coefficente di penelità vento a favore

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  1. Ltn. Col. Kurtz
     
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    CITAZIONE (international @ 15/2/2012, 15:04) 
    Poi, non facciamo come in formula 1 che chi fa le regole poi sta a casa a vedere e chi lo pratica deve subire le minkiate regolamentari fatte a tavolino...

    Minkiate che peraltro finiscono inevitabilmente per sembrare incomprensibili e/o assurde e ammorbare lo spettatore.
     
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    sea eagle
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    CITAZIONE (Il Guru @ 15/2/2012, 10:14) 
    Inserire coefficienti e/o handycap in funzione del vento presente al momento della gara è, secondo me, un azzardo improduttivo, anche perchè non si sono mai viste gare con la stessa intensità di vento tra un tiro e l'altro.
    La cosa presupporrebbe una misurazione effettuata un istante prima di ogni lancio, con la conseguente misura associata a una tabella di riferimento da applicare al risultato ottenuto per il calcolo della distanza al netto del coefficiente.
    Ricordo ancora il campionato del mondo del 2000 a Vicarello dove per tutta la gara il vento (vento?), non ha superato i 4-5 nodi, per poi scatenarsi in un inferno oltre i 20 nodi durato non più di 3-4 minuti. In quel frangente è stato realizzato un record e altre due misure importanti, il tutto a beneficio di quei tre lanciatori che si sono trovati a sfruttare gli "effetti speciali" offerti da Eolo.
    Molto più coerente sarebbe, invece, considerare le categorie di peso del lanciatore. Qui, entro le classi di peso, emerge la vera capacità, il vero potenziale dell'atleta.
    I record fatti in manifestazioni differenti dalla finale del campionato italiano, pur essendo gratificanti dal punto di vista personale, indicativi delle capacità tecniche del lanciatore nonchè dello stato dell'arte dell'attrezzatura utilizzata, lasciano il tempo che trovano.
    Gli unici che hanno senso, sono quelli realizzati nel momento in cui i partecipanti alla "finale" possono confrontarsi sullo stesso campo e alle stesse condizioni, anche se le misure ottenute sono di entità inferiore. Rappresentano, inoltre, l'atleta che in quel momento ha saputo ottimizzare (legalmente, of course! :P ), tutti gli elementi presenti nel contesto gara, vento, meteo, canne, muli, fili, ecc.ecc.


    Il tutto secondo il modestissimo parere, chiaramente.

    :D

    Mi trovi totalmente d'accordo Walter.
     
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  3. concas.marco77
     
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    CITAZIONE (cristiano c. @ 15/2/2012, 08:44) 
    mi piacerebbe sapere perché dei non agonisti vogliono modificare un regolamento agonistico, avete mai provato a lanciare con venti di oltre venti nodi?
    Chi vuole le classifiche per peso inizi ad organizzare tali gare! Fatevi una stagione agonistica e ne riparliamo

    Quoto in pieno.... prima di modificare dei regolamenti perche non vi fate un esperienza nei campi , verificare sti' venti tanto prestanti che fanno fare i metri. :lol: :lol: rido perche mi sembra una proposta fuori luogo....

