la Nexave col koreano quando sull’altra canna vedo sollevarsi di qualche cm lo starlight che avevo inserito sulla madre. Ho l’abitudine di piazzare le canne vicine, per tenerle d’occhio assieme. Finisco il recupero, controllando la cima che rimane immobile. Osservando la madre però, di un visibilissimo giallo fluo (sakuma nite crystal), la noto tutta spostata sulla destra e ho un primo sussulto. Escludo il serra, che aggredisce in modo più violento l’esca, e penso subito ad un grongo o murena, che ho osservato avere comportamenti simili con abboccate molto “soft” seguite da relativo immobilismo. Decido quindi di recuperare ugualmente: prendo la canna, recupero qualche giro di manovella e ferro, come sono solito fare soprattutto in queste spiagge e con queste prede che tendono ad intanarsi. Dall’altro capo non percepisco resistenza, solo un leggero aumento di peso che attribuisco magari al trancio piegatosi o aggrovigliatosi sul trave. A metà tra il deluso e il curioso, continuo il recupero, senza che si modifichino le condizioni. Solamente arrivato agli ultimi 10 mt parte qualche testata, e quando vedo in acqua quel padellone brillare sotto la luce della frontale non capisco più nulla. Fortunatamente il mare forza olio non genera una risacca significativa, quindi riesco a spiaggiarlo senza problemi. Resto una buona mezz’ora con le canne all’asciutto, ad ammirarlo e ringraziare il mare per quel dono inatteso e immeritato. Poi rinvengo e innesco nuovamente con lo stesso assetto. Nelle ore successive continuo solo a dire “che padellone!!”, interrotto da qualche altra cattura con la beach. Verso la mezzanotte, nel recuperare la canna con koreano arriva la classica botta del serra, e mi ritrovo solo la testa di una boga. Trancio sempre in acqua, rinnovato ogni ora circa, ma ignorato.
Messa da parte l’emozione, mi piacerebbe avere un confronto con voi sulla parte tecnica: per il poco che ne so, l’assetto che usavo è tutto l’opposto di quello adatto al sarago: mare calmo, cavetto d’acciaio, esca sgallata e amo zerato. Aggiungo come abbia usato per l’innesco il pesce non ancora completamente scongelato (l’avevo congelato freschissimo). Sono quindi convinto che si sia trattata della classica e imprevedibile (ma sempre ben accetta) botta di culo, per cui quel pesce era destinato a me. Ritorno a pensare anche al movimento di qualche cm dello starlight, fissato alla madre come dicevo con il suo tubicino, intaccato con un paio di forbici, e regolato avendo come riferimento la fine del manico della canna. Possibile che sia si mosso così poco? So che il sarago è noto per le sue abboccate decise...e poi si è trascinato l’impianto per decine di metri... Sbaglio qualcosa? Che ne pensate? Avete avuto esperienze simili?
Ci tengo poi a ringraziare anche pubblicamente Master73 per i consigli sugli spot/esche, in pieno spirito S&D.
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SurFFili.
User deleted
Un bel sarago per come la vedo io, vale più di 10 serra! La pratico (pesca al serra) ma non la amo più di tanto. Sul misto capita di prendere saraghi, senza condizioni da surf. Direi che, senza offesa, sei stato fortunato. Il bello della pesca sono anche queste sorprese. . -
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Ti rinnovo i complimenti Domenico! È un bel sarago...anche se catturato in modo “improprio”😜. Credo molto nello scambio di informazioni e opinioni come momento di crescita reciproca nella passione che ci accomuna. Il forum ha rappresentato per me una miniera di informazioni e sono felice che la condivisione abbia portato ad un risultato tangibile. Ad maiora 👍.
Ps. Ti aspetto in Liguria 😉. -
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Complimenti,bel sarago e poi inatteso!
Forse con 10 metri di acqua il terminale da un metro e trenta tiene l'esca troppo vicino al fondo ed i serra agiscono più vicino alla superficie.La mia è solo un'ipotesi.
Ciao Stefano
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Lo uso solo io, pesa ma frulla e non molla, quindi lo tengo
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Bel Sarago.
E comunque la Sarda per i Saraghi è una buona esca.. -
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Complimenti per la pescata. ........OMISSIS........
Ci tengo poi a ringraziare anche pubblicamente Master73 per i consigli sugli spot/esche, in pieno spirito S&D.
Francesco è molto generoso ed incarna appieno lo spirito del forum.. -
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Assolutamente! Una uscita ad orate ad ottobre è obbligatoria!! A presto!Un bel sarago per come la vedo io, vale più di 10 serra! La pratico (pesca al serra) ma non la amo più di tanto. Sul misto capita di prendere saraghi, senza condizioni da surf. Direi che, senza offesa, sei stato fortunato. Il bello della pesca sono anche queste sorprese.
