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Ltn. Col. Kurtz.
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In realtà sarebbero meglio i beak, ma tanto per fare un esempio domenica c'era mare al limite delle piramidi da 175 stavo usando dei beak dell'1 DRITTI con la seppia, terminale 0,40 e tante volte mi tornavano le treccine tanto girava l'esca. A questo punto magari l'aberdeen c'ha il suo perché.boh qui da me le orate ci sono sempre, 12 mesi l'anno e con quei ami si ci pulisce i denti
Ad avecceli io, stì problemi, ad avecceli.
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SPAREDDA_72.
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Ho un 24 pollici e mi son cagato sotto
Riproverò
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auahuahu . -
vance.
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PN non doppio SHORT
quindi terminale da turbolenza nn da canalone
amo da mangiata veloce e nn da ingoio l' abeerden per me e' un non senso soprattutto su finali max da 40 cm
imo aggiungo per dovere
io credo che la tipologia dell' amo sia strettamente legata a due fattori il tipo di terminale ed il tipo di esca
sulla stessa esca posso nn mettere sempre lo stesso lo stesso tipo di amo
esempio un trancio di seppia o un calamaretto posso innescarlo su un abeerden 3/0 su un long arm , ma mai su uno short rovesciato dove stessa esca metto sempre e cmq un becks proprio per l'ambioto in cui il terminale stesso opera e di soloito con turbolenza piu elevata rispetto a dove posiziono un LA magari di 2 mt bello steso nel canalone e da ingoio. -
Ltn. Col. Kurtz.
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No, perché mai? Se so che non ci sono orate uso due aberdeen dal 4 all'1 innescati a cannolo / vermi per capire che clienti ci sono.
Magari sbaglio e sfido la collera dei padri del surf.
PN non doppio SHORT
quindi terminale da turbolenza nn da canalone
amo da mangiata veloce e nn da ingoio l' abeerden per me e' un non senso soprattutto su finali max da 40 cm
imo aggiungo per dovere
io credo che la tipologia dell' amo sia strettamente legata a due fattori il tipo di terminale ed il tipo di esca
sulla stessa esca posso nn mettere sempre lo stesso lo stesso tipo di amo
esempio un trancio di seppia o un calamaretto posso innescarlo su un abeerden 3/0 su un long arm , ma mai su uno short rovesciato dove stessa esca metto sempre e cmq un becks proprio per l'ambioto in cui il terminale stesso opera e di soloito con turbolenza piu elevata rispetto a dove posiziono un LA magari di 2 mt bello steso nel canalone e da ingoio
Ah ecco, differenze terminologiche su PN e Doppio Short.
Per il resto ti do abbastanza ragione, in parte. Resto sempre col problema del trancio di seppia che mi gira troppo.. -
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come lo fai sto benedetto trancio?
p.s. se si fanno tranci generosi tipo 10 X 2
preferisco mettere un 40 di terminale lungo
a volte il 30 lavora bene
a volte è una continua parrucca bestiale
e quindi ormai opto direttamente per il 40 e sto tranquillo. -
scivu.
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Premettendo che io scelgo gli ami in base all'esca e non al pesce, dico che utilizzo solamente beck...
Da ormai diverso tempo mi trovo da dio con gli Ultramarine, le numerazioni vanno da 6(piccoli) a quelli zerati.
I numero 6 e 4 li utilizzo in serie di due o tre per l'innesco del granchio, questo a paf.
Pe le situazioni toste dal n°3 a salire per americano, 2 per cannoli e 1 per biboni, dovendo fare inneschi più voluminosi si inizia con quelli zerati,comprendendo seppia, calamaro, muggine, sarda.... -
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Io uso i Colmic NR700 costano un botto ma li valgono tutti. . -
Ltn. Col. Kurtz.
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Cerco di farlo più dritto possibile, tanto ci pensa da solo a scendere sulla curva dell'amo e a bananarsi.. -
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In realtà sarebbero meglio i beak, ma tanto per fare un esempio domenica c'era mare al limite delle piramidi da 175 stavo usando dei beak dell'1 DRITTI con la seppia, terminale 0,40 e tante volte mi tornavano le treccine tanto girava l'esca. A questo punto magari l'aberdeen c'ha il suo perché.
secondo me gli aberdeen in condisurf sono dei veri e propri perdi pesci ottimi invece per innescare l'arenicola a paf a mormore...
i beak sono molto meglio in condisurf ma a seconda degli inneschi...se si innesca un pezzo di seppia o calamaro a volte succede questo che dici tu delle treccine, l'esca gira troppo e fà solo casino , quindi io con questi inneschi preferisco utilizzare l'amo o'shugnessy (nn sò come si scrive) e mi trovo molto bene...diciamo che sono una via di mezzo tra gli aberdeen per come tengono bene l'esca ma hanno la ferrata dei beak e sono sicuro che molti di voi utilizzano questi ami a surf. -
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il filo elastico lo metti?? penso di si..
mah..strano
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.cosa caratterizza la vs scelta di un amo in condisurf?
quali fattori e soprattutto in che ordine vi portano a scegliere un amo piuttosto che un altro?
quando un beck o quando un abeerden ? solo in base alle prede ? all' esca ? al terminale ? allo stato del mare ?
^^^^^da tempo uso con i miei compari dei gamakatsu da carp fishing del 2-4 x i bibi e muriddu infilati anche su x il finale e in zone accidentate con poseidonia e alghe degli ami owner del 1-1/0 autoferranti x evitare incagli. Gli abeerden si aprono ogni volta che incaglio sul sasso del fondale croato. La grandezza dell' amo la scelgo in funzione della grandezza dell' esca e la mobilità del finale. Con esche come il bibi da coffa non andiamo mai sotto lo 0,28. Saluti a tutti ..... Giampi. -
Ltn. Col. Kurtz.
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Certo, magari faccio una mummia di seppia ma hai voglia se ce ne metto... Forse taglio male la striscia, non so.. -
miche_granchietto.
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effettivamente anche io questi problemi non ce li ho, mi regolo con aberdeen sui cannoli, vermaglia, e piccoli trancetti di pesce
ho avuto lo stesso problema anche io, per questo non insisto sulla seppia, c'è qualcuno che può risolvere il dilemma?
per concludere imho all'80% è l'esca che condiziona l'amo.
al 10% il terminale nel caso di PN
all'altro 10% l'orata, pesce del mistero da noi in condisurf...
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SPAREDDA_72.
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Provato a far ripassare l'amo nella striscia anzichè metterla semplicemente a calza?
Leghi la seppia sull'ago e poi la passi sul bracciolo o ci dai il filo elastico dopo che è sul bracciolo?.