[Sicilia] [18.05.2020] Io, per un giorno, per un momento, corsi a vedere il colore del vento!

freshly dead

Posted on 20/5/2020, 16:03

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lauda lu mari e teniti a la terra!

Group: SC Senior

Posts: 488

Location: sicilia orientale

Status: Offline

SCHEDA BATTUTA

LUOGO

Regione: Sicilia sud-orientale;

DATA E DURATA

dalle ore: 19:00 del 18.05.2020;
alle ore: 23:30 del 18.05.2020.

PARTECIPANTI

1 - Freshly Dead.

DESCRIZIONE

Picco Mareggiata: ore 24:00 del 18.05.2020;
Vento Generante: grecale;
Stato Acqua: chiara;
Presenza Alghe: nada.

FASI ASTRONOMICHE

Acme Alta Marea: 14:10;
Acme Bassa Marea: 20:18;
Fase Lunare: ultimo quarto;
Luna Sorge: 03:51;
Luna Tramonta: 16:04;
Sole Sorge: 05:47;
Sole Tramonta: 20:03.

SPIAGGIA

Morfologia: pocket;
Granulometria: media;
Profondità: medio-bassa;
Esposizione: est.

CATTURA

Preda: orata;
Tipologia Calamento: long arm;
Finale: lunghezza circa 200 cm. - diametro 0.28;
Amo: beack - N° 1;
Esca: gamberone;
Piombo: idropiramide 150 gr;
Ora strike: 20:15;
Zona cattura: dietro un frangentino vicino che a tratti schiumava;
Meteo: velato di scirocco;
Vento: grecale a raffiche;
Stato Acqua: chiara;
Corrente: leggera da nord.