Per capire meglio il tutto, avendone la possibilità sono tornato sullo spot in assetto più "saraghesco". Sempre con sarda, ma con bocconi più piccoli (1/2-1/4 di filetto), finale del 28 e amo del 2: è uscita prima una murena (discreta ma rilasciata per non sentire gli strepiti della moglie) e poi una coppia di saraghi maggiore da 400gr esatti. A riprova che il fondo è un bel misto e la roba gira...poi che abbia avuto fortuna in quell'occasione ne sono convinto per primo io
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SurFFili.
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Assolutamente! Una uscita ad orate ad ottobre è obbligatoria!! A presto!Un bel sarago per come la vedo io, vale più di 10 serra! La pratico (pesca al serra) ma non la amo più di tanto. Sul misto capita di prendere saraghi, senza condizioni da surf. Direi che, senza offesa, sei stato fortunato. Il bello della pesca sono anche queste sorprese.
Per capire meglio il tutto, avendone la possibilità sono tornato sullo spot in assetto più "saraghesco". Sempre con sarda, ma con bocconi più piccoli (1/2-1/4 di filetto), finale del 28 e amo del 2: è uscita prima una murena (discreta ma rilasciata per non sentire gli strepiti della moglie) e poi una coppia di saraghi maggiore da 400gr esatti. A riprova che il fondo è un bel misto e la roba gira...poi che abbia avuto fortuna in quell'occasione ne sono convinto per primo io .
Ottimo! È sempre una soddisfazione comprendere la situazione, agire di conseguenza, ed ottenere il risultato mirato 👍. -
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Meglio un cappotto che un avannotto
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a volte capita una piacevole sorpresa e anche se potrebbe essere stata una botta di culo ottimo il risultato. . -
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Nel mese trascorso in Calabria ho deciso di approfondire la conoscenza dello spot luogo del report, e provo qua a stilare un resoconto. Faccio qualche deduzione, se sbaglio correggetemi! In questo lasso di tempo ho potuto sperimentare diversi orari (alba, tramonto e notte), condizioni meteo (sereno, coperto) e condizioni di marea/fase lunare. Non purtroppo di mare, avendolo trovato sempre per lo più calmo o poco mosso (solo in una occasione in scaduta molto avanzata, dopo una breve mareggiata di ritorno dovuta ad una perturbazione al largo dello Jonio). Per quanto riguarda le esche, ho insisto molto con la sarda, avendo ottenuto buoni riscontri. Poi koreano, gradito ai piccoli grufolatori e pesci di galla. Ho provato anche il gamberetto di nassa, sgusciato e conservato sotto sale e zucchero: molto gradito ai grufolatori pescando a bolentino, ma nel mio caso non competitivo (per praticità e attrattiva) rispetto al koreano. Per ultimo, bibi (a dire il vero di difficile reperimento e non eccelsa qualità), assolutamente ignorato. Se riuscirò a replicare l’anno prossimo, vorrei provare il murice e la seppia/polpo (se le condizioni lo consentono). Come calamenti, viste le condizioni di mare calmo e generalmente limpido, ho prediletto LA di diverse lunghezze/diametri, notando i migliori risultati quando le correnti non erano troppo sostenute e mi permettevano di stare in pesca con lunghezze intorno ai 2mt. Riguardo alle correnti, credo che avrei potuto mitigarne l’effetto dannoso utilizzando dei piombi meno soggetti al rotolamento rispetto all’ogiva (probabilmente sarebbe bastato uno sporteen, ma proverò anche l’idropiramide): purtroppo non ho avuto modo di sperimentare, perché questa soluzione mi è venuta in mente leggendo e riflettendoci in un secondo momento. Provando a fare mente locale sulle 13 uscite (3 albeggi e 10 notturne), mi posso segnare qualche punto (che magari non ha alcun senso ma a me piace ragionarci…):
Esca: metterei al primo posto la sarda, innescata come mezzo filetto su Aberdeen o intera (sempre rovesciata) su O’Shaughnessy.
Marea: catture prevalenti nell’intorno del picco di bassa, in special modo da alta verso bassa.
Luna: crescente o calante, con poca illuminazione. Preferiti i periodi dopo il tramonto lunare.
Orari: prevale la sera inoltrata, dalle 23 in avanti.
Prede (3 cappotti su 13 uscite): ho notato una notevole varietà di specie, indice secondo me di una zona di transito più che di vero e proprio pascolo (anche perché non ho riscontrato catture multiple tipiche dello stesso). Sono usciti, oltre ai suddetti saraghi, murene anche di buone dimensioni (quindi prossimità di scogli), gronghi, orate, un pesce civetta, una ricciola molto piccola (sul mezzo kg), occhiate, boghe, pagelli bastardi, pesci pettine, triglie. Dei serra ho avvertito la presenza (pesci tranciati in più occasioni) ma non sono riuscito a ingannarli..
[CALABRIA][16/08/2020] |
