strategie da usare per rimanere meglio in pesca

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    Stealth kayak fisha 500 e Rtm Rytmo Angler

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    Io in condisurf utilizzo questa configurazione e ci sono arrivato con qualche anno di esperienza sulle spalle fatto in mezzo alle onde (paf e gare sono un'altra cosa). Filo dello 0.35 in bobina, shock leader dello 0.70 e piombi che variano dal 150 grammi a piramide a salire e dal 150 grammi spike a salire a seconda delle situazioni.
    Trave solidale o no ma sempre molto semplice con l'indispensabile: due snodi, alto e vicino al piombo e un gancio per il piombo.
    Con questa configurazione affronto tutte le mareggiate pescabili e se non riesco a stare in pesca vuol dire che non è una mareggiata pescabile. Per cui smonto e me ne torno a casa.
     
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    Alessandro Nardi

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    CITAZIONE (salvatore74 @ 15/4/2010, 12:33)
    secondo me in condizioni "quasi al limite" la prima strategia da usare per rimanere meglio in pesca è quella di armarsi di santa pazienza e di non accontentarsi del primo posto che abbiamo a tiro perchè magari è più vicino alla nostra macchina....montare anche una sola canna per sondare e magari ci accorgiamo che in una spiaggia che sembra al momento inaffrontabile c'è un tratto, magari anche piccolino (che consente al limite di pescare con quella sola canna), in cui si sta in pesca in modo decente....se non c'è imho o abbiamo sbagliato spiaggia, o ci si siede comodamente in macchina e si aspetta che cambi qualcosa,oppure vuol dire che era meglio restare a casa...come terminalistica non mi viene nulla in mente anche perchè riconosco di essere molto ma molto grezzo

    Questa è una altra frase da scrivere sulla pietra
    insieme a ciò che è stato detto da Cicalone e da Roberto.


    Il surf è molto diverso dalla Paf e il riuscire a far seguire alle nostre esche il percorso che farebbero in natura secondo me è molto importante .
    per fare questo servono un infinità di accorgimenti che si imparano solo con l'esperienza unita all'accensione del cervello in spiaggia.

    in poche parole io cerco ogni volta di scrivere una frase in piu sulla famosa pietra chiamata esperienza!!!

    Poi fondamentale è ogni volta che si và a pesca ricordarsi di portare con noi la pietra!!!
     
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    CITAZIONE (beachwalker @ 15/4/2010, 13:59)
    Io in condisurf utilizzo questa configurazione e ci sono arrivato con qualche anno di esperienza sulle spalle fatto in mezzo alle onde (paf e gare sono un'altra cosa). Filo dello 0.35 in bobina, shock leader dello 0.70 e piombi che variano dal 150 grammi a piramide a salire e dal 150 grammi spike a salire a seconda delle situazioni.
    Trave solidale o no ma sempre molto semplice con l'indispensabile: due snodi, alto e vicino al piombo e un gancio per il piombo.
    Con questa configurazione affronto tutte le mareggiate pescabili e se non riesco a stare in pesca vuol dire che non è una mareggiata pescabile. Per cui smonto e me ne torno a casa.

    Pur'io sono sulla stessa lunghezza d'onda... Ho raggiunto una configurazione standard con la quale più o meno riesco ad affrontare le uscite. Canne comprese...
     
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    CITAZIONE (international @ 15/4/2010, 14:11)
    CITAZIONE (beachwalker @ 15/4/2010, 13:59)
    Io in condisurf utilizzo questa configurazione e ci sono arrivato con qualche anno di esperienza sulle spalle fatto in mezzo alle onde (paf e gare sono un'altra cosa). Filo dello 0.35 in bobina, shock leader dello 0.70 e piombi che variano dal 150 grammi a piramide a salire e dal 150 grammi spike a salire a seconda delle situazioni.
    Trave solidale o no ma sempre molto semplice con l'indispensabile: due snodi, alto e vicino al piombo e un gancio per il piombo.
    Con questa configurazione affronto tutte le mareggiate pescabili e se non riesco a stare in pesca vuol dire che non è una mareggiata pescabile. Per cui smonto e me ne torno a casa.

    Pur'io sono sulla stessa lunghezza d'onda... Ho raggiunto una configurazione standard con la quale più o meno riesco ad affrontare le uscite. Canne comprese...

    come non quotare.
     
