Surfcasting e Dintorni

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    Tempo fa mi ero costruito una nassa per i muletti e ne prendevo e innescavo davvero tanti, soprattutto al tramonto; a volte, anche all'alba.
    Li ho sempre conservati in una bacinella molto grande, del tipo di plastica azzurro molto usato dai pescatori per intenderci, e sempre senza ossigenatore.
    Mai avuto problemi, neanche nonostante il sovraffollamento.
    La notte li lasciavo all'aperto, e il periodo per questa pesca, si sa, è molto freddo anche se in sicilia un po meno.
    A volte all'alba mi è capitato di trovarli un po storditi come dici tu, sicuramente l'acqua gelata, poi man mano aggiungendo acqua corrente si sono sempre ripresi, e quelli in eccesso sempre ritornati in mare.
  2. .
    Personalmente se penso a ciò che differenzia il surf dalle altre tipologie di pesca sportiva mi viene in mente un'enorme differenza principale, per me il surf è stile di vita e "disciplina".
    Potrei definirla disciplina nobile, ma si tratterebbe comunque di una concezione soggettiva, probabilmente ed in gran parte.
    Chi pratica le altre tipologie di pesca, per parte sua, avrà buone ragioni e ne vedrà i lati positivi che probabilmente io non sono in grado di percepire in assenza di pratica.
    Lasciando stare il confronto coi dintorni e a maggior ragione con ciò che vi sta evidentemente fuori, visto che si parla per intendimenti soggettivi dico la mia riguardo l'agonismo che premetto di non aver mai praticato.
    Li la differenza la vedo sostanziale..la cattura ad ogni costo! Cosa che personalmente, quando pratico il surf, rappresenta l'ultimo dei miei pensieri..non anche dei desideri, ovviamente. Rappresenta la ricompensa di passione, dedizione, studio, sacrificio, rispetto.
    Ma quanto si gode poi, ad esempio, nel rigettare al mare un oratella che già ti riempie la mano? O nel ritrovarsi soli su una spiaggia ad ascoltare quei rumori diventati per noi cosi familiari? O nel riuscire ad affrontare quelle condizioni per la prima volta rimanendo in pesca, sorridendo da soli davanti quelle onde, e ringraziandole anche. Questa non è soddisfazione e sensazione di benessere e pienezza? Non si pratica per simili ricompense questa disciplina? per godere di quegli attimi di simbiosi con la natura, con il mare e la sua forza, che almeno a me ridanno il senso della vita e ne alleviano l'angoscia delle brutture.
    Ognuno di noi ha le sue buone ragioni che non reputo minimamente sindacabili..ma pur senza criticarle, anche io ho le mie e nell'agonismo non riesco a vedere quello spirito che rappresenta, a parer mio, il senso del surf!
  3. .
    Mi ero perduto l'evolversi di questa discussione visto che ero mare mare a raccogliere gli ultimi, e oramai pochi, frutti rimanenti di questo mestiere.
    Credo che criticare un idea a priori non abbia alcun senso, magari è ancora in via di sviluppo e non vuole essere svilita come tante altre iniziative.
    Diciamoci la verità, quanti praticano davvero il surfcasting? quanti lo vivono come uno stile di vita?
    Io sono uno degli ultimi arrivati in questa disciplina, ma con amarezza, vi dico che conosco personalmente solo una persona che pratica il surf dalle mie parti, e ne ho conosciuta un altra, che frequentava questo forum e tutti conoscete, e che non pratica più questa disciplina.
    Diciamo che l'idea di ritornare alle origini del surfcasting, secondo me, parte proprio da quello spirito originario, di studio, di prova, di impegno, di condivisione e di sana e mera sfida "solo con se stessi". Io credo di aver capito questo dal surf, io non sfido il mare, non sfido il mio compagno di pesca, ma faccio esperienza e se riesco la condivido, ci provo.
    Anche io pensavo inizialmente che il surfcasting fosse semplicemente la pesca dalla spiaggia; solo in seguito ho capito cosa fosse realmente questa disciplina, l'ho capito dai racconti del Gattone, e i suoi sono gli insegnamenti che mi sono rimasti dentro.
    L'agonismo, nemmeno quello andrebbe criticato se non creasse distorsioni, ognuno è libero di scegliere ciò che più gli aggrada. Ma l'agonismo e il surf, "quello vero che ti senti esplodere dentro", per me, sono agli antipodi.
    E comunque complimenti a S.R. Rob che ha colto pienamente lo spirito del surfcaster, chi non si è riconosciuto nelle sue "vibranti" parole, non lo è mai stato. Ciao a tutti.
3 replies since 13/2/2015
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