coefficente di penelità vento a favore

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  1. Il Guru
     
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    Bobbe, i miracoli ancora non mi vengono bene, ma ci sto lavorando su... :lol:

    Scherzi a parte, il miglioramento è un discorso del tutto soggettivo e, anche se 20 metri non sono pochi, dipende tutto dal punto di partenza.
    Per esempio, se la tua è una media di 180 mt., 20 metri si acquistano semplicemente rivedendo l'impostazione di base e poco altro, più facile è se sei un neofita in tutti i sensi, perchè non hai avuto ancora il tempo materiale di acquisire quegli inevitabili vizi di forma che un gesto inizialmente non curato porta come conseguenza, ed è molto più semplice dare quegli input di base (i famosi "fondamentali"), che aiutano a risparmiare tempo prezioso in un progetto agonistico.
    Diverso è se invece già hai nelle braccia 200 o più metri, e non riesci a scavalcare quell'infamissimo muro dove sembrano sbattere inesorabilmente le nostre aspettative a ogni tiro.
    Qui entra in gioco l'esperienza altrui, di chi, cioè, già ha vissuto quella fase e può "indicare" un percorso, che solitamente è il più breve per raggiungere uno scopo, la classica retta che congiunge A con B. Il tempo che si impiega per compiere questo tragitto dipende dalla velocità con cui il gesto viene metabolizzato, memorizzato e messo in pratica.
    Ricordiamoci che stiamo parlando di Lancio Tecnico, non di un qualcosa di preconfezionato pronto all'uso (plug & play, per capirci).
    Non dimentichiamo poi un'altra cosa che spesso rifiutiamo a prescindere, ovvero che il Long Casting richiede una predisposizione specifica al gesto che lo contraddistingue; in parole povere, non tutti hanno la capacità fisica di compiere "correttamente" un gesto produttivo. Questo non significa che si sia menomati o portatori di handycap, semplicemente è uno sport che richiede una attitudine particolare. Io, per esempio, non riesco a mettere un pallone in una porta vuota, nemmeno dal dischetto, ma non me ne faccio un cruccio, accetto la cosa e gioco a beach volley!
    Bobbe, io NON penso che in due giorni si possa cambiare il mondo, e ti invito a diffidare di chi si presenta con questo biglietto da visita.
    La cosa che mi lascia perplesso, però, è l'atteggiamento che sembra trasparire nel tuo intervento, che altro non è, poi, quello che contesto da sempre: in questo sport, miracoli a parte, non esiste il risultato senza il sacrificio, e questo richiede tempo, sempre. Stiamo parlando di uno sport che tecnicamente è quanto di più complesso esista a livello di pratica sportiva, subordinato a un gesto millimetrico compiuto in tempi strettissimi attraverso l'utilizzo di attrezzature che necessitano di una messa a punto maniacale, laddove, come se non bastasse, è sufficiente una folata storta di vento in quota per mandare a puttane tutto l'ambaradam, dove l'inconveniente è presente a ogni giro di bobina.
    Sia chiaro, Bobbe, che la mia non è una critica verso di te, ma verso quel concetto già ribadito e rifiutato del volere "tutto & subito", che come direzione porta direttamente da "nessuna parte & molto velocemente".
    Non si abbia mai paura di chiedere consigli, di confrontarsi, di chiedere aiuto, di mettersi in gioco e stringere i denti, la presunzione non paga.
    Ci si rimbocchino le maniche e si cerchi la distanza nella propria testa attraverso le proprie braccia, e non affidandosi a questa o quella canna, a quel ceramico piuttosto che un cuscinetto in acciaio, a quel filo che è di 0,005 decimi più sottile....

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    CITAZIONE (bobbe_ @ 20/2/2012, 14:55) 
    Walter,ipotizziamo che tu sia il guru e io e Carlo gli allievi,lo associo a me perche' ci alleniamo tutte le settimane insieme anche con meno 4 di temperatura,tu vieni a fare uno stage di due giorni a Udine ti spesiamo e ti facciamo pure magna' e beve a volonta',pensi veramente che dopo i due giorni io e Carlo miglioriamo di 20 metri?