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  5. FreakySurF
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    Mi inserisco in punta di piedi (dato che non ho molta esperienza) in questa discussione....
    Da quello che sto leggendo, secondo molti di voi, ritorna utile far scarrocciare il piombo in favor di corrente, per rendere l'esca più naturale, facendole fare il percorso che farebbe se non fosse attaccata al nostro piombo... bene, ma d'altro canto, c'è chi sostiene invece che va scelto un settore dove secondo i calcoli fatti, dovrebbe esserci la rotta di pascolo....
    Io penso che si più giusto che il nostro piombo rimanga ben saldato al fondo, cercando di far distendere il finale in favor di corrente... al limite, lo si fa scarrocciare, così che si trovi da solo un punto di fondale più aperto...
    Anche perchè non penso che in condisurf, un eventuale pinnuto si faccia problemi più di tanto ad ingurgitare qualcosa, dato che sono in frenesia alimentare.
    Quindi mi accodo a coloro che dicono che rimanere in pesca in condisurf, significa riuscire a lanciare le nostre insidie dove probabilmente è presente la rotta di pascolo... che poi la canna sta impiccata, o balla il tip tap, mi passa in secondo piano... l'importante è che il mio piombo stia dove io decido che deve stare.

    P.S. leggo sempre più spesso frasi tipo: "mareggiata non pescabile, mareggiata infruttuosa"... ma come si fa a dire a priori, che una mareggiata che necessita di 250gr di piombo, è infruttuosa? Io penso che sia un pò azzardato affermare ciò... :rolleyes: lo si potrebbe dire, dopo aver provato più e più volte situazioni del genere, ma se uno non ha mai provato, come fa a sostenerlo a priori? :rolleyes:
     
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    Stealth kayak fisha 500 e Rtm Rytmo Angler

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    CITAZIONE (international @ 15/4/2010, 14:11)
    CITAZIONE (beachwalker @ 15/4/2010, 13:59)
    Io in condisurf utilizzo questa configurazione e ci sono arrivato con qualche anno di esperienza sulle spalle fatto in mezzo alle onde (paf e gare sono un'altra cosa). Filo dello 0.35 in bobina, shock leader dello 0.70 e piombi che variano dal 150 grammi a piramide a salire e dal 150 grammi spike a salire a seconda delle situazioni.
    Trave solidale o no ma sempre molto semplice con l'indispensabile: due snodi, alto e vicino al piombo e un gancio per il piombo.
    Con questa configurazione affronto tutte le mareggiate pescabili e se non riesco a stare in pesca vuol dire che non è una mareggiata pescabile. Per cui smonto e me ne torno a casa.

    Pur'io sono sulla stessa lunghezza d'onda... Ho raggiunto una configurazione standard con la quale più o meno riesco ad affrontare le uscite. Canne comprese...

    E poi scusate ridurre i diametri dei fili per poter pescare con un piombo più leggero diciamo di 20 grammi? E quali sarebbero i vantaggi di mettere a rischio un sistema pescante che funziona?
     
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    Hedge

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    Nella mia, scarsa, esperienza la scarrocciatina, ha spesso portato prede
    Comunque
    La mia configurazione base è PN "robusto" (0.70), corto (1,20 cm) e di conseguenza con braccioli altrettanto corti, alto basso (max 40cm ) dallo 0,30 in su ( e questo dipende dall'esca che sto usando e quindi dall'amo) solo piramide da 175.
    Una canna sola, e talvolta pure in mano, per limitare al massimo lo scarrocciamento e poi: sondare, sondare e ancora sondare.
    Aspettare che spiombi e che si spiaggi il piombo non ha alcun senso.
    Con questa configurazione i risultati anche in condizioni estreme (anche se io sono un teorico del "no alla condizione estrema", che è una pura libidine , ma che di pesci ne porta pochini....) sono sempre stati decenti per la pescabilità e, talvolta, per prede.
    Ammetto che ultimamente ho alleggerito e allungato la configurazione, facendo assomigliare un po' di pù a quella di Roberto, usando spike e non piramidi, ma i risultati non sono stati all'altezza della precedente: l'impressione mia è che la differenza la faccia il piombo.

    Edited by hedge - 15/4/2010, 17:16
     
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    Alessandro Nardi

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    CITAZIONE (FreakySurF @ 15/4/2010, 14:34)
    .......
    Da quello che sto leggendo, secondo molti di voi, ritorna utile far scarrocciare il piombo in favor di corrente, per rendere l'esca più naturale, facendole fare il percorso che farebbe se non fosse attaccata al nostro piombo... bene, ma d'altro canto, c'è chi sostiene invece che va scelto un settore dove secondo i calcoli fatti, dovrebbe esserci la rotta di pascolo....
    Io penso che si più giusto che il nostro piombo rimanga ben saldato al fondo, cercando di far distendere il finale in favor di corrente... al limite, lo si fa scarrocciare, così che si trovi da solo un punto di fondale più aperto.............

