distanza

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  1. surf78
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    Effettivamente,anch'io la maggior parte delle catture importanti le ho avute sulla media e corta distanza,sono convinto dipenda dallo spot...ad esempio,in Sicilia,o meglio nella provincia di Messina,nn ci sono spiaggie basse a livello di quelle laziali,quindi avendo spiaggie fonde o medie,spesso la distanza nn serve,serve invece,saper cercare il punto caldo,sapere cosa,come,quando e su cosa innescare la nostra esca...nn si può dire di fare surf solo xchè si riesce a piazzare un trancio a 200 metri da terra(si fa x dire) a mio parere...può servire,ma in taluni spot nn è indispensabile...
     
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    Sindagu de Scraffingiu

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    120 metri nel campo di lancio credo. Ma a pesca tutto cambia. Condizioni, posizionamento nella spiaggia, tipo di spiaggia, ingombro delle esche....
    Qualche volta in uscite di pesca chi era dotato di buon lancio riusciva a risolvere una serata grama e prendere qualcosa posizionando le esche dove io non arrivavo. Ma le grandi pescate quelle da serie A, compresi i "lanciatori", sempre sulla corta e media distanza. ;)
     
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  3. GOLORITZE
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    ...bho...mi sembra di aver capito 120 a pesca... :ph34r:
     
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  4. massy77
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    ci sono 2 pescatori in spiaggia uno tira forte e l'altro tira discretamente ,il primo intercetta il pascolo a 40 ed il secondo gli va dietro
    dopo un ora lo intrcetta a 70 e il secondo gli va dietro
    dopo un ora è a 130 ,il primo ci arriva e l'altro gli lega il cannolicchio perchè almeno lo aiuta ,di più non può fare
    sarà incuria del primo non sondare anche i primi 30 mt al limite
    è invece incapacità quella del secondo ,non riuscire a raggiungere la rotta esterna
    incuria ed incapacità sono 2 cose ben diverse ,imho ovviamente
     
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    Sindagu de Scraffingiu

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    CITAZIONE (GOLORITZE @ 20/10/2008, 23:40)
    ...bho...mi sembra di aver capito 120 a pesca... :ph34r:

    in condisurf? :blink: beato e bravo allora!!!
     
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  6. elbarracuda
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    senz'altro vedo l'essere capaci di fare tanti metri come un'arma in più da tenere nella manica....

    ma a mio parere è meglio far sì che l'esca arrivi intatta dove la vogliamo lanciare, o dove si riesce ad arrivare....

    credo che saper fare tanti metri con un lancio che ti appallottola l'esca sull'amo rendendola meno appetibile sia da evitare....

    quindi prima sarebbe opportuno affinare la tecnica di lancio in tal senso....solo l'allenamento costante poi, ti porta a raggiungere metri su metri lasciando l'esca come la si è innescata...

    lo dico perchè se c'è una cosa in cui non è che me la cavi egregiamente è proprio il lancio, ma mi sto muovendo in questa direzione e devo dire che sta dando i suoi buoni frautti ( di mare ) :P :P :D
     
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  7. sud-est
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    penso che chi fa 120 mt in pesca in condisurf metta un 20 in bobina, non c'e' alta spiegazione.
    Il vero problema, poi, e' recuperare il trave!!!
    :ph34r:

     
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  8. elbarracuda
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    condivido......
    con lo 0,20 sarebbero più i travi persi che altro....

    penso comunque che 120m siano veramente troppi in condimeteo da surf....

    sono in pochi a farli!!!!
     
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    E' pacifico che 120 metri in condizioni da surf sono quasi impossibili ma, in certe spiaggie, sopratutto quelle a bassa energia, l'inizio di scaduta mantiene il frangente esterno intorno a quella distanza, ad es. la spiaggia di Bugerru/San Nicolao in Sardegna.
    Perciò, un buon surfcastman deve, o dovrebbe, avere almeno la capacità tecnica di raggiungere questo obiettivo.
    Il bello della nostra disciplina credo che sia il fatto che non si debba mai smettere di porsi nuovi obiettivi, a lanciare una lenza in acqua si impara in fretta, il prosssimo obiettivo è imparare a lanciarla dove vogliamo, e così via.
    Sono daccordo quando si afferma che le prede migliori si prendono entro i primi 40/70 metri, ma qualche volta....
    Ciao.
     