DESCRIZIONE BATTUTA

Ciascuno interpreta le battute di pesca a suo modo.
Io le vivo come un sogno, giorni di immagini nella mia mente, nitide a tratti, sfocate a momenti!
La pinsata dura a lungo e l’andirivieni dei pinseri coincide con il chiana e scinni mentale lungo la costa che mi è sempre stata cara.
Li scorgo tutti i granelli e, in questo periodo, ci aggiungo le rocce.
La scorsa settimana la prima libera uscita dopo uno stop tanto lungo per la botta finale agli impegni che mi hanno riempito una vita.
L’ultima, probabilmente, il report novembrino.
E sabato scorso, allora, niente sveglia ma occhi aperti già alle 04:30 e via di casa quatto quatto per non svegliare gli amori, non senza averle guardate a lungo.
E giù sulle rocce sotto casa, quelle scogliere che continuano a meravigliarmi con la loro bellezza e sulle quali ho trascorso tanti momenti in solitario pensiero sin dalla giovane età.
Di fronte una distesa immensa di blu e i primi rossori dell’alba. A mano manca l’Etna che sbuffa e risbuffa!
Il vivo è d’obbligo e, presto fatto, tornerà libero per l’ora di pranzo.
Una tanuta, invece, bellissima, mi farà compagnia per la stessa ora.
Felice e soddisfatto, inizierò, non appena rientrato in casa, a pensare alla prossima uscita.
A metà settimana i primi sintomi. L’aria si carica di scirocco, densa, e la sabbia rossa torna a velarci nonostante il vento sembri dominare dal greco.
Il corpo riceve gli impulsi e il tarlo si insinua nella mente mentre l’orologio alieutico inizia a ticchettare nel dubbio tra surf e rock, surf e rock, surf e rock!
I ragionamenti sulla stagione, sulle specie intercettabili, sulle esche e quant’altro sono presto fatti ma ho bisogno di confronto e, come solitamente accade, lo trovo in Giancarlo (Metalsurf).
Sarà ancora lui a indirizzarmi.
Questa volta, però, non con i suoi formidabili consigli tecnici che per questa battuta coincidono interamente con i miei, ma per la frase di chiusura: “Fa quello che più ti piace … andrà bene!”
Detto fatto e torno a impostare il cassone e gli attrezzi per la spiaggia aspettando il momento giusto che pare sia lunedì con una grecalata persistente dalla domenica e 15 nodi in calo dalle prime ore di martedì notte.
Tutto è pronto, due canne e l’esca già acquistata nei giorni precedenti.
Peccato per la seppia dimezzata nella scorta da mia moglie che ne ha fatto, in parte, un gran bel sugo nero per i ravioli di ricotta.
Ci sono comunque dei tranci, un po' di sarda e gamberi più e meno grossi.
Finisco di lavorare in anticipo e alle 18:30 parto rapido.
Nel frattempo ripiombo nel sogno e nelle immagini che si accavallano rapide nella mente.
La destinazione è decisa da un po' e la raggiungo in men che non si dica.
Il mare è proprio come nel sogno. Schiuma bene con buona parte dei frangenti a tiro di schioppo nonostante il vento teso.
È una spiaggia aperta e bassa con un fiumiciattolo, pare appropriata al momento e l’ho battuta molto con alterni successi in passato.
Non ho fatto i conti, però, con la mancanza di manutenzione e la trovo integralmente ricoperta di canne e detriti, inaccessibile.
Ho già la seconda opzione, comunque, vicina ma leggermente più profonda, schiumerà meno.
In un attimo sono lì e osservando dall’alto scelgo rapido la postazione.
Cade più in là ma offre ancora schiumate sotto le raffiche e quella che considero una zona di accumulo.
Ci ero andato pesante con gli attrezzi del cuore per non avere sorprese e sono presto montate una Zziplex Primo Syncrho e un’Afaw Tournament Match Rod. Sotto due bei penn 525 USA.
Carico subito una testa di seppia sulla zz e il gambero più grosso che ho sull’afaw.
La corrente è poca e mi permette di allungare i finali, uno 0,35 ed uno 0,28 di circa 180 cm.
Il primo alto e il secondo basso data la buona impressione del lancio di prova.
Stappo la Fink e sento immediata la pace e il buon umore montare.
Nel frattempo aggiorno il gruppo S&D siculo e Giancarlo.
Dal video del mare Marco (Puntazzo) alle 20:09 mi dice che “L’onda sembra quella di quando prendesti l’orata…”
Tempo di qualche dovuto scaramantico rito e di qualche sorso di Fink ancora che, improvvisamente, la Anyfish trilla sul gambero e continua a trillare, quasi impercettibilmente.
Mi desto e mentre mi innaffio il gargarozzo noto che il trillare non è nervoso, da pescetto, e il numero dei battiti inizia a crescere e decrescere in rapida frequenza.
Vicino al picchetto attendo quella che ad un certo punto mi è parsa un’inevitabile piega alla quale rispondo con un'altrettanto giusta ferrata.
Si riconosce subito, trazione costante e capeate che mi lasciano felice come un bambino.
Mi viene incontro per un tratto facendomi ammosciare i sentimenti e non solo, subito, però, riprende di lato a favore di corrente allontanandosi dall’altra canna e trasmettendomi ottime sensazioni di un’allamata sicura.
La stimo sotto o intorno al chilo però, almeno fino al gradino. Li alla ripartenza le aggiungo diversi etti sulla groppa.
La anyfish è una gran canna ma svilisce un po' i combattimenti, in effetti.
La goduria è comunque tanta come la tranquillità con cui mi sto godendo questo sperato ma inaspettato combattimento.
In fondo, prima del serra al buio l’orata era il bersaglio del calasole ma tutti sappiamo che tra il dire e il fare…
Una bella onda e via sul gradino.
Sono le 20:31 quando ancora allamata la mando in diretta ai ragazzi.
La memoria po’ esse paglia o po' esse fero. Quella di Marco, stavolta, è stata fero!
Inizio allora a rievocare ricordi di quella sera e subito in mente mi torna lei, la bergamasca!
Un angelo biondo dall’aria colpevole che resterà sempre la mia preda più ambita!
Oggi, però, la fortuna è tanta, si, ma con un certo limite e della bionda nemmeno l’ombra.
Giusto il tempo per una bella occhiata sulla zz cui nel frattempo ho adattato due finali da ricerca e qualche birra prima di tentare il serra, ahimè, senza fortuna.
Una chiamata a Marco (Odisseo83) per aggiornarci sulla pesca e sulla vita ed il costante scambio di vocali con Marco (Vivido) di cui condivido in pieno lo stile piscatorio e dalla evidente bontà d’animo, prima di tornare veloce dai miei amori!
Chiuso un lungo e faticoso capitolo della mia vita e catapultato dentro nuove splendide avventure mi ero ripromesso, quest’anno, di incontrarvi finalmente al raduno. Mi auguro ce ne sia l’occasione.
Anche questo è un sogno!

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