    Attenzione a non fare confusione.
    lo scarrocciamento lento che intendo io non e fare la passata , ma porre nel settore in cui intendo pescare un impianto che mi conseta di restere bene in pesca in quel settore , ma che allo stesso tempo mi porti l'esca nella zona di accunulo , dove è piu probabile l'incontro con i pesci . Ovviamente per ogni settore dove si pesca serve una configurazione diversa e quindi spesso va trovato un compromesso .
    Secondo me è molto meglio cacciare il pesce che lanciare 2 etti di piombo fermi in un posto dove il pesce difficilmente passerà.

    CITAZIONE (hedge @ 15/4/2010, 14:46)
    .....javascript:;
    Ammetto che ultimamente ho alleggerito e allungato la configurazione, facendo assomigliare un po' di pù a quella di Roberto, usando spike e e non piramidi, ma i risultati non sono stati all'altezza della precedente: l'impressione mia è che la differenza la faccia il piombo.

    Andare a cercare invece che aspettare ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)
     
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    Hedge

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    CITAZIONE (Alessandro Nardi @ 15/4/2010, 15:44)
    [Andare a cercare invece che aspettare ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)

    e sennò che gusto c'è, se non si prova, riprova, cambia....
    ;)
     
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  10. Ltn. Col. Kurtz
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    Faccio notare che questo thread in realtà sono almeno due thread insieme:

    1) l'assetto in pesca (bilanciamento di filo, piombo, azione della canna, flessione della cima e controllo dello scarrocciamento)
    2) la strategia di pesca ottimale in base alla scelta dell'assetto (come sfruttare al meglio l'assetto in pesca per essere efficaci nella attesa / ricerca della preda).

    Penso che per chiarezza occorrerebbe considerare separatamente le due cose, che già di per sé meriterebbero pagine e pagine e pagine se prese una per una in un thread specifico, anche tenendo presente che parlare per esempio di naturalezza nella presentazione dell'esca IMHO chiama in causa più il calamento, lo snodo, la costruzione del bracciolo e la scelta dell'amo piutttosto che la canna o il piombo.

    Noto cmq che in alcuni interventi sull'assetto non si va oltre il "mi piace la cima dritta VS mi piace la cima piegata", senza però una reale motivazione tecnica dietro.
     
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    Roberto Accardi

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    CITAZIONE (Ltn. Col. Kurtz @ 15/4/2010, 18:24)
    Faccio notare che questo thread in realtà sono almeno due thread insieme:

    1) l'assetto in pesca (bilanciamento di filo, piombo, azione della canna, flessione della cima e controllo dello scarrocciamento)
    2) la strategia di pesca ottimale in base alla scelta dell'assetto (come sfruttare al meglio l'assetto in pesca per essere efficaci nella attesa / ricerca della preda).

    sono due argomenti ben collegati che possono camminare benissimo in un unico thread

    e se rimani anche tu IT magari si riesce a continuare a parlare di cose interessanti ;)
     
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  12. sud-est
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    Lo stare in pesca di per se' non e' altro che evitare garbugli ed adottare la migliore
    azione scarroccio/alta tenuta in rapporto alle condizioni di mare che troviamo in un
    determinato momento, proponendo l'esca in maniera corretta.

    Bisogna aggiungere pero' decine di variabili delle condimare che a loro volta
    imporranno determinati accorgimenti.

    Alga,laterale,turbolenza,misto,fondo troppo aperto/fondo ancora chiuso,prede
    insidiabili sono solo alcune variabili che daranno un'impronta significativa sul
    cosa(attrezzi) usare e come affrontare un determinato spot(esche,travi,terminali,piombi,filo in bobina,SL).


    Riassumendo quindi ritengo che lo stare correttamente in pesca sia tutto cio che avete gia' ampiamente scritto con l'aggiunta personale del fattore spot...

    Stare correttamente in pesca in un determinato spot fa cambiare molte nostre scelte
     