    20 non lo so , ma soprattuto perchè c'avete il fisico da coriandolari e non c'avete più l'eta :D
    scherzi a parte un vero maestro , in questo come in tutti gli sport è necessario se si vuole ottenere una prestazione sopra la media degli amatori. un costante confronto con il maestro ( uno che in base al tuo fisico ti imposta un lancio ) , che ti corregge gli errori costantemente , può portare a notevoli miglioramenti, ma bisogna anche essere realistici , se uno pensa che in tre o quattro sedute può ottenere quello che ottiene un atleta di 25 anni che si allena tutti i giorni è fuori strada.
    il gesto atletico c'è eccome nel nostro sport
     
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  3. bobbe_
     
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    CITAZIONE (Il Guru @ 20/2/2012, 15:34) 
    Bobbe, i miracoli ancora non mi vengono bene, ma ci sto lavorando su... :lol:

    Scherzi a parte, il miglioramento è un discorso del tutto soggettivo e, anche se 20 metri non sono pochi, dipende tutto dal punto di partenza.
    Per esempio, se la tua è una media di 180 mt., 20 metri si acquistano semplicemente rivedendo l'impostazione di base e poco altro, più facile è se sei un neofita in tutti i sensi, perchè non hai avuto ancora il tempo materiale di acquisire quegli inevitabili vizi di forma che un gesto inizialmente non curato porta come conseguenza, ed è molto più semplice dare quegli input di base (i famosi "fondamentali"), che aiutano a risparmiare tempo prezioso in un progetto agonistico.
    Diverso è se invece già hai nelle braccia 200 o più metri, e non riesci a scavalcare quell'infamissimo muro dove sembrano sbattere inesorabilmente le nostre aspettative a ogni tiro.
    Qui entra in gioco l'esperienza altrui, di chi, cioè, già ha vissuto quella fase e può "indicare" un percorso, che solitamente è il più breve per raggiungere uno scopo, la classica retta che congiunge A con B. Il tempo che si impiega per compiere questo tragitto dipende dalla velocità con cui il gesto viene metabolizzato, memorizzato e messo in pratica.
    Ricordiamoci che stiamo parlando di Lancio Tecnico, non di un qualcosa di preconfezionato pronto all'uso (plug & play, per capirci).
    Non dimentichiamo poi un'altra cosa che spesso rifiutiamo a prescindere, ovvero che il Long Casting richiede una predisposizione specifica al gesto che lo contraddistingue; in parole povere, non tutti hanno la capacità fisica di compiere "correttamente" un gesto produttivo. Questo non significa che si sia menomati o portatori di handycap, semplicemente è uno sport che richiede una attitudine particolare. Io, per esempio, non riesco a mettere un pallone in una porta vuota, nemmeno dal dischetto, ma non me ne faccio un cruccio, accetto la cosa e gioco a beach volley!
    Bobbe, io NON penso che in due giorni si possa cambiare il mondo, e ti invito a diffidare di chi si presenta con questo biglietto da visita.
    La cosa che mi lascia perplesso, però, è l'atteggiamento che sembra trasparire nel tuo intervento, che altro non è, poi, quello che contesto da sempre: in questo sport, miracoli a parte, non esiste il risultato senza il sacrificio, e questo richiede tempo, sempre. Stiamo parlando di uno sport che tecnicamente è quanto di più complesso esista a livello di pratica sportiva, subordinato a un gesto millimetrico compiuto in tempi strettissimi attraverso l'utilizzo di attrezzature che necessitano di una messa a punto maniacale, laddove, come se non bastasse, è sufficiente una folata storta di vento in quota per mandare a puttane tutto l'ambaradam, dove l'inconveniente è presente a ogni giro di bobina.
    Sia chiaro, Bobbe, che la mia non è una critica verso di te, ma verso quel concetto già ribadito e rifiutato del volere "tutto & subito", che come direzione porta direttamente da "nessuna parte & molto velocemente".
    Non si abbia mai paura di chiedere consigli, di confrontarsi, di chiedere aiuto, di mettersi in gioco e stringere i denti, la presunzione non paga.
    Ci si rimbocchino le maniche e si cerchi la distanza nella propria testa attraverso le proprie braccia, e non affidandosi a questa o quella canna, a quel ceramico piuttosto che un cuscinetto in acciaio, a quel filo che è di 0,005 decimi più sottile....

