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.Agosto 2012
..... un moletto qualunque di un porticciolo qualunque
Un anziano signore seduto su una seggiola comprata 2 giorni prima in un'edicola sul lungomare, di quelle che vendono tutto, dai canotti a coccodrillo alle macchinesubaqque UsaEgGetta, dalla Settimana Enigmistica ai DVD delle evoluzioni sessuali di Siffredi.
La pelle color aragosta lascia spazio sulla spalla a una striscia bianca, da cannottiera del giorno prima, mezzochilo di Nivea sulle braccia perché reidrata la pelle, il bermudino tirato dalla seduta svela due anelli cosciali bianchi che ricedono il passo, poco più sotto, al purpureo pigmento.
Anch'esso imbiancato di Nivea che reidrata.
Un cappello di paglia (finta) con banda rossa a proteggere le rughe del viso e del collo.
Alla sua destra, un costumino rosso e una t-shirt bianca, cappellino con visiera bianca.
Dentro c'è un bambino, ha 9 anni, col le gambe a penzoloni a schizzettare l'acqua e in mano un Combo della Dechatlon da 12 euro.
I passanti della canna fanno l'occhiolino ai 4 punti cardinali, nel mulinello 50 metri di filo che soffrono di agorafobia.
Il bambino solleva il galleggiante di plastica rossobiancoegiallo ogni 5 secondi, mentre il vecchio gli dice di stare fermo e aspettare che la boetta sparisca sotto il pelo dell'acqua, altrimenti la pallina di pane si stacca e addio miracolo.
Il tono severo suona di finzione lontano un miglio, le rughe delle guance si assottigliano in un amorevole sorriso, mentre il piccolo sussurra (perché il vecchio gli ha detto di non fare rumore): "Nonno, ma quando mangiano i pesciolini ???"
Un rombo imperioso, anzi 2, 3 e uno stridere di freni agghiacciante.
Odore di gomma bruciata.
3 Hammer nere hanno bloccato il molo e una (sporca) dozzina di pseudoNinja in tuta nera, con anfibi neri, cinturone nero giubbotto nero e passamontagna nero (cazzo, ad agosto) hanno circondato i due puntando contro di loro delle penne Bic nere.
10 interminabili secondi di silenzio, il bambino è tra le gambe del vecchio, che resta seduto, con le gambe biancheepurpuree che non hanno più forza, nemmeno di provare dolore per l'abbraccio del bimbo alle ustioni; poi si apre lo sportello dell'ultima Hammer nera, con i finestrini oscurati e gli interni neri ed esce lui, completo giaccaepantaloni di lino nero, camicia nera, occhiali neri e, stranamente, capelli arancioni.
Il capo è attaccato a un collo esageratamente inclinato di lato, tanto che ti viene da pensare di mettergli sulla spalla un ponteggio della Barbie per non farlo cadere. Forse una cervicale tremenda ...
L'uomo coi capelli arancioni allarga il braccio sinistro in un gesto esageratamente ampio, tanto che vecchio e bimbo istintivamente portano le braccia come a ripararsi, che si chiude con una sobria presa degli occhiali neri che con eleganza vengono svestiti.
2 stretti occhi verdi in una cornice di ciglia arancioni osservano in silenzio i 2, mentre i Ninja, sempre con le Bic puntate, fanno simunltaneamente 3 passi in avanti.
"Sono Orazio, il Responsabile di C.S.I. Gabicce"
I Ninja con perfetta sincronia: "oooohhhhhhhhhhhhhhhhh"
Il collo è ancora più inclinato (ma senza il peso degli occhiali non avrebbe dovuto raddrizzarsi un po', boh ???) tanto che la testa arancione sembra debba cadere da un momento all'altro, lo sguardo sempre più stretto.
"Mi son Visentin de Rovigo, piacere, questo è mio nipote Paolino"
Orazio: "cosa fate qui ???"
Vecchio: "semo venuti in vacansa, ciò"
O.: "cosa fate qui, sul molo ?"
