Siamo finalmente arrivati alle porte della stagione del surf.

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  1. vance
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    che spettacolo di post

    visto che parliamo di alghe, marco come ti regoli con la loro presenza massiccia alle prime mareggiate per minimizzarne l'impatto ?

    come ti posizioni rispetto hai depositi che trovi sulla riva per esempio
     
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  2. miche_granchietto
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    entro nel merito solo per dirvi che ho le lacrime agli occhi dalla commozione...
    ragazzi siete dei mostri spettacolari!!!!
    :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
    scusate i dovutissimi complimenti
     
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  3. Marco-Falchi
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    CITAZIONE (vance @ 12/10/2006, 17:55)
    che spettacolo di post

    visto che parliamo di alghe, marco come ti regoli con la loro presenza massiccia alle prime mareggiate per minimizzarne l'impatto ?

    come ti posizioni rispetto hai depositi che trovi sulla riva per esempio

    Allora, partiamo dal presupposto che le onde non sono mai un nemico ma il migliore alleato di chi conosce e pratica il surf, le alghe invece non sono un alleato ma nemmeno un nemico.
    Si possono verificare 2 fenomeni in presenza di alghe ed entrambi partono dal presupposto che prima o poi le alghe vengono messe in movimento dalle correnti.
    Nella prima fare della mareggiata, prendere le alghe come punto di riferimento può essere utile, intanto genralmente sei in spiaggia prima del tramonto e le vedi, se non puoi assolutamente evitarle, devi memorizzare le loro posizioni, inizi a pescarci vicino, lanciando le esche sul loro confine, tenendole possibilmente sulla sabbia.
    Questi banchi di alghe infatti sono spesso fonte di nutrimento per tanti microorganismi che richiamano prede più interessanti e possono dare il via ad una catena alimentare.
    Quando le alghe iniziano ad entrare in movimento devi semplicemente tenere il banco a valle di corrente, prima che alghe in movimento provenienti da banchi più a monte ti raggiungano ci passerà diverso tempo.
    Dipende molto da come hai scelto la tua posizione.
    Generalmente le alghe non si muovono in modo continuativo ma si muovono in banchi, quindi devi cercare le fasi tra il passaggio di un banco e l'altro.
    Quando invece la turbolenza è talmente alta da riunire le alghe in un ultimo banco e la notte è ormai iniziata da un pezzo, puoi solo effettuare dei tentativi di sondaggio ogni tanto oppure effettuare l'azione di pesca con continui lanci e recuperi individuando la distanzza nella quale ti danno meno fastidio.
    Le esche però stanno poco in acqua e con questa tecnica devi solo sperare che la tua esca capiti vicino a qualche bella preda disposta ad attaccarla, cosa che capita spesso ma che ha un costo in termini di fatica molto elevato.
     
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  4. saccmann
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    CITAZIONE (Marco-Falchi @ 12/10/2006, 17:46)
    CITAZIONE (saccmann @ 12/10/2006, 17:35)
    non dimenticate che......non solo il vento, e la forza delle onde aumenta, ma anche detriti ed alghe, io in casi di mareggiata scelgo spiaggia a fondale accentuato, possibilmente dove so' che le praterie posidonee, sono piu' distanti, e per il forte vento diminuisco il diametro dei fili, sfruttando l'energia della corrente,in schiena ai canaloni in scarroccio lento, ricavandone velocita' di scarroccio, diminuendo o aumentando la zavorra, per stubby, a me e' successo spessissimo con frangente a tiro di canna di trovarci dietro le spigole .(belle).

    MMM, scusami ma è molto teorico sto raggionamento.
    Se parli di scarroccio lento non hai identificato il fenomeno di cui stiamo parlando, il problema è che non puoi far scarrocciare la zavorra, altrimenti te la sputa a riva in 10 secondi netti; la domanda, se non erro, era specifica per un fenomeno si moto ondoso in salita che prima o poi si sbatte fuori pesca, quindi prevista burrasca.
    Aumentano dettriti, alghe e tu diminuisci la sezione dei fili...
    Innanzi tutto parliamo di fenomeni estremi, in queste condizioni si utilizzano piombi e cono di anche 220 grammi o addirittura spike per poter contrastare le forti correnti, se vai sl di sotto dello 0.35 e il piombo viene seppellito dalla sabbia, come capita nel 90% delle volte in queste condizioni, tu già col 35 non riesci a recuperare shock leader con tutto quelo che ci sta a valle, come fai ad affrontare queste condizioni con fili inferiori?