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    Walter,hai letto male tra le mie righe io il sacrificio ce lo metto eccome,ho scritto che lancio anche con meno 4 e tutte le settimane anche due volte a settimana,tu hai scritto tra le ipotesi di miglioramento una e' quella dello stage.
    Purtroppo qui da qualche tempo non possiamo piu contare sull'apporto di un lanciatore molto esperto per problemi personali e ci siamo fermati dove lui ci aveva portati gia qualche anno fa,il muro dei 200 metri.
    Io per il resto ho un punto di vista radicalmente diverso da quello di Carlo su vento e penalizzazioni varie,che sono reali e te lo posso assicurare,mi diverto da matto anche con i miei 190 metri e non ne faccio drammi non ho ambizioni di qualificazioni varie e poi come dice quel panzone di Cristiano non ho il fisico da trattoria come lui
     
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    CITAZIONE (bobbe_ @ 20/2/2012, 16:15) 
    e poi come dice quel panzone di Cristiano non ho il fisico da trattoria come lui

    :D
    ormai sto sui 200 anchio, visto che sono impossibilitato ad allenarmi
     
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  5. bobbe_
     
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    Un'altra cosa mi e' venuta in mente e ti vorrei chiedere Walter già che ci sono.
    Tu fai parte senza dubbio della vecchia guardia di questa disciplina,senza offesa,avrai certamente maturato tanta esperienza, tu lanci come lanciavi 10 o 5 anni fa?
     
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  6. vitocinta
     
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    Forse per la prima volta sono contento che si vada OT :P :D
     
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  7. Il Guru
     
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    Scusami Bobbe, non è assolutamente mia intenzione dubitare sulla tua passione, il mio è stato solamente un invito a non cedere a quella che purtroppo è una consuetudine dei giorni nostri, dove tutto è usa-e-getta, tutto è fast, dal food al sex, dove si vorrebbe raggiungere la luna prendendo un ascensore...

    CITAZIONE (bobbe_ @ 20/2/2012, 16:43) 
    Un'altra cosa mi e' venuta in mente e ti vorrei chiedere Walter già che ci sono.
    Tu fai parte senza dubbio della vecchia guardia di questa disciplina,senza offesa,avrai certamente maturato tanta esperienza, tu lanci come lanciavi 10 o 5 anni fa?

    Quale offesa?!? Senza nulla togliere alle "nuove canne", sono felice di aver fatto parte di quella schiera che, negli anni '80-'90 hanno vissuto il lancio tecnico come dei pionieri, inventando il lancio partendo da una foto, dove MacKellow o Kerry chiudevano a ferro di cavallo le loro canne. La cosa bella è stata che, per capire come fossero arrivati a piegare i loro attrezzi, si tentava un centimetro alla volta di arrivare a clonare il momento visto su quelle immagini. Non ti dico quando sono iniziate ad arrivare le prime vhs di John Holden, di Ipswich, dei primi Event, cose da pazzi!!! :woot:
    Serate passate col telecomando in mano a fare avanti-indietro, con una maniacalità e un'attenzione che nemmeno i migliori film di Moana hanno avuto!
    :P

