Storia di una Sturrata

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  1. MarcoNuoro
     
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    Sardigna Libera

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    Non ricordo bene quando è stata questa stupenda serata di pesca,
    ma qualcosa me la riporta in mente spesso.
    La giornata di lavoro salta per la pioggia che da due o più giorni cade sulla Sardegna.
    Il vento di Scirocco, porta sempre con se tante nubi nere e gonfie, ma come fare a resistere al richiamo delle Onde?
    Soprattutto quando son quasi inaffrontabili?
    Beh, non è bastata la lettura davanti al caminetto quel giorno a farmi stare inciabbattato a casa.. :rolleyes:
    Seguivo il meteo da qualche giorno ma non avendo tempo avevo quasi abbandonato l' idea di una pescata quella settimana, ma la cara pioggia mi ha dato un giorno di ferie inaspettato.
    Mia moglie quel giorno non era affatto d' accordo, ma che ve lo dico a fare?
    Una busta congelata con su scritto "ESCHE" fa capolino dal fondo del congelatore: un autentico blocco di pesce ghiacciato.
    Il cielo è grigio-nero, piove ininterrottamente, ma qualcosa mi attira verso la costa Sarda, con tutti i dubbi e le certezze che
    ci accompagnano in questi casi.
    Poche cose, per andare leggero nel caso di una ipotetica fuga da fulmini e saette.
    Due canne da otto once, un rotante e un fisso, un ombrello e il cassone con piombi da 180 a salire.
    Si parte verso la Baronia, nascosta dietro la nebbia e le nubi basse e cupe.
    Loculi, Irgoli e via verso S'ena e S' achitta, la prima spiaggia che si incontra risalendo verso Siniscola e che per la sua esposizione dà chiari riferimenti delle spiagge vicine.
    Arrivo al bivio distante circa 500 mt. dall' arenile, abbasso il finestrino....
    Un boato mi penetra i timpani.
    Faccio capolino da dietro una duna e vedo loro: LE ONDE.
    Alte, irregolari e schiumose si rovesciano su se stesse imbiancando la spiaggia ormai limitata a pochi metri.
    Il vento sibila tra i ginepri ricurvi, continuando a rinforzare un mare in quella spiaggia inaffrontabile.
    Resto a guardarlo per un po', studiando la mappa disegnata dal mare.
    Mentre scendo verso una spiaggia più a sud, la pioggia smette di scendere, e dopo una strada bianca, tra fossi e pozzanghere risalgo l' ennesima duna bianca. :o:
    Ancora le Onde mi accolgono, e con il loro frastuono forse vogliono invitarmi a tornare un' altra volta :D
    Ma sono là, davanti a un mare fantastico e pieno di insidie e difficoltà, ma che altre volte ha regalato grandissime emozioni.
    Monto con calma lasciando le canne stese sui picchetti, il frangente non è distante ma il vento picchia e con quei piomboni spigolosi la vedo dura superarlo.
    Intanto son solo, in quel paradiso, la pioggia si è fermata...
    Seppie, sardine e qualche cannolicchio è quello che offre la busta delle grandi occasioni :)
    Opto per le seppie a strisce e intere le più piccole, con corti braccioli antigroviglio.
    Sforzo per superare quel frangente così vicino quanto lontano.
    Andrò a segno tre volte, ma per lo più starò in mezzo alla schiuma.
    Una spiombata decisa mi fa gelare il sangue, ma non saprò mai cosa sia stato, trovando pulito un amo storto del numero 1.
    Il buio ormai la fa da padrone, e mi rannicchio sotto l' ombrello armeggiando con ami fili e puzzolenti esche decongelate.
    Riprende a piovigginare ma per fortuna i lampi non arrivano, e così dopo due - tre ore di tenebre decido di smontare, piano, senza fretta.
    Mi incammino nella sabbia, leggero e felice di tornare a casa, ma non prima di girarmi, senza vederlo, ad ascoltare un altro po'
    quel mare che come sempre mi regala emozioni sempre grandi e indimenticabili...

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    Ma perché avrò girato il telefono? <_<
     
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4 replies since 2/5/2017, 20:27   175 views
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