    Non solo, le alghe in movimento, soprattutto la posidonia che ha i bordi seghettati, quando finiscono sul tuo filo e metti in trazione costuitscono un ostacolo al recupero enorme, che viene moltiplicato dalla violenza della corrente, quando il filo sottile entra in trazione, e ne azzeri l'elasticità, potresti arrivare alla rottura oltre che per semplice superamento del suo carico di rottura anche per i bordi taglienti delle alghe.

    parlavo soprattutto di scarroccio, quando la corrente diviene forte la sfrutto, in ricerca,
    e cerco di far muovere la lenza alla sua stessa velocita', riuscendo senza rischi anche con uno 0,28 sulla pesca statica in quelle situazioni, non supero i 30/40 mt. di distanza,e 0,35 diretto,
    se ti metti dritto di corrente si attaccano meno alghe, anche in virtu' di utilizzo del conico, che riduce l'appiglio al solo aggancio rapido, che puo' essere eliminato anch'esso, se parlavate di maremoti, me ne sto' a casa , anche se a malincuore.
    ed in situazioni forti pesco con una sola canna.
    ps. benvenuto nel club dei molti che a volte non mi capiscono...... :D
     
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  5. Surfcaster80
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    entro nel merito delle mareggiate a componente meridionale...........quelle che piu o meno conosco.
    Come ha detto marco si ha sentore gia dal giorno prima soprattutto dal barometro, mentre il mare può non dare alcun segnale visivo palese. Un occhio attento se ne accorge però...........la corrente di scirocco arriva sott'acqua con l'inizio del calo barico, l'acqua cambia colore anche se la superficie è completamente piatta. I pesci gia si siedono a tavola e i pescatori all'inglese in questa fase pescano alla grande.

    Riguardo alla chiusura della spaiggia per l'eccessiva forza in rapporto alla profondità della stessa, i concetti fin qui esposti sono corretti ma oltre alla ricerca di una spiaggia piu profonda che sopporti quell'energia ci sono altre strade.
    Io personalmente adotto 2 alternative (oltre alla ricerca di piu fondale):
    1: vicinanza di una foce decente, infatti anche se il pascolo è chiuso dall'esterno nel primo (soprattutto) ma anche nel secondo girano spigole attratte da quello trasportato dai fiumi. L'inconveniente/difficoltà principale che incontro è la presenza di detriti ma fatta eccezione per le prime mareggiate e le prime piogge la cosa è affrontabile con un 40 di eccelsa qualità diretto.
    2: Camminare anche per parecchi chilometri o spostarsi in macchina fino a trovare discontinuità........ovvero la morfologia della spiaggia inizia a cambiare allora li un varco nel muro di frangenti si trova.





     
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    paffarolo ardito

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    CITAZIONE (Marco-Falchi @ 12/10/2006, 17:34)
    Ehhhh fanno male a prenderti per il culo con tanta leggerezza, non sono buoni osservatori, perchè questi fenomeni non li trovi scritti, sono semplicemente frutto di esperienze dirette effettuate da buoni osservatori.


    E' bellissimo, quando si parla di surf casting, e questo è surf casting, una disciplina che scaturisce da un fenomeno, attrezzi e accesori sono l'ultimo dei problemi; questi sono argomenti importanti.

    Quindi, se ho capito bene, segiure la scaduta fine a se stessa potrebbe non avere profitto, bisogna anche considerare cosa potrebbe seguirla.
    In linea di massima: se si prevede il susseguirsi di una perturbazione conviene aspettare, se invece si prevede un miglioramento atmosferico bisogna approfittarne perchè il gioco sta finendo,
    marco correggimi se sbaglio.
     
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  7. Marco-Falchi
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    CITAZIONE (frischettu @ 12/10/2006, 18:37)
    CITAZIONE (Marco-Falchi @ 12/10/2006, 17:34)
    Ehhhh fanno male a prenderti per il culo con tanta leggerezza, non sono buoni osservatori, perchè questi fenomeni non li trovi scritti, sono semplicemente frutto di esperienze dirette effettuate da buoni osservatori.


