CITAZIONE (sandro rau @ 14/6/2021, 19:29)
Ciao, hai notato bene, degli ami Circle Hook nel 3D non gli ho dedicato uno spazio, forse a torto o forse a ragione, perché io li ho sperimentati per un paio di anni in vero condisurf e sinceramente parlando i risultati non sono stati lusinghieri.
Ti spiego meglio le mie motivazioni.
1) difficoltà di innesco con esche che richiedono l'utilizzo dell'ago (cannolicchi, bibi, fasolare, striscia di seppia etc.). Tutte operazioni da eseguire a mano, con risultati che lascio immaginare... Per i bibi ed i cannolicchi come alternativa alla fine ho risolto facendoli scendere dal terminale fino ad arrivare all'occhiello, ma era diventato più un lavoraccio che passione pura.
2) ho notato che per lavorare al meglio è un tipo di amo che vuole libertà di movimento, quindi asola sull'occhiello e terminale più lungo possibile.
In condizioni di mare formato centrifuga, come quello in cui spesso vado io, un terminale di 80 cm. è inadatto. Molto meglio la scaduta avanzata oppure la laterale, che fanno lavorare al meglio i terminali lunghi.
3) mangiate a vuoto nella turbolenza, tipico delle mangiate dei saraghi in mezzo alla schiuma. E' successo spesso con il bibi di coffa e con il cannolicchio. La mia spiegazione è che avendoli legati con filo elastico a risalire lungo il terminale, di fatto ho reso questo amo rigido e gli ho impedito di lavorare libero come doveva.
Dopo un paio di anni sono giunto alla conclusione che questa tipologia di ami ha una sua collocazione ben precisa, e se surf deve essere, sicuramente ci vogliono inneschi molto ridotti, delle dimensioni dell'amo stesso, per evitare di impedire all'amo di lavorare bene pena la perdita della sua efficacia auto ferrante.
Questo è quanto sperimentato in un paio d'anni. Ovviamente nessuno si deve sentire vincolato da quanto ho scritto, siete liberi di provarlo, anzi, le vostre testimonianze saranno ben accette.