    CITAZIONE (sea eagle @ 15/2/2012, 17:14) 
    CITAZIONE (Il Guru @ 15/2/2012, 10:14) 
    Inserire coefficienti e/o handycap in funzione del vento presente al momento della gara è, secondo me, un azzardo improduttivo, anche perchè non si sono mai viste gare con la stessa intensità di vento tra un tiro e l'altro.
    La cosa presupporrebbe una misurazione effettuata un istante prima di ogni lancio, con la conseguente misura associata a una tabella di riferimento da applicare al risultato ottenuto per il calcolo della distanza al netto del coefficiente.
    Ricordo ancora il campionato del mondo del 2000 a Vicarello dove per tutta la gara il vento (vento?), non ha superato i 4-5 nodi, per poi scatenarsi in un inferno oltre i 20 nodi durato non più di 3-4 minuti. In quel frangente è stato realizzato un record e altre due misure importanti, il tutto a beneficio di quei tre lanciatori che si sono trovati a sfruttare gli "effetti speciali" offerti da Eolo.
    Molto più coerente sarebbe, invece, considerare le categorie di peso del lanciatore. Qui, entro le classi di peso, emerge la vera capacità, il vero potenziale dell'atleta.
    I record fatti in manifestazioni differenti dalla finale del campionato italiano, pur essendo gratificanti dal punto di vista personale, indicativi delle capacità tecniche del lanciatore nonchè dello stato dell'arte dell'attrezzatura utilizzata, lasciano il tempo che trovano.
    Gli unici che hanno senso, sono quelli realizzati nel momento in cui i partecipanti alla "finale" possono confrontarsi sullo stesso campo e alle stesse condizioni, anche se le misure ottenute sono di entità inferiore. Rappresentano, inoltre, l'atleta che in quel momento ha saputo ottimizzare (legalmente, of course! :P ), tutti gli elementi presenti nel contesto gara, vento, meteo, canne, muli, fili, ecc.ecc.


    Il tutto secondo il modestissimo parere, chiaramente.

    :D

    Mi trovi totalmente d'accordo Walter.

    Quoto anche tutto questo, e sottolineo che il giorno che vorranno pure lanciare le donne come d' altronde è sucesso qua in Sardegna, come ci comportiamo, che speranze diamo ad una ragazza che vorrebbe partecipare alle gare di Coppa Italia ?????? ad i piu' esperti il parere e le soluzioni ...... :woot: :woot: :woot:
     
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  4. carlo ruffini
     
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    questa è la mia opinione,sbagliero pero la penso cosi,vuoi entrare nei primi 50 della classifica per entrare a far parte del campionato italiano,devi lanciare con il vento giusto e la pressione giusta.Questo in friuli succede molto molto di rado,faccio un esempio nella media senza vento sono sui 205 metri queste due settimane di vento c'è ne stato fin troppo di fatti sono arrivato sui 235 con pressione sui 1020 pensate se invece era ben sotto i 1000 dove arrivava il piombo,quindi penso che fare le gare in friuli sia molto diverso che farle in toscana nel lazio e via dicendo
     
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    Atleta di "rango" (sigh!) del fu Long Casting Latina VINTAGE ADMIRER [ già ma.si.sa.]

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    CITAZIONE (carlo ruffini @ 15/2/2012, 20:48) 
    questa è la mia opinione,sbagliero pero la penso cosi,vuoi entrare nei primi 50 della classifica per entrare a far parte del campionato italiano,devi lanciare con il vento giusto e la pressione giusta.Questo in friuli succede molto molto di rado,faccio un esempio nella media senza vento sono sui 205 metri queste due settimane di vento c'è ne stato fin troppo di fatti sono arrivato sui 235 con pressione sui 1020 pensate se invece era ben sotto i 1000 dove arrivava il piombo,quindi penso che fare le gare in friuli sia molto diverso che farle in toscana nel lazio e via dicendo

    Allora il problema è di facile (relativamente) risoluzione: organizzati per una gara fuori Friuli.
    Qualcuno li chiama i viaggi della speranza ^_^


     
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  6. villofish
     
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    CITAZIONE (carlo ruffini @ 15/2/2012, 20:48) 
    questa è la mia opinione,sbagliero pero la penso cosi,vuoi entrare nei primi 50 della classifica per entrare a far parte del campionato italiano,devi lanciare con il vento giusto e la pressione giusta.Questo in friuli succede molto molto di rado,faccio un esempio nella media senza vento sono sui 205 metri queste due settimane di vento c'è ne stato fin troppo di fatti sono arrivato sui 235 con pressione sui 1020 pensate se invece era ben sotto i 1000 dove arrivava il piombo,quindi penso che fare le gare in friuli sia molto diverso che farle in toscana nel lazio e via dicendo

    non homica capito ...?

    si fanno più meno metri nel lazio chenel friuli??
     