    E' bellissimo, quando si parla di surf casting, e questo è surf casting, una disciplina che scaturisce da un fenomeno, attrezzi e accesori sono l'ultimo dei problemi; questi sono argomenti importanti.

    Quindi, se ho capito bene, segiure la scaduta fine a se stessa potrebbe non avere profitto, bisogna anche considerare cosa potrebbe seguirla.
    In linea di massima: se si prevede il susseguirsi di una perturbazione conviene aspettare, se invece si prevede un miglioramento atmosferico bisogna approfittarne perchè il gioco sta finendo,
    marco correggimi se sbaglio.

    estatto, il momento migliore per uscire da casa è quando il vento soffia ancora.
    Arrivi in spiaggia quando le onde si alungano aspetti perchè ancora tutto è fuori tiro e appena si inizia ad aprire qualche bcuo inizi a pescare da li e ti sposti cercando i punti impegnativi ma raggiungibili..

    CITAZIONE (Surfcaster80 @ 12/10/2006, 18:18)
    entro nel merito delle mareggiate a componente meridionale...........quelle che piu o meno conosco.
    Come ha detto marco si ha sentore gia dal giorno prima soprattutto dal barometro, mentre il mare può non dare alcun segnale visivo palese. Un occhio attento se ne accorge però...........la corrente di scirocco arriva sott'acqua con l'inizio del calo barico, l'acqua cambia colore anche se la superficie è completamente piatta. I pesci gia si siedono a tavola e i pescatori all'inglese in questa fase pescano alla grande.

    Riguardo alla chiusura della spaiggia per l'eccessiva forza in rapporto alla profondità della stessa, i concetti fin qui esposti sono corretti ma oltre alla ricerca di una spiaggia piu profonda che sopporti quell'energia ci sono altre strade.
    Io personalmente adotto 2 alternative (oltre alla ricerca di piu fondale):
    1: vicinanza di una foce decente, infatti anche se il pascolo è chiuso dall'esterno nel primo (soprattutto) ma anche nel secondo girano spigole attratte da quello trasportato dai fiumi. L'inconveniente/difficoltà principale che incontro è la presenza di detriti ma fatta eccezione per le prime mareggiate e le prime piogge la cosa è affrontabile con un 40 di eccelsa qualità diretto.
    2: Camminare anche per parecchi chilometri o spostarsi in macchina fino a trovare discontinuità........ovvero la morfologia della spiaggia inizia a cambiare allora li un varco nel muro di frangenti si trova.

    Si ho tralasciato volutamente il viaggio in macchina, anche perchè conoscendo le spiagge della mia regione perfettamente, non devo stare molto a cercare ho già le idee chiare sulla meta in base alle varie condizioni meteo, al limite può essere sufficiente ricorrere ad un ripiego ma nulla di più.
     
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    sarebbe veramente bello se riuscissimo a postare delle foto!
     
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  9. Orata&frati
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    Spareddaaaaa..... di la verità che avevo preceduto questa discussione??? eh! ;) :P
    io vado spesse volte in fase montante... sopratutto per i saraghi... che si eccitano parecchio in queste circostanze. Però io conosco e esco solo nella costa occidentale sarda, la costa est e le sue mareggiate sono una cosa a me sconosciute.

    Inoltre cerco molto le scadute con mare riflesso... ossia quando molla il grecale o lo scirocco e poi entra il mare! per me non c'è migliore condizione....

    domanda.... a volte mi è capitato di stare nelle alghe e poi di punto in bianco a metà nottata spariscono, l'indomani all'alba la spiaggia e il mare sono completamente puliti... dipende dalla secondaria che le porta al largo?
     
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  10. Sardinia West
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    dalla laterale ke le porta via?!
     
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  11. Marco-Falchi
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    CITAZIONE (Orata&frati @ 12/10/2006, 23:31)
    Spareddaaaaa..... di la verità che avevo preceduto questa discussione??? eh! ;) :P
    io vado spesse volte in fase montante... sopratutto per i saraghi... che si eccitano parecchio in queste circostanze. Però io conosco e esco solo nella costa occidentale sarda, la costa est e le sue mareggiate sono una cosa a me sconosciute.