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    Ho quasi 40 anni, 30 dei quali passati a pesca, partendo dalle Franchi 3 pezzi in fenolo di mio padre, passando per le hpb finendo con 2 Catana rd...a parte i gusti personali, che non hanno nulla a che vedere in questo thread, concordo con Roberto quando dice che l'assetto e la strategia sono strettamente collegati in una discussione come questa.
    Il bilanciamento del complesso per me ha sempre avuto importanza vitale, mettere un esca nel punto giusto e ricercare la preda nel modo giusto sono imho l'unico metodo per fare pesce.
    Ricordo un vecchio thread dove intervenni, nel quale si parlava di passata o scarroccio, tecnica che utilizzo spesso per sondare vie di pascolo ipotetiche.
    Penso anche che sia utile avere un coplesso cima/filo/zavorra che in condimare medio-pesante risulti efficace, la cima deve accompagnare l'azione delle onde, il filo non deve fare troppa vela e la zavorra deve permettere all'esca di rimanere in pesca, senza escluderne un naturale spostamento all'interno dei canali di pascolo individuati.
    Certo, la maggior parte dei convenuti dirà "grazie al ca@@ tutte queste cose insieme??"
    Si credo che tutte insieme servano, opportunamente dosate all'occorrenza, a ottenere i migliori risultati!
    Saluti a tutti
     
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  14. martorex
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    CITAZIONE (Wtchain @ 16/4/2010, 09:42)
    Ho quasi 40 anni, 30 dei quali passati a pesca, partendo dalle Franchi 3 pezzi in fenolo di mio padre, passando per le hpb finendo con 2 Catana rd...a parte i gusti personali, che non hanno nulla a che vedere in questo thread, concordo con Roberto quando dice che l'assetto e la strategia sono strettamente collegati in una discussione come questa.
    Il bilanciamento del complesso per me ha sempre avuto importanza vitale, mettere un esca nel punto giusto e ricercare la preda nel modo giusto sono imho l'unico metodo per fare pesce.
    Ricordo un vecchio thread dove intervenni, nel quale si parlava di passata o scarroccio, tecnica che utilizzo spesso per sondare vie di pascolo ipotetiche.
    Penso anche che sia utile avere un coplesso cima/filo/zavorra che in condimare medio-pesante risulti efficace, la cima deve accompagnare l'azione delle onde, il filo non deve fare troppa vela e la zavorra deve permettere all'esca di rimanere in pesca, senza escluderne un naturale spostamento all'interno dei canali di pascolo individuati.Certo, la maggior parte dei convenuti dirà "grazie al ca@@ tutte queste cose insieme??"
    Si credo che tutte insieme servano, opportunamente dosate all'occorrenza, a ottenere i migliori risultati!
    Saluti a tutti

    credo , nel mio piccolo , che queste parole possano aver centrato l'argomento , senza scendere nei singoli dettagli ( che naturalmente sono talmente variabili che possono essere molteplici ) , centrando secondo me quello che era il quesito originario del tread , e soprattutto di "cercare il pesce" . Anche io , che non sono agonista , sto al massimo 10 minuti in pesca , ed in quei 10 minuti , se non vedo abboccate cerco di ragionare su prossima mossa ( zona di lancio , paratura , esca , ecc.... ) , il tutto nel mio piccolo :D
     
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    Roberto Accardi

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    CITAZIONE (martorex @ 16/4/2010, 10:59)
    CITAZIONE (Wtchain @ 16/4/2010, 09:42)
    Penso anche che sia utile avere un coplesso cima/filo/zavorra che in condimare medio-pesante risulti efficace, la cima deve accompagnare l'azione delle onde, il filo non deve fare troppa vela e la zavorra deve permettere all'esca di rimanere in pesca, senza escluderne un naturale spostamento all'interno dei canali di pascolo individuati.

    credo , nel mio piccolo , che queste parole possano aver centrato l'argomento , senza scendere nei singoli dettagli ( che naturalmente sono talmente variabili che possono essere molteplici ) , centrando secondo me quello che era il quesito originario del tread , e soprattutto di "cercare il pesce" . Anche io , che non sono agonista , sto al massimo 10 minuti in pesca , ed in quei 10 minuti , se non vedo abboccate cerco di ragionare su prossima mossa ( zona di lancio , paratura , esca , ecc.... ) , il tutto nel mio piccolo :D

    CITAZIONE (martorex @ 16/4/2010, 10:59)
    credo , nel mio piccolo , che queste parole possano aver centrato l'argomento , senza scendere nei singoli dettagli ( che naturalmente sono talmente variabili che possono essere molteplici ) , centrando secondo me quello che era il quesito originario del tread , e soprattutto di "cercare il pesce"

    consentimi di dirti che sono proprio i singoli dettagli ad essere interessanti in questo thread, e proprio per il fatto che sono talmente variabili sono ancora più interessanti, dato che ognuno può metterci del suo.

    Il quesito originario del thread infatti mira a svelare le strategie da usare per rimanere meglio in pesca, ovvero ogni singolo dettaglio che possa dare una mano a chi non lo sa, su come organizzarsi meglio ad affrontare il mare.

    straquoto anche io quanto detto da Wtchain: le sue parole si vede che sono frutto di esperienza ;)
     
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