V.: (un po' rinfrancato dalla domanda conviviale, crede lui) "aaahhhhhh, semo chi per pescare, o meglio, per tentare di pescare. Si passa il tempo, via"
O.: "passate il tempo ...... bene ...... bene ........."
silenzio
O.: " e ......................... siete censiti ????"
Pausa il vecchio stranito riflette girando lo sguardo per terra come a cercare la risposta sul molo e non nella sua celletta di memoria.
V.: " ........ me son desmentega .... madona la memoria di veci ............. AAAAHHHHHHHHHH, SI, nel 2004 il Comune g'ha fa' il censimento, sì, me ricordi che m'han ciama' a ca' per domandare ......."
Il Capo arancione sta quasi per crollare sulla spalla tanto che il vecchio reprime a fatica l’istinto di correre in soccorso del cadente.
O.: “non parlavo di QUEL censimento, ma dell’ALTRO ……………. Galan”
V.: “ ma che domande, sior, certo che g’ho l’an, cago anca mi, cosa crede ????”
(N.d.a. chiedo perdono per questa cazzata tremenda, ma il gioco di parole mi scoppiava dentro)
I Ninja in coro facendo un altro passo in avanti: “EEEEHHHHHHIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”
Il Vecchio si ritrae, il bimbo è praticamente accovacciato sotto la sedia, mordicchia il labbro inferiore per trattenere il pianto.
Orazio con un gesto ampio, tanto che il vecchio e il bambino nuovamente muovono le braccia come a ripararsi, porta la mano all’interno della giacca. Il tempo di ferma, le macchine si fermano, i respiri si fermano, i cuori dei due si fermano, ogni cosa, nome, animale, città e fiori (dalla A alla Z) si fermano.
Tranne la mano di Orazio che estrae dalla tasca interna della giacca nera.
Un foglio.
I Ninja compiendo 3 salti mortali e doppio avvitamento (uno stormo di gabbiani sul molo da all’unanimità un 10 pieno) circondano i 2 simultaneamente con le bic contro il viso del vecchio ormai paonazzo.
Ninja: “censisciti, censisciti, censisciti ………………”
Orazio volta le spalle a quel balletto, reinfila gli occhiali neri, raccoglie la canna e il mulinello, apre il baule nero dell’Hammer nero e la butta dentro.
Ninja: “sanzione, sanzione, sanzione ………………”
Richiude.
Sale e riparte sgommando.
Odore di gomma bruciata.
Bella storia, purtroppo ho paura che da qualche parte sarà quasi così....
Scusami ma te lo devo dire:
....'cci tua..... m'hai messo 'na tristezza.....
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Gruppo-Padre del Surf,madre ignota ma mignotta.
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bellissimo racconto oreste!!!
e si. -
sud-est.
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az... sono rimasto na settimana senza internet e che mi ritrovo?
rcamiseria ladra!
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che racconto Oreste..
a parte che mi ha fatto ridere
fortunatamente la scena iniziale la vedo ogni estate su ogni molo
purtroppo la scena finale si vedrà a partire da questo maledetto censimento...
p.s. ce lo vedo il maurone col costumino rosso, t-shirt e cappellino.. ma tu portalo in spiaggia non sul molo. -
.O.: “non parlavo di QUEL censimento, ma dell’ALTRO ……………. Galan”
V.: “ ma che domande, sior, certo che g’ho l’an, cago anca mi, cosa crede ????”
bellissima! il racconto in se è splendido.. -
scivu.
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Mitico!!! . -
Stefano G..
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Me l'ero perso...... grazie gattons per il link su un'altra discussione.
E' un piacere leggerti.
Purtroppo quello che per noi è assurdo per altri è normale.. -
umbertosurf.
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che storia sembrava una puntata di csi ahhaahah . -
Il pescivendolo.
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bella . -
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Ambientato nell'agosto 2012, breve racconto paradossale
Nell'agosto 2012 ci hai lasciati... Mi son venuti i brividi
Odore di gomma bruciata nell'anima. -
pisolo 1967.
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Hai veramente raggione gu la vita a volte è strana sembra un libro già scritto.però che fico il suo racconto .