|
|
|
Con Claudio Murtas ci si conosceva ormai da diversi anni. Però come presidente del club HCC,nientaltro.
Un giorno capita che ci si ritrova ad uscire a pesca da soli. Forse perchè in squadra insieme in campionato interno o forse era un'uscita estemporanea, una delle due. 
Scusate, ma la mia testa è un turbinio di immagini. Sono talmente tanti i ricordi che un giorno dovrò fermarmi e riordinare il passato come se fosse in un archivio.
Sarebbe bello riuscire a catalogare i ricordi, magari con l'ausilio di qualche amico memoria storica, di foto, dati o altri indizi vari racimolabili quà e là.... sarà possibile? 
Di conseguenza non chiedetemi l'anno, assolutamente non lo ricordo, chissà se Claudio ......??
Quello che ricordo benissimo era il Lada Niva di Claudio. Mitica macchina.
L'appuntamento era sotto casa sua a Cagliari. Il Lada era parcheggiato li sotto, chissà perchè non l'avevano mai rubato. 
Suono il campanello e Claudio in un attimo è giù con tutta l'attrezzatura, aiutato amorevolmente dal figlio.
Dopo la battuttina per commentare il mio "cronico" ritardo mi passa le chiavi della macchina e mi dà indicazioni precise su tutto quello che troverò nel Lada.
Là a sinistra c'è la seggiolina, vedi quel secchio li sotto ? dammelo, etc etc.
Dopo avere caricato tutto e di più si parte.
Un giro di chiave e il rombo del motore del Lada rimbomba per la strada. I primi dieci litri di benzina sono andati... 
Con un andatura non tanto sostenuta, tra gli ottanta e i novanta all'ora,  imbocchiamo la Carlo Felice e ci avviamo verso la mitica (come la macchina) Is Benas a Oristano.
All'inizio della 131 si chiacchera e intanto il telefono di Claudio comincia a squillare. Era un sabato sera e altri si dirigevano a pesca come noi verso le mete prestabilite, il tam tam comincia.
Drinnn Drinnn, " si pronto?" Claudio risponde prontamente a ogni chiamata, " si siamo in viaggio per Is Benas...si siamo partiti mezzora fà ...dove siamo? siamo all'altezza di Serrenti...".
Essendo a fianco di Claudio ed essendo la sua una macchina "molto silenziosa , non ho potuto fare a meno di sentire la risposta sulla posizione, mi guardo intorno ed effettivamente..... va bè mi dico, coincidenze.
Dopo un pò altra chiamata, solite frasi e alla fine..."dove siamo? siamo al bivio di Santa Giusta..."
Di nuovo esterefatto guardo il cartello Santa Giusta sfilarmi davanti,  mi volto a guardare Claudio e lui è lì pacifico sempre con quell'espressione indifferente.
La storia si ripete altre due volte e l'indicazione è sempre precisa al .... metro.
Sono molto perplesso e incuriosito ma non ho il coraggio di chiedere niente, in fondo è la prima volta che usciamo da soli.
Si arriva alla meta il Lada entra in spiaggia alla stessa velocità che andava nella 131, beh almeno quello.... 
Il mare è bello mosso, in scaduta il tanto giusto. 
Claudio mi dice dove andare. Appena entrati in spiaggia dalla stradina con la sbarra vicino al campeggio esclama: "Vedi quella punta là a destra dopo c'è quel canalone ..come è? è pulito si può stare in pesca?".
Avendo avuto conferma sentenzia "ci mettiamo là" poi si volta e mi chiede: "che dici?"
In effetti la scelta mi pare più che convincente e dico: "ok!"
Lo aiuto a scendere la roba, veramente direi che e lui che ha aiutato me, comunque, si sceglie come posizionarsi.
Due domande per me.
La prima domanda è di rito ed essenziale per lui "dove è il mare?".
Puntando una canna verso il mare lo aiuto a capire la giusta direzione di lancio.
La seconda domanda, anche questa fondamentale, "dove è il canalone?", anch'esso individuato con lo stesso metodo.
Ci si divide il canalone per metà e lui posiziona i picchetti e la cordicella come al solito, pronti via, in un baleno il presidente è in pesca.
Strano durante la notte avere un compagno e non notare nessuna luce che si muove frenetica al tuo fianco.
Punto la pila ma lui è lì instancabile, ogni tanto si siede nella seggiolina ma sempre in allarme e... al telefono.
Io lo trovo tanto da "Blues Brothers" con quei occhiali neri portati anche la notte, ha un non sò che di divo rock.....  .
Intanto il president pesca qualche bella mormora, io ancora niente e la notte avanza.
Mentre si aspetta si chiacchera.
A un certo punto la curiosità prevale e, ripensando al viaggio, chiedo se proprio proprio non ci vede nulla o magari un minimo, che sò qualche ombra....
Lui tranquillamente risponde "no non non vedo proprio assolutamente nulla purtroppo" ride e dice " magari..."
Allora gli chiedo come mai riusciva, durante il viaggio, a capire sempre la posizione in cui ci trovavamo.
Lui serafico mi risponde " beh me ne rendo conto dal tempo che passa, dalle curve e dall'andamento della strada, alcune parti sono inconfondibili..." 
Accidenti, penso talmente forte che lo dico pure.
All'alba, dopo una notte infruttuosa, ho due strike. Il primo con un'ortella sui 400 grammi o poco più, il secondo con una "piccola" ombrina di un Kg abbondante.
Claudio raggiante, come se l'avesse presa lui, mi chiede: " fammela vedere, fammela vedere.." che per lui vuol dire toccarla e afferrarla.
Con il pesce tra le mani, soppesandolo con cura esclama: "bene bene , bravo bravo..." poi restituendomela mi dice " mettiti lì che ti faccio una foto", afferra una piccola macchina fotografica dal suo zaino e mi dice "dove sei?" dopo aver intuito la mia posizione ordina " fermo mettiti in posa ...." click:
Vi lascio immaginare la mia espressione... 
Non ve la potrò mai far vedere perchè alcuni giorni dopo Claudio mi confessò di avere fatto una bella foto al....cielo!!!
Claudio Murtas presidente HCC, grande grande grande e stavolta dico sul serio!!!
Enrico Collu
Edited by gu! - 15/5/2011, 10:59
|
|
.