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  10. sud-est
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    CITAZIONE (silviosenis1 @ 21/10/2008, 11:55)
    E' pacifico che 120 metri in condizioni da surf sono quasi impossibili ma, in certe spiaggie, sopratutto quelle a bassa energia, l'inizio di scaduta mantiene il frangente esterno intorno a quella distanza, ad es. la spiaggia di Bugerru/San Nicolao in Sardegna.
    Perciò, un buon surfcastman deve, o dovrebbe, avere almeno la capacità tecnica di raggiungere questo obiettivo.

    Un buon surfcastman deve pure avere la coscienza di capire che in condisurf i contro vanno oltre i pro se uno cerca a tutti i costi la distanza.
    Metti caso che per raggiungere l'ultimo frangente si ricorra a monofili oserei dire capillari, beh di sicuro raggiungera' l'ultimo frangente ma ne vale la pena? se poi quel trave con amo in acciaio se lo portera' a spasso la sfortunata preda finche morte atroce nn la colpira'??
    Io sono un surfcaster modesto, amo piazzare le esche nei punti a mio avviso idonei, uso minimo uno 0,31 SL 60 in condisurf , raramente riesco a raggiungere l'ultimo frangente ma le prede le salpo tutte.
    -_-
     
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  11. elbarracuda
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    senz'altro porsi nuovi obiettivi è parte della nostra disciplina....
    io sn un agonista e so bene questa cosa...
    ma in pesca ed in condimeteo come surf vuole.... evitare l'esasperazione spesso ti porta a fare un buon carniere....ripeto l'importanza di far arrivare l'esca a presentarsi come si deve....e poi, arrivare ad un ottantina di metri non è poi così male....non credete....

    basti pensare che hai molto più spazio anche in larghezza che quando affronti una gara...dove lo spazio a tua disposizione è limitato...
     
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    In condisurf stare in pesca con oltre 120 metri di filo in mare è dura, molto dura.
    Proprio nelle spiagge dove potrebbe servire ancora più dura.
     
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    Per tanto tempo si è erroneamente creduto, equivocando, che il surcasting fosse pesca a distanze irrangiungibili mitizando l'ultimo frangente.
    Oggi conosciamo l'importanza dell'ultimo frangente, sappiamo anche però che non è solo lì che dobbiamo rivolgere le nostre attenzioni.
    Uno 0'20 a surf è ridicolo.
    Uno 0'30 oggi è molto meglio di uno 0,35 di qualche anno fa, e ti permette, con una buona tecnica, anche i 120 m, con tutti gli accorgimenti del caso, ma per arrivarci serve costanza ed allenamento, oltre ad atrezzatura idonea.
    ;)
     
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  14. sud-est
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    CITAZIONE (silviosenis1 @ 21/10/2008, 12:13)
    Uno 0'30 oggi è molto meglio di uno 0,35 di qualche anno fa, e ti permette, con una buona tecnica, anche i 120 m, con tutti gli accorgimenti del caso, ma per arrivarci serve costanza ed allenamento, oltre ad atrezzatura idonea.
    ;)

    E' vero , i monofili di concezione moderna sono superiori alla resa che avevano in passato, questo e' fuor di dubbio.
    Nonostante io mi alleni nel ground, nonostante utilizzi attrezzi idonei, nonostante tutto continuo a nn arrivare ai 120 mt in pesca usando esche corpose e caloriche(leggi:cannolicchi-seppioline-coppolaricchi-bibi-sarda-calamaro-fasolare-cardium-murice ecc) che in condisurf abbisognano per insidiare le prede che stanno ai vertici della catena alimentare.
    Se si parla di paf(esche da paf-monofili da paf) il discorso cambia.
     
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    Per scomessa qualche anno fa, segnai sul monofilo in bobina, la distanza raggiunta a pesca (in condisurf) con un salsiciotto di sardina su short alto di 70 cm circa, filo in bobina 0,35 e SL 0'60, senza l'uso del BClip.
    Ero convinto di aver fatto un lancio da record, poi a casa, misurandolo con pazienza, risultò di 105 metri.
    Non faccio gare di long casting però spesso, con gli amici, proviamo sulla spiaggia a misurare, o meglio a vedere, chi lancia di più con l'esca, e il mio spesso non era il lancio migliore, ne desumo che probabilmente altri, nelle stesse condizioni potrebbero fare di meglio.
    Allora, concludendo, credo che per raggiungere i 120 m, quando serve e non per far vedere di "avercelo più lungo", si debba avere un buon allenamento, una buona atrezzatura, conoscere qualche truchetto.
    Tutto qui, e scusa se è poco! :wacko:

    Edited by silviosenis1 - 21/10/2008, 12:34
     
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59 replies since 20/10/2008, 15:43   845 views
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