    Oggi non lancio come 5 o 10 anni fa, anzi, nemmeno come lanciavo l'anno scorso, ma il discorso è, per quanto mi riguarda, molto complesso.
    Brevemente:
    Nel 2008 ha partecipato all'ultimo mondiale a Roma, dopodichè, per motivi personali e problemi di natura fisica ho deciso di staccare la spina per un bel periodo (nel 2009 ho subito un intervento chirurgico a entrambi i tunnel carpali delle mani - ero arrivato "alla frutta", come mi disse il neurologo, non avevo più reattività muscolare, con una diminuzione della forza fisica di circa il 70%). Inoltre ero saturo di una situazione in atto che mi aveva fatto riflettere sullo stato del long casting in Italia, ma queste sono "altre maniche", come si suol dire.
    Sono rimasto fermo praticamente per quasi tre anni, periodo nel quale tra l'altro ho avuto anche un incidente con la moto (non mi faccio mancare nulla! :D ), che ha contribuito a fermarmi fino a quando, la scorsa estate, complice un amico sardo, ho ripreso in mano la canna e la scimmia mi è risalita in groppa.
    Nel frattempo ho deciso di provare nuove esperienze di lancio, abbracciando un nuovo stile e nuove attrezzature.
    Perchè questo?
    Perchè, come ho scritto poco sopra, il lancio tecnico è uno sport in continua evoluzione, cambia momento per momento; affrontare nuove sfide è per me il sale, è l'essenza, ma non solo nello sport.
    Non ho problemi a dire che sono messi che "arranco" in pedana, che per seguire questa nuova strada ho visto le mie misure scendere vertiginosamente e che non si schiodano da quel fottuto muro che sembra ergersi laggiù, in mezzo alla prateria! Ma più ci sbatto la testa e più sento che si avvicina il momento in cui potrò tornare a sorridere, ogni lancio infruttuoso è un lancio di meno per raggiungere il mio obiettivo. Nel frattempo rimane la costante del mio bagaglio che mi consente, se decido di tornare a lanciare nella "vecchia" modalità, di poterlo fare senza tanti problemi.
    Noi Field Riders®, quelli veri, non ci lasciamo scoraggiare, vero?!?
    ;)
    A 'esposizione!
    :D


     
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  8. bobbe_
     
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    Per la gioia di Vituzzu ormai siamo ot e ci rimango finche' non ci chiudono tutto :D ,ti ringrazio Walter di avermi fatto partecipe della tua vita recente anche se piena di sfortunati eventi,rispondendomi che non lanci come l'anno scorso o come 10 anni fa hai confermato quello che credevo,non volendo personalizzare troppo il mio intervento mi chiedo:un lanciatore esperto cosa trasferirebbe ad uno meno esperto, quello che l'ha portato a raggiungere gli ottimi risultati di qualche anno fa nel modo in cui lanciava qualche anno fa o il suo ultimo stile di lancio? Esistono veramente i"fondamentali" no sai perche' io come te e come tanti guardo i video e di lanci metrificatori ne vedo fare in tanti stili diversi e per una mente semplice come la mia e' troppo.
     
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  9. Il Guru
     
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    Certo che esistono i fondamentali!
    Ci sono delle regole di base imprescindibili, senza le quali difficilmente si ottengono risultati importanti e, soprattutto, duraturi.
    Di "fuochi di paglia" ne ho visti tanti, ma i campioni che conosco, e con i quali ho avuto il privilegio di confrontarmi, non possono che confermare l'importanza dei fondamentali.
    Quali sono?
    Ne riparliamo, è quasi l'ora di cena e comincio ad avere certe "COLICHE DI FAME"....! essen

    A poscia!

     
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  10. Rotanteman
     
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    CITAZIONE (Il Guru @ 20/2/2012, 18:55) 
    .... inventando il lancio partendo da una foto, dove MacKellow o Kerry chiudevano a ferro di cavallo le loro canne. La cosa bella è stata che, per capire come fossero arrivati a piegare i loro attrezzi, si tentava un centimetro alla volta di arrivare a clonare il momento visto su quelle immagini. Non ti dico quando sono iniziate ad arrivare le prime vhs di John Holden, di Ipswich, dei primi Event, cose da pazzi!!! :woot:
    Serate passate col telecomando in mano a fare avanti-indietro, con una maniacalità e un'attenzione che nemmeno i migliori film di Moana hanno avuto!

    .....non preoccuparti Walter, ancora oggi c'è qualche cretino :rolleyes: che fà le stesse cose che facevate voi :P :D
     
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84 replies since 14/2/2012, 23:59   1772 views
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