    Inoltre cerco molto le scadute con mare riflesso... ossia quando molla il grecale o lo scirocco e poi entra il mare! per me non c'è migliore condizione....

    domanda.... a volte mi è capitato di stare nelle alghe e poi di punto in bianco a metà nottata spariscono, l'indomani all'alba la spiaggia e il mare sono completamente puliti... dipende dalla secondaria che le porta al largo?

    No, generalmente le correnti non portano a largo se non in rare circostanze, le correnti litoranee, si chiamano così, portano le alghe in uno dei lati estremi della spiaggia in base alla direzione della corrente, accade che le punte frenano una parte del banco filtrando in questo modo i banchi e polverizzandoli per poi essere definitivamente spiaggiati.
    Nelle spiagge piccole invece le alghe vengono ammucchiate in uno dei lati e li restano sino a quando le correnti non le rimettono in movimento.
     
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  12. Sardinia West
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    marco a questo punto ti chiedo una cosa:
    spiaggia lunga,settori segnati da una precedente mareggiata,presenza di più canaloni.
    com'è possibile riconoscere un settore fruttuoso prima che inizi a montare?
     
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    Meglio un cappotto che un avannotto
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    CITAZIONE (Marco-Falchi @ 12/10/2006, 18:07)
    CITAZIONE (vance @ 12/10/2006, 17:55)
    che spettacolo di post

    visto che parliamo di alghe, marco come ti regoli con la loro presenza massiccia alle prime mareggiate per minimizzarne l'impatto ?

    come ti posizioni rispetto hai depositi che trovi sulla riva per esempio

    Allora, partiamo dal presupposto che le onde non sono mai un nemico ma il migliore alleato di chi conosce e pratica il surf, le alghe invece non sono un alleato ma nemmeno un nemico.
    Si possono verificare 2 fenomeni in presenza di alghe ed entrambi partono dal presupposto che prima o poi le alghe vengono messe in movimento dalle correnti.
    Nella prima fare della mareggiata, prendere le alghe come punto di riferimento può essere utile, intanto genralmente sei in spiaggia prima del tramonto e le vedi, se non puoi assolutamente evitarle, devi memorizzare le loro posizioni, inizi a pescarci vicino, lanciando le esche sul loro confine, tenendole possibilmente sulla sabbia.
    Questi banchi di alghe infatti sono spesso fonte di nutrimento per tanti microorganismi che richiamano prede più interessanti e possono dare il via ad una catena alimentare.
    Quando le alghe iniziano ad entrare in movimento devi semplicemente tenere il banco a valle di corrente, prima che alghe in movimento provenienti da banchi più a monte ti raggiungano ci passerà diverso tempo.
    Dipende molto da come hai scelto la tua posizione.
    Generalmente le alghe non si muovono in modo continuativo ma si muovono in banchi, quindi devi cercare le fasi tra il passaggio di un banco e l'altro.
    Quando invece la turbolenza è talmente alta da riunire le alghe in un ultimo banco e la notte è ormai iniziata da un pezzo, puoi solo effettuare dei tentativi di sondaggio ogni tanto oppure effettuare l'azione di pesca con continui lanci e recuperi individuando la distanzza nella quale ti danno meno fastidio.
    Le esche però stanno poco in acqua e con questa tecnica devi solo sperare che la tua esca capiti vicino a qualche bella preda disposta ad attaccarla, cosa che capita spesso ma che ha un costo in termini di fatica molto elevato.

    in effetti a me raramente mi capita di riuscire a determinare dei banchi ben precisi, solitamente mi capita invece di vedere un unico banco enorme nel sottoriva e il confine dell'accqua "pulita" sempre troppo lontano, a volte quando c'è ancora la luce si vedono lingue di acqua pulita che entrano nel "bancone", ma mai banchi ben distinti, probabilmente questo dipende sia dalla spiaggia che ho scelto e sia dal "momento" della mareggiata
     
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  14. Crix74
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    bellisima discussione grazie a tutti


     
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  15. roki
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    bedda bedda....!!!!

     
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119 replies since 12/10/2006, 14:01   10357 views
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