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  7. carlo ruffini
     
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    meno di sicuro in friuli

    si è vero posso fare una gara fuori porta ma una sola non basta,la trasferta costa parecchio

    Edited by carlo ruffini - 16/2/2012, 18:03
     
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  8. giucast
     
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    Mi spiegate come influisce la pressione atmosferica sul lancio..?
     
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  9. villofish
     
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    bella domanda.. questione termodinamica e quindi di fisica
    una maggiore pressione atmosferica si ha con l'aria senza umidità ..
    dovrebbe quindi coincidere con una maggiore densità dell'aria (l'aria secca pesa più dell'aria umida :alienff: ) quindi....
    nonsono un metereologo ne un ingegnere areonautico ma con una bassa pressione ovviamente l'areodinamica di un piombo subisce/dovrebe subire un minore attrito nel attraversare il fluido (aria)
    fino a qua me sa che so banale :D poi il resto me sa che lo sanno in pochi ... ( i trattati sull'areodinamica dei DCA so pochi e mesà non scritti :P )
    d.

     
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    più è densa l'aria..più attrito fa
    la densità dell'aria è influenzata di sicuro dalla temperatura e dalla pressione atmosferica..
    aumenta all'aumentare della pressione atmosferica e diminuisce all'aumentare della temperatura

    più in alto sta il campo e meglio è..ma più in alto sta il campo è più freddo c'è..eee beh :D
     
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  11. giucast
     
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    ok grazie delle info...Ma quanto in termini di metri può influire, ad esempio a lanciare con 1010mb rispetto a lanciare con 1030...a parità di lancio, piombo, fili, insomma lo stesso identico lancio..???
     
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    non esiste una tabella che ci dice N°millibar N°metri o N°nodi N°metri ci sono troppe variabili, il vento può aiutare , ma bisogna saperlo usare
     
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    CITAZIONE (carlo ruffini @ 15/2/2012, 23:19) 
    meno di sicuro

    si è vero posso fare una gara fuori porta ma una sola non basta,la trasferta costa parecchio

    Il relativamente infatti era riferito proprio ai costi...
    Quanto ai metri potresti provare ad allenarti in un altro posto, forse le cose possono migliorare.
    Per svariati motivi ( alberi, case, altezza su livello del mare) il campo dove mi alleno è penalizzato rispetto ad altri posti, ma parlo di 5-10 m (grossomodo).
     
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  14. villofish
     
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    CITAZIONE (~~Surf~Inside~~ @ 16/2/2012, 01:08) 
    più è densa l'aria..più attrito fa
    la densità dell'aria è influenzata di sicuro dalla temperatura e dalla pressione atmosferica..
    aumenta all'aumentare della pressione atmosferica e diminuisce all'aumentare della temperatura

    più in alto sta il campo e meglio è..ma più in alto sta il campo è più freddo c'è..eee beh :D

    infatti la pressione atmosferica non è altro che l'integrale (somma) della densità lungo la colonna d'aria ... quindi è la pressione che umenta all'aumentare della densità non viceversa pe ressere pignoli :B):
     
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  15. carlo ruffini
     
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    domanda ,nel surfcasting per andare a fare il campionato italiano devi essere stato il numero uno della tua regione,cioe avere il titolo di campione regionale o sbaglio.Se è cosi non influisce il numero di pesci o il loro peso con altri surfcaster di altre regioni,perche comunque vai a fare il campionato italiano,perche sei il primo della tua regione ,quindi secondo il mio parere anche nel longcasting dovrebbe essere uguale,dare un opportunita anche a chi non agevola di vento e bassa pressione di poterlo fare,cosi tutti i partecipanti sarebbero nello stesso piano.Sicuramente quacuno dirà che non si può fare perche ci sarebbero troppi partecipanti,ma sicuramente uno se lancia con le mie misure deve capire da solo che gli conviene stare a casa

    Edited by carlo ruffini - 16/2/2012, 18:38
     
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84 replies since 14/2/2012, 23:59